Giappichelli: Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
La dimensione dinamica della salute e della sicurezza sul lavoro nel contesto locale. Sistemi produttivi, modelli di prevenzione e profili penali
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il volume contiene gli atti del convegno finale e i risultati del progetto di ricerca interdisciplinare “Safer Work - Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro del territorio modenese: organizzazione, gestione dei rischi e responsabilità”, finanziato dalla Fondazione di Modena nell’ambito del Bando FAR - Fondo di Ateneo per la ricerca Mission Oriented 2022, che aveva l’obiettivo di indagare i rapporti tra l’apparato normativo in materia sicurezza sul lavoro, i dati e le dinamiche degli infortuni occorsi negli ultimi anni nelle aziende del territorio modenese e le attività poste in essere dagli organismi di vigilanza, al fine di valutare l’efficacia dei modelli di gestione dei rischi e rafforzare percorsi partecipativi e di confronto tra gli attori della prevenzione, anche in base al settore produttivo di afferenza e alle modalità di lavoro. L’opera contiene una varietà di contributi che cercano di affrontare da diverse angolature il reticolo di problemi e di questioni aperte che riguardano la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: organizzazione dell’impresa, trasformazioni del lavoro, obbligo di formazione, profili penali della sicurezza sul lavoro, responsabilità degli enti, tutela per i rischi psicosociali nell’ambiente di lavoro. Autori: Orlandi Riccardo; Lodi Luca; Ferrarini Filippo; Caselli Mariamarta; Campilongo Paola; Veneziani Paolo; Neri Massimo; Piva Daniele; Ramponi Luca; Alessi Cristina; Curi Francesca.
La compravendita in danno
Andrea Mora
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 280
La compravendita in danno è istituto dei traffici del commercio che affonda le radici nei codici ottocenteschi. Con l’unificazione dei codici nel codice civile del 1942 gli artt. 1515 (esecuzione coattiva per l’inadempimento del compratore) e 1516 (esecuzione coattiva per l’inadempimento del venditore) c.c. hanno trovato la loro collocazione nella vendita di cose mobili, anche se vi sono numerosi e ulteriori richiami all’art. 1515 c.c. nel codice civile e in altre leggi ordinarie. Il presente studio affronta la compravendita in danno dal punto di vista sistematico ed analizza la sua disciplina alla luce dell’evoluzione della dottrina del contratto in generale e del ruolo della giurisprudenza. Suscitano particolare interesse l’atto di disposizione nel patrimonio altrui che il creditore è autorizzato a compiere dalla legge, la sua necessarietà o meno alla luce dell’art. 1227, comma 2, c.c., l’aspetto rimediale in funzione di autotutela, la natura giuridica della compravendita in danno, l’effetto che la stessa produce nella sfera giuridica dell’inadempiente ed il criterio legale di determinazione del danno. Oltre alla legge applicabile in caso di vendite transfrontaliere ed alla disciplina della compravendita del consumatore vengono esaminate le molteplici applicazioni della vendita in danno nel codice civile in materia di permuta, di somministrazione, di riporto, di titoli di credito, di pegno, di mandato, di deposito, di trasporto e di partecipazioni sociali, in quanto ad un’analoga disciplina non corrisponde per tutte le fattispecie una medesima funzione ed il libro indaga anche tali aspetti.
L'atto solutorio del terzo
Guido Corapi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 336
L’ampia libertà di soddisfare l’interesse del creditore, che il Codificatore attribuisce al terzo, pone diverse questioni, tanto sul piano dommatico, quanto su quello pragmatico, tra cui quella, forse meno avvertita, della tutela della sfera giuridica del debitore. La trasversalità sistematica della fattispecie, che involge tanto principî generali, quanto istituti affini, rende necessario procedere ad una ricostruzione unitaria del fenomeno, che ruoti intorno all’oggetto dell’obbligazione. L’indagine sulla natura giuridica dell’atto solutorio del terzo consente di individuarne la disciplina, con riferimento, in particolare, ai rimedî recuperatorî esperibili dal solvens.
La Costituzione della Reggenza italiana del Carnaro (1920)
Alessandro Agrì
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 352
Unità e pluralità nel concorso di reati
Ludovico Bin
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 536
Sin dai tempi della Magna Glossa, la dottrina si interroga su come regolare le ipotesi in cui un soggetto abbia commesso più reati, omogenei o eterogenei. Da almeno un millennio, infatti, la ferrea logica del tot crimina tot poenae ha impegnato gli studiosi a disegnare deroghe ed eccezioni volte a stemperarne l'eccessivo rigore. Ancora oggi, tuttavia, a fronte di una legislazione poco precisa nel disciplinare la materia del concorso di reati, regna una profonda discordia, sia in dottrina che in giurisprudenza: a chi riconosce soltanto la specialità come unico criterio legittimo per evitare il cumulo di reati, si oppongono quanti sostengono la necessità implicita di criteri ulteriori; a chi ragiona sul piano del fatto concreto, si oppone chi valorizza il profilo sostanziale dell'offesa e chi invece imposta ogni questione sul rapporto logico-formale tra fattispecie astratte. La presente ricerca propone una rivisitazione critica, in chiave storico-comparata, delle premesse di fondo su cui poggiano le teorie oggi più accreditate. Ad essa segue, come pars costruens, una ricostruzione dell'intera materia, senza vocazioni ontologiche o soluzioni distanti dai limiti dell'ordinamento positivo, ma in chiave costituzionalmente orientata, a partire da due distinzioni fondamentali: quella tra concorso omogeneo e concorso eterogeneo e quella tra unità e pluralità dell'azione e unità e pluralità di reati.
Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Realtà territoriale e contesto giuridico globale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 304
Il patrimonio culturale contribuisce alla piena realizzazione di ogni essere umano e deve essere considerato un bene comune, da custodire e valorizzare a beneficio delle generazioni presenti e future. Il volume analizza le principali e più attuali tematiche che la gestione e valorizzazione del patrimonio culturale presenta da un punto di vista giuridico, seguendo un approccio interdisciplinare e prestando particolare attenzione agli aspetti applicativi degli istituti normativi, esaminati anche in riferimento ad alcuni concreti beni d'eccezionale valore. I saggi contenuti nel volume sono redatti da studiosi specializzati nelle diverse discipline giuridiche che concorrono alla regolamentazione della materia (diritto internazionale, costituzionale, amministrativo, tributario, penale, ecclesiastico, dell'Unione europea) nonché da esperti con importanti funzioni operative; essi analizzano tanto questioni di carattere generale, affrontate comunque in una prospettiva attenta ai più recenti sviluppi (il significato e la portata della tutela del patrimonio culturale nella Costituzione, l'impatto delle norme internazionali sulla tutela dei beni culturali sia in tempo di pace che in tempo di conflitto armato, il ruolo della repressione penale nella protezione dei beni culturali) sia problemi più specifici emergenti nell'attuale dibattito giuridico (l'istituto della "impresa culturale e creativa"; le sponsorizzazioni di beni culturali; la diversità linguistica come componente del patrimonio culturale, la disciplina dei cammini e delle vie di pellegrinaggio; la sentenza della Corte penale internazionale relativa al caso di Timbuktu). Caratterizzano altresì l'opera alcuni saggi volti ad illustrare i problemi e le prospettive che si evidenziano nella gestione concreta di alcuni beni di particolare rilevanza, caratterizzanti il territorio, quali il sito Unesco di Modena (inserito, in ragione dell'eccezionale valore universale, nella Lista del patrimonio mondiale istituita dalla Convenzione di Parigi del 1972) e i musei universitari. Ciò allo scopo di favorire un dialogo tra studiosi e operatori, dal quale possano emergere nuove linee di sviluppo della regolamentazione giuridica.
Lo sfruttamento del lavoro minorile. Fattispecie e azioni di contrasto
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il volume raccoglie gli esiti di una riflessione avviata mediante un progetto di ricerca “multidisciplinare” dal titolo "Lo sfruttamento del lavoro minorile", con particolare riferimento all’Emilia-Romagna. L’intenzione di fondo è stata quella di analizzare il fenomeno del lavoro minorile (e dello sfruttamento del medesimo) sia mediante la metodologia dell’analisi strettamente giuslavoristica sia mediante gli strumenti della teorizzazione sui diritti umani e dell’approccio sociologico-giuridico. Ciò nella prospettiva della considerazione della persona minore di età quale soggetto titolare di diritti civili e sociali, una concezione non accolta in maniera pacifica sul piano teorico, ma assolutamente imprescindibile a partire dalla “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” del 1989. Più in particolare, nella prima parte, si dà conto dello “sguardo multilivello” che ha orientato la ricerca, volto ad offrire una panoramica del fenomeno nel contesto del diritto del lavoro sui piani nazionale, internazionale e regionale. Successivamente, nella seconda parte, vengono affrontati, con differenti prospettive, alcuni profili controversi, con un taglio ora improntato alla teorizzazione sui diritti umani ora sociologico-giuridico. Infine, nella terza parte, si analizzano gli aspetti economici e sociali dello sfruttamento del lavoro minorile con riferimento sia allo scenario globale sia ad un contesto particolare come quello britannico, in cui il tema del lavoro dei minori si interseca con precisi provvedimenti in materia di giustizia minorile.
Il «dominio delle regole». La regolazione indipendente dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale tra matrice europea e politica nazionale
Giovanni Barozzi Reggiani
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 307
Il volume indaga il tema del rapporto tra la regolazione indipendente dei settori dell'energia elettrica e del gas e la politica nazionale, con particolare riferimento alle diverse modalità con le quali vengono tra loro a relazionarsi le norme di fonte governativo-parlamentare e quelle prodotte dalle Autorità di regolazione (e da ARERA in particolare) nello svolgimento delle proprie funzioni. Le numerose questioni giuridico-istituzionali che tale indagine pone concernono, tra gli altri, il tema della garanzia dell'indipendenza (funzionale) di tali Autorità — suscettibile di essere incisa da norme di provenienza esterna ai settori regolati che producano effetti sulla regolazione — quello del deficit di legittimazione democratica delle stesse e, ultimo ma non per ordine di importanza, quello dei rapporti fra l'ordinamento nazionale e quello dell'Unione europea, nel quale tutti gli altri temi vengono, in varia misura, ad innestarsi. Scopo specifico della ricerca è indagare se e in quale misura sia possibile riconoscere alle Autorità di regolazione indipendenti una sfera di operatività, in merito alla creazione ed alla "gestione" delle proprie regole, sostanzialmente riservata e impermeabile agli influssi della politica nazionale, e, in caso di risposta affermativa, quali problemi e criticità detto riconoscimento ponga.
Sicurezza urbana integrata e sistema punitivo
Giorgio Pighi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: XXVII-568
Il «bene pubblico» della sicurezza urbana, secondo la l. n. 48/2017 «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città», consiste nel «benessere delle comunità territoriali», da perseguire integrando tra loro gli interventi dei diversi soggetti istituzionali. Convergono nel sistema-sicurezza gli strumenti reattivi di carattere punitivo e gli interventi proattivi che trasformano, migliorano e innovano le relazioni e la convivenza. Lo studio si interroga su ragioni fondanti e criticità applicative della prevenzione sinergica tra sicurezza pubblica e sicurezza sociale e sugli ostacoli ai quali il coordinamento va incontro, per essere coerente, articolato e stringente, guidato dalla legge, e risultare sufficientemente forte per vincolare gli «attori» pubblici ai vantaggi olistici delle azioni integrate, meno conflittuali e più efficaci della somma degli interventi singoli. Il legislatore, nonostante le resistenze, sta acquisendo la consapevolezza che il controllo sociale, per essere capace di contrastare la vittimizzazione diffusa e il disordine urbano, comporta interventi sinergici dello Stato di diritto e dello Stato sociale, ma non fa prevalere il carattere sussidiario delle sanzioni, alle quali ricorre, spesso in modo esclusivo, per fronteggiare fenomeni dall'eziologia articola ta, riducendole così a reazioni «simboliche» e poco attente alle cause. La legge sulla sicurezza urbana fornisce importanti punti fermi per le politiche integrate, ma delinea in modo ancora inadeguato le «forme di coordinamento» possibili coi patti per la sicurezza; enuncia i compiti di Conferenza unificata e Conferenza stato-città ma trascura il ruolo fondamentale delle regioni nelle politiche di sicurezza sovracomunali; rafforza i divieti di «stazionamento» col Daspo urbano ma non si fa carico delle persone che li violano; non adegua pienamente i regolamenti comunali di polizia e di sicurezza urbana e le ordinanze del sindaco ai richiami della Corte costituzionale su «modalità» legali di obblighi e divieti a garanzia della libertà personale; non affronta compiti e funzioni della polizia locale, che andrebbero riscritti da capo. La riflessione giuridica, partendo dai passi compiuti, è chiamata ad approfondire il nodo del coordinamento voluto dall'art. 118 co. 3 Cost. contribuendo a delineare politiche integrate di sicurezza urbana orientate costituzionalmente, in un sistema che riservi compiti residuali alle sanzioni, in base ai vincoli costituzionali di sussidiarietà, ragionevolezza, proporzione, offensività, colpevolezza e funzione rieducativa della pena.
Scriminanti incomplete e giudizi controfattuali. Contributo a uno studio sull'imputazione dell'illecito penale
Francesco Diamanti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XI-405
Esistono delle condizioni in presenza delle quali il fatto tipico può risultare giustificato nonostante l'assenza di un elemento della fattispecie scriminante? Il volume sviluppa una riflessione sistematica sulle cause di giustificazione incomplete e sulla possibilità di estendere al mondo delle scriminanti alcuni criteri tipici dell'imputazione normativa dell'evento (comportamento alternativo lecito e nesso di rischio). L'idea nasce dall'approfondimento di alcune discussioni, giurisprudenziali e dottrinali, sorte nell'esperienza giuridica tedesca in materia di consenso ipotetico (hypothetische Einwilligung); istituto, questo, che sembra essersi già diffuso anche presso la giurisprudenza civile italiana in materia di trattamenti medici caratterizzati da consensi incompleti. Alla luce di tali esperienze, lo studio si concentra sui limiti che, se accolto nel nostro ordinamento anche in materia penale, il consenso ipotetico dovrebbe osservare, per poi effettuare un confronto diretto con i benefici e gli eventuali pregiudizi che la sua operatività sarebbe in grado di produrre, anche in relazione a "scriminanti ipotetiche" diverse dal solo consenso.
Consumo, risparmio, finanza. Un'analisi costituzionale
Federico Pedrini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 408
Il volume sviluppa una riflessione sui nessi sistematici, riscontrabili già a livello costituzionale, tra la fenomenologia giuridica del consumo e quella del risparmio, entrambe declinate poi nella dimensione finanziaria. È proprio l’analisi della Carta costituzionale a segnalare come, a questo livello dell’ordinamento, il concetto giuridico di consumo possa palesare un’ampiezza maggiore rispetto alle fattispecie legislative, e tale da consentire d’includere nel suo ambito di protezione anche il consumatore di strumenti finanziari. Quest’ultima figura, infatti, costituisce il riflesso soggettivo del precetto costituzionale di incoraggiamento e tutela del «risparmio in tutte le sue forme» (art. 47 Cost.), tra le quali rientra anche l’investimento non professionale, rivolto di fatto non alla speculazione, bensì alla semplice difesa del valore del proprio capitale. Alla luce di questa tesi centrale, lo studio indaga criticamente l’attuale disciplina europea e interna in tema di consumo finanziario, evidenziandone tanto le consonanze in termini di garanzia quanto i gap di tutela (e i possibili rimedi) rispetto all’insieme di norme e principi costituzionali di volta in volta rilevanti.