Giappichelli: Determ. e comun. valore aziende. Ricerche
Bilanci di liquidazione. Profili evolutivi e analisi della nuova disciplina contabile
Giorgio Ricciardi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 112
Muovendo i passi dall'indagine della liquidazione d'azienda in una prospettiva teorico-concettuale, e approfondendo il punto di vista della dottrina e le relative implicazioni contabili, il lavoro ha l'obiettivo di identificare i possibili profili evolutivi, facendo luce sugli elementi più critici dei bilanci di liquidazione ed esaminando la nuova disciplina contabile. Il lavoro, pertanto, si sofferma sugli aspetti che hanno determinato la scarsa compliance dei bilanci di liquidazione e offre un'approfondita disamina del nuovo principio contabile OIC 5, attualmente in fase di consultazione, tentando di verificare se, e in che misura, i limiti del precedente principio siano stati effettivamente superati, e se le modifiche intervenute rappresentino solo una risposta alle esigenze della prassi o siano anche condivisibili da un punto di vista teorico.
Prospettive e approcci alla materialità nel reporting di sostenibilità: il principio di doppia materialità
Francesca Cappellieri
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 192
L'insostenibilità del tradizionale modello di sviluppo di crescita lineare ha dato luce alla necessità di ridisegnare le politiche, per superare la crisi di risorse e di equità che attanaglia il nostro secolo, ridefinendo le fondamenta per una concreta responsabilizzazione sociale ed ambientale. L'idea in breve è che il concetto di valore condiviso – che si focalizza sulle connessioni tra progresso sociale e progresso economico – sia potenzialmente in grado di liberare la prossima ondata di crescita globale, coinvolgendo l'intera platea di attori politici, istituzionali e di mercato. L'orientamento alla sostenibilità ha, dunque, attribuito un ruolo critico al mondo imprenditoriale nel processo di generazione di valore, inducendo un ripensamento delle stesse finalità che l'impresa è chiamata a perseguire. In tale contesto, la responsabilità sociale d'impresa, ha alimentato le nuove logiche manageriali, delineando un modello di gestione e governo dell'impresa improntato al bilanciamento degli interessi di tutti gli stakeholder, grazie all'integrazione dei tradizionali obiettivi economici con quelli di natura ambientale e sociale.
Le aziende minerarie: aspetti critici di valutazione e disclosure alla luce dell'IFRS 6. Teorie e prospettive contabili e gestionali
Giovanna Centorrino
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il presente studio ha per oggetto le aziende estrattive o minerarie, con riguardo alle principali problematiche relative ad alcuni aspetti della loro valutazione e disclosure. Tali aziende rappresentano la parte del settore primario che interessa l’estrazione dalla crosta terrestre e la successiva trasformazione di materie prime solide, fluide o gassose, energetiche o non energetiche. Si tratta di risorse presenti in natura in maniera limitata e non rinnovabile. Esse svolgono un ruolo basilare nell’economia di tutto il mondo, nel quale comprendono più che il 5% delle quotate in particolare in paesi come il Canada di cui rappresentano il 49%, l’Australia con il 40%, la Russia con l’11%, l’UK con il 10%, il sud Africa con il 10%, e gli Stati uniti con il 6% . La posizione di rilievo che tale tipologia di aziende assume nel sistema economico globale, fornisce evidenza riguardo la peculiarità del tema di analisi le cui implicazioni hanno costituito da tempo oggetto di indagine da parte di numerosi studiosi, anche sotto il profilo economico-aziendale. In particolare, a livello internazionale, la dottrina ha alimentato un dibattito tuttora aperto, volto ad approfondirne le diverse implicazioni di disclosure e accountability. Nelle aziende del settore estrattivo, infatti, le caratteristiche proprie dei cicli produttivi risentono di specifiche peculiarità che caratterizzano le diverse fasi produzione. Ciò ha reso necessario affrontare una serie di problematiche di natura contabile che hanno indotto i principali standard setter internazionali ad emanare appositi principi contabili al fine di rendere confrontabili e trasparenti le informazioni finanziarie.
Le operazioni tra parti correlate. Profili informativi e di governance
Pietro Fera
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 111
«La problematica delle operazioni tra parti correlate e della complessità procedurale e informativa ad esse relativa è divenuta di grande attualità nei primi anni 2000, soprattutto a seguito dei noti scandali finanziari che hanno coinvolto i mercati nazionali ed esteri (tra cui, Parmalat, Enron, Barro, Marcilli, Adelphia, Worldcom, per citarne alcuni che hanno creato scalpore). Sulla base del notevole impatto mediatico generatosi a seguito degli avvenimenti cui si è fatto testé riferimento, le operazioni tra parti correlate sono state — e sono tutt'oggi — oggetto di notevoli approfondimenti normativi e scientifici. I primi, in particolare, si sono resi necessari per effetto dell'inadeguatezza dei sistemi di monitoraggio da parte degli organi competenti, dell'inadeguatezza dei meccanismi di controllo da parte delle minoranze azionarie, degli inefficaci processi di controllo interno e di gestione dei rischi e, infine, dell'insufficiente trasparenza nella comunicazione e nell'informativa veicolata a beneficio di soggetti esterni. Dal punto di vista scientifico, invece, gli apporti forniti dal mondo accademico hanno contribuito ad identificare, analizzare e categorizzare le ragioni e le conseguenze di carattere strategico-organizzativo o meramente opportunistiche, che spingono le aziende ad effettuare transazioni con parti in qualche misura correlate. Tuttavia, proprio grazie al determinante contributo del mondo accademico, si è avuto modo di constatare che non necessariamente le operazioni tra parti correlate sono da considerarsi a priori come un evento dannoso e deleterio. In determinate situazioni, infatti, la realizzazione di un'operazione con una parte correlata può rispondere all'obiettivo di rendere più efficienti le transazioni di mercato, consentendo di ridurre i costi di screening e di monitoring che possono spesso rivelarsi ingenti quando si pongono in essere negoziazioni con una controparte non conosciuta...» (Dalla Premessa)
L'enforcement dell'informativa contabile
Alberto Quagli, Paola Ramassa
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: X-208
Il quadro normativo e il corpus di regole per la redazione dei bilanci delle aziende europee hanno conosciuto negli ultimi anni una rapida evoluzione per impulso del processo di standardizzazione, che ha condotto all’adozione nel nostro continente dei principi internazionali IAS-IFRS, e dell’armonizzazione contabile promossa dalle Direttive europee. L’analisi della portata di tali cambiamenti e del loro impatto sulla qualità del dato contabile comporta inevitabilmente l’ardua impresa di seguire l’intensa attività di produzione di principi da parte degli standard setter, ma non può prescindere dalla considerazione dell’attività di enforcement svolta dai soggetti e dalle istituzioni deputati al controllo dell’applicazione di tali regole, altro essenziale elemento del processo di regolazione contabile. Gli studi sul bilancio si sono concentrati in prevalenza sul contenuto e sull'impatto prodotto da principi contabili volti a migliorare la qualità dei bilanci aziendali, senza sviluppare un’analisi sistematica del processo di enforcement, nonostante quest’ultimo offra un contributo fondamentale alla qualità informativa attraverso il monitoraggio dei bilanci e la conseguente adozione di appropriate misure in caso di violazioni. Il tema dell'enforcement contabile, la cui rilevanza è confermata dai risultati di un crescente numero di studi empirici di financial accounting a livello internazionale, è stato finora affrontato nel nostro Paese da alcuni lavori di stampo giuridico, focalizzati in particolare sugli istituti volti a garantire l’applicazione delle regole in materia contabile e sui poteri attribuiti agli organismi coinvolti in tale processo.
Gli indicatori di performance Non-GAAP. Contenuto informativo ed ipotesi di standardizzazione
Nicola Moscariello
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XIV-140
"Parallelamente al processo di standardizzazione dell’informazione economicofinanziaria ed al conseguentemente dibattito sulle ripercussioni – in termini di utilità della comunicazione d’azienda e di efficienza dei mercati – generate dalla regolamentazione contabile, il mondo accademico e le principali autorità di vigilanza dei mercati mobiliari hanno costantemente indagato sul frequente utilizzo da parte delle aziende di indicatori di performance Non-GAAP (noti anche con l’espressione “indicatori alternativi di performance” – APM), analizzandone la natura e le principali determinanti e misurando, nel contempo, l’impatto esercitato da una simile disclosure sulle decisioni prese dalle diverse categorie di stakeholder. Non di rado, infatti, a corredo dell’informativa obbligatoria e dei relativi indicatori periodici di risultato, le aziende presentano volontariamente numerosi parametri – di natura reddituale, patrimoniale e finanziaria – che, apportando significative modifiche ai principali aggregati di bilancio, offrono misure di performance alternative (delle volte persino contrastanti) rispetto ai risultati raggiunti in seguito all’applicazione dei principi contabili di generale accettazione. Attraverso il calcolo di margini intermedi non previsti dagli schemi di bilancio o mediante l’integrazione/sottrazione di componenti di reddito alle singole voci già iscritte nel conto economico dell’esercizio è possibile infatti adattare lo standard contabile alle peculiarità aziendali (riconducibili, ad esempio, al modello di business adottato o a contingenze esogene che possono aver provocato il verificarsi di eventi non ricorrenti), al fine di presentare un quadro fedele in merito allo stock patrimoniale ed ai flussi reddituali e finanziari."