Giuffrè: Nuovi scenari del processo penale
La decisione penale tra intelligenza emotiva e intelligenza artificiale
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2023
pagine: XVI-276
Le trasformazioni della società e le potenzialità dello sviluppo tecnologico che caratterizzano la dinamica della vita contemporanea evidenziano la difficoltà per il giurista di governare la complessità. In particolare, l'irruzione nel processo penale della prova tecnologica e scientifica sta alla base della sfida posta dalla modernità al giudice, tenuto dall'ordinamento giuridico a effettuare corretti ragionamenti e a produrre decisioni di qualità. E' questo il contesto problematico in cui si inserisce la riflessione al centro del volume: si tratta di analizzare determinati fattori di influenza sull'attività valutativa del giudice penale, drammaticamente stretta tra intelligenza emotiva e intelligenza artificiale. Per assicurare solidità alla ricostruzione del fatto e al ragionamento probatorio del giudice il legislatore ha delineato un'ampia rete di regole epistemiche e procedurali che, ispirate ai princìpi costituzionali, se del caso, sono affiancate dalla soft law delle linee guida e dei protocolli. Tuttavia, come evidenziano gli studi psicologici e neuroscientifici, il ragionamento inferenziale e il calcolo probabilistico, nell'opera di decisione giudiziale, non paiono immuni dal rischio di distorsioni ed errori cognitivi. Si schiude una prospettiva d'indagine che evidenzia come l'attività di valutazione del magistrato giudicante possa essere influenzata da fattori, tra loro collegati, particolarmente insidiosi: l'uno riferibile ad una peculiare criticità, acuitasi in tempi recenti, come lo svolgimento di processi penali sui mass media; l'altro riconducibile alle percezioni soggettive e all'intelligenza emotiva del giudice. Ebbene, posto che la componente emotiva in ogni processo decisionale è ineliminabile ed anzi può fornire un contributo fondamentale alla razionalità, l'analisi delle scorciatoie cognitive del ragionamento probatorio inducono a un ripensamento dei modelli di formazione del giurista, al fine di ridurre al minimo l'impatto negativo di errori inferenziali che portano all'errore o addirittura all'arbitrio decisionale. Si apre il fronte di riflessione attinente all'ausilio che può giungere dalla tecnologia digitale, da software infornatici e algoritmi predittivi sull'esito delle controversie nonché dall'apporto della robotica e dalla logica dell'Intelligenza Artificiale. A fronte di taluni vantaggi, da delimitare come reali o come modelli futuri, rimangono problemi non sempre gestibili. In particolare, si pensi, sul piano tecnico, alla difficoltà di comprendere il funzionamento dell'algoritmo che si traduce nella complessità nel cogliere l'errore e nel rischio di cadere nella tendenza a favorire i suggerimenti dei sistemi decisionali automatizzati, incorrendo nella distorsione cognitiva dell'algoritmo (automation bias); invece, sul piano processuale penale, si evidenziano aspetti critici legati sia all'indipendenza del giudice e al principio del libero convincimento, sia alla tenuta del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio che, peraltro, appare come il migliore antidoto alla deriva tecnocratica e anticognitivistica.
La crisi del giudicato penale nell'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. Tra legalità processuale, giurisprudenza creativa e suggestione d'Oltralpe
Andrea Bigiarini
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2020
pagine: VIII-216
Contrasto a violenza e discriminazione di genere. Tutela della vittima e repressione dei reati
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2019
pagine: XVI-384
La prova del DNA nel procedimento penale. Profili sistematici, dinamiche probatorie, suggestioni mediatiche
Paola Felicioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2018
pagine: XII-388
La disciplina della prova del DNA, sviluppatasi dalla problematica dei prelievi ematici coattivi, è al centro della riflessione dottrinale nonché oggetto di un vivace dibattito pratico-operativo. Le applicazioni della genetica in ambito forense hanno suscitato l'interesse non soltanto degli ambienti accademici, scientifici e politici, ma anche del grande pubblico per effetto sia dell'amplificazione mediatica delle investigazioni scientifiche, sia delle suggestioni provenienti da altri ordinamenti giuridici. Il volume evidenzia i princìpi di riferimento della materia, enucleati dalla giurisprudenza costituzionale ed europea, al fine di vagliare la congruità del modello normativo dell'accertamento genetico rispetto alla necessità di equilibrio tra sicurezza e libertà. Lo studio prosegue analizzando il dato positivo, frutto della combinazione di tre elementi: interventi legislativi, elaborazione giurisprudenziale, provvedimenti amministrativi di attuazione. L'attenzione al profilo giuridico della materia, pur predominante, è affiancata dalla considerazione di aspetti tecnico-scientifici strettamente funzionali ad una migliore interpretazione della disciplina vigente. L'analisi poi si sofferma su risvolti problematici e su criticità strutturali connessi all'accertamento genetico in quanto species di prova scientifica, abbracciando la formazione della prova del DNA nelle varie fasi del procedimento penale. Infine, si esamina l'articolata relazione tra procedimento penale e Banca dati nazionale del DNA. Sullo sfondo si pone il complesso rapporto tra progresso tecnico-scientifico, ricostruzione del fatto storico e diritti dell'individuo. Accanto alla tradizionale riflessione degli studiosi sta delineandosi la nuova esigenza di assicurare l'attendibilità del dato genetico ai fini dell'utilizzabilità nel processo penale e della cooperazione internazionale contro il crimine.
Il testimone vulnerabile
Lorenzo Algeri
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2017
La vulnerabilità della testimonianza si sviluppa in via principale a causa dell'età, delle condizioni fisiche o psichiche, della posizione rispetto a peculiari categorie di reati. Il volume analizza le conseguenze sistematiche dovute all'intervento del decreto legislativo 15 dicembre 2015, n. 212 recante "attuazione della direttiva 2012/29/Ue, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato". Lo studio esamina non soltanto i vari problemi interpretativi della disciplina giuridica ma anche i nuovi aspetti psicologici e le conseguenti dinamiche comunicative che caratterizzano la testimonianza dei soggetti deboli. In particolare la ricerca analizzai protocolli di intervista, italiani e stranieri, elaborati al fine di acquisire le dichiarazioni dei testimoni vulnerabili con modalità non suggestive.
Il captatore informatico. Nuove tecnologie investigative e rispetto delle regole processuali
Marco Torre
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2017
I sistemi informatici di controllo remoto sono diventati indispensabili in qualsiasi tipologia di indagine: il progresso tecnicoscientifico e, purtroppo, il suo impiego per fini illeciti esigono una adeguata risposta da parte degli inquirenti che, per rimanere al passo con i tempi, si trovano a dover agire con strumenti idonei al mutato contesto sociale. Tale indefettibilità tecnico-operativa rende opportuno un approfondimento giuridico delle problematiche connesse all'utilizzabilità delle nuove tecnologie investigative, con specifico riferimento all'individuazione delle garanzie non superabili dalla tecnica: l'interprete è tenuto a verificare con rigore la compatibilità degli strumenti offerti dal progresso scientifico rispetto ai princìpi del processo penale, primo fra tutti la garanzia del diritto di difesa, inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Dopo un primo capitolo dedicato a precisare le capacità degli strumenti che la tecnica mette a disposizione dell'inquirente, si passano in rassegna i principali impieghi investigativi dei sistemi informatici di controllo remoto e si propone una classificazione di tali strumenti in rapporto ai beni giuridici che devono essere bilanciati con le esigenze di accertamento del fatto di reato, onde evidenziarne le problematiche giuridiche. In particolare, nella sezione prima del secondo capitolo si analizza il tema delle intercettazioni realizzate mediante captatore informatico alla luce della recente giurisprudenza di legittimità. La seconda sezione sarà dedicata alle c.d. perquisizioni on line, o perquisizioni da remoto, con particolare attenzione al tema della inutilizzabilità della prova atipica raccolta in spregio dei princìpi fondamentali desumibili dal sistema. La sezione terza tratta i profili problematici, ossia le videoriprese investigative e, più in generale, la c.d. on line surveillance effettuata mediante captatore informatico e si chiude con l'analisi di uno dei temi fondamentali che riguardano l'impiego del c.d. virus di Stato, ossia la natura transnazionale della prova informatica. Il terzo capitolo è una finestra aperta sulle esperienze di altri paesi già impegnati su questo tema, quali Germania, Francia, Spagna e Inghilterra. L'opera si chiude con un'analisi de iure condendo, e cioè con la formulazione di un progetto alternativo al disegno di legge in discussione in Parlamento.

