Giuntina: Vite
Una famiglia
Paolo Ciampi
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 171
Come una pianta che dopo la gelata riesce di nuovo a germogliare, perché ci sono radici che né gli anni né le persecuzioni possono spezzare. È questa la storia dei Ventura, una famiglia della borghesia ebraica italiana chiamata ad affrontare durissime prove tra il 1938 e il 1945. Il destino pare già scritto quando le vicende separano Anna e Luigi consegnandoli a un tragico epilogo. A doversela cavare nell'Italia in guerra rimangono solo i loro quattro figli, quattro ragazzini braccati e costretti a misurarsi con un mondo crudele in cui non è facile capire chi potrà aiutarti e chi invece ti tradirà. Farcela non sarà un'impresa di poco conto, suggellata da un cognome nuovo e da un paese nuovo, e poi da tanti figli, nipoti, bisnipoti che in Israele faranno del fragile arbusto dei Ventura un albero rigoglioso, in cui rivivranno anche Anna e Luigi. Una storia di violenza e dolore, ma anche di amore e speranza, che arriva fino ai nostri giorni.
Sono stato un numero. Alberto Sed racconta
Roberto Riccardi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2009
pagine: 165
Questo libro racconta la vita di Alberto Sed dalla nascita ai giorni nostri. Rimasto orfano di padre da bambino, Alberto è stato per anni in collegio. Le leggi razziali del 1938 gli hanno impedito di proseguire gli studi. Il 16 ottobre 1943 è sfuggito alla retata effettuata nel ghetto di Roma. È stato catturato in seguito, insieme alla madre e alle sorelle Angelica, Fatina ed Emma. Dopo il transito da Fossoli, la famiglia è giunta ad Auschwitz su un carro bestiame. Emma e la madre, giudicate inabili al lavoro nella selezione condotta all'arrivo, sono finite subito nella camera a gas. Angelica, un mese prima della fine della guerra, è stata sbranata dai cani per il divertimento delle SS. Solo Fatina è tornata, segnata da ferite profonde: ha assistito alla fine terribile di Angelica ed è stata sottoposta agli esperimenti del dottor Mengele. Alberto è sopravvissuto a varie selezioni, alla fame, alle torture, all'inverno, alle marce della morte. Ha partecipato per un pezzo di pane ad incontri di pugilato fra prigionieri organizzati la domenica per un pubblico di SS con le loro donne. Dopo essere scampato a un bombardamento, è stato liberato a Dora nell'aprile 1945. Tornato a Roma, superate le difficoltà di reinserimento, ha iniziato a lavorare nel commercio dei metalli e si è sposato. Ha tre figlie, sette nipoti e tre pronipoti.
Un nome
Paolo Ciampi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2006
pagine: 231
All'inizio è solo un nome. Un nome e molte domande: cosa ha bloccato la carriera di Enrica Calabresi, giovane e brillante scienziata in anni in cui per una donna era difficile perfino accedere agli studi superiori? E cosa è successo di lei dopo che ha abbandonato l'università? È davvero la stessa persona che anni più tardi, nei mesi più terribili dell'occupazione nazista, si uccide nel carcere di Firenze per sfuggire alla deportazione? È da queste domande che prende avvio un libro che è insieme biografia, inchiesta giornalistica, riflessione a più voci sulla barbarie delle leggi razziali ma anche sulle scelte che ognuno di noi è chiamato a fare - anche solo per non dimenticare. Enrica Calabresi, la professoressa ebrea, lo ha fatto fino in fondo, con i suoi sogni, il suo rigore, la sua silenziosa resistenza all'orrore. Prefazione di Margherita Hack.
Dal campanile di Giotto ai pozzi di Abramo
Yoel De Malach
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 350
Il libro è la narrazione autobiografica di un percorso di vita. Quindicenne, di famiglia borghese, Yoel De Malach (Giulio De Angelis), nato a Firenze nel 1924, emigra nel 1939 in Palestina, senza la famiglia, per sottrarsi alle leggi razziali fasciste, e accetta la dura vita di operaio agricolo. Con pochi compagni dà inizio al tentativo di portare l'agricoltura nel deserto del Neghev, fondando il kibbutz Revivim. Nella guerra d'indipendenza del 1948 i giovani di Revivim si trovano a dover difendere questo avamposto meridionale di Israele. La fondazione dello Stato dà impulso al proseguimento delle sperimentazioni agricole con tecniche innovative. Divenuto in questo settore un esperto di fama mondiale, De Malach ricorda la sua collaborazione con governi e istituzioni di diverse parti del mondo. Nel 1969 fu inviato a Roma dal governo israeliano come primo consigliere di ambasciata, con l'importante incarico diplomatico di sensibilizzare la stampa e il mondo politico italiano alla situazione degli ebrei dell'Unione Sovietica allo scopo di favorirne l'emigrazione. Nella parte finale del libro l'autore fa un bilancio dei risultati ottenuti dal sistema kibbutzista e del suo ruolo nella società israeliana. Nel 1986 De Malach ottenne il prestigioso premio Israel come riconoscimento per le sue ricerche e innovazioni e nel 1999 la laurea ad honorem in agricoltura da parte dell'Università di Beer Sheva. Si è spento in Israele nel 2006. (Prefazione di Amos Luzzato)

