Giuntina: Vite
Gerusalemme. Città di specchi
Amos Elon
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2025
pagine: 416
Una città contesa, una storia senza fine. Gerusalemme è il crocevia di tre grandi fedi, il fulcro di memorie incancellabili e di conflitti insanabili. Per secoli è stata teatro di guerre e devozioni, terra sacra e campo di battaglia, dove politica e religione si sono fuse in un «dramma tragico senza catarsi». Più di un semplice luogo, Gerusalemme è un emblema per l’umanità intera: un punto d’incontro carico di significati religiosi, politici e culturali, dove convivono speranze e ossessioni, sogni di pace e realtà di conflitto. In queste pagine, Amos Elon esplora il potere della memoria e il suo influsso sulla storia e sull’identità dei popoli. Con una scrittura coinvolgente e appassionata, ci guida tra le strade e i monumenti della città santa, mostrandoci un luogo che è al tempo stesso specchio del passato e proiezione del futuro. Prefazione di Adam Smulevich.
Prigioniero in Russia
Menachem Begin
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2025
pagine: 424
Mentre le nubi del secondo conflitto mondiale andavano annunciandosi all’orizzonte, Menachem Wolfovitch Begin e i suoi compagni dell’organizzazione giovanile sionista revisionista Betar si adoperavano per far emigrare quanti più ebrei possibile dalla Polonia in Terra d’Israele. Nel 1939, quando tedeschi e sovietici invasero la Polonia dopo il patto Molotov-Ribbentrop, Begin, colto completamente di sorpresa, lasciò rapidamente Varsavia con la giovane moglie per trovare rifugio a Vilna, in Lituania. Venne arrestato dalla NKVD, la polizia segreta sovietica, il 20 settembre del 1940 in quanto “sionista ed elemento controrivoluzionario”. "Prigioniero in Russia" racconta l’arresto, gli interrogatori e la deportazione di Begin in un gulag e rappresenta una testimonianza della tragedia collettiva vissuta dall’ebraismo europeo negli anni della Seconda guerra mondiale. Questa descrizione delle condizioni dei detenuti nei gulag è inoltre la prima testimonianza pubblicata in Occidente sulla realtà concentrazionaria nell’Unione Sovietica. Anticipava di tre anni le rivelazioni del XX Congresso del Partito comunista sovietico (1956) sui crimini di Stalin e di quasi nove anni "Una giornata" di Ivan Denisovič di Solženicyn. A ottanta e più anni di distanza dagli eventi narrati, in un mondo in cui i conflitti, tanto in Europa quanto in Medio Oriente, non cessano purtroppo di essere di drammatica attualità, "Prigioniero in Russia" continua a essere un implacabile atto di accusa contro il totalitarismo e un fortissimo atto di fede nella vita e nella sopravvivenza del popolo ebraico, dentro e fuori lo Stato d’Israele.
Mi alma. Il viaggio di Rahamin Coen da Rodi a Roma passando per Auschwit
David Mieli, Micol Mieli
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 160
Mi alma - "anima mia" in ladino è l'affettuosa espressione che Rahamin rivolge ai nipoti mentre racconta la sua storia di sopravvissuto ai lager nazisti, superando profonde resistenze in nome del dovere supremo di "ricordare e raccontare". La tragedia della Shoah, tuttavia, è vissuta come una dolorosa parentesi fra due periodi di vita intensi e sereni. Prima a Rodi, isola dell'Egeo sotto il governo italiano dal 1912, in una atmosfera di grande armonia fra greci, turchi ed ebrei, fino alla breve ma drammatica occupazione tedesca e la deportazione ad Auschwitz. Poi nel dopoguerra, in Italia, il lento ritorno alla vita, il recupero della fiducia in se stesso e nella "bontà dell'uomo" - mai abbandonata del tutto, neanche nei momenti più tristi -, il lavoro, il matrimonio, le figlie. Il recupero della normalità nel quale risiede l'eccezionalità di questa storia e nel quale può ritrovarsi un piccolo esempio dell'intima forza del popolo ebraico.
Viaggio in Israele
Isaac Bashevis Singer
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 192
Nel 1955, il grande scrittore premio Nobel per la letteratura Isaac Bashevis Singer visitò Israele per la prima volta e raccontò il viaggio in una serie di articoli per il quotidiano yiddish newyorkese Forverts. Fu per lui un’esperienza al contempo concreta e simbolica: da un lato fu colpito dalla realtà del nuovo Stato, con il suo sviluppo tumultuoso, con la vivacità e le tensioni della sua società multiculturale; dall’altro si emozionò nel vedere dal vero la terra della Bibbia immaginata sin dall’infanzia, una terra riscaldata da un «fuoco speciale» che pareva prendere magicamente forma in una sovrapposizione lirica tra passato e presente. "Viaggio in Israele" non è solo la raccolta, preziosa e coinvolgente, di questi articoli, ma anche un grande romanzo che sa tenere insieme letteratura, storia ebraica, “vecchia” cultura yiddish e nuovo mondo israeliano. Entusiasmo e pragmatismo si fondono in un viaggio in cui l’attenzione per il dettaglio si unisce a una grande capacità di raccontare e, talvolta, persino di prevedere.
Amici per la vita
Louis Goldman
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 384
Diario, confessione, cronaca familiare, narrazione di anni drammatici, quelli della Seconda guerra mondiale e della persecuzione nazifascista. Il libro di Louis Goldman racconta l’adolescenza dell’autore, le peripezie e le fughe, il rifugio presso l’Opera della divina provvidenza Madonnina del Grappa a Firenze, le vicissitudini interiori di un ragazzo che vede la propria vita e quella della propria famiglia improvvisamente sconvolte. "Amici per la vita" è l’avvincente resoconto di un tenace istinto di sopravvivenza, ma dalle sue pagine viene fuori un’Italia onorevole nei confronti degli ebrei, anche stranieri, negli anni tragici della Shoah. Nelle pagine del libro, infatti, emergono episodi di fraternità e di altruismo. Soprattutto si stagliano figure nobilissime di prelati: come il cardinale di Firenze Elia Dalla Costa, monsignor Facibeni, il coraggioso e combattivo monsignor Leto Casini vero fulcro della resistenza antifascista, tutti del clero toscano. E a qualche centinaio di chilometri di distanza l’opera non meno meritoria di don Angelo Dalla Torre e monsignor Giovanni Simioni in quella parte del racconto che si svolge nel trevigiano. Questo libro rappresenta un importante documento storico ed è un atto di profonda riconoscenza verso questi sacerdoti che l’autore considera – come dice il titolo – «amici per la vita».
La dedica
Miriam Rebhun
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 168
«Sono Daphna, ho settantasei anni e sono tua figlia. Vivo a Berlino, ora sono in viaggio in Israele e penso a te». È un messaggio lasciato sulla pagina web che ricorda Kurt Emanuel Rebhun, detto Gughi, zio dell’autrice, morto durante la guerra d’Indipendenza di Israele nel 1948. Ma chi è Daphna? Esiste davvero questa cugina acquisita? Nessuno in famiglia ne ha mai sentito parlare. Miriam Rebhun non può fare a meno di indagare: vuole trovare Daphna, verificare se davvero manca un ramo nel già vasto albero genealogico della propria famiglia. In questa appassionante ricerca dovrà ripercorrere i tempi tumultuosi della Seconda guerra mondiale, della Shoah e della nascita dello Stato d’Israele, passando da Napoli a Haifa, fino a Berlino, e rivelando al lettore un’incredibile storia famigliare che solo il destino ebraico del ’900 poteva contenere.
Anus mundi. Cinque anni ad Auschwitz-Birkenau
Wieslaw Kielar
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 422
Wieslaw Kielar arrivò ad Auschwitz nel giugno 1940, pochi giorni dopo l’apertura del campo. Faceva parte, insieme ad altri 727 prigionieri polacchi, del primo convoglio di manodopera destinata al lavoro forzato. Al suo arrivo c’erano solo poche decine di internati tedeschi trasferiti lì dal campo di Sachsenhausen. Triangolo rosso, prigioniero politico, a lui fu assegnato il numero 290. Siamo solo all’inizio dell’orrore. Mentre il campo cresceva in estensione e atrocità, svolse molti lavori diversi – fu infermiere, falegname, elettricista, trasportatore di cadaveri –, incontrò detenuti e detenute provenienti da ogni parte d’Europa, fu protagonista o testimone di fatti più o meno importanti: violenze e massacri, ma anche amori, amicizie, fughe e speranze. Sebbene prigioniero politico, non mancano nelle sue memorie i riferimenti ai deportati ebrei e alla disperazione della loro condizione, con particolare empatia verso le donne ebree orrendamente vessate, sfinite, annientate. Per cinque anni, da Auschwitz fino a Wöbbelin, passando per Monowitz, Birkenau, Neuengamme e altri campi satellite, fino al maggio 1945, Kielar visse e subì i tormenti della macchina concentrazionaria nazista, che poté poi raccontare in questo libro feroce e potente. Prefazione di Wlodek Goldkorn.
Da Corso Vercelli a Treblinka, Storia di Susanna Pardo
Carlotta Morgana
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 144
Poco dopo la nascita di Susanna, nel 1916, la famiglia Pardo aveva deciso di lasciare Salonicco e trasferirsi a Milano. Joseph Pardo, il padre, era un commerciante di tessuti che aveva accettato le sfide di una città ricca e dinamica. Qui, nel grande appartamento di corso Vercelli, circondata dall’affetto di parenti e amici, Susanna era cresciuta tra i vivaci stimoli che il capoluogo lombardo, negli anni trenta, poteva regalare a una giovane ragazza. Susanna era innamorata di Milano, ma era ancor più innamorata di Davide, suo cugino, anche lui imprenditore e proprietario di una fabbrica di tessuti a Monastir, l’attuale Bitolj, in Bulgaria Lo sposò nel1940 e lo seguì nei Balcani, pronta a iniziare una nuova vita. Ma tutta la zona era controllata dai tedeschi e nel marzo 1943 la ferocia antiebraica si abbatté implacabile sulla giovane famiglia, che fu infine deportata a Treblinka. Di Susanna, di Davide e della piccola Esperance, la figlia nata nel 1941, si persero le tracce fino atre anni fa quando, grazie al lavoro degli storici Sara Berger e Marcello Pezzetti, sono venuti alla luce documenti dei ministeri dell’Interno e degli Esteri italiani dove si ha la certezza di quanto accadde. Grazie a questi studi, a interviste e ad accurate ricerche, Carlotta Morgana è riuscita a ricostruire, con precisione e grande sensibilità, il tragico gioco del destino che travolse la vita di una ragazza dolce e radiosa. Il testo è arricchito dalle lettere che Susanna scrisse da Bitolj alla famiglia d’origine.
Golda. Storia della donna che fondò Israele
Elisabetta Fiorito
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 176
Protagonista emblematica della storia d'Israele, ricordata da alcuni con affetto e da altri con biasimo, amata o detestata, ma sempre e comunque considerata iconica e quasi leggendaria, Golda Meir è stata la prima premier donna, e finora l'unica, alla guida dello Stato d'Israele, segnandone per sempre, con la sua forte personalità e le sue scelte politiche, l'identità e il destino. Nata a Kiev in epoca zarista, seguì prima la famiglia negli Stati Uniti per poi trasferirsi da adulta in Palestina, territorio all'epoca sotto il protettorato britannico. Animata da spirito pionieristico e dal sogno socialista sionista, Golda ha scalato pian piano tutti i gradini del Mapai, il partito laburista, prima come membro di un kibbutz, poi come segretaria e impiegata del sindacato dei lavoratori, fino ad arrivarealla carica di ministro del Welfare, degli Esteri e infine ad assumere il ruolo di primo ministro dal 1969 al 1974.
Il cortile di via Dizengoff
Liliana Treves Alcalay
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 176
Samuel, vedovo da poco tempo, ha deciso di coronare il sogno della sua vita: a ottantatré anni ha lasciato Milano e si è trasferito in Israele. Una decisione inaspettata e improvvisa che ha gettato nello scompiglio la famiglia, e in particolare la figlia Sarah. Non condividendone la scelta e convinta che il padre stia scivolando nella demenza, Sarah parte per Tel Aviv determinata a non assecondare le volontà paterne e a riportare Samuel in Italia. Ma, atterrata all’aeroporto, si accorge subito che le cose sono molto diverse da come le aveva immaginate: l’uomo che le viene incontro sorridendo non è un vecchio debole e confuso, ma un signore vivace e lucido. Camminando lungo le trafficate strade di Tel Aviv, mentre la città si raccoglie per lo Shabbat, padre e figlia si abbandonano a un dialogo intenso e serrato, come mai era avvenuto prima, e Samuel trova finalmente il coraggio di raccontare a Sarah le pagine più toccanti della sua infanzia: il rocambolesco viaggio che, all’inizio del 1943, con la madre e i fratelli, lo aveva condotto da Sofia a Tel Aviv, le difficoltà familiari che avevano segnato quegli anni, i giochi spensierati con l’amico del cuore Benjamin tra i vicoli e nei cortili della nuova città, mentre le tensioni sociali e politiche scuotevano la Palestina mandataria. Samuel rievoca con nostalgia volti, profumi e immagini di un mondo che ormai continua a vivere solo nel suo cuore. Un torrente di ricordi travolge così il silenzio che per lungo tempo ha separato padre e figlia. E mentre il sole tramonta su Tel Aviv – «Tutto è bello qui in Israele, anche i tramonti regalano momenti di intensa felicità, non trovi Sarah?» – ogni vuoto sembra colmato e ogni cosa tornata finalmente al suo posto, pronta ad aprirsi al futuro.
Camminando per la via. Memorie degli anni 1938-1945
Daniel Carpi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 228
Figlio dell’avvocato Leone (1887-1964), esponente di punta del Sionismo revisionista italiano, Daniel Carpi (1926-2005) fu professore di storia all’Università di Gerusalemme, esperto di storia degli ebrei nell’Italia moderna e sotto il regime fascista. Apparso in ebraico nel 1999, “Camminando per la via. Memorie degli anni 1938-1945” (il cui titolo rimanda a due passi del Deuteronomio) è un testo atipico nella sua produzione. Prendendo avvio dall’emanazione delle leggi razziali, Carpi vi racconta gli studi condotti a Milano presso la scuola ebraica di via Eupili; il ritiro della famiglia a Signa, vicino a Firenze; la fuga intrapresa col padre attraverso la neonata Repubblica Sociale Italiana all’indomani dell’8 settembre 1943; l’avventuroso attraversamento della Maiella grazie all’aiuto dei pastori abruzzesi (animatori di quella che è stata chiamata la Resistenza umanitaria); il raggiungimento dell’Italia liberata; i soggiorni e le esperienze vissute a Bari (dove Carpi si imbatte in Enzo Sereni), a Vietri sul Mare, in Calabria (dove visita il campo di Ferramonti) e a Roma; il ricongiungimento con la famiglia e, nel marzo del 1945, la partenza per Eretz Israel, con cui il libro si conclude. Rievocato a distanza di un cinquantennio dai fatti, questo viaggio lungo l’Italia lacerata dalla guerra assume i tratti di un racconto di formazione nel quale Carpi sintetizza in un unico disegno i fattori ambientali, sociali e culturali, le circostanze e gli eventi che concorsero a formare la sua personale visione del destino degli ebrei all’interno della civiltà europea e a far maturare in lui la risoluzione di volgere il suo cammino verso Eretz Israel. Introduzione: Alberto Cavaglion.