Ibiskos Editrice Risolo: Anthurium

Elisabetta di Baviera (1837-1898), meglio conosciuta con il nomignolo di Sissi, contrariamente alle aspettative, diventa la sovrana di un Impero che presto verrà distrutto dalla brutalità e dal desiderio di emancipazione della prima guerra mondiale. Lo scontro tra il carattere ribelle di Elisabetta con il dispotismo della corte non segna dunque solo un conflitto di ideologie e principi, bensì distingue la fine di un'epoca prosperosa dall'inizio del secolo moderno, anticipato dalla saggezza e larghezza di vedute di questa sensibilissima donna. In queste pagine, oltre che a tracciarne il contesto politico e ad approfondirne gli avvenimenti storici, tratto la vita dell'imperatrice dalla nascita alla morte, sottolineando ogni più atipico e significativo aspetto della sua personalità: il culto per la bellezza, gli interminabili viaggi, la vena poetica e la determinazione nelle credenze politiche e familiari.

Due famiglie fiorentine le cui vicende in parte storiche sono narrate con l'aiuto della fantasia in un arco di tempo che va dall'avvento di Napoleone alla metà del Novecento. Un proscenio su cui si affacciano antenati giovani e vecchi - uomini e donne, contadini e studenti, maestri maestre e i loro piccoli allievi, operai e preti, soldati e musicisti, nobili e pastori, scrivani e massaie, pittori missionari e perfino... angeli, tutti coinvolti nella storia del loro tempo, tutti sorretti vuoi da un pensiero laico vuoi da spirito religioso, tutti contrassegnati da una totale e profonda umanità.

"Pronunciare questa frase 'la vita è bella', nel tuo periodo più buio, non è cosa da niente. Dirlo forse è più semplice che crederci, ma se ci credi, forse riuscirai a comprendere il vero significato di questa vita. Perché la vita è bella non perché tu hai, ma perché tu dai, nonostante tutto." (Roberto Benigni, "La vita è bella")

Il commissario Martini è alle prese con una nuova indagine, stavolta legata al riciclaggio di denaro sporco gestito da una organizzazione criminale di alto livello. Angela, una donna semplice, dall'esistenza comune a quella di molte altre, commette l'errore di legarsi sentimentalmente a Carlo, completamente invischiato nel giro di affari loschi gestito dalla sua amante Alessia e dal marito Antonio, i capi dell'organizzazione.

Il cadavere di uno sconosciuto rinvenuto su una spiaggia. Un amore taciuto a lungo. Un fratello scomparso nel nulla. Una vita trascorsa all'ombra di un tiranno. Storie che si intrecciano in un racconto rapido ed intrigante.

Un omicidio efferato scuote la Roma bene. Il caso viene affidato al giovane commissario Valerio Giovetti, Val per gli amici, un poliziotto decisamente anticonformista, più incline a seguire il suo istinto piuttosto che ubbidire agli ordini dei superiori. L'indagine, apparentemente semplice, trascina Giovetti in una scia di sangue fino alla Grande Mela, scossa dalle gesta di un serial killer, feroce e animalesco, etichettato dai media americani come "Il Samurai" per il rituale che ripete in ogni delitto, in cui le vittime sono sempre giovani donne. Sulle sue tracce, come un segugio, si muove Giovetti, intento a seguire anche un'altra indagine, legata alla mafia italoamericana. Le due piste sembrano in qualche modo legate da un filo comune, che Val tenta di districare. La soluzione sembra a portata di mano, ma gli effetti collaterali saranno sconvolgenti per il commissario Giovetti. La fine è solo l'inizio.

Come in una campagna archeologica, il racconto raccoglie frammenti della memoria che, spolverati con un delicato pennello, restituiscono vicende di comunità antiche. La narrazione parte da fonti storiche originarie e delinea personaggi di fantasia che s'innestano nella storia reale, a cominciare dalle "rivolte del duino" di fine Ottocento. Una famiglia non comune ed allargata costituisce il filo conduttore di idealità che attraversano il Novecento ed approdano all'oggi. I molti personaggi, reali e non, si confondono nel trascorrere degli anni e delle generazioni, poi riappaiono negli studi e nei ricordi di chi non ha rinunciato a "spolverare" il passato con quel delicato pennello. Si scoprono così delitti efferati e vicende che invitano a riflettere sui nostri destini immediati e futuri.

Questa è la storia di un amore un po' fuori dalle righe. Un amore che può tutto pur di non finire, un inno a non temere di andare avanti nelle nostre convinzioni, anche a costo di sfidare l'opinione comune.

Firenze 1940. I bombardamenti, la paura, le epurazioni politiche. In questo clima di incertezza e di paura, nel cuore di Firenze, nasce e cresce Miria. Del padre Armando si perdono presto le tracce, viene prelevato da uomini del Fascio e chiuso in manicomio a causa della sua mancata adesione al partito. Miria cresce con sua madre, che tra mille difficoltà cerca di non farle mancare nulla. Tra Borgo Ognissanti e il Valdarno Miria trascorre la sua infanzia, per quanto possibile gioiosa. Dopo varie vicissitudini, anche molto dolorose, Miria troverà l'amore della sua vita in Sauro e affronterà il suo futuro di giovane moglie e madre con rinnovata speranza. Un racconto che è quasi un diario, la cronaca di una Firenze che non esiste più ma che Marisa Panti Berretti riesce a ripercorrere e raccontare con vivacità e passione.

Sveva sta per sposarsi, tutto sembra perfetto fino a quando il suo migliore amico le confessa di amarla, da sempre. Da quel momento tutte le sue certezze crollano ed il mondo inizia a muoversi all'indietro. Questa è la storia di un amore ma anche di amicizie indissolubili che lega i protagonisti a doppio filo nella ricerca di una felicità che sa di nuovo. Una storia che farà riflettere sul senso delle scelte, sulle sicurezze della vita e sulla facilità di come queste, da un momento all'altro, possano cadere a picco su un prato di neve.

Una grande storia d'amore che ha come sfondo la dominazione romana dell'antica Elvezia. Due esseri diversi per razza e per cultura che si incontrano a Turicum (Zurigo) e si amano. Lui uomo del Sud, lei donna del Nord: un'attrazione fatale. L'amore li spinge ad infrangere regole e convenzioni in un crescendo che sfocia in duplice tragedia.