Il Mulino: Alberico Gentili Lectures
La minaccia populista alla democrazia
Wojciech Sadurski
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 248
I populismi non prendono il potere con un colpo di Stato, non negano i diritti civili e politici né perseguitano i propri avversari politici, ma agiscono attraverso le istituzioni; solo che quelle istituzioni, al loro passaggio, si svuotano e la rule of law si annichilisce. Ai populismi, democrazie che non lo sono per davvero, gli elettori affidano il proprio scontento e le proprie paure - l'ansia sociale, la xenofobia, l'anti-globalismo, l'anti-elitarismo, l'anti-modernismo. Le risposte che ne ricavano sono profondamente sbagliate, ma non così le loro domande. Gli antipopulisti dovrebbero ricordarlo, dimostrandosi capaci di liberarsi della tentazione di liquidarle come sciocche e trattando con cura e rispetto i valori di chi si sente impoverito, precario, dimenticato. Chi vota per i populisti non lo fa per stupidità, ma piuttosto perché ha problemi molto seri.
Corti a confronto. Giudici europei e giudici nazionali per una sovranità condivisa
Silvana Sciarra
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 112
La domanda se ci serva davvero una pluralità di corti fra quelle costituzionali nazionali, la Corte di giustizia dell'Unione europea e quella europea dei diritti dell'uomo è sempre aperta e attuale. E lo è soprattutto quando i governi richiamano gli interessi nazionali per adombrare che un tale pluralismo di giurisdizioni si traduca in un vulnus della sovranità. A questa domanda le tre lezioni raccolte in questo volume propongono una convinzione tersa e colma di speranza: che l'identità nazionale si rafforza oggi non contro l'Europa, ma per il tramite dell'Europa. È così che le corti, avvolte in una rete che non le lascia mai sole, diventano istituzioni del pluralismo e costruiscono una sovranità condivisa.
Sulla legittimità. Credenze, ubbidienza, resistenze
Yves Mény
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il concetto di legittimità è nevralgico per tutti i regimi politici, senza eccezioni. Ovunque e chiunque cerca di giustificare l'esercizio del proprio potere ora in nome di un dio, ora di una verità, del popolo o della nazione: sia gli autocrati più sanguinari, che hanno bisogno di far credere di essere necessari, sia le stesse democrazie, che ricorrono a questa nozione spesso abusandone, a giudicare dalla frequenza con cui la legittimità del potere è contestata o lo sono gli esiti del voto popolare. In realtà, la legittimità e il suo contrario, l'illegittimità, non sono altro che strumenti per conquistare, conservare e mantenere il potere. Rifacendosi al pensiero di Max Weber, Yves Mény ci ricorda che questo concetto, così multiforme e mutevole, si basa soprattutto sulla convinzione del legittimo dominio del dominante sul dominato.
Il femminismo giuridico e la sfera pubblica
Daphne Barak-Erez
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 128
Quali sono le sfide che il femminismo ha posto al pensiero giuridico tradizionale? Nella sua ricca esperienza professionale di docente e di giudice, Daphne Barak-Erez ha conosciuto dalla prospettiva di ruoli tipicamente appannaggio degli uomini la resistenza a quei cambiamenti che, invece, il femminismo intende contribuire a promuovere nella sfera pubblica, sfidando le impostazioni retrive e più consolidate. Muovendo da diversi contesti costituzionali e allargando lo sguardo anche alla legislazione che plasma lo spazio collettivo negli ambiti più diversi, dai diritti politici al servizio militare fino alla libertà religiosa, questo saggio mira a contestualizzare nella sfera pubblica questioni un tempo considerate unicamente private (come, per esempio, la violenza domestica) e a mettere così in discussione la tradizionale distinzione fra questi due ambiti.
Giustizia. Il Sudafrica post apartheid nel racconto di un giudice costituzionale
Edwin Cameron
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 224
Questo libro racconta la transizione democratica del Sudafrica attraverso le lotte di un manipolo di uomini di legge che, nelle aule di tribunale, sfidarono l'apartheid con le sole armi del diritto. Al racconto di queste imprese si intreccia la vicenda personale dell'autore, definito da Nelson Mandela il migliore talento fra gli avvocati della sua generazione. Ma Edwin Cameron, nominato nel 2009 giudice della nuova Corte costituzionale, è anche un sudafricano bianco nato in povertà, formatosi grazie alle borse di studio che lo hanno condotto fino a Oxford. Soprattutto, però, è l'unico membro dell'establishment sudafricano ad aver rivelato la sua condizione di malato di AIDS, testimone e protagonista insieme delle vicende giudiziarie che hanno garantito l'accesso universale ai trattamenti antiretrovirali contro l'HIV al tempo delle teorie negazioniste della diffusione del virus del presidente Thabo Mbeki. Quello che ne scaturisce è un originale libro di memorie, con un unico obiettivo: celebrare la legge come strumento capace di cambiare il destino di un popolo e la vita di milioni di singoli individui.
Quando i giudici parlano di Dio. Fede, pluralismo e diritti umani davanti alle Corti
Christopher McCrudden
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 241
I giorni dell'idillio fra le religioni e i diritti umani sembrano finiti: i dibattiti interni alle stesse religioni, attraversate da identità e sensibilità diverse, anche radicali, così come le implicazioni ideologiche e geopolitiche che connotano l'impatto pubblico delle fedi, nonché il ruolo non secondario delle migrazioni che sfidano le categorie del multiculturalismo, hanno causato, in questi anni, una moltiplicazione di ricorsi davanti alle Corti nazionali e sovranazionali caratterizzati da una inedita tensione fra i diritti umani e le ragioni di chi crede. Ma perché è così frequente che le religioni ricorrano ai giudici per affermare la propria idea di diritti umani? E in quale modo la dottrina dei diritti umani potrebbe favorire un dialogo con la «verità» delle religioni? Questo libro è un tentativo di ripensare l'interazione fra religione e diritti umani: dall'analisi di alcuni casi giudiziari che hanno coinvolto le tre religioni globali e dalla ricostruzione dell'essenza giuridica dei diritti umani, affiora la complessità di questo rapporto, fra dimensione privata e ruolo pubblico della fede, secolarizzazione e confessionalità, giudici e organizzazioni non governative. Ne deriva che i diritti umani non dovrebbero essere solo una creazione del diritto, interna al diritto, e immutabile, ma uno strumento in continua evoluzione, alla ricerca di una protezione sempre più universale della dignità dell'uomo.
Il mio mondo amatissimo. Storia di un giudice dal Bronx alla Corte Suprema
Sonia Sotomayor
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 421
Mentre scrivo queste pagine, il mio fine ultimo è di fare della mia vita un esempio incoraggiante per tutti. Chi si trova a vivere in circostanze difficili ha bisogno di sapere che il lieto fine è possibile. Quanti di noi possono dire di essere stati davvero fortunati nella vita? In questo libro, che ha avuto un enorme successo negli Stati Uniti, Sonia Sotomayor racconta la storia della realizzazione di un desiderio: diventare giudice. Nata in una famiglia ispano-americana di modeste condizioni, Sotomayor diviene protagonista di un'avventura fuori dal comune: è già un brillante avvocato quando, nel 2009, viene nominata giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti da Barack Obama, coronando un sogno coltivato sin dall'infanzia. Come è stato possibile raggiungere un simile traguardo? Questo libro, scritto con uno stile distante anni luce dall'aridità di una certa prosa giuridica, ci racconta una storia fatta di forza di volontà, di dedizione, di capacità di cavarsela in qualsiasi frangente, senza mai arrendersi: «In ogni genere di situazione in cui mi sia trovata, ho scoperto che c'era qualcosa da imparare. Non c'è esperienza che non possa rivelarsi utile, anche solo per la disciplina che occorre per gestire le avversità». Una storia americana a lieto fine, un esempio del trionfo dell'intelligenza e dell'impegno sulle circostanze.
Corte costituzionale e Corti europee. Fra diversità nazionali e visione comune
Giuliano Amato, Benedetta Barbisan
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 124
Per la prima volta nella sua veste di giudice costituzionale, in questo libro Giuliano Amato ripercorre con avvolgente finezza giuridica e appassionato coinvolgimento umano alcune decisioni della nostra Corte e delle Corti europee in materia di diritti della persona. Ne scaturisce un intreccio di voci, che porta con sé la diversità di argomenti e soluzioni, i rimandi e le resistenze che contraddistinguono la dialettica plurale e polimorfica fra i giudici costituzionali nazionali e quelli europei. È anche una riflessione sul ruolo dei giudici, sulla loro legittimazione e il rapporto con gli altri poteri e, soprattutto, sul destino della casa comune europea, stretta fra la rivendicazione delle diversità nazionali e l'emergere di una visione condivisa. Perché è qui, del resto, che è racchiusa la storia dell'Europa unita: nella ricerca di quello che abbiamo in comune, anche se ancora non abbiamo interamente scoperto che cosa sia.
Libertà e giustizia per tutti. Cosa possono fare le Corti contro la discriminazione negli Stati Uniti d'America
Robert A. Burt
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 195
La promessa di fedeltà alla bandiera con la quale si aprono le sedute del Congresso, così come le lezioni in molte scuole, recita che gli Stati Uniti sono "una nazione, guidata da Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti". Eppure, a guardare la storia americana, libertà e giustizia sono state sempre il privilegio di alcuni, non certo di tutti. Perché alcuni individui, distinti per razza, genere, orientamento sessuale, nel tempo sono stati umiliati, perseguitati, espulsi dal consesso civile? E perché i pregiudizi su cui quelle persecuzioni si fondavano, per secoli solidi come roccia, sono a un tratto divenuti ingiusti? Quale ruolo possono svolgere le Corti per promuovere l'abbandono di forme sociali e giuridiche vessatorie e discriminatorie? Questo libro ripercorre la storia americana mettendo a nudo la violenza originata dal bisogno di ordine sociale che conduce alla stigmatizzazione delle diversità. Questa inquietante e avvolgente narrazione, tesa fra i dialoghi di Socrate, le parabole cristiane, le teorie di Freud e l'antropologia di Mary Douglas, parte e torna alla giurisprudenza della Corte Suprema, quando ha decretato la legittimità della schiavitù, quando ha costituzionalizzato gli interessi del capitale, quando ha finalmente saputo riscrivere la storia dei diritti civili negli Stati Uniti.
Il mestiere di giudice. Pensieri di un accademico americano. Alberico Gentili Lectures (Macerata, 19-21 marzo 2012)
Guido Calabresi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 138
Con questo volume, il Mulino inaugura la serie delle "Alberico Gentili Lectures", lezioni di eccellenza tenute ogni anno all'Università di Macerata da giuristi, giudici, uomini e donne delle istituzioni di prestigio internazionale, su temi di diritto costituzionale nel senso più ampio, con l'intento di esplorare il valore incentivante della "diversità" declinata attraverso i temi proposti e l'esperienza umana e professionale degli ospiti. Alle tre lezioni raccolte in questo volume, ricche di memorie e insegnamenti personali, Guido Calabresi ha affidato il racconto di un'esperienza quasi ventennale tra gli scranni di una corte federale americana: le tecniche che aiutano il giudice a fare il diritto; il valore della diversità di orientamenti, estrazioni e culture fra i giudici; il potere del dialogo con le altre istituzioni. Tutto teso a un'unica, drammatica domanda: che cosa possa fare un giudice davanti alla più ingiusta delle leggi, la pena di morte.