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Il Ponte Vecchio: Vicus. Testi e documenti di storia locale

Il fango, la fame, la peste. Clima, carestie ed epidemie in Romagna nel Medioevo e in Età moderna

Il fango, la fame, la peste. Clima, carestie ed epidemie in Romagna nel Medioevo e in Età moderna

Eraldo Baldini, Aurora Bedeschi

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2018

pagine: 312

Trattare di clima, carestie ed epidemie relativamente a un territorio e alla sua popolazione su un lungo periodo significa cercare di delineare il complesso rapporto di quella stessa popolazione con l'ambiente, con le sue risorse e con le sue espressioni più problematiche o catastrofiche. Significa occuparsi della storia della vita quotidiana come pure degli eventi eccezionali ma non per questo unici o rari. Significa ipotizzare e tratteggiare una relazione. E che fra clima, disponibilità alimentari e malattie una relazione ci sia è indubbio, anche se spesso è impresa ardua stabilirne le caratteristiche e il peso. Con una lunga e meticolosa ricognizione fra innumerevoli fonti, Eraldo Baldini e Aurora Bedeschi ricostruiscono questo quadro per la Romagna, relativo agli oltre milleduecento anni che vanno dall'alba del Medioevo all'ultima epidemia di peste che interessò l'Italia settentrionale, nella seconda metà del Seicento. L'affresco che ne esce è di estremo interesse e ricco di implicazioni che, lungi dal limitarsi a una fotografia del mondo di ieri, getta nuova luce sui problemi attuali e le emergenze dell'oggi.
16,90

Buffalo Bill, gli indiani d'America e altri indigeni in Romagna. Dal Wild West Show al fronte del Senio e oltre

Buffalo Bill, gli indiani d'America e altri indigeni in Romagna. Dal Wild West Show al fronte del Senio e oltre

Massimiliano Galanti

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2018

pagine: 152

Nel XIX secolo sembrava che "la razza dei pellirosse" sarebbe scomparsa in breve tempo. In tre secoli gli indiani erano scesi da 18 milioni a 248.000 di individui. Così tutti pensavano che il XX secolo si sarebbe aperto senza gli Indiani americani. Avvenne dunque che, quando nel 1906 il Buffalo Bill's Wild West Show venne in Romagna, mettendo in mostra i "Pellirosse", la partecipazione del pubblico fu travolgente, in un entusiasmo che condusse qualcuno a riconoscere in Buffalo Bill un romagnolo nato a Faenza. Dopo di allora, gli Indiani d'America furono di nuovo in Romagna nel 1944-45, arruolati con le truppe canadesi, partecipando alla liberazione del nostro paese dai nazi-fascisti. Con loro c'erano anche indigeni di altre terre tra cui i Maori e i Gurkha. In questo libro, Massimiliano Galanti, studioso dei Nativi americani, ci racconta queste vicende poco note e tuttavia colme di interesse: una storia della Romagna sotto la specie degli Indiani, dei Maori, dei Gurkha e di tanti altri che qui hanno dato spettacolo, hanno combattuto e sono morti, e in una occasione hanno recitato le loro poesie.
14,00

Romagna alla garibaldina! I romagnoli nell'impresa dei Mille e la battaglia del Volturno

Romagna alla garibaldina! I romagnoli nell'impresa dei Mille e la battaglia del Volturno

Gian Ruggero Manzoni

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2018

pagine: 160

Nel nostro generalizzato oblio della storia, non vi è spazio per gli umili eroi che pur lasciarono la loro vita (il lavoro, la famiglia, la casa, gli affetti... ) per correre alle armi. Di essi, solitamente, non resta una traccia, un nome, come se non fossero mai esistiti: richiamarli per nome, per luoghi, per origini familiari significa emendare una colpa della storia, ridare loro vita, confermare che essi vissero e che si alimentarono di istanze ideali, di progetti, di attese... Di questo orizzonte vive la ricerca compiuta da Gian Ruggero Manzoni intorno ai Romagnoli che corsero alle armi al richiamo di Garibaldi nel tempo dei Mille. Con una acribia e una passione che esaltano la vastità della sua ricerca, lo storico ha scavato negli Archivi di Torino, Genova e Roma alla ricerca minuta di nomi, origini, mestieri, famiglie, destini, e in tal modo ha potuto ricostruire l'anagrafe dei volontari garibaldini romagnoli inquadrati nel cosiddetto Esercito Meridionale. Il libro non è solo questo pur preziosissimo elenco di garibaldini romagnoli: l'autore ha arricchito la sua ricerca con un vasto saggio, documentatissimo, sull'impresa garibaldina nel Regno delle Due Sicilie.
14,00

Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna. Volume Vol. 2

Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna. Volume Vol. 2

Marco Viroli, Gabriele Zelli

Libro: Libro rilegato

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 152

Conoscere le strade lungo le quali siamo diventati quello che siamo significa avere consapevolezza dei valori che siamo andati elaborando, per virtù dei quali progettiamo il futuro. Marco Viroli e Gabriele Zelli, persuasi di questa dimensione, vanno stendendo da anni pagine numerose sulla Forlì a loro sempre più cara per l’ampliarsi della memoria. Così anche in questo libro, mosso dalle stesse premesse e sollecitato dal particolare successo del volume che, con lo stesso titolo, ha aperto la serie delle loro rievocazioni storiche. Il libro ci racconta di forlivesi alla prima Crociata, pirati albanesi che erigono santuari rotondi in mezzo alle nostre campagne; ugualmente racconta le grandi pagine delle signorie locali, le lotte intestine, gli splendori degli artisti, scendendo giù giù fino al nostro tempo. La prima virtù del libro è forse nel connubio tra l’ampiezza degli orizzonti evocati e l’affabulazione fresca e immediata delle sue pagine, tale da rendere la lettura un coinvolgente divertimento e da costituire nuovi legami con la città e la terra della nostra vita.
12,00

Streghe di Romagna. Denunce e processi nelle Carte del Sant'Uffizio (secoli XVI-XVII)

Streghe di Romagna. Denunce e processi nelle Carte del Sant'Uffizio (secoli XVI-XVII)

Giuliana Zanelli

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 168

Con questo saggio Giuliana Zanelli torna a un tema già da lei frequentato: la vicenda della stregoneria nel Cinquecento e nel Seicento, quando, nel progresso delle scienze e delle arti che chiamiamo Rinascimento, agli albori della Rivoluzione scientifica, in ogni parte d'Europa si accendono i roghi che bruciano le streghe. Sono i secoli in cui tribunali laici ed ecclesiastici istruiscono processi a donne e uomini accusati di maleficio e di patti diabolici. Ma come è sua abitudine, l'autrice non si allontana troppo da casa, né dalla concretezza della documentazione, e mentre alla luce di nuovi studi e interpretazioni affronta la rilettura di fatti di cui si era già occupata in passato, altri ne esplora sui documenti conservati nel fondo inquisitoriale della sua città. Il racconto, che incorpora ampi stralci dai verbali dei processi, dà voce alle presunte streghe, ai loro denunciatori, alle chiacchiere di quanti testimoniano contro o a favore delle imputate. Prende forma così un mondo di superstizioni, di paure, di fantasiose credenze di cui l'eco è giunta fino a noi.
13,00

I magnifici 13. La famiglia Cellini: 350 anni di storia di Romagna

I magnifici 13. La famiglia Cellini: 350 anni di storia di Romagna

Sarles Cellini

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 276

"Sarles Cellini racconta non la grande storia, quella che si legge sui libri delle superiori, ma una storia minima, fatta di lavoro, fatica, nascite, morti, figli, amori, tradimenti: la storia di una famiglia, con i suoi 'Magnifici 13', ma anche con le numerose vicende umane che da questo tronco principale si sono dipanate come rami rigogliosi. Ciò che soprattutto colpisce in questa storia contadina tra le campagne di Cesena, di Ravenna e di Cervia è la sua capacità di raccontare la normalità di ognuno di noi, come fosse, in fin dei conti, la raccolta di gesta eroiche." (Dalla Presentazione di Letizia Magnani)
15,00

La Pasquela. Aspetti delle tradizioni e del linguaggio in Romagna

La Pasquela. Aspetti delle tradizioni e del linguaggio in Romagna

Leonardo Neri

Libro

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 200

Tradizioni, canti, espressioni della fede, storie di personaggi minimi e improbabili, le radici da cui veniamo... In particolare quella vita quotidiana, la vita di ognuno di noi, vera protagonista di queste pagine. Leonardo Neri, maestro e musico, racconta le sue passioni musicali e il suo esser romagnolo, espresso non come studio lontano e polveroso, esito della sola frequentazione dei volumi delle biblioteche, ma come respiro, passo, semplice e usuale, del proprio cammino, identità viscerale e inestirpabile. Una identità che viene raccontata a una Romagna che sembra essersi frammentata in tante culture differenti. Operazione preziosa, dunque, per recuperare uno stile di vita che viene apprezzato e amato in tutto il mondo. Il testo racconta della Pasquela, il tradizionale canto augurale che gruppi di cantori intonavano di casa in casa, a ridosso dell'Epifania (la piccola Pasqua). Leonardo è stato, ed è tuttora, animatore di questa tradizione nelle terre bordonchiesi e nei dintorni, grazie a un nutrito gruppo di amici che da quasi mezzo secolo, vestiti con mantelli e cappellacci, portano un respiro, antico e nuovo allo stesso tempo, nelle case di chi vuol loro aprire.
15,00

Voci del silenzio. Contadini romagnoli in anni di restaurazione

Voci del silenzio. Contadini romagnoli in anni di restaurazione

Francesco Donati

Libro

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 336

"Gli stati - grandi e piccoli - dell'intera Europa stanno leccandosi le ferite inferte dalla tempesta napoleonica, con l'intento di restaurare il proprio potere, ritenuto legittimo e ribadito dal Congresso di Vienna (1814-1815). I sudditi dal canto loro stanno elaborando (anche nel silenzio dei contadini si coglie qualche voce) i semi sparsi in mezzo a loro dallo stesso sconvolgimento di marca francese. Anche lo stato pontificio conosce fermenti sociali e culturali, nonché timidi progressi tecnico-scientifici (qui si tratta della Romagna quasi esclusivamente agraria) mai prima sospettati. I più pronti ad avvertire l'odore eccitante sono quelli destinati a formare la nuova classe della borghesia, con il suo nucleo conservatore e le sue frange rivoluzionarie. In questo contesto confuso e sfaccettato si dipana, spesso in apparenza dimenticato ma pronto a riemergere, il filo rosso intricato e atroce di un vecchio delitto, che rimane misterioso fino alle pagine finali, conferendo a tratti a quello che è sostanzialmente un libro di storia l'avvincente allure di un romanzo giallo." (Domenico Berardi)
16,90

Santi, guerrieri e condadini. L'altra Romandìola: la Bassa Romagna tra antichità e medioevo

Santi, guerrieri e condadini. L'altra Romandìola: la Bassa Romagna tra antichità e medioevo

Norino Cani

Libro: Libro rilegato

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 160

Muovendo dalla battaglia della Selva Litana per giungere al fatto d'arme di Zagonara, il libro offre le tessere di un mosaico che ricostruisce, attraverso dieci capitoli per altrettante vicende, la storia della Bassa Romagna tra il III secolo a.C. e il XV secolo d.C. Quando ci si cimenta con la storia di un territorio circoscritto il percorso dello studioso deve essere preciso, profondo, multidisciplinare. Non basta rifarsi agli estensori delle storie "ufficiali", per quanto di buon livello, ma occorre consultare meticolosamente gli archivi e le fonti locali e, se si analizzano l'antichità e il medioevo, è indispensabile l'ausilio dell'archeologia e della cartografia. Norino Cani ha questo approccio multidisciplinare, paziente e rigoroso, questa capacità di uno sguardo a 360 gradi.
13,00

Sotto il segno delle corna. San Martino, la

Sotto il segno delle corna. San Martino, la "festa dei becchi" e lo "charivari" in Romagna

Eraldo Baldini

Libro: Copertina rigida

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 208

Fin dall'Ottocento le tradizioni che vogliono la ricorrenza di San Martino, 11 novembre, dedicata ai "cornuti", cioè ai mariti traditi dalle consorti, viene etichettata come una diffusissima burla. Oggi questo elemento folklorico è considerato solo un irridente motteggio che agisce nella sfera del matrimonio, una goliardia d'altri tempi. Così come è successo per altre tradizioni, la perdita del senso e del significato dei gesti rituali ascrivibili alle culture popolari finisce per confinarli nel novero degli aneddoti e delle curiosità, oppure a qualche momento conviviale e di svago «festoso». Ma dietro lo charivari (così viene chiamata l'azione con cui una comunità condannava pubblicamente comportamenti ritenuti censurabili) messo in atto nella notte di San Martino c'era, in realtà, molto più di un intento ludico e burlesco. Si trattava infatti di un elemento rituale denso di significati e di implicazioni che andavano dal culturale, al sociale, al «religioso», nato e consolidatosi nei millenni all'interno di comunità dedite al culto dei Morti Eraldo Baldini ci conduce a scoprire perché nella data dell'11 novembre si celebrassero (in Romagna come altrove) i «cornuti».
15,00

I Guidi. Signori di Dovadola. Storia di una comunità e di una famiglia comitale tra X e XV secolo. Documenti
20,00

Leopoldo Lucchi, «Gigi». Il partigiano, il politico, il sindaco

Leopoldo Lucchi, «Gigi». Il partigiano, il politico, il sindaco

Elide Urbini, Orio Teodorani

Libro: Libro rilegato

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2017

pagine: 432

Scrivono gli autori nella loro nota di premessa: «Il contributo che Leopoldo Gigi Lucchi – il partigiano, l’uomo politico, l’amministratore – ha dato alla propria comunità, nei decenni che lo hanno visto protagonista nella vita politica cesenate, si coglie nei progressi che la città ha conosciuto, divenendo in quegli anni pienamente partecipe della crescita complessiva della Romagna. Questa consapevolezza ci ha stimolato a cercare di consegnare ai Cesenati una conoscenza dettagliata e documentata della vita di un politico che ha saputo essere anche il sindaco di tutti. In ciò è stato guidato dall’interesse generale e dalla ispirazione unitaria che lo ha accompagnato fin dal tempo della Resistenza. Oggi che la politica è spesso colpita da giudizi negativi sulla stessa moralità dei protagonisti, ci piace sottolineare la rettitudine dell’uomo: consapevole di questa sua nettezza morale, dopo trent’anni di Consiglio Comunale, quindici dei quali come sindaco, Gigi soleva dire con tranquillo orgoglio: «Esco povero così come sono entrato». Nel ripercorrere la vita di Leopoldo Lucchi, abbiamo inevitabilmente ricostruito anche la storia politica e amministrativa della città.
16,00

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