Il Prato: Tracce del Novecento
La via degli esiliati. Da Mostar ad Arbe 1942-43
Vladimir Isaić
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 118
Scrive l'Autore: "Avevo 12 anni e non conoscevo le ragioni di molte delle cose che accadevano. Ero solo un bambino che non poteva comprendere tutto, eppure mi sono sempre impegnato a capire. Prelevare persone dalle loro case durante le incursioni o portarle via dalle strade, non faceva che evidenziare l'arroganza del potere di allora e quei traumi ci hanno segnato a lungo. Ho voluto ricordare come, attraverso i giochi e tramite lo sguardo dei bambini, abbiamo vissuto la crudele quotidianità della guerra con i nostri amici e coetanei". Traduzione di Anita Vuco Prefazione di Predrag Matvejević. Postfazione di Michele Sarfatti.
Sguardi resistenti. La lotta di liberazione a Padova raccontata dagli studenti. Un percorso di ricerca e di riflessione tra fonti, storia, cultura e arte
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 88
Alle origini della libertà e della democrazia: la Resistenza a Padova 80 anni dopo è un progetto dell’Istituto d’Istruzione Superiore Giovanni Valle di Padova svoltosi dal novembre 2023 sino al gennaio 2025: un itinerario didattico che ha coinvolto cinquantotto studenti provenienti dai diversi indirizzi e un gruppo di sette docenti dell’Istituto stesso, con la collaborazione di alcuni centri culturali e istituzionali della città. La mostra e il catalogo “Sguardi Resistenti. La lotta di Liberazione a Padova raccontata dagli studenti” costituiscono la tappa conclusiva del progetto che si è posto le finalità di conoscere e ricostruire i principali avvenimenti, personaggi e luoghi della Resistenza nella città di Padova, acquisire la consapevolezza della complessità degli avvenimenti storici, utilizzare strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento critico di fronte alla realtà. Punto di riferimento del progetto è stato l’80° anniversario della Liberazione che ricorre nel 2025: una ricorrenza che rappresenta un importante momento celebrativo per tutto il Paese e, nei propositi del presente lavoro, un’occasione concreta per avviare un percorso di ricerca da condividere pubblicamente con gli altri studenti di Padova e tutta la cittadinanza.
Relazione della mia prigionia in terra francese (10 giugno – 13 luglio 1940). Diario del veneziano capitano Angelo Ghezzo
Angelo Ghezzo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 136
Il presente lavoro è la trascrizione del resoconto della prigionia in Francia del Capitano Angelo Ghezzo (1893-1943), al ritrovamento nel 2020 sia del testo dattilografato postumo sia degli appunti chirografi. Tale trascrizione, oltre ad essere un'interessante testimonianza dei campi di prigionia francesi della Seconda Guerra Mondiale, vuole essere anche un tributo a un uomo, saldo nei valori della famiglia, sempre operoso e capace di reagire agli eventi. All'inizio del racconto, il protagonista Angelo Ghezzo, Capo Macchinista del piroscafo “Tagliamento” del Lloyd Triestino, afferma di aver scritto le sue memorie durante il periodo di prigionia in Francia (10 Giugno-13 Luglio 1940) «a ricordo indelebile di un trattamento finamente malvagio, ignobile e più che bestiale» che la Francia «ha saputo infliggere ai prigionieri civili dei piroscafi italiani sequestrati a Marsiglia ed a Caronte (Port de Bouc)». La dettagliata “relazione” è stata scritta, per citare le parole del Protagonista, per «dimostrare vergognosi maltrattamenti inflitti, prove schiaccianti di una malvagia cattiveria e del poco rispetto verso i prigionieri presi, disarmati e senza colpa alcuna […]. Destino è stato ben perfido, se si pensa che proprio il giorno che avrei dovuto essere in famiglia dopo quattro mesi e mezzo di viaggio, mi son trovato prigioniero […]. Tutto ciò che si osserva di comodo, di lussuoso, sembrano cose esagerate e superflue […]. Nella vita – aggiunge l'Autore – non ci si deve mai meravigliare di nulla e, dopo questa dura prova alla quale tutti siamo stati assoggettati, siamo temprati al punto di prendere il destino come viene e sopportare tutto colla più calma rassegnazione». Queste “povere pagine” – conclude il Protagonista – «rappresentano solo la storia, cronologica e veritiera, di una corta ma dura prigionia».
Un paese nel primo Novecento
Mario Squizzato, Beatrice De Paolis
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 252
Esiste una differenza tra la grande storia e la piccola storia fatta di tante vicende avvenute in un territorio? Quale delle due racconta meglio una comunità e le persone che la compongono? Comprendere e descrivere ciò che è accaduto in una località ha egualmente dignità di storia, perché è un modo per dare voce a tutti, per dare onore a tutti. Raccontare un paese nel corso del Novecento, collocando il locale nella visione più ampia di quanto accaduto a livello nazionale, e forse anche globale, consente una lettura su piani differenti di quanto è successo. Ecco che allora il passaggio dall'Ottocento al Novecento, la Grande Guerra, i nuovi partiti politici, la Seconda Guerra, lo sviluppo dell'economia e la trasformazione del territorio in nome del progresso sono leggibili anche negli eventi accaduti negli anni a Camin di Padova: in una realtà simile a quella di un qualsiasi altro centro della Pianura Padana.
Storie di eroi dimenticati. I gruppi di azione patriottica a Padova
Alessandro Naccarato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 248
Padova fu la città più importante della Resistenza in Veneto e uno dei centri principali della lotta di liberazione a livello nazionale. Partigiani di diverso orientamento politico combatterono una guerra sanguinosa contro l'esercito di occupazione nazista e i loro alleati, inquadrati nelle formazioni della Repubblica sociale italiana. Il Pci costituì le Brigate Garibaldi e i Gruppi di azione patriottica per colpire nelle città fascisti e nazisti con il compito di terrorizzare le autorità nazifasciste obbligandole a impegnare soldati e mezzi nella guerra contro i partigiani. Nonostante siano state pubblicate numerose ricerche sulla Resistenza padovana, fino ad ora non è stato ricostruito e approfondito il ruolo dei Gap. Infatti nell'immediato dopoguerra i gappisti subirono una violenta campagna anticomunista, alimentata dalla nascente guerra fredda e dalle gerarchie cattoliche e su di loro calò l'oblio. La criminalizzazione dei Gap fu favorita dal processo alla Resistenza che sfociò in diversi procedimenti giudiziari contro i partigiani causando il rovesciamento della realtà storica e la trasformazione dei carnefici fascisti in vittime. La memoria dei Gap fu condizionata anche dalla partecipazione di alcuni gappisti, insieme a criminali comuni, a rapine che sfociarono in qualche caso in violenze ed omicidi. Il fenomeno fu agevolato dalla situazione di estrema miseria economica e sociale, dal vuoto di potere e di autorità dei primi mesi dopo la conclusione del conflitto, dalle difficoltà dei gappisti a reinserirsi nella vita civile dopo mesi di guerra durissima e di assuefazione alla violenza e all'uso delle armi. A ciò si aggiunsero il rancore e il risentimento per la debole epurazione dei collaborazionisti e per le numerose sentenze di assoluzione o di condanne lievi contro i fascisti. Il saggio, utilizzando fonti archivistiche, giudiziarie e bibliografiche, ricostruisce la storia e le caratteristiche dei gappisti padovani e analizza l'importanza del ruolo svolto dai Gap per sconfiggere il nazifascismo e liberare l'Italia.
Lotte dei braccianti nel Conselvano. Ricordando «Nanin» Agostino Barbierato
Lino Zancanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 60
Il trascorrere del tempo tende spesso a sfumare la memoria di alcuni eventi e protagonisti del passato, soprattutto quelli legati a specifici contesti locali. Lino Zancanaro riporta la nostra attenzione su una delle figure più apprezzate e popolari tra i lavoratori agricoli di Agna e di tutta la Provincia di Padova, raccontando la figura di Agostino Barbierato, detto Nanin, il suo impegno civico nel Consiglio Comunale di Agna, quello politico all’interno del Partito Comunista di Padova e soprattutto quello sindacale come attivista e poi dirigente della Federbraccianti.
Monte Piana. Monte pianto
Alberto Gottardo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 272
La guerra di posizione che si impose sul Monte Piana dal 24 maggio del 1915 al 3 novembre 1917 condizionò i contendenti per trenta mesi, nei quali una moltitudine di soldati, per lo più non avvezzi alla vita severa della montagna, visse una gravosa esperienza di sofferenza e privazioni, comunque riuscendo ad adattarsi all'ambiente ostile, rivoluzionandolo nel suo aspetto naturale e trasformandolo secondo le esigenze della tattica militare, ma ancor più dalla logica della sopravvivenza. L'intento di questa pubblicazione è di narrare cronologicamente i vari episodi delle azioni avvenute in questo settore del fronte, integrati da alcuni argomenti di carattere generale riguardanti l'organizzazione del campo di battaglia e da qualche semplice nozione di logistica militare; ma si è anche voluto descrivere come si svolgesse la vita del soldato nei momenti in cui la guerra lasciava brevi spazi per un'esistenza che avesse la parvenza di normalità. Dai brani riportati dei diari si può comprendere quale fosse lo stato d'animo della truppa nei momenti più critici del combattimento e la presentazione di alcuni dei protagonisti di allora aiuta a capire come il fattore umano sia il legante indispensabile per tramandare la memoria di ciò che è stato. Proprio per questo, la rinascita del Monte Piana è avvenuta dall'incontro dei reduci che, per ricordare i propri compagni caduti, nel dopoguerra hanno sentito l'esigenza di erigere un rifugio e una chiesetta alpina, accrescendo così l'interesse per questo luogo storico, culminato con l'idea di trasformarlo in un museo a cielo aperto e condividendo la certezza che solo conoscendo le sofferenze passate queste possano divenire monito per le generazioni future.
In sòasa. Piccoli grandi personaggi salzanesi del Novecento ritratti in dialetto
Franca Sorato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 58
Franca racconta una storia di quelle che non sono solite essere raccontate nei libri. La racconta con una piccola lingua di quelle che non siamo soliti trovare nei libri. Attraverso dei veloci quadretti linguistici racconta la storia di un paese, Salzano, in cui non è nata, ma in cui si è integrata splendidamente sentendolo suo al punto da desiderare di tributargli l'omaggio del ricordo. Lo fa accettando la sfida della scrittura in dialetto, impresa faticosa che, diceva immaginificamente Andrea Zanzotto, è tale da “far slogare i polsi” per la difficoltà di rendere e comunicare suoni ed espressioni del parlato familiare con i segni di una lingua dotta che il dialetto non lo ha mai considerato. È l'affresco di un mondo che oggi, a causa dei gran cambiamenti vissuti, ci pare più lontano di quanto non sia. Ed ecco pagina dopo pagina materializzarsi i tanti personaggi protagonisti della vita paesana, acutamente colti ognuno nella sua essenzialità, ognuno presentato col suo nome, ecco riaffiorare i soprannomi poetici e spesso indecifrabili.
Esser donne e comuniste. Storia delle donne del Pci di Padova 1921-1991
Chiara Zampieri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 256
"Esser donne e comuniste" ricostruisce la storia delle donne del Pci di Padova dalle origini fino allo scioglimento del partito nel 1991. Sulla base di una articolata documentazione d'archivio, sono esaminate le origini e l'evoluzione della militanza femminile e viene osservato il modo in cui la questione femminile è stata affrontata e percepita dal partito padovano. Attraverso l'analisi delle attività svolte dalle donne padovane del Pci sono ripercorse le principali lotte da loro condotte: dall'opposizione antifascista nella fase resistenziale alle battaglie per la pace, il lavoro e la tutela della maternità negli anni Quaranta e Cinquanta, dalle lotte per i diritti civili negli anni Sessanta e Settanta fino alla rivendicazione della propria «diversità» in quanto donne negli anni Ottanta. Facendo dialogare la dimensione locale con quella nazionale, viene così tracciato il percorso che ha portato le militanti padovane a partecipare alla vita del Pci non solo in quanto comuniste, ma anche in quanto donne. Dall'esame dell'attività femminile, dei dibattiti nel partito e dell'atteggiamento dei dirigenti emerge un quadro complessivo caratterizzato da luci e ombre che dimostra quanto questa "altra parte della storia", oltre che poco conosciuta, sia stata anche accidentata e tutt'altro che lineare: un percorso costellato da successi e conquiste, ma anche da difficoltà, pregiudizi e ostacoli non sempre facili da superare.
Il PCI in Veneto. Fonti e appunti per una ricerca storica. Atti del Convegno regionale (Padova, 2 ottobre 2021)
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 224
"Il PCI nel Veneto" raccoglie le relazioni svolte nell'omonimo convegno organizzato a Padova nel 2021 dalle sette Fondazioni venete che amministrano e conservano il patrimonio culturale delle federazioni provinciali comuniste e dal Centro studi Ettore Luccini. Questa pubblicazione, la prima raccolta organica di fonti e testimonianze sulla storia del Pci in Veneto, intende promuovere la ricerca e lo studio sulla storia del Partito comunista, approfondendo un'indagine da sviluppare in dimensione regionale. Il volume è articolato in tre parti. La prima ricostruisce il contesto e le diverse caratteristiche del Pci nel Veneto lungo i settant'anni che vanno dalla fondazione del Partito sino al suo scioglimento, il ruolo dei comunisti nella Resistenza, il rapporto tra Partito comunista e mondo del lavoro (il sindacato e le categorie produttive), la presenza e l'attività delle donne nel Pci. La seconda parte descrive il ruolo e le caratteristiche del Partito comunista nelle sette province del Veneto e delinea alcuni aspetti dell'attività archivistica e di ricerca relativa al Pci nei diversi territori. L'ultima parte raccoglie le testimonianze di alcuni dirigenti regionali del Pci che rievocano la loro esperienza di vita e di lavoro all'interno del Partito e nelle istituzioni.