Iskra: I tempi
Crucifijos dolorosos de Cerdeña. El Nicodemo de Oristán
Aldo Sari
Libro: Libro rilegato
editore: Iskra
anno edizione: 2024
pagine: 72
Il lettore, di fronte al Crocifisso del S. Francesco di Oristano è vinto dall'emozione, resta senza parole. Il profondo naturalismo nella rappresentazione delle sofferenze del Cristo ha un'immediatezza sconvolgente. Ma alla fine salgono alle labbra le domande: Da dove viene, quando è stato intagliato, a quale epoca appartiene, chi è l'artista che ha saputo rendere con tale minuzioso e ossessivo realismo la Passione del Signore? Qui troverà, ci auguriamo, risposta alle sue domande e anche una breve storia della croce e della crocifissione, oltre agli approfondimenti su alcuni Crocifissi gotici dolorosi che sono stati posti in relazione con quello di Oristano, da cui dipende inoltre una serie di Crocifissi scolpiti e dipinti in Sardegna durante il XVI secolo.
L'abbazia di Santa Maria di Paulis
Lisa Siotto
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2024
pagine: 80
Il volume è dedicato all’abbazia di Santa Maria di Paulis, importante testimonianza della presenza cistercense in Sardegna. Attraverso l’analisi dell’insediamento, il lettore sarà guidato alla conoscenza di una storia ricca sotto il profilo documentario, e una meno illustre sotto il profilo architettonico. Probabilmente, i due aspetti sono il prodotto di una comunità monastica che dal punto di vista organizzativo rispecchia e segue le Regole dell’ordine religioso, mentre sotto il profilo architettonico, il carattere involutivo rispetto alle nuove soluzioni edilizie e formali che in quegli anni si diffondeva in Italia e in Europa, è da ricercarsi nella probabile fusione di maestranze francesi arrivate da Clairvaux e maestranze locali ancora legate a moduli romanici interpretati con limiti tecnici e con modestia artistica.
Chiesa del Carmelo di Bosa
Giovanna Benedetta Puggioni
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2022
pagine: 80
Il volume, dedicato alla chiesa del Carmelo di Bosa, guiderà il lettore alla scoperta di uno tra i maggiori gioielli dell'arte sarda di età moderna. L'edificio, ora proprietà del Fondo Edifici Culto del Ministero dell'Interno, conserva un considerevole patrimonio databile tra la fine del XVI e il XX secolo, tra cui altari lignei e marmorei, sculture, altorilievi e altri arredi lignei e marmorei, strumenti musicali, dipinti ad olio su tela e pitture murali, suppellettili liturgiche in argento e in legno, paramenti liturgici, arredi devozionali e tovaglie d'altare col caratteristico pizzo in filet. Tale patrimonio, nel suo insieme, riveste particolare interesse culturale in quanto testimonianza di una committenza, come quella carmelitana, che ha lasciato dei profondi segni nella cultura e nella religiosità dei bosani tra il XVII e XIX secolo.
San Lussorio a Fordongianus
Nicoletta Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2021
pagine: 72
In questo libro il lettore si farà guidare alla scoperta del sito pluristratificato di San Lussorio a Fordongianus, troverà descritte e analizzate la chiesa e la sottostante area ipogeica, potrà apprezzare le pitture altomedievali e immergersi in un contesto ricco di spunti e di punti di interesse. Prefazione Pier Giorgio Ignazio Spanu.
La chiesa di San Pietro di Ponte e il cimitero monumentale di Quartu Sant’Elena
Michela Perra
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2019
pagine: 88
Il lettore scoprirà una della chiese più rappresentative di Quartu Sant’Elena, la chiesa di San Pietro di Ponte, custodita all’interno del cimitero monumentale della città, luogo di culto per eccellenza dell’intera comunità e che necessita di essere riconsiderato e valorizzato, dal momento in cui racchiude in sé un racconto ricco di storia, eventi, ed interazioni culturali. Il lettore verrà così invitato a rivolgere uno sguardo diverso verso gli elementi presenti in un luogo di norma visitato per onorare i defunti.
Santa Maria di Corte a Sindia. L’architettura cistercense in Sardegna
Valeria Carta
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2019
pagine: 64
Il lettore verrà guidato gradualmente alla conoscenza del mondo cistercense partendo dall’abbazia di Santa Maria di Corte in territorio di Sindia. Poi giungerà ai suggestivi resti dell’imponente Nostra Signora di Paulis, sita tra i paesi di Ittiri e Uri. Sarà accompagnato alla conoscenza di queste antiche strutture medievali volute da Bernardo di Clairvaux, edificate in Sardegna per volontà del giudice di Torres Gonnario II, che si fece egli stesso monaco. Prefazione di Andrea Pala.
Athyrmata. I tesori di Tharros
Aldo Sari
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2019
pagine: 80
In questo libro, per la prima volta, in maniera così compiuta, sono raccolte le immagini dei gioielli provenienti dagli scavi di Tharros, ora esposti a Londra, presso il Brithis Museum. Gli Athyrmata, i tesori di Tharros, sono legati alla vicenda che coinvolse, nella seconda metà dell’Ottocento, il soprintendente dell’epoca Gaetano Cara (1803-1877), divenuto tristemente noto per aver “svenduto” al Brithis Museum gli ori provenienti da scavi indiscriminati effettuati nell'area archeologica della città di Tharros. Alcuni dei gioielli reperiti mostrano una lavorazione talmente raffinata che ancora oggi desta meraviglia; il livello raggiunto dai maestri orafi fenici e tutta la produzione artigianale tharrense rappresentano per tutta l’area del Mediterraneo un tesoro di immenso valore scientifico. Nel volume Athyrmata, i tesori di Tharros, il lettore sarà guidato verso la conoscenza dei luoghi che percorsero i fenici nelle rotte del Mediterraneo colonizzando, commerciando e scambiando gli Athyrmata con prodotti e manufatti di altri popoli.
La chiesa dei Santi Lorenzo e Pancrazio a Cagliari
Claudio Nonne
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2018
pagine: 120
La chiesa dei Santi Lorenzo e Pancrazio è uno dei più antichi monumenti medievali della città di Cagliari. L’edificio, costruito entro il 1263 sul punto più elevato e panoramico del colle di Buoncammino, si affaccia sull'anfiteatro romano e sul viale alberato che giunge fino all'ingresso del quartiere di Castello. Le strutture romaniche sopravvissute agli ampliamenti sei-settecenteschi costituiscono una rara testimonianza dell’età giudicale del capoluogo sardo. L'ecclesia di Sanctus Brancatius è menzionata per la prima volta circa cinquant'anni dopo la fondazione del Castel di Castro, avvenuta attorno al 1215 per iniziativa pisana, ma le sue strutture di impianto potrebbero risalire ai decenni a cavallo tra l’XI e il XII secolo, momento storico in cui la Sardegna meridionale ricadeva ancora sotto la giurisdizione del giudice di Cagliari. Prefazione di Rossana Martorelli. Presentazione di Mario Ledda.
I retabli in Sardegna dal XIV e XVI secolo. Storia e iconografia
Aldo Sari
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2017
pagine: 112
Il visitatore che entra in alcune delle antiche chiese della Sardegna può trovarsi ancora davanti allo spettacolo straordinario di grandi “macchine” d’altare che sovrastano la mensa, mostrando tra cornici e pinnacoli dorati immagini e storie sacre. Sono i retabli, questi fantastici palcoscenici che si aprivano davanti agli occhi dei nostri avi e che al lume delle candele si trasformavano in magiche visioni di paradiso. Essi ebbero ampia diffusione soprattutto nel Cinquecento, quando furono commissionati per qualificare gli altari di gran parte delle parrocchiali e dei santuari isolani. Qui si è voluto tracciare la storia di questi particolari polittici, dal loro primo apparire in Sardegna nel XIV secolo, quando furono importati dai catalani, fino allo scorcio del XVI, quando ormai, con la “scuola di Stampace”, si era costituita una corrente sarda di pittura, in cui alla tradizione catalano-valenciana si innestava la sintesi prospettica e formale italiana, dando origine a un linguaggio rinnovato, imbevuto sì ancora di cultura mediterranea, ma in dialettico confronto con le nuove forme di rappresentazione rinascimentali.
Il dossale con Madonna e Bambino tra santi di Oristano
Nicoletta Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2017
pagine: 64
Il lettore resterà affascinato dal dossale raffigurante la Madonna con Bambino e santi del Museo Diocesano di Oristano. L’opera, insieme ai Codici Miniati del Duomo, costituisce la prima attestazione nota della figura di san Francesco d’Assisi in Sardegna, e testimonia il legame saldo dell’Isola con la cultura artistica della penisola italiana tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo. In questo libro il lettore troverà l’opera descritta nelle sue componenti iconografiche e formali, si interrogherà su quale potesse essere l’autore e la sua originaria collocazione, potrà mettere a confronto il dipinto con altri coevi, in un percorso nella cultura artistica della fine del ‘200.
Crocifissi dolorosi della Sardegna. Il Nicodemo di Oristano
Aldo Sari
Libro: Libro in brossura
editore: Iskra
anno edizione: 2015
pagine: 72
Il lettore, di fronte al Crocifisso del S. Francesco di Oristano è vinto dall'emozione, resta senza parole. Il profondo naturalismo nella rappresentazione delle sofferenze del Cristo ha un'immediatezza sconvolgente. Ma alla fine salgono alle labbra le domande: Da dove viene, quando è stato intagliato, a quale epoca appartiene, chi è l'artista che ha saputo rendere con tale minuzioso e ossessivo realismo la Passione del Signore? Qui troverà, ci auguriamo, risposta alle sue domande e anche una breve storia della croce e della crocifissione, oltre agli approfondimenti su alcuni Crocifissi gotici dolorosi che sono stati posti in relazione con quello di Oristano, da cui dipende inoltre una serie di Crocifissi scolpiti e dipinti in Sardegna durante il XVI secolo.
San Giuliano di Selargius. La chiesa e il culto
Graziella Podda
Libro: Copertina morbida
editore: Iskra
anno edizione: 2015
pagine: 64
La chiesetta di San Giuliano di Selargius è un vero "gioiello" dell'architettura romanica in Sardegna e nelle sue non grandi dimensioni contiene tutti gli aspetti caratteristici dello stile artistico che ha improntato il medioevo sardo e tirrenico. La chiesa ha una storia interessante, all'interno di uno dei tanti villaggi già esistenti agli esordi dell'età medievale, come attestano alcuni documenti. San Giuliano di Selargius è anche la chiesa del matrimonio selargino, sa coja a s'antiga, che ogni anno a settembre si rinnova con una grande festa di folklore e storia: un tuffo nel passato e nelle tradizioni più arcaiche della Sardegna.