Jaca Book: Politica
L'apartheid intorno a me. Autobiografia
Hosea Jaffe
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 327
Figlio di immigrati lituani in Sudafrica, Hosea Jaffe crebbe in una società sopraffatta dal razzismo e vide le gravi ingiustizie perpetrate in nome dell'apartheid. Rimase un anti-razzista per tutta la vita e fu critico delle affermazioni «eurorazziste» di Marx ed Engels. Per Jaffe il colonialismo era la fonte, il vero sangue vitale del capitalismo/imperialismo, non un semplice effetto collaterale. La sua autobiografia prende perciò la forma del movimento della sinistra in Sudafrica e non solo. Scrive Samir Amin: «Le memorie che Hosea Jaffe ci lascia sono preziose. Sono quelle di un combattente comunista sudafricano che aveva capito che l'apartheid serviva con perfetta efficienza lo sviluppo del capitalismo in quella regione del mondo. Le sue analisi mettono in evidenza le disastrose conseguenze dell'abbandono della prospettiva internazionalista - inevitabilmente anti-imperialista - da parte dei popoli degli Stati Uniti, dell'Europa e del Giappone».
Hannah Arendt e il '68. Tra politica e violenza
Eugenia Lamedica
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 124
Il '68 nell'analisi di una testimone d'eccezione: repubblicana, democratica radicale e anticonformista per natura, dopo il trauma della fuga dalla Germania nazionalsocialista e la riflessione sul totalitarismo, negli anni Sessanta Arendt guarda con favore la contestazione giovanile che rianima i «diritti costituzionali popolari» e reclama la potestas popolare riducendo il «sistema dei partiti» a un «fastidioso impedimento». Contro il conformismo della middle class e l'anonima tirannia delle burocrazie, che frustrano il sacrosanto desiderio di agire ed esprimersi pubblicamente, il '68 riscopre che «agire è divertente». E se la ribellione violenta è inaccettabile, non è tuttavia incomprensibile. L'unico antidoto alla disperazione generata dall'impotenza e dalla frustrazione, infatti, è la libertà di partecipare al mondo comune: questo il messaggio che Arendt lascia alla società futura, la nostra.
Hannah Arendt e il '68... Tra politica e violenza
Eugenia Lamedica
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 124
Il '68 nell'analisi di una testimone d'eccezione: repubblicana, democratica radicale e anticonformista per natura, dopo il trauma della fuga dalla Germania nazionalsocialista e la riflessione sul totalitarismo, negli anni Sessanta Arendt guarda con favore la contestazione giovanile che rianima i «diritti costituzionali popolari» e reclama la potestas popolare riducendo il «sistema dei partiti» a un «fastidioso impedimento». Contro il conformismo della middle class e l'anonima tirannia delle burocrazie, che frustrano il sacrosanto desiderio di agire ed esprimersi pubblicamente, il '68 riscopre che «agire è divertente». E se la ribellione violenta è inaccettabile, non è tuttavia incomprensibile. L'unico antidoto alla disperazione generata dall'impotenza e dalla frustrazione, infatti, è la libertà di partecipare al mondo comune: questo il messaggio che Arendt lascia alla società futura, la nostra.
Dopo il liberalismo
Immanuel Wallerstein
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2017
pagine: 271
«Ho cercato di spiegare ciò che, a mio avviso, accadrà nei prossimi cinquantanni: da un lato un Nord sempre più ricco, relativamente egualitario al suo interno (per quanto riguarda i propri cittadini) e un'America non più al primo posto dell'economia e della politica ma al primo posto in termini di uguaglianza sociale; dall'altro un Sud sempre più svantaggiato, pronto a usare la propria forza militare, che aumenterà, per disgregare il sistema mondiale, spesso opponendosi a tutti i valori cari all'Occidente; un Sud in cui gian parte della popolazione tenterà la strada della migrazione individuale verso il Nord, creando così un altro Sud all'interno del Nord». Come scrive l'autore di questo saggio, pubblicato per la prima volta negli USA nel 1995 e in Italia da Jaca Book nel 1999, il liberalismo come ideologia di centro (lo spirito liberal) con la caduta del Muro non si è espanso ma è imploso. L'autore suggerisce quindi le vie da percorrere per ricostruire un sistema-mondo fondato su scelte sociali più eque e razionali.
Così straparlò Berlusconi
Nicola Miceli
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2004
pagine: 80
Una folla oceanica invade la tenuta di Arcore, presidiata da un imponente servizio di sicurezza, e assedia festosamente la Villa Presidenziale, il cuore politico del Paese. L'occasione è storica. Ognuno vorrebbe poter dire ai nipoti «lo c'ero!». Nello studio televisivo personale sta per andare in onda, in mondovisione, la prima intervista a tutto campo mai concessa da Sua Emittenza. II Pluripresidente ha promesso di parlare della Sua vita pubblica e privata, con la sobrietà dell'eloquio, la modestia e la sincerità che Lo contraddistinguono, e che sono parte essenziale del Suo carisma. Dirà senza reticenza quel che pensa su qualsivoglia argomento Gli venga proposto: dalla questione della Sua statura fisica alla ragione della Sua "discesa in campo", dai Suoi rapporti con la giustizia al Suo stato d'animo alla vigilia della santificazione della Sua Angusta Persona. Parola di Berlusconi! La felicità alla portata di tutti, ecco! Il diritto di tutti e di ognuno a conquistare e a consumare senza inibizioni la felicità, che è un bene rinnovabile. Specie nelle sue forme virtuali.