La Mandragora Editrice: I quaderni di Tracce
Pietro Zuffi. Uno scenografo tra la «Scala» e «Cinecittà»
Libro: Libro in brossura
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 240
Nato a Imola nel 1919, Pietro Zuffi emigrò presto in America Latina dove lavorò come pittore e decoratore di interni. Rientrò in Europa nel 1942: un fortuito incontro nei primi anni cinquanta con Giorgio Strehler gli aprì le porte della scenografia: lavorò per il Piccolo Teatro di Milano e approdò poi al Teatro alla Scala, dove nel 1954 debuttò con scene e costumi per l’Alceste di Gluck (con soprano Maria Callas). Da quel momento fu una cascata di allestimenti scenografici, anche per i teatri d’opera di Roma, Palermo, Verona e tanti altri. Sperimentò anche la scenografia televisiva e cinematografica, lavorando con Rossellini, Antonioni, Fellini e curando egli stesso la regia nel film Colpo rovente. Dopo aver messo in scena a San Siro Italia ’90, la sua fortuna cominciò a tramontare. Scomparve a Roma nel 2006, e con lui un brillante protagonista della scenografia italiana del dopoguerra, sperimentatore dotato di grande talento, regista ingegnoso e versatile pittore.
Luci della ribalta cittadina. I circoli di palazzo Riario Sersanti di Imola tra la fine dell'Ottocento e la fine del Novecento
Laura Berti Ceroni, Cristina Castellari, Federica Cavina
Libro: Libro in brossura
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 158
Lo studio è dedicato all'attuale Circolo Sersanti che, nato come Circolo Imolese, ebbe l'immancabile Giuseppe Scarabelli come primo Presidente. Racconti di feste, balli, riunioni, giochi di carte, amicizie, amori; "Trattenimenti civili e sociali" che corrono parallelamente alle vicende della storia politica e sociale imolese e che ebbero nelle sale di Palazzo Sersanti - oggi di proprietà della Fondazione - una adeguata scenografia.
Giovanni Corazza. Uno scultore bolognese in provincia tra Sette e Ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 88
Questo piccolo volume raccoglie il corpus di un maestro minore della plastica in terracotta, Giovanni Corazza, che nelle sue preziosissime note, vergate con la punta della stecca nell'argilla ancora fresca, si dice "bolognese". In sei anni di lavoro Marco Voli ha pazientemente raccolto frammenti dispersi dell'attività di questo autore di terracotte devote, partendo dalle prime due tracce, coperte nel 1991 da Stefano Tumidei.
La collezione
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 216
Frutto di acquisti, donazioni e dell'accorpamento alla Cassa di Risparmio di Imola, la Collezione della Fondazione viene presentata per la prima volta nel suo insieme dalle pagine di questo catalogo. Molte delle opere qui descritte sono già state oggetto di studi ed esposizioni curate dalla Fondazione, ma per la prima volta si cerca di coglierne il valore nella loro interezza; un valore che è dato dalla straordinaria mescolanza e varietà che questo insieme di libri, quadri, sculture, maioliche, monete ed oggetti... riesce a raccontarci della storia dell'arte e dell'artigianato imolese.
L'immagine del santo. Iconografia francescana nel chiostro dell'osservanza di Imola
Barbara Donati
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 224
Cosa era successo a Francesco? Questa domanda se la sono fatta per primi i suoi amici, poi i biografi. La risposta andava cercata. L'hanno nascosta dentro una bellissima storia. Tanto erano contenti di averla trovata che volevano raccontarla a tutti. La scrissero e la dipinsero. Sui muri. Fin dal medioevo. Questi murales francescani si diffusero in tutti i conventi dell'Umbria e nel mondo. Non importava chi dipingeva, non era l'autografo di un artista che si andava custodendo, ma il segreto della felicità e la ricetta andava tramandata. Le lunette dipinte con scene della vita di San Francesco sono tornate alla luce nel chiostro dell'Osservanza di Imola, dopo un profondo lavoro di restauro, e hanno rivelato dettagli nascosti, storie dimenticate, refusi e curiosità. Scegliere di studiare questi dipinti d'autore anonimo ha significato soffermarsi a indagare le fonti scritte e i modelli iconografici che nei secoli hanno veicolato l'immagine del Santo.
Il monte di pietà di Imola. Un profilo storico (secoli XVI-XX)
Mauro Carboni, Omar Mazzotti
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 328
Cinque secoli di storia cittadina raccontati attraverso lo studio dell'archivio del Monte di pietà di Imola: un fondo inedito, reso disponibile dopo un accurato lavoro di restauro e inventariazione, che non ci racconta solamente vicende economiche e finanziarie ma che ha invece la capacità di restituire una storia cittadina a tutto tondo. Ben lungi dal ritenere questo lavoro esaustivo abbiamo ad esso accorpato, come strumento utile a quanti vorranno consultare queste carte, l'inventario completo dell'archivio.
Una città di campagna. La cultura gastronomica del territorio imolese
Martina Fabretti, Massimo Montanari
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 170
Un incontro tra economia e cultura. Le donazioni della Fondazione Cassa di Risparmio ai musei civici di Imola 1927-2006
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 64
Amleto Montevecchi. Bozzetti di una vita
Antonio Castronuovo
Libro: Copertina rigida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 208
Magister Toscolus de Imola. Fonditore di campane
Libro: Copertina rigida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2005
pagine: 160
Il manicomio modello. Il caso imolese. Storia dell'ospedale psichiatrico (1804-1904)
Matteo Banzola
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 328
Basato su una ricerca archivistica lunga e complessa il lavoro di Matteo Banzola fa luce su una vicenda fondamentale per la storia della città di Imola: quella legata alla nascita e allo sviluppo delle strutture destinate ad ospitare e curare le malattie mentali. Questo studio non è da intendere esclusivamente come un saggio inerente alla storia della medicina; in esso è riportato un più complesso intreccio nel quale entrano in campo delicate relazioni politiche e istituzionali, l'intero arco dei rapporti sociali, delle acquisizioni culturali, dei miglioramenti tecnici e scientifici susseguitisi nel corso di un secolo. Da queste pagine, che hanno inizio nel periodo napoleonico e si fermano volutamente con la promulgazione della prima legge italiana sui manicomi del 1904, si riesce appieno a comprendere l'importanza delle strutture manicomiali imolesi non solo per la città ma in un più ampio panorama nazionale ed europeo nel quale Imola fu punto di riferimento spesso presa a modello.