La valle del tempo: Tracce di memoria

Anna nasce e cresce nella Napoli della guerra, in un tempo in cui ogni giorno può cambiare tutto: sirene, corse ai rifugi, strade sventrate dalle bombe. Ma in quel caos, la sua famiglia riesce a insegnarle la cosa più preziosa: la forza di credere che domani possa essere migliore. Anni dopo, nei vicoli pulsanti di vita di Secondigliano e Capodichino, Anna si dedica al lavoro nella panetteria di famiglia e ad imparare a diventare una brava sarta capace di trasformare un semplice filo di seta in un simbolo di resistenza. Con le mani che cuciono abiti e il cuore che cuce speranze, affronta povertà, malattia e sacrifici quotidiani, senza mai lasciarsi piegare. Accanto a lei si muovono presenze misteriose, radicate nella tradizione napoletana: spiriti che a volte spaventano, ma che spesso proteggono, ammoniscono, accompagnano. Presenze che ricordano ad Anna - e al lettore - che nessuno è davvero solo, e che l'invisibile a volte è più reale di ciò che vediamo. Tra realismo e magia, memoria e immaginazione, Un filo che resiste racconta la storia di una donna che attraversa la guerra, la vita e l'amore con un coraggio ostinato. È un romanzo che parla di resilienza, di radici familiari e di quella forza silenziosa che ci rialza ogni volta: il filo tenace che tiene insieme ciò che siamo e ciò che potremmo diventare. Un libro per chi cerca emozioni vere, personaggi indimenticabili e una storia che continua a risuonare anche dopo l'ultima pagina.

«Mi divide dall'ignoto un atto di coraggio…». «Sono incredula: davvero quello è stato il momento in cui ho deviato i miei desideri, il mio lavoro, il mio amore? L'ho dimenticato, più precisamente non gli ho dato la dovuta importanza…». Uomini e donne, adolescenti e adulti, un giorno potrebbero trovarsi a pronunciare queste parole e dover affrontare le conseguenze delle loro scelte non fatte. Una seconda opportunità per poter riparare ad un vecchio errore e fare meglio nel presente, usufruendo di qualsiasi mezzo, è ciò che ogni essere umano anela. La domanda che sorge imperante è questa: «Ma quando, e se, si presentasse un'altra occasione sarò in grado di afferrarla al volo, la riconoscerei?». L'intuizione di agguantare quel momento fugace, che appare e scompare come un lampo, e il coraggio di stringerlo a sé, è un dono indescrivibilmente raro. In questa raccolta, sono narrate per lo più storie di donne, ma anche di uomini che sono stati in diretto contatto con l'invisibile e che, solo alcuni, sono stati in grado di afferrarlo al volo.

Il racconto intimo e appassionato di una donna che attraversa, con ironia e poesia, alcune stagioni della sua esistenza. Sul palcoscenico ci sono una vita normale, un lavoro, una famiglia. Ma dietro le quinte c'è il peso di una madre che non ha mai mostrato interesse per lei, senza che la protagonista abbia mai messo una distanza per salvarsi, imparando in qualche modo a trovarle una giustificazione, senza perdersi nel dolore. In mezzo a tutto ciò, l'incontro con un amore adulto e sorprendente: un uomo ironico e affascinante con cui condividere attimi di felicità e il legame tenero con Freddy, il piccolo cane che diventa simbolo della loro complicità. Tra cene e rappresentazioni, cresce un sentimento fatto di appagante intimità, tenerezza, risate e la consapevolezza di vivere "hic et nunc", senza inseguire sogni impossibili. Ma come ogni vita, anche questa non sarà priva di sorprese… Un memoir attraversato da umorismo e malinconia, che racconta l'amore e la resilienza di una donna capace di trasformare il dolore in consapevolezza e la vita in una narrazione universale.

Una vera ricerca quella compiuta dal protagonista, Delos, il cui viaggio di redenzione si snoda in un tempo apparentemente lontano, dove reale e soprannaturale si confondono come un gioco di specchi, in luoghi senza nome che il lettore è chiamato a riconoscere. Stimolato da esperienze che lo spingono ad esplorare i meandri più profondi di una società pregna di spiritualità ma anche di credenze e superstizioni che promettono ingannevoli valori salvifici, Delos supererà le diverse prove che la vita gli riserva, comprendendo infine che le porte della felicità si aprono all'interno di ciascuno di noi.

Se un aeroporto sarà il punto di partenza di questa storia, per giungere a destinazione occorrerà viaggiare anche nel passato di altre vite. Ad aiutare i protagonisti una pen drive che, ritrovata per caso, diventerà involontariamente la bussola del loro andare. Scopriranno la forza dell'amore, la tenacia, la speranza che porterà a scelte difficili, ma talvolta necessarie. Scopriranno che la vita può essere imprevedibile, può essere dolorosa, ma che va vissuta sempre perché c'è un disegno, sconosciuto a molti, ma infinitamente grande per ognuno. Dovranno seguire e lasciarsi guidare dalle loro emozioni, sfidare il destino, rispettando i suoi tempi ed ascoltando anche i silenzi che imporrà. Solo così quella che sembrerà la fine del viaggio, potrà trasformarsi in un nuovo inizio…

Raimondo De Martino è un uomo solo: pensionato, vedovo, i figli lontani, una casa troppo silenziosa. La morte improvvisa della moglie lo lascia spaesato, immerso in un presente che non sa più abitare. Ma un giorno, dal nulla, si materializza una figura misteriosa: è il Passato, pronto a guidarlo in un viaggio straordinario tra adolescenza e vecchiaia, tra politica, amori e amicizie. Ecco così succedersi, nell'alternanza tra passato e presente, tutta la parata di figure umane che Raimondo ha incontrato e con le quali a volte si è scontrato, in un percorso di speranze e delusioni; di irrazionalità e consapevolezza, nell'intreccio dei rapporti con la sua famiglia, i suoi genitori e poi sua moglie, le vicende dei figli e i suoi amori a volte tristi e altre passionali, incontri su cui si è costruito il tessuto delle relazioni di una vita: la sua. In un intreccio di realtà e fantasia, Raimondo rivive tutta la "varietà umana" della sua esistenza: adolescenza e ideali politici, amori giovanili e delusioni adulte, la paternità, il matrimonio, l'inesorabile passare del tempo. Demoni interiori e apparizioni evocano miti classici, ironie della vita e la difficoltà di conoscersi davvero. Attraverso una scrittura che evoca la struttura letteraria del cinema, tra dolore e leggerezza, sogno e memoria, La varietà umana è un romanzo profondo e coinvolgente, che esplora l'essenza stessa dell'essere umano.

Donna, madre e docente, Antonia però si definisce un animale scolastico. Senza interruzioni, ha attraversato tutti gli istituti, raccogliendo un bagaglio considerevole di esperienze. Una grave malattia la costringe ad una tregua e lei ne approfitta per riprendere la scrittura di un diario, che inizia nella sua casa di villeggiatura. Scrive pagine di ricordi, che alterna a brevi monologhi lirici. Pensa alla sua adolescenza, alle sue relazioni familiari e alla deriva di un'istituzione che vede lentamente naufragare. Si interroga sulle sorti della scuola e sulle storie che ha vissuto e attraversato. Pubblico e privato si mescolano in questa biografia struggente e feroce. Il burnout dei docenti, la dispersione scolastica dei ragazzi, gli affari della camorra sono alcuni dei temi trattati. Sotterranea serpeggia la vecchia tesi della descolarizzazione, su cui la protagonista riflette. La cornice cilentana sembra un eden lontano dalla frenesia e dalle contraddizioni della metropoli, ma anche questo luogo mostrerà le sue ombre e i suoi demoni, la sua imminente corruzione.

Giulio ha solo 12 anni quando le vicende di una vita ingenerosa e tormentata lo costringono a diventare improvvisamente capofamiglia e ad assistere la madre gravemente depressa e incapace anche solo di alzarsi dal letto e svolgere le ordinarie attività quotidiane necessarie alla sopravvivenza. Legato da un amore profondo per sua madre, Giulio sente sulle sue spalle tutto il peso di un'infanzia negata. Eppure, per lei si sacrifica oltre ogni misura, ignaro che questo lo trascinerà in un mondo oscuro e perverso, lontano dall'innocenza e dalla serenità che avrebbe meritato. Ma presto Giulio dovrà fare i conti con la sua stessa bellezza che, non a caso, lo metterà di fronte a incontri spiacevoli che lo segneranno per tutta la vita. Quando si innamorerà follemente di una prostituta, il suo destino sarà segnato profondamente. La sua vita rocambolesca dalla quale fuggirà per sempre, lo condurrà nel Nord Italia dove, grazie alla sua prestanza fisica e alla sua napoletanità che lo ha reso scaltro e intraprendente, si troverà catapultato, privo di strumenti adeguati, nell'ambiente dell'allora "Milano da bere".

La memoria strappa all'oblio le esistenze di tre generazioni, rappresentate da Peppino, Ninuccio e Tonino. I personaggi di questo romanzo attraversano la Storia, quella dei grandi eventi dalla fine dell'800 ai nostri giorni e, filtrati dall' accorata narrazione dell'ultimo protagonista, Giuseppe, si arricchiscono di aneddoti, voci, detti, episodi della vita quotidiana, che proprio nella loro semplicità divengono paradigmi di vita. Il tutto in uno spazio complesso, la Napoli degli ultimi due secoli e la città di Casoria, due mondi vicini ma non identici, con le tradizioni radicate, perdute e ritrovate, con la vivacità e l'ironia del linguaggio, che hanno permesso di esorcizzare nel tempo anche i momenti più tragici. Nella convinzione che la storia ideale eterna scorre al di sotto della semplice e talvolta incoerente storia umana, i protagonisti si muovono in uno scenario ricco di umanità schietta e sincera, con i suoi pregi e i suoi limiti. Essi sono legati tra loro dall'essere padri, biologici o spirituali, definiti "invisibili" come il lievito del titolo, perché come il lievito hanno fatto dell'invisibilità l'energheia, la forza di agire "dal di dentro", ma anche la dynamis, la capacità di trasformare silenziosamente in atto le infinite potenzialità dei figli. Esserci e non-esserci-più perdono, tra le pagine di questo romanzo, il senso di una tragica danza tra la vita e la morte e assumono la dimensione di un percorso segnato dalle vite di ciascuno dei protagonisti, in una linea di continuità che ha come sfondo il tempo storico, ma trasportato in una dimensione a-cronologica e coscienziale.

La strada è per tutti. Ricordando Silvia Riviezzo è il racconto della vita di una persona 'speciale' sottratta alla nostra conversazione. Sono parole e gesti custoditi nei cassetti della memoria di quanti hanno conosciuto e amato Silvia ed hanno sentito il bisogno ed il piacere di condividerli con tutti, raccontando ognuno di un pezzo di strada percorsa insieme a lei. Solo per l'universale salute.

Alianello. Storie, tradizioni, persone è una raccolta in cui l'autrice si fa ambasciatrice del territorio, ne coglie le caratteristiche più profonde, ne riconosce gli aspetti valoriali. Un viaggio nella memoria e nel borgo oramai disabitato raccontato con Amore e Verità, capace nel modo semplice di emozionare e, nello stesso tempo, di definire chi siamo così da permetterci di comunicare con noi stessi e di comprendere gli altri. dalla prefazione di Maria Lovito

Basta la parola: L'albero nell'orto vuol dire tutto. I ricordi d'infanzia e la famiglia amata e sempre presente nel profondo del cuore, la natura accogliente e protagonista di mille avventure, le cose semplici che valgono più delle parole, i luoghi, le persone, gli attimi vissuti fino in fondo, la voglia di esserci e di scrivere, di lasciare agli altri qualcosa che non si può e non si deve dimenticare perché il passato, il presente e il futuro sono qualcosa di amorevolmente indelebile… E in questo appassionato e originale testo, frutto del suo incrollabile amore per tutto ciò che è stato, si alternano immagini, ricordi e sensazioni vissute nei luoghi e nei momenti più diversi, ma uniti da un unico atteggiamento di spontanea e amorevole attenzione verso tutto ciò che richiama alle tradizioni popolari del suo paese e del suo nucleo famigliare per farne tesoro, da rinviare ai figli e alle generazioni che verranno. Dalla Prefazione di Francesco Paolo Tanzj