Lindau: Il grande cinema
Conversazione con Ingmar Bergman
Olivier Assayas, Stig Björkman
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 119
"Abbiamo incontrato Bergman tre volte, il 14, 15, e 16 marzo dalle quattordici alle sedici; il rituale era sempre lo stesso: Bergman ci faceva da guida fra i meandri del teatro fino alla piccola anticamera del suo ufficio contrassegnata da una piccola targa in cuoio «Ingmar Bergman - Regissör». Qui, ci sedevamo intorno a un tavolo basso e chiacchieravamo di tutto un po'. Interessato al cinema francese, sondava i nostri punti di vista, ci interrogava su alcuni film recenti, ci parlava dei suoi progetti teatrali. Poi, facevamo partire i registratori, due piccoli mangiacassette antidiluviani che entrambi osservavamo di tanto in tanto con i sudori freddi. Lui distendeva i piedi su uno sgabello, si allungava all'indietro e rispondeva - o evitava di rispondere - con molta attenzione e precisione." (Gli autori)
In un batter d'occhi. Una prospettiva sul montaggio cinematografico nell'era digitale
Walter Murch
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 163
Cercando di svelare un mistero basilare del cinema (perché funzionano gli stacchi?) Walter Murch invita il lettore a una «cavalcata» tra i fondamenti estetici e i problemi pratici del montaggio cinematografico. Lungo la strada, Murch offre il suo punto di vista privilegiato su temi come: la continuità e la discontinuità spazio-temporale nei film, nei sogni e nella vita di tutti i giorni; i criteri per fare uno stacco che funziona; il batter d'occhi come corrispettivo dello stacco nel montaggio dei pensieri e quindi suggerimento emozionale per lo stacco nel montaggio dei film; e molto di più. La seconda sezione del libro, dedicata al montaggio digitale, inedita e scritta da Murch appositamente per l'edizione italiana, analizza in profondità i pro e i contro del montaggio non lineare e racconta l'avventurosa storia della sua personale rivoluzione digitale, dai primi esperimenti di montaggio elettronico con Francis Ford Coppola, con il quale ha vinto l'Oscar per il suono di Apocalypse Now, fino al clamoroso doppio Oscar per il montaggio (digitale) di immagine e suono in II paziente inglese.
Manuale pratico di sceneggiatura
Claudio Dedola
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2019
pagine: 206
Basato sulle otto lezioni di un noto corso di sceneggiatura, questo manuale illustra le strategie più efficaci per scrivere un film. Dall'elaborazione del soggetto alla definizione del protagonista, dalla stesura dei dialoghi al processo di riscrittura, il testo affronta tutti gli aspetti fondamentali della scrittura cinematografica (oltre, ovviamente, a quelli tecnici). Include inoltre un modello semplice e intuitivo per strutturare la propria sceneggiatura, suddividendola in piccole sezioni caratterizzate dalla loro specifica funzione all'interno del racconto. L'idea di base è che per scrivere un buon film sia necessario accettare alcune regole. La qualità e l'originalità non si ottengono infatti rifiutandole — sarebbe troppo facile —, ma sfruttando al meglio il proprio talento all'interno del sistema che esse delineano.
Guerra e cinema. Logistica della percezione
Paul Virilio
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 171
«Questo saggio sviluppa un approccio ancora inesistente, o quasi, quello all'utilizzazione sistematica delle tecniche cinematografiche nei conflitti del XX secolo. Infatti, dopo le note necessità strategiche e tattiche della cartografia, i primi passi della fotografia, militare durante la guerra di Secessione, in attesa dell'attuale videocontrollo del campo di battaglia, la prima guerra mondiale vide svilupparsi l'uso intensivo delle sequenze filmate nella ricognizione aerea. [...] Strumento di mira indiretta, complementare a quello delle armi di distruzione di massa, l'oculare della macchina da presa imbarcata a bordo degli aeroplani prefigura dunque una mutazione sintomatica dell'acquisizione di obiettivo, una derealizzazione crescente dello scontro militare in cui l'immagine si prepara ad avere la meglio sull'oggetto, il tempo sullo spazio, in una guerra industriale dove la rappresentazione degli eventi domina la presentazione dei fatti. [...] Sviluppando in tal modo le premesse di una vera e propria logistica della percezione militare, in cui l'approvvigionamento delle immagini diventerà l'equivalente dell'approvvigionamento di munizioni, la guerra del 1914 inaugurerà un nuovo "sistema d'armi" formato dalla combinazione di un veicolo da combattimento e di una macchina da presa [...]. Guerra delle immagini e dei suoni che sostituisce la guerra degli oggetti». (Paul Virilio)
Dennis Hopper. Easy rider
Giampiero Frasca
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2026
pagine: 144
Dennis Hopper racconta con pochi mezzi una semplice storia popolata da gente che ha difficoltà a collocarsi in un'America colma di contraddizioni e squilibri. Il film fonde magistralmente i temi cari alla gioventù della fine degli anni '70 – l'affrancamento dai vincoli sociali, la droga come liberazione, la musica rock – con il motivo del viaggio, da sempre presente nella cultura americana. Il risultato è un percorso scandito da incontri esemplari che forniscono un ritratto critico della società americana e delineano un'utopia che, seppur destinata al fallimento, ha continuato a fermentare nell'immaginario collettivo per più di trent'anni.
Stanley Kubrick. L'arancia meccanica
Giorgio Cremonini
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2026
pagine: 120
«Uno dei problemi sociali più difficili da risolvere oggi è sapere come l'autorità possa conservarsi senza diventare repressiva. [...] La domanda è: come è possibile, se è ancora possibile, realizzare un equilibrio? Io non conosco la risposta.» (Stanley Kubrick) Non c'è dubbio che questa domanda (e non una possibile risposta) è al centro di questo straordinario film che a distanza di decenni dalla sua realizzazione mantiene una attualità e un vigore insuperati. Luis Buñuel non esitò a dichiarare: «"Arancia meccanica" è il mio film preferito, anche se ero molto prevenuto contro di esso. Dopo averlo visto, ho capito che è una brillante riflessione su ciò che è il mondo moderno».

