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Luni Editrice: Grandi pensatori d'Oriente e d'Occidente

L'intuizione pura e il carattere lirico dell'arte

L'intuizione pura e il carattere lirico dell'arte

Benedetto Croce

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 48

Benedetto Croce il 2 settembre del 1908 partecipò ad Heidelberg al terzo Congresso Internazionale di Filosofia e vi tenne la conferenza: "L'intuizione pura e il carattere lirico dell'arte". Con la lavorata e conquistata chiarezza che contraddistingue la sua scrittura e il suo pensiero, il filosofo napoletano approfondiva la sua Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale che, pubblicata nel 1902, sembrava battezzare il secolo. "L'intuizione pura – notava –, non producendo concetti, non può rappresentare se non la volontà nelle sue manifestazioni, ossia non può rappresentare altro che stati d'animo. E gli stati d'animo sono la passionalità, il sentimento, la personalità, che si trovano in ogni arte e ne determinano il carattere lirico". La conferenza fu considerata da Croce la "prima integrazione" del suo pensiero estetico e fu pubblicata in apertura del volume del 1910 "Problemi di estetica e contributi alla storia dell'estetica italiana". Oggi, a distanza di un secolo abbondante dalla conferenza di Heidelberg, la concezione estetica di Croce, nota nel mondo, non solo è classica ma ci viene incontro per capire meglio la nostra condizione di esseri che pensano, sì, ma che pensano perché ripassano eternamente nel mondo della fantasia: "L'arte, la poesia, l'intuizione ed espressione immediata è il momento della barbarie e ingenuità, che ricorre perpetuamente nella vita dello spirito: è la fanciullezza non cronologica, ma ideale. Ci sono barbari e fanciulli assai prosastici, come ci sono spiriti poetici della più raffinata civiltà; e la mitologia di quei fieri e fantastici giganti, los Patacones, di cui parlava il nostro Vico, o dei bons Hurons, di cui si parlò poco di poi, si deve considerare tramontata per sempre".
10,00

Elogio della calvizie

Elogio della calvizie

Sinesio di Cirene

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 128

Un calvo di sedici secoli fa lancia una sfida e offre al tempo stesso una consolazione: riuscire a eleggere a sistema un pensiero divergente, refrattario a quei giudizi sommari e luoghi comuni su cui si costruiscono anche i canoni estetici fornendo la "consolazione": sovvertire completamente le opinioni correnti sulla calvizie, facendone un pregio da esibire con orgoglio. Una testa senza capelli – assicura Sinesio – è segno di saggezza, di integrità morale, persino di buona salute; quella capelluta, invece, di tutto l'opposto. Le prove che il retore porta a favore della sua tesi non mancano, ne trova di schiaccianti nella storia, nella poesia, nella filosofia ed è abilissimo nell'arte della persuasione. Ma le ragioni per cui il suo "Elogio della calvizie" non può lasciarci indifferenti non finiscono qui: dopo una prima lettura si avverte che molto altro ancora siamo chiamati a scoprire tra le pieghe di questo testo; ciò accade perché, sotto la parvenza giocosa di un divertissement, esso muove corde profonde, proietta verso vertiginosi orizzonti di pensiero, spinge lo sguardo fino ai confini del cielo e mai lo distoglie dalle cose della vita e dalle forme del mondo. Non a caso questa edizione dell'Elogio si propone al lettore come un'autentica novità, fresca di soluzioni inedite nei punti più controversi del testo e coraggiosa, al punto da avanzare ulteriori ipotesi su questioni annose. Per tutto ciò si tratta di un lavoro quanto mai versatile, disposto a cambiar pelle a seconda delle mani che ne vengano in possesso, come dimostra la prefazione del filosofo Sossio Giametta.
18,00

Fuga sulla luna e altre leggende

Fuga sulla luna e altre leggende

Xun Lu

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 160

In questo volume vengono presentate, tradotte dall'originale cinese, otto antiche leggende molto care alla tradizione popolare, rielaborate da Lu Xun in chiave satirica di critica all'attualità del suo tempo. L'intento dell'autore è dichiarato fin dal titolo originale: "Gushi Xinbian", ovvero "Racconti antichi scritti di nuovo". In sintonia con l'indicazione di Mao Zedong «usare il passato per costruire il presente», Lu Xun dichiara che «fantasticare sulle cose del passato è sempre in funzione del presente». Personaggi e miti dell'antichità cinese sono riproposti in chiave di critica sociale e culturale, toccando temi che sono di scottante attualità anche oggi e non solo in Cina: conflitti d'interesse, corruzione della classe politica, contraffazione della realtà da parte del potere per legittimarsi, autoreferenzialità del mondo accademico e della cosiddetta intellighenzia, passività e rassegnazione delle masse, manipolazione dell'opinione pubblica. Lu Xun scrive racconti divertenti e "universali" rivolti ai lettori cinesi i quali vedono irridere, in una graffiante satira, i miti e i personaggi più autorevoli della loro tradizione in una serie di "quadretti" dell'antica Cina, riproposti con umorismo e sarcasmo, ma nei quali il lettore italiano non può non cogliervi sorprendenti analogie con l'Italia e con qualunque altro Paese del mondo, mentre al tempo stesso tocca con mano il travaglio intellettuale e la profondità della crisi sociale della Cina di inizio Novecento.
19,00

La profezia di Dante

La profezia di Dante

George G. Byron

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 96

Byron visse in Italia per otto anni, che sarebbero stati gli ultimi della sua breve vita. Il suo amore per questo paese fu straordinario: qui imparò l'italiano e si unì alla Carboneria cercando di trasformare in azione politica il suo odio contro la tirannia e il suo sfrenato amore per la libertà, che infine gli costarono la vita nella sfortunata impresa di Missolungi, in Grecia. In questo poema Byron esprime tutta la sua passione per la cultura e la storia d'Italia e per darle voce sceglie un alter-ego d'eccezione, Dante stesso. In una grandiosa visione, suddivisa in quattro canti, il Dante di Byron profetizza la storia dei secoli a lui successivi, una storia caratterizzata da guerre, invasioni straniere, oppressione, ma anche da grandi artisti, come Petrarca, Tasso, Ariosto, Michelangelo. Nel destino di Dante, Byron vede il proprio: la tragedia dell'esilio, l'ostilità subita in patria, la vita errante, la povertà. Ma anche l'orgoglio e la dedizione alla poesia e alla libertà. Il poeta inglese, scegliendo come specchio il massimo poeta d'Italia, gli rende un appassionato e ultimo omaggio. "La profezia di Dante" di Lord Byron qui tradotta a distanza di quasi due secoli dalla sua apparizione, va a colmare una mancanza nella produzione letteraria del grande poeta inglese.
13,00

I racconti del misantropo

I racconti del misantropo

Xun Lu

Libro

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 176

In questo volume sono raccolti undici racconti, tradotti dall’originale cinese, che sono “spaccati” della vita quotidiana dei villaggi della provincia della Cina di inizio Novecento nella quale era nato e cresciuto Lu Xun. Ricordi personali si intrecciano a vicende sentite raccontare in famiglia e creano un ritratto vivido e a tratti nostalgico della Cina più tradizionale, dei suoi paesaggi con i villaggi tipici, gli abitanti e le loro inveterate abitudini. Il Misantropo è il protagonista di uno di questi racconti, uno dei tanti personaggi che affollano questa raccolta, dove uomini e donne sono resi scontrosi, induriti, chiusi in se stessi – appunto, “misantropi” – a causa delle troppe disillusioni subite. Tutta l’opera narrativa di Lu Xun, compresa questa raccolta di racconti, è percorsa dalla lacerante contraddizione tra l’anelito verso l’innovazione della cultura e della società, e l’amara presa di coscienza dell’impossibilità di recidere il legame con il passato e soprattutto, con la tradizione. In particolare questi racconti ne sono un esempio chiarissimo: scritti tra il 1922 e il 1926, in un periodo in cui Lu Xun vedeva spegnersi la fiamma degli ideali rivoluzionari e innovatori mentre le vicende personali lo costringevano ad accettare l’evidenza della enorme difficoltà di svincolare la società e la cultura cinese dal forte legame con la millenaria tradizione, la disillusione indotta da “un passato che non passa”, ancorato a una tradizione troppo radicata per poter essere superata e archiviata in breve tempo.
20,00

Le serate di San Pietroburgo

Le serate di San Pietroburgo

Joseph de Maistre

Libro

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2023

pagine: 816

Joseph de Maistre Charles Baudelaire scrisse "De Maistre ed Edgar Poe mi hanno insegnato a ragionare", incipit sufficiente per affrettarsi a leggere «Le serate di San Pietroburgo», scritto tra il 1809 e il 1820, capolavoro filosofico, religioso e letterario di Joseph de Maistre. Questo libro, nato durante il suo soggiorno a San Pietroburgo, è composto da undici colloqui che avvengono fra tre personaggi, il Conte, il Cavaliere e il Senatore, ed è, come scrisse Alfredo Cattabiani, "una monumentale meditazione sui temi fondamentali del cristianesimo, dal ruolo della Provvidenza nella storia alle conseguenze della caduta originale, dalla reversibilità delle pene e dei meriti alla funzione della preghiera, fino alle ultime pagine sull’esoterismo e sugli Illuminati". In questa analisi De Maistre conduce una intelligente critica nei confronti del pensiero moderno razionalista e soggettivista, delle teorie politiche di J.J. Rousseau e degli autori dell'Encyclopédie e infine dello scientismo. Le serate di San Pietroburgo è un classico indispensabile per chiunque voglia comprendere le radici religiose e filosofiche del pensiero tradizionalista e controrivoluzionario contemporaneo. Il volume è magistralmente curato da Alfredo Cattabiani e, grazie alla approfondita introduzione e ampia biografia del Conte Joseph de Maistre, permette al lettore la piena comprensione del testo. In appendice viene tradotto il trattato di Plutarco "Perché la giustizia divina punisce tardi", che l'autore volle pubblicare nella prima edizione del libro. Il volume è arricchito da una attenta prefazione di Armando Torno che inquadra il tempo e l'opera del grande scrittore.
30,00

Diario di un pazzo e altri racconti

Diario di un pazzo e altri racconti

Xun Lu

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2023

pagine: 192

"Diario di un pazzo" è il primo dei racconti di questa raccolta, pubblicata da Lu Xun nel 1923 e qui tradotti dall’originale cinese. E un “pazzo” doveva sembrare l’autore ai suoi contemporanei. Nella Cina di inizio Novecento – in pieno declino, appena transitata dall’impero alla repubblica, scossa da lotte tra fazioni politiche e militari, in cui l’educazione era ancora fondata su testi filosofici e politici risalenti a più di mille anni prima, e la produzione letteraria era in una lingua classica avulsa dalla realtà quotidiana – i suoi racconti, crudamente realistici e scritti in lingua vernacolare, avevano un effetto dirompente e spiazzante: i racconti di un “pazzo”, appunto. Fortemente intrisi di notazioni autobiografiche e di reminiscenze esperienziali, sono altrettanti “spaccati” di una Cina in drammatica crisi sociale e di una popolazione stremata, disorientata e oppressa da ataviche abitudini e da superstizioni che non fanno che peggiorarne le condizioni. Sono pagine magistrali e potenti che, pur intrise della lacerante contraddizione tra l’anelito verso l’innovazione della cultura e della società e l’amara presa di coscienza dell’impossibilità di recidere il legame con il passato e con la tradizione, donano al mondo indimenticabili ed emblematiche figure e personaggi paradigmatici: il pazzo, il tragico Ah Q, il padre amorevole accecato dalla superstizione, bislacchi letterati e studiosi “vecchia maniera” e tanti, tanti personaggi, alcuni reali, altri di fantasia, tutti dolorosamente sospesi tra il vecchio mondo e il nuovo che preme per avanzare.
22,00

Storia dei vampiri e degli spiriti malefici

Storia dei vampiri e degli spiriti malefici

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2023

pagine: 144

Collin de Plancy in questa "Storia dei Vampiri" ci presenta una accuratissima disamina e analisi dei vampiri e dei casi di vampirismo, veri o presunti che fossero, e nella sua prefazione afferma che «Se il vampirismo avesse qualche fondamento, si dovrebbe credere che Dio sia stato spodestato e che sia Satana a governare ora questo sfortunato mondo sublunare». Sul finire del Settecento e per tutto l’Ottocento, in particolare in Francia e Inghilterra, si sviluppò la ricerca quasi ossessiva delle forze dell’occulto, che coinvolse persone di ogni ceto sociale, portando alla produzione di molti testi che ancora oggi dominano e suscitano terrore, sia sui vampiri sia su personaggi “malefici” nati proprio in quel particolare momento storico culturale. Questo libro, pubblicato nel 1820 a Parigi solo un anno dopo The Vampyre di John Polidori e due anni dopo Frankenstein, or the modern Prometheus di Mary Shelley, anticipa di due secoli i moderni studi sul vampirismo e sulle “presenze” dell’occulto, oggi argomento totalmente sdoganato e di comune accettazione, ed è la base e il fondamento di tutti gli studi successivi. È singolare il fatto, osservato dallo stesso Plancy, che fosse stato proprio il secolo di Voltaire eCollin de Plancy in questa Storia dei Vampiri ci presenta una accuratissima disamina e analisi dei vampiri e dei casi di vampirismo, veri o presunti che fossero, e nella sua prefazione afferma che «Se il vampirismo avesse qualche fondamento, si dovrebbe credere che Dio sia stato spodestato e che sia Satana a governare ora questo sfortunato mondo sublunare». Sul finire del Settecento e per tutto l’Ottocento, in particolare in Francia e Inghilterra, si sviluppò la ricerca quasi ossessiva delle forze dell’occulto, che coinvolse persone di ogni ceto sociale, portando alla produzione di molti testi che ancora oggi dominano e suscitano terrore, sia sui vampiri sia su personaggi “malefici” nati proprio in quel particolare momento storico culturale. Questo libro, pubblicato nel 1820 a Parigi solo un anno dopo The Vampyre di John Polidori e due anni dopo Frankenstein, or the modern Prometheus di Mary Shelley, anticipa di due secoli i moderni studi sul vampirismo e sulle “presenze” dell’occulto, oggi argomento totalmente sdoganato e di comune accettazione, ed è la base e il fondamento di tutti gli studi successivi. È singolare il fatto, osservato dallo stesso Plancy, che fosse stato proprio il secolo di Voltaire e degli enciclopedisti a registrare il maggior numero di racconti sui vampiri. Ciò, tuttavia, non dovrebbe stupire, in quanto, come già enunciava Edmund Burke, con la sua teoria del delightful horror – proprio nel XVIII secolo – ciò che suscita terrore può nondimeno affascinare, come dimostra il fortunato filone dell’horror, dal primo romanzo gotico del Walpole a oggi.
18,00

La crisi del mondo moderno

La crisi del mondo moderno

René Guénon

Libro

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 160

Scritto poco dopo la Prima guerra mondiale e ripubblicato appena dopo la Seconda, in anni lontanissimi, ma la lucidità della sua analisi rimane più attuale che mai, anzi, l’epoca contemporanea ha portato alle estreme conseguenze i problemi dai quali l’autore metteva in guardia: «La caratteristica più visibile dell’epoca moderna: bisogno di agitazione incessante, di continuo cambiamento, di velocità che aumenta senza sosta come quella con cui si svolgono gli avvenimenti stessi. È la dispersione nella molteplicità, e in una molteplicità che non è più unificata dalla coscienza di alcun principio superiore; è, nella vita corrente come nelle concezioni scientifiche, l’analisi spinta all’estremo, la frammentazione indefinita, una vera e propria disgregazione dell’attività umana a tutti i livelli in cui si può ancora attuare; da qui deriva l’inettitudine alla sintesi, l’impossibilità di qualsiasi concentrazione, così lampante agli occhi degli orientali.
19,50

Poesie esoteriche. Testo originale a fronte

Poesie esoteriche. Testo originale a fronte

Fernando Pessoa

Libro

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 160

Fernando Pessoa è universalmente noto per la folla di eteronimi da lui creati e attraverso i quali egli ha espresso le molteplici sfaccettature del suo animo e del suo pensiero. Ma questa moltitudine di "doppi" ha un centro segreto: è la sua produzione esoterica in versi e in prosa, che costituisce il culmine della sua opera ortonima. In una nota scritta nel periodo in cui cominciavano a prender forma i principali eteronimi, egli scrisse: "Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici che distorcono in riflessi falsi un'unica anteriore realtà che non è in nessuno ed è in tutti". Al centro della sua poesia esoterica sta appunto questo Io anteriore che, in accordo con la tradizione gnostica alla quale Pessoa si richiamava esplicitamente, è descritto come un re esiliato dalla sua Patria celeste e prigioniero in questo mondo falso e irreale. È tradotta in questo volume un'ampia scelta delle poesie esoteriche di Pessoa, accompagnata dai testi originali e corredata da una introduzione critica e da un essenziale commento che ne illustrano i fondamenti teoretici e i rapporti con gli altri suoi scritti. Mirabile punto d'arrivo di questo grande filone creativo è il poemetto Messaggio, unico libro poetico in portoghese da lui pubblicato, l'anno prima della morte: in esso è pienamente sviluppato quel grande mito profetico-politico incentrato sulla figura messianica del Re Don Sebastiano che lo ossessionò per tutta la vita.
20,00

L'esoterismo di Dante

L'esoterismo di Dante

René Guénon

Libro

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 80

Decifrare il simbolismo della Divina Commedia è da sempre un compito arduo, che schiere di commentatori hanno affrontato nel corso dei secoli. Per il lettore odierno le cose si fanno ancora più difficili: non solo per il linguaggio enigmatico di cui Dante riveste le sue allusioni, le sue profezie e la struttura stessa del poema, ma per la distanza pressoché incolmabile tra la sua visione del mondo e quella attuale. L'uomo cosiddetto moderno vede del mondo solo il significato letterale, misurabile, quantitativo; per lui, tutto è solamente ciò che è, non rimanda a nulla se non a se stesso, al suo esistere qui e ora come entità misurabile, quantificabile, mercificabile o, se proprio vuole attribuirgli un valore intangibile, al massimo lo definisce come “informazione”. Per Dante e per tutti coloro che sono legati a una Tradizione autentica, invece, il mondo è una rete, in cui tutto ciò che esiste è legato da corrispondenze invisibili che rispecchiano un ordine infallibile, che si manifesta in cicli temporali, leggi matematiche, gerarchie degli esseri, un ordine di cui un sapere antichissimo ha tramandato i codici, ormai dimenticati, ma forse non del tutto. Guénon ne è uno dei custodi e in questi studi mette la sua conoscenza al servizio del poema di Dante, svelandone le corrispondenze più sottili e nascoste con la Tradizione originale. Sfatando le interpretazioni di autori che hanno creduto di spiegare Dante attraverso la lente deformante della loro epoca, Guénon non restituisce al suo simbolismo tutta la complessità metafisica da cui è sorto.
10,00

Il simbolismo della croce

Il simbolismo della croce

René Guénon

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2022

pagine: 192

La croce è da secoli l'emblema della tradizione religiosa propria della civiltà occidentale, anzi, per più di duemila anni, o almeno finché gran parte dell'Occidente non ha deciso, mosso da fini coscienti o da impulsi inconsci (e le analisi di questi motivi potrebbero essere inesauribili), di rimuovere, decostruire o esplicitamente distruggere gran parte dei fondamenti stessi della sua cultura, ne è stata il simbolo per eccellenza. La croce però non appartiene in modo esclusivo al cristianesimo e alla storia degli emblemi occidentali; e anche se questo può apparire ormai un concetto acquisito, è molto meno evidente il senso profondo del suo simbolismo universale. Guénon come sempre ricerca i concetti spirituali e metafisici che le figure simboliche esprimono, i princìpi intangibili nascosti dietro alle raffigurazioni materiali. Li analizza con una precisione vertiginosa, sorretto dalla sua conoscenza diretta delle concezioni essenziali delle dottrine dell'Islam, dell'India, dell'ebraismo, di tutta la tradizione cristiana, ermetica e massonica e molto altro ancora. Si rivela così una pluralità ricchissima di sensi simbolici che illuminano il significato stesso del nostro essere al mondo e degli scopi dell'esistenza umana. In questi studi, però, il senso della condizione umana è inserito in una ricerca molto più vasta del significato dell'esistenza universale e delle modalità in cui si manifesta: i diversi stati che, nella loro molteplicità, riflettono l'unicità del principio infinito dell'Essere.
20,00

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