Marietti 1820: Saggistica
Voci dell'Islam moderno. Il pensiero arabo-musulmano fra rinnovamento e tradizione
Paolo Branca
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1997
pagine: 346
Le circostanze dell'arte
Mario De Micheli
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1987
pagine: 270
Carlo V e i suoi banchieri
Ramon Carande
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1987
pagine: 948
Discorso di risveglio alla fede secondo il veicolo universale
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2016
pagine: 180
IL "Discorso di risveglio alla fede" è un'opera fondamentale per la storia dell'umanità comparsa in Cina alla metà del VI secolo. Tutte le scuole di buddismo dell'Asia Orientale hanno stabilito un profondo legame con quest'opera: il Discorso offre una via d'accesso all'aspetto più elusivo della conoscenza salvifica e una rappresentazione straordinariamente accurata e profonda del funzionamento della mente che arriva fino al punto di incontro tra universale e personale. Il missionario battista Timothy Richard, che per primo ne curò la traduzione in una lingua occidentale, ne rimase talmente affascinato da ritenere di trovarsi davanti a "uno dei più importanti libri del mondo [...] dopo la Bibbia, il Corano, i Classici Confuciani e i Veda". Richard era convinto della valenza universale di quest'opera: "Questo libro è brahmanico e buddhista, indiano e occidentale. È profondamente filosofico, ricorda fortemente Hegel e Berkeley..."
Una gioia antica e nuova. Scritti su Charles Dickens e la letteratura
Gilbert Keith Chesterton
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 226
Non esiste miglior critico dickensiano del signor Chesterton: queste le parole di T.S. Eliot, alle quali negli anni sono seguite un coro unanime di entusiasti, da C.S. Lewis, al presidente Roosevelt. Chesterton ha amato Dickens fin da bambino, continuando ad attingere alle sue opere come si attinge ad una fontana di gioia costante. Diventato a sua volta una dei polemisti e scrittori più celebri del suo tempo, venne proclamato presidente della società dickensiana e realizzò una prefazione per ciascuna opera di Dickens nella celebre e popolare collana Everyman. E queste sue prefazioni, raccolte e riordinate assieme in volume, costituiscono non solo una splendida introduzione ai personaggi e ai temi del più grande scrittore dell'età vittoriana, secondo solo a Shakespeare come emblema del popolo inglese, ma anche una seria di inesauste intuizioni e affondi sul mistero della creazione artistica, sul valore dell'umorismo e della pietà, senza mai dimenticare spunti e polemiche di graffiante attualità politico-sociale. Una grande e appassionata lezione critica, capace di contagiare il lettore con la sua travolgente ammirazione per il soggetto trattato, facendogli desiderare di correre a riaprire le pagine di Oliver Twist e Canto di Natale.
I cristiani e l'impero romano
Ilaria Ramelli
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 108
La raccolta è una selezione degli articoli dell'autrice apparsi nella rubrica di "Avvenire" tra il 2009 e il 2010 e basati su intense e ininterrotte ricerche scientifiche ormai ventennali. Il libro, diviso in quattro sezioni, mette in luce un'indagine del tutto originale di documenti noti e meno noti sulla figura di Gesù in fonti non cristiane del I secolo; su come il cristianesimo fu conosciuto a Roma già nel I secolo; sulle allusioni al cristianesimo nei romanzi e nelle satire pagane del I-II secolo; su alcuni esempi della prima diffusione del cristianesimo dal Vicino Oriente all'India.
La filosofia cristiana. Alla società francese di filosofia 1927-1933
Guglielmo Forni Rosa
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 152
Gli ultimi papi (e anche Benedetto XVI nel suo discorso di Ratisbona, 12 settembre 2006) mantengono viva la necessità della filosofia come interrogazione radicale sulla condizione umana, al di là delle varie riduzioni possibili e oggi universalmente praticate (discipline formali, discipline sperimentali, utilizzazioni pratiche o tecniche); al punto che una filosofia radicale, anche se non cristiana, sembra loro meglio accettabile che l'impoverimento, la rinuncia a pensare che essi vedono nei vari storicismi e pragmatismi. Resta ovviamente aperta la questione se questo riconoscimento della ragione, l'affermazione della sua problematica ampiezza, debba passare attraverso la metafisica greca oppure prendere altre vie, finora peraltro scarsamente praticate. La posizione cattolica è nota, di ritenere cioè l'incontro con la cultura classica un evento di importanza decisiva, che non si potrebbe eludere o aggirare. Benedetto XVI a Ratisbona ha indicato, per condannarle, le varie forme di de-ellenizzazione possibili, per concludere che l'avvicinamento fra fede biblica e pensiero greco è "un dato che ci obbliga anche oggi": credo volesse dire che soltanto nella cultura classica (ad esempio nella tragedia greca) noi troviamo quella problematizzazione radicale della condizione umana, quell'interrogarsi circa il senso della vita e della morte, di cui il cristianesimo ha bisogno, ma che fa parte di una più generale umanità, di una antropologia fondamentale che oggi tuttavia sembra sul punto di cancellarsi, di scomparire.
Tracce agostiniane nell'opera di Teodorico di Freiberg
Andrea Colli
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2010
pagine: 196
La scelta di servirsi delle opere di Agostino per rileggere e criticare le tesi provenienti dalla tradizione peripatetica costituisce un tratto originale della riflessione filosofica di Teodorico di Freiberg (1240-1310), domenicano tedesco protagonista del dibattito accademico parigino di fine XIII secolo. Nelle sue opere le nozioni agostiniane di abditum mentis e imago Dei trovano spazio accanto alla noetica aristotelica, così come i richiami all’undicesimo libro delle Confessiones completano in modo atipico la definizione di tempo del quarto libro della Physica, documentando un modo di procedere del tutto innovativo che non fa di Agostino un semplice punto di riferimento strategico, bensì un vero interlocutore filosofico. A partire da un’analisi puntuale delle citazioni e delle possibili contaminationes che ne contraddistinguono la ricezione negli scritti di Teodorico è possibile dunque tracciare un interessante quadro interpretativo del pensiero agostiniano, che costituisce un ineludibile punto di partenza per comprenderne la fortuna nella modernità.
Il cardinal Federico Borromeo
Paolo Pagliughi
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2010
pagine: 288
«Potremmo davvero dire che don Pagliughi ci offre con il suo lavoro una specie di ricostruzione "interiore" della figura di Federico Borromeo, un ritratto scavato nella psicologia del personaggio, nelle pieghe della sua spiritualità: cose tutte che Federico ha fatto per così dire traboccare dal proprio mondo interiore riversandole nel suo ricco epistolario. Non deve dunque stupire che la fonte principale a cui l'autore attinge nella sua ricostruzione sia proprio l'epistolario di Federico, le sue confidenze segrete, quasi i suoi sospiri: è una specie di "diario dell'anima...». (Dalla prefazione del cardinal Dionigi Tettamanzi)
Le visioni del Corano
Michail B. Piotrovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2009
pagine: 233
Questo saggio prende in esame le tradizioni "storiche" presenti nel Corano, il libro sacro dell'Islam. In esso i racconti relativi al passato rappresentano una parte rilevante poiché ne esplicitano le idee fondamentali e le peculiarità del linguaggio artistico. Lo scopo dello studio consiste nel raccogliere i soggetti e i temi narrativi disseminati nel Corano, esporne il contenuto in una successione di avvenimenti e analizzarne il ruolo. Lo studio dei racconti del Corano consente di stabilire i prestiti esterni e gli elementi originari dell'Islam, e di approfondire la conoscenza della personalità di Maometto, che ha utilizzato le leggende bibliche e post-bibliche come materiale storico per le sue profezie: gli eventi del passato vengono così presentati come manifestazione della volontà e della potenza di Allah.
Per un discernimento cristiano dell'Islam. Cenni di storia e analisi di alcune letture contemporanee
Massimo Rizzi
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 208
«Non c’è davvero bisogno di spendere parole sull’attualità e la pertinenza del tema che è oggetto del presente saggio. L’ingente questione rappresentata da quel complesso e variegato fenomeno che è l’Islam, come tradizione religiosa e come realtà sociale e culturale, da sé esibisce infatti la sua portata: sia sotto il profilo della vicenda storica sia sotto il profilo della sua incidenza sull’assetto presente e con ogni probabilità futuro della famiglia umana. La coscienza cristiana in primis, dopo secoli di una più o meno relativa quiescenza, si ritrova oggi decisamente interpellata su questo fronte [...]. Il fatto è che il subitaneo apparire e il rapido e ampio sviluppo conosciuto dall’Islam, dalle origini sino a oggi, non ha potuto non interrogare da vicino la proposizione dell’identità stessa e della missione della Chiesa, collegandole al significato di verità e di salvezza per sé universale inscritto nell’evento di Gesù Cristo. [...] È solo attraverso lavori di documentazione accurata e d'intelligenza critica come questi che si può camminare con realismo, cognizione di causa e vera speranza sul sentiero – arduo senz'altro ma foriero, ed esso solo, di autentica e sostanziale pace – dell'incontro tra gli uomini, le religioni e le culture alla presenza del Dio ch'è venuto e continuamente viene nelle trame esigenti e sempre nuove della nostra storia» (dalla Prefazione di Piero Coda).
La strada buona. Appunti dopo Santiago
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 272
Negli ultimi decenni, con la ripresa dei pellegrinaggi compostellani, sono riemerse sul mercato del libro molte opere di genere "odeporico", essendosi il pellegrinaggio a Santiago trasformato in un fenomeno di massa. I testi riguardanti Santiago e il Camino ormai formano una vastissima bibliografia. Accanto agli aspetti positivi di tale espansione, va registrato lo scadere del pellegrinaggio a mero "trekking". Per questo la Confraternita di San Jacopo di Compostella in Perugia si è fatta carico di inoltrarsi dentro l'anima, ponendosi le domande che ogni pellegrino di ritorno si fa: "Che cosa mi è successo lì? Perché quell’esperienza sembra non terminare mai, anche se tornati a casa? Che cosa è avvenuto sulla strada?". Lungo un itinerario che si snoda ormai da alcuni anni, alcuni pellegrini di ritorno si sono ritrovati (in Liguria) per cercare di dare un nome e un volto al Mistero che li aveva spinti a partire per il Camino, e che li aveva accompagnati e quindi incontrati, in un avvenimento rivelatosi gravido di vita. È questo l’interesse specifico del libro, la cui lettura consente di partecipare a un itinerario che approda alla conferma che realmente Dio esiste e tiene in mano la vita degli uomini, conducendoli a un fine buono. Il sudore, la polvere, i problemi, gli affetti, le preoccupazioni, i desideri, trovano sulla via di Santiago la loro trasfigurazione e anche il loro vero senso. «Arrivare a Santiago non significa giungere alla fine del cammino, vuol dire iniziarne uno nuovo ancor più in interiore animae, che ha come meta la contemplazione di Dio prefigurata nel Portico della Gloria: finisterrae così non è altro che l'initium coeli» (Paolo Caucci von Saucken) Scritti di Paolo Caucci von Saucken, Davide Gandini (Confraternita di San Jacopo di Compostella), don Paolo Asolan, Vittorio Lanteri Laura, don Paolo Giulietti, Luciano Manicardi della Comunità di Bose, suor Nadiamaria Zambetti, frère John di Taizé.