Marsilio: Grandi classici tascabili
Adone. Variazioni sul mito
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 241
Incerto, sfumato, contraddittorio, il mito di Adone sembra risolversi tutto in una storia di amore assoluto - l'amore che lega il giovane pastore-cacciatore alla dea stessa dell'amore in una relazione di felicità senza ombre. Quando la morte improvvisa del ragazzo, per un futile incidente di caccia, pone fine all'idillio, la vicenda diviene leggibile - e verrà letta - come archetipo illustre del binomio amore/morte. Il contrasto vertiginoso tra felicità indicibile e strazio senza rimedio addita dunque nella precarietà della gioia la cifra simbolica di questo mito - e si ritrova inscritta nella scansione delle festività per Adone, che in tutto il Mediterraneo antico giustapponevano la celebrazione dell'eros al lamento funebre. L'aspetto rituale, così importante per Teocrito e Bione (e oggetto poi di prezioso recupero in Yeats), è già sullo sfondo in Ovidio, che consegna alla tradizione successiva (Ronsard, La Fontaine) una grande storia d'amore travolgente e infelice tra la dea della bellezza e il più bello dei mortali. La linearità della vicenda ne occulta peraltro la pregnanza filosofica, che la tradizione si fa carico di esplicitare: se per Shakespeare Adone, per la prima volta insensibile alle attenzioni di Venere, incarna un principio di amore intellettuale opposto a quello che muove la dea della natura, Shelley valorizza gli impliciti neoplatonici del mito per fare di Adonais un simbolo della poesia come unico fondamento possibile di verità, memoria e comunione affettiva.
Ifigenia. Variazioni sul mito
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 338
Ifigenia è la prima vittima di una guerra non ancora incominciata, l'epocale guerra di Troia. Come narrano i versi di Euripide, la dolce e fiera fanciulla viene sacrificata agli dei - per garantire vento propizio alla flotta greca costretta alla fonda in Aulide - con il consenso e per ordine di suo padre Agamennone, che l'attira in Aulide con il miraggio del matrimonio con Achille. Ma Euripide ha lasciato anche il sequel del dramma: la ragazza sottratta in extremis alla morte dalla dea Artemide che diventa sacerdotessa nella lontana Tauride e presiede - sia pure suo malgrado - a sacrifici umani: una specie di inversione di ruoli, di riscatto dall'infame destino. Ifigenia in Aulide, Ifigenia in Tauride. Tra le molte "riscritture" del mito, Racine rievoca la fanciulla d'Aulide, modificando la storia secondo i dettami dell'epoca, in base a una concezione etica completamente diversa. Goethe invece sceglie la più difficile interpretazione dell'Ifigenia taurica, vittima divenuta carnefice, un personaggio arduo da governare letterariamente, ma coniugato dal poeta sul tema dell'esilio, del rimpianto e della malinconia. Ritsos irrompe infine nelle trame tessute dai predecessori lacerandole con violenza: l'assurdità della guerra in primo luogo, del sacrificio umano, il fantomatico "trasporto" in Tauride, la fuga dalla stessa Tauride, il tardivo ritorno in patria. Tutto si consuma nella destrutturazione del mito che investe i personaggi e li spoglia di ogni sovrastruttura, letteraria e ideologica.
Prometeo. Variazioni sul mito
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 235
"Il Prometeo incatenato" di Eschilo è forse la tragedia che ha conosciuto più larga, più durevole fortuna nella storia della cultura europea: in essa l'eroe che ha donato agli uomini il fuoco rubato agli dei, e con esso l'intelligenza e la pratica del vivere civile, è rappresentato nell'atroce immobilità della punizione che Zeus gli ha inflitto e nella sua irriducibile opposizione all'ordine che gli è stato imposto. Di Prometeo, Goethe illumina il conflitto con il potere dispotico di Dio, l'orgoglio e la solitudine creativa e riottosa della sfida. Shelley approfondisce il conflitto, lo esaspera fino a concluderlo con la detronizzazione di Zeus, che sola potrà restituire a Prometeo la libertà. Gide, in una audace "variazione", insiste sulla liberazione dalle regole, e innesta nel suo Prometeo, che "ama ciò che lo divora", le suggestioni della psicanalisi. Pavese, infine, nella riscrittura forse più intensa e tagliente del mito, ricorda a Eracle che tutti gli uomini hanno una rupe, e che "i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t'incutono". Mito cruciale nella riflessione sul rapporto tra divino e umano, Prometeo è figura della generosità e della ribellione, dell'infrazione dell'ordine divino e della fatale commistione fra umanità e divinità. Ma, anche, un esempio straordinario della vitalità dei testi classici, della durevolezza e della molteplicità delle possibili variazioni sul mito.
Persefone. Variazioni sul mito
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 198
Una fanciulla di stirpe divina, figlia di Zeus e Demetra, gioca tra i fiori nei verdi prati di Enna. All'improvviso si spalanca la terra e un essere sconosciuto emerge da ignoti recessi: è il fratello di Zeus, anch'esso un dio, ma dio degli inferi cui è toccato in sorte di regnare sui morti, confinato nelle tenebre eterne. È la favola della vita e della morte, fissata fin dai primordi nel gesto violento con cui Plutone afferra Persefone, nel terrore della fanciulla che distoglie da lui lo sguardo e il volto, nella disperazione della madre Demetra per una perdita che intuisce definitiva, irrimediabile. Il rifiuto di morire è al centro di questa leggenda, appena mitigato dalla mediazione di un tempo diviso (metà dell'anno tra i vivi e l'altra metà tra i morti; così Omero, Ovidio, Claudiano), dal tentativo di addolcire l'immagine di Plutone ipotizzando un legame di amore-passione condiviso con la sposa rapita (Marino) - ma sostanzialmente tendente sempre più al pessimismo e alla negazione di fronte al fato irreversibile (Goethe, Swinburne, Tennyson, Ritsos). Così Persefone, simbolo eterno della fragilità umana, rimane per sempre al limite, sospesa nella ambigua zona di confine che separa la ridente prateria siciliana dai terrificanti abissi del nulla.
Edipo. Variazioni sul mito
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 376
Edipo, figlio di Laio, ha attraversato i secoli dell'immaginario occidentale, presenza ingombrante e scomoda che la psicoanalisi freudiana ha contribuito a rafforzare con straordinaria potenza. Di questa lunga storia letteraria sono stati scelti, per accompagnare in questa "variazione" la tragedia fondante di Sofocle, i testi di Seneca, quello di Dryden e Lee, scritto nel 1678 e qui tradotto per la prima volta in lingua italiana, e infine quello di Cocteau. La dura, incalzante indagine sofoclea consegna alla cultura occidentale l'archetipo del soggetto che si interroga su se stesso e che, accecandosi, punisce l'organo della conoscenza che tante imprese gli ha consentito, ma non quella di vedersi davvero e di conoscere la propria storia. In Seneca il racconto si trasforma in un'acuta interpretazione psicologica. Tutto quel passato che l'Edipo di Sofocle sembrava aver rimosso è presente invece fin dall'inizio e corrode l'animo del re al punto che la verità, pur atroce, giunge a lui come una liberazione dalla cupa angoscia che lo opprime. Con Dryden il rapporto tra Edipo e Giocasta, da sempre sottinteso nei suoi risvolti privati, viene alla luce sotto il segno dell'eros che spinge madre e figlio l'uno verso l'altra, irresistibilmente, in un movimento alterno di attrazione e ripulsa. E Giocasta domina anche nella pièce di Cocteau, Giocasta che supera la morte e che si affianca ad Antigone per accompagnare e proteggere Edipo sulla via dell'esilio.
Tutto Omero. Iliade e Odissea
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 1028
I capolavori di Omero, l'Iliade e l'Odissea, presentati nell'autorevole e fluida traduzione di Maria Grazia Ciani, in due volumi in cofanetto.
Tutta la tragedia greca. Eschilo, Sofocle, Euripide
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 1760
Dall'Agamennone alle Baccanti, da Edipo a Medea, da Antigone a una sola mano e un solo interprete racconta uno dei più affascinanti fenomeni della letteratura universale: la sceneggiatura dei miti, il patrimonio di leggende di un popolo. Le tragedie greche sono soprattutto e in primo luogo delle storie: storie di drammi familiari, omicidi, vendette, passioni, amori disperati, conflitti di potere, vicende oscure di follia e di morte raccontate da personaggi indimenticabili ed eterni. Leggerle attraverso il linguaggio di una sola persona significa leggerle come un romanzo perché Tonelli questo ha fatto: ha cercato di creare un linguaggio alto e chiaro, che non elude la grandezza dell'originale e la rende condivisibile. Per questo la scelta di una edizione senza testo a fronte, in quattro volumi racchiusi in un singolo cofanetto.
Anfitrione. Variazioni sul mito
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 402
Commedia degli equivoci e delle sostituzioni, commedia dei sosia appunto, la vicenda narrata per la prima volta da Plauto ha numerose ripercussioni nella letteratura occidentale, a volte come semplice ripresa della perfetta commedia plautina, in altri casi come soggetto di ispirazione, materiale da elaborare liberamente, come per Kleist e Giraudoux, quest'ultimo pressoché ignoto in Italia e qui riproposto in una nuova traduzione.
Le tragedie
Euripide
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 1004
Con la traduzione integrale delle tragedie di Euripide si conclude un progetto di grande rilievo editoriale iniziato da Angelo Tonelli nel 2000 con la versione completa di Eschilo, cui è seguita nel 2004 quella di Sofocle. Per la prima volta e non solo in Italia, si possono leggere tutte le tragedie greche nella traduzione di uno studioso che è un profondo conoscitore del greco antico, esperto di drammaturgia antica e moderna, poeta egli stesso e creatore di eventi.
Elena. Variazioni sul mito
Euripide, Hugo von Hofmannsthal, Ghiannis Ritsos
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 215
Nella galleria dei tipi femminili tramandati dall'antichità, Elena rappresenta un unicum. Nell'immaginario maschile dell'Occidente è venuta a identificarsi con l'eros e quindi con la donna che ogni uomo sogna e teme. Dall'Elena di Euripide innocente e virtuosa, all'Elena del romantico Hoffmannsthal appassionata e seduttiva, all'Elena del greco Giannes Ritsos invecchiata e irriconoscibile, che ha perduto tutto tranne la memoria del suo volto, questo volume racconta la storia di un mito perenne.
Pietre colorate
Adalbert Stifter
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 284
Sei novelle esemplari ispirate a sei modeste pietre colorate, appena luccicanti nella loro tenue colorazione naturale: granito, calcare, tormalina, cristallo di rocca, mica, calcite; metafore di un mondo dimesso, crepuscolare, ispirato alla vita quotidiana, interamente permeato da quella "mite legge" che governa assieme la natura e il genere umano e che non si manifesta nel fragore dei grandi avvenimenti storici quanto nel ritmo sommesso dei gesti quotidiani, negli accadimenti più semplici e meno appariscenti della vita.
Don Giovanni. Variazioni sul mito
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 339
"Chi sei tu?". A questa domanda, formulata nella prima scena del Don Giovanni di Tirso de Molina, ha cercato di rispondere una tradizione ininterrotta di testi, nei quali si ripropone il più significativo mito di tutta la modernità. Dopo l'esordio nella commedia di Tirso, il personaggio ricompare in forme e contesti diversi, dal melodramma al romanzo, dal poema all'opera cinematografica, sempre conservando una carica di indecifrabilità e talora un alone di mistero. Come risulta dalle versioni riprodotte all'interno di questo libro - oltre all'archetipo di Tirso de Molina, i testi di Molière, Da Ponte-Mozart e Horváth - dopo quasi quattro secoli di vita Don Giovanni rimane ancora un enigma, per il quale non esiste una soluzione indiscutibile.