Marsilio: Letteratura universale. Il Gange
La storia di Siva e Parvati (Kumarasambhava)
Kàlidàsa
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 295
Nello scenario del sublime Himalaya, scintillante di nevi e al tempo stesso antropomorfo sovrano dei monti, si svolge la vicenda di sua figlia, la stupenda Parvati, e dell'inquietante dio Siva. Vuole un decreto del Creatore Brahma che solo un figlio nato da questi sposi divini possa sconfiggere il demone Taraka che si è impadronito dell'universo e ne fa scempio. Ma Siva, affranto per la tragica morte della prima moglie, siede in meditazione profonda su un picco inaccessibile e non si accorge nemmeno della meravigliosa fanciulla già innamorata di lui. Non lo vincerà la freccia del dio dell'amore ma l'intelligente Parvati, che lo attrae dimostrando di essere capace anche di un'ascesi implacabile. Lo sposalizio trionfale nella capitale festante del regno e una notte d'amore senza fine coronano la storia di una delle coppie più amate della fede hindu e dell'immaginario mondiale, capace di incantare i lettori di ogni epoca. Composta secondo i principi raffinati della letteratura indiana classica, costruita in maniera magistrale nella scansione degli episodi e dei sentimenti, l'opera si può leggere anche come un'introduzione poetica ai grandi temi della relazione fra ascesi ed erotismo e della visione tantrica della sessualità.
Rgveda. Le strofe della sapienza
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 344
Dell'antica civiltà indiana non ci restano né piramidi, né templi, né palazzi: ci resta però un monumento ben più prezioso, fatto di parole. Questo monumento è il "Rgveda" (veda=sapienza, Rg=strofa), espressione poetica di veggenti di quasi quattromila anni fa, il più antico testo sacro di tutto il mondo indoeuropeo. Si tratta di una raccolta di 1028 inni, suddivisa in dieci libri, dedicati alle varie divinità del pantheon indiano, che contiene invocazioni di aiuto e richieste di protezione, ma anche testi magici, filosofici, in cui gli autori si interrogano sull'origine dell'universo e dell'uomo, i primi embrioni di epica e di teatro.
Poesia indiana classica
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 250
Come le tessere multicolori e scintillanti di un mosaico, le strofe sciolte sono la forma poetica prediletta nell'India. Questa passione antica è ripresa oggi nell'antologia che qui si presenta, curata da due specialisti di levatura internazionale. I grandi scenari della natura - montagne, oceani, stagioni, albe e tramonti -, i momenti più intensi delle storie d'amore - l'incontro, il vagheggiamento, la prima notte insieme, le gelosie e le nostalgie, la voglia e la confidenza -, le riflessioni tenere o disincantate sul mondo e sulla vita, i paesaggi del mito o del quotidiano; le strofe più belle di Kalidasa (IV-V sec. d.C.), già salutato da Goethe come un genio poetico per l'inimitabile suggestione delle sue immagini, Bhartrhari (V sec.) che raccoglie in tre Centurie l'intera sapienza poetica sull'amore, sulla saggezza mondani e sulla rinuncia, Amaruka (VII sec.), delicatamente partecipe dei sentimenti femminili delle sue protagoniste, Bharavi (VI sec.) e Magha (ante IX sec.), i grandi virtuosi della parola, Jayadeva (XII sec.), il mistico cantore degli amori fra il dio Krishna e la pastorella Radha, emblema di quelli fra Dio e l'anima umana. Dai primi esperimenti della poesia classica, offerti intorno al IV secolo a.C. con le strofe suggestive dei poeti-monaci buddhisti, per giungere alle espressioni sempre vitali dei maestri più celebri alla corte dei favolosi imperatori Mughal, nel 1600, l'antologia attraversa venti secoli di produzione multiforme.
Poesia d'amore indiana. Nuvolo messaggero, Centuria d'amore, Le stanze dell'amor furtivo
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2002
pagine: 232
Il volume raccoglie tre capolavori della poesia d'amore classica indiana. "Nuvolo messaggero" di Kàlidàsa è un lungo canto di nostalgia e di desiderio struggente. Il canto di chi, lontano dalla sua donna, decide di affidare a una nube un messaggio per la sposa. "Centuria d'amore" di Amuraka è una raccolta di strofe indipendenti, ciascuna con protagonisti diversi. L'attenzione del poeta è rivolta soprattutto alle emozioni dei personaggi femminili. "Le stanze dell'amor" attribuite a Bilhana, sono legate a una leggenda. In segreto, il poeta ama ricambiato la figlia del re; ma, scoperto, l'uomo è condannato a morte. Prima dell'esecuzione gli è concesso un ultimo ricordo: improvvisa le "stanze" che gli salvano la vita e gli valgono le nozze con l'amata.
Il poema della donna di loto (Padmâvat)
Muhammad Jayasi Malik
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1995
pagine: 448
La leggenda di Padmavati, la "donna del divino", sembra aleggiare ancora oggi sulle antiche fortezze e i paesaggi aspri del Rajasthan: bardi e cantastorie girovaghi se ne impadronirono negli stessi anni della tragica caduta di Cittor (1303), la città "madre degli hindu" per opera del sultano Alauddin. In breve l'intera India del Nord conobbe la celestiale bellezza della principessa di Lanka e si commosse per il suo tormentato amore col sovrano di Cittor. Due secoli dopo il grande poeta Malik Muhammad (detto Jayasi) ne trasse lo spunto per uno dei capolavori della letteratura indiana, ispirato da una spiritualità che compendia i più alti sentimenti dell'induismo e dell'Islam e abbraccia dottrine come lo yoga, il sufismo, la devozione teista e il tantrismo.
Le stanze dell'amor furtivo
Anonimo
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1993
pagine: 168
Questa raccolta di 50 strofe è ritenuta, fin dai tempi antichi, uno dei capolavori della lirica d'amore indiana. Sono poesie anonime, ma la leggenda le attribuisce a Bilhana, un poeta di corte nato nel Kasmir del quale abbiamo scarse informazioni biografiche, ma di cui ci restano un poema e una commedia con le quali le Stanze presentano notevoli affinità tematiche e stilistiche. Chi canta la donna amata sta per morire: è un letterato che il re ha condannato a morte scoprendo i suoi amori con la figlia, affidatagli per l'istruzione. Prima che la sentenza sia eseguita egli chiede una grazia, la dilazione del breve tempo della poesia, e improvvisa 50 strofe in cui rivive il ricordo delle gioie passate. Il re commosso concederà poi la grazia.
Kamasutra
Mallanaga Vatsyayana
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1990
pagine: 255
Fra i capolavori dell'India antica certo nessuno è famoso in Occidente come il Kamasutra. Più di molte altre, tuttavia, quest'opera è stata oggetto di fraintendimenti e di interpretazioni riduttive che, complice la prolungata inaccesibilità o la trascuratezza delle traduzioni, hanno finito per diffondere intorno al suo nome un'aura di lascivia o addirittura di pornografia. Nel tradurre quindi il kamasutra in italiano, dall'originale sanscrito, si è voluto rendere giustizia a questo grande classico della cultura indiana che, al di là delle semplici banalizzazioni, appare ancora carico di suggestioni immense.