Meltemi: Biblioteca/semiotica
La camera di Henriette. Schizzi, mappe e disegni di paesaggi identitari
Maria Pia Pozzato
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 176
"La camera di Henriette" è la dicitura a penna con cui Stendhal, nell'autobiografia Vita di Henri Brulard, correda lo schizzo della camera della madre. In questo disegno, lo scrittore stesso compare, bambino, mentre un'invisibile madre "agile come una cerbiatta" vola sopra di lui per raggiungere il proprio letto. I disegni dei luoghi dell'infanzia, siano essi fatti da un grande scrittore o da persone comuni, come quelli che abbiamo raccolto in anni di ricerca, restituiscono qualcosa che non ha eguali, una sorta di luogo-madre, analogo alla lingua madre, destinato a fissarsi, come in sovraimpressione, su tutti i paesaggi che attraverseremo nel resto della nostra vita. Anzi, forse non faremo che rimanervi, nell'illusoria credenza di abbandonarlo.
Cuccioli. Critica dei cartoni animati
Francesco Mangiapane
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 186
Con il termine generico di cuccioli, ci si riferisce ai piccoli di ogni specie animale, inclusa quella umana. Rivolgere lo sguardo verso questo grande universo di senso apre la via al riconoscimento di inaspettate affinità fra uomini e animali. Da una tale consapevolezza nasce l'idea di questo libro: presentare un'indagine sui cartoni animati, testi dove promiscuamente convivono piccoli di ogni specie. A prescindere da ogni appartenenza, i cuccioli rappresentati nei cartoni emergono come soggetti lievi e delicati, ingenui e coccolosi, carini al punto giusto. Essi si rivolgono al pubblico anche in nome della loro novità, della loro fresca cittadinanza nel mondo comune. Una nuova critica dei cartoni animati non può, allora, che dirigere lo sguardo verso il futuro, mettendo in questione le forme della società di domani. È proprio nell'interazione fra i personaggi delle loro storie che essa viene immaginata e prende, primariamente, forma. I cuccioli si presentano per ciò che sono: portatori sani di futuro e specchio del nostro presente.
Essere a dieta. Regimi alimentari e stili di vita
Ilaria Ventura Bordenca
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 380
Mettersi a dieta, si sa, viene dopo le abbuffate. I piaceri chiamano i sensi di colpa. Gli eccessi richiedono assetti misurati. La dieta, per definizione, viene sempre dopo qualcosa, a cui solitamente si oppone. Ma la dieta è molto di più: comprende interi modi di vivere e regolare, scegliere e organizzare, contemporaneamente, cibi e tempi, modi di cucinare e spazi del convivio, materie prime e strumenti da cucina, menù quotidiani e relazioni familiari, liste di alimenti permessi e modelli di corpo, azioni individuali a tavola e scelte collettive in società. Essere a dieta non vuol dire solo stare in un restrittivo e temporaneo regime dimagrante, ma regolare la propria vita nella sua interezza, andando oltre il campo alimentare.
Il senso del ritmo. Pregnanza e regolazione di un dispositivo fondamentale
Giulia Ceriani
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 158
Il tema dell'efficacia regolativa del ritmo è al centro di questo volume, che ne interpreta in modo originale la potenza intertestuale e transdisciplinare. Al centro, la facoltà di patemizzazione conseguente al riconoscimento sensibile della struttura ritmica, e il potenziale di transcodifica, ovvero di tenuta figurale del formante ritmico. Se è vero che la società contemporanea ci interpella e ci sollecita alla ricerca di forme di convergenza tra diverse forme di testualità, ecco che la questione ritmica appare di prepotente attualità, là dove sia intesa come schema atto a gestire lo scambio e il dialogo tra narratività profonda e figuratività di superficie.
Isole. Un arcipelago semiotico
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 296
Isole di plastica che popolano i mari e l’immaginario. Isole che diventano il simbolo dell’umanità presa fra migrazioni, razzismo e solidarietà. Isole che sfidano continenti, Stati che si isolano, popoli che fanno arcipelago, potenti e persone comuni che sognano isole tutte per sé. Le isole non smettono di affascinare, di far mondo, di parlare ai nostri sensi e alle nostre coscienze. Per coglierne i significati e le voci bisogna addentrarsi in un arcipelago semiotico che ci riporta alle profondità del mito e alle trame della storia globale, alle utopie del passato e ai conflitti del presente, alle narrazioni fantastiche e alla concreta creatività culturale. Oggi più che mai per ritrovare senso è necessario perdersi in un mare di isole.
La sfera umanimale. Valori, racconti, rivendicazioni
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 276
Oggi il tema dell’animale è assai di moda: nelle arti e nei media, nei saperi e nelle scritture, nelle scienze umane e sociali, in filosofia, nelle scienze giuridiche, in quelle politiche e paesaggistiche. Tuttavia, non si tratta di una moda come tutte le altre. Essa difatti pone, al di là del marketing culturale, una questione assai delicata: non c’è più solo l’uomo al centro dell’universo, come essere privilegiato che per diritto domina su tutti gli altri viventi. È per questa ragione che l’interrogazione circa i diritti degli animali è al tempo stesso fortemente razionale e fortemente metafisica, quasi religiosa, forse mistica. Una volta posta la questione, scienza e spiritualità, biologia e trascendenza si incontrano. Quanto alla moda, per il semiologo questa non costituisce problema: basta farne oggetto di analisi e considerarla come genere mediatico a sé, con suoi stilemi e suoi dispositivi semiotici.
Iconologie del tatuaggio. Scritture del corpo e oscillazioni identitarie
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 300
Lo dimostrano le mummie egizie: gli esseri umani si tatuano da almeno cinquemila anni. Una pratica simbolica che ha oggi una diffusione planetaria, con un portatore di tatuaggio su dieci in Europa, Italia compresa. Ma qual è il senso e il valore, per chi si tatua, dell’iscrizione indelebile di figure e lettere sulla superficie sensibile della pelle? E che cosa comunicano i segni tegumentari? Questo libro offre le prime descrizioni semiotiche del tatuaggio. Indaga il doppio effetto degli inchiostri nell'epidermide: le relazioni esterne fra corpi e icone (pitture, ferite, perforazioni, scarificazioni...) e le percezioni interne, ipodermiche, che mettono alla prova e controllano il proprio sentire. Analisi di tatuaggi con motivi, stili e generi particolari, e di discorsi e racconti fotografici, filmici, televisivi, artistici e commerciali sul tatuaggio svelano l’emergere del carattere sul corpo, nella reversibilità e nelle oscillazioni fra il come ci si vuol dare a vedere e il come si è.
Parole chiave su linguaggio e cultura. Un lessico per le scienze umane
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 438
Le settantacinque voci raccolte in questo lessico, redatte da specialisti del settore, sono piccoli saggi che condensano un vasto insieme di percorsi interdisciplinari, riproposti e approfonditi dalle bibliografi e poste alla fine di ogni lemma. Un volume che sottolinea l’importanza dello studio della lingua: una lingua intesa come strumento semiotico e pratica culturale che dà forma all’interazione fra gli uomini, modellando e trasformando l’intera realtà sociale.
Forme dell'impronta. Brandt, Cartier-Bresson, Doisneau, Stieglitz, Strand
Jean-Marie Floch
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 126
La fotografia è sempre stata un oggetto teorico dispettoso: paradossale e sfuggente. Da un lato il suo rapporto con la cosiddetta realtà, dall'altro il suo controverso statuto estetico, e su tutto il suo enorme valore sociale. Una sola cosa si può dire con assoluta certezza: produce senso. Un punto di partenza per questo libro, che ha come obiettivo descrivere i meccanismi che lo rendono possibile, indagando la relazione che si istituisce fra visibile e intelligibile. È un'altra semiotica della fotografia quella che qui Floch teorizza e mette in pratica, che non va a caccia di essenze ma di dispositivi, lasciando che emergano dalle immagini. Cinque capolavori la cui analisi diventa non una caccia ai significati, ma una teoria del fotografico: "Fox-terrier sul Pont des Arts" (1953) di Robert Doisneau, "L'arena di Valencia" (1933) di Henri Cartier-Bresson, "Il ponte di terza classe" (1907) di Alfred Stieglitz, "La cancellata bianca" (1916) di Paul Strand, "Nudo" (1952) di Bill Brandt. In appendice, un saggio che, discutendo a proposito di un museo della fotografia, solleva una questione attualissima: l'esposizione, e dunque la visione, delle fotografie.