Mimesis: Antropologia oggi
Antropologia politica e contemporaneità. Un'indagine critica sul potere
Riccardo Ciavolella
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 359
Prendendo ispirazione da esperienze di ricerca etnografica presso popolazioni emarginate, l'opera tenta una riflessione critica sul potere e sulla politica nel mondo contemporaneo, ingaggiando l'antropologia nel più ampio dibattito della teoria sociale attuale. In Occidente come nelle periferie africane della globalizzazione, si diffonde un senso di impotenza di fronte a forze economiche e politiche che appaiono occulte e sempre meno politicamente controllabili. Ogni responsabilità politica sembra diluirsi. Questo nuovo mondo magico suscita reazioni stregonesche: fatalismo, anti-politica, razzismo, localismo, rivendicazioni di soggettività particolari e ricerca di autenticità. L'opera indaga allora negli strumenti teorici messi a disposizione dall'antropologia per analizzare questa condizione politica contemporanea e tenta di scorgere, in una prospettiva gramsciana, nuovi percorsi di presa di coscienza politica e di emancipazione.
La terra senza il male. Il profetismo Tupi-Guaraní
Hélène Clastres
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 154
Qual è il male da cui l'Altra Terra è appunto esente? La Terra senza il Male è innanzitutto un luogo d'abbondanza: il mais vi cresce da sé; le frecce se ne vanno a caccia da sole. Niente più lavoro, dunque. Nemmeno più regole matrimoniali; né prescrizione, né proscrizione: "Date le vostre figlie a chi vi pare!", dicevano i Karai, i Profeti. Ciò significa che l'origine del Male (lavoro, legge) altro non è che la società stessa. La Terra senza il Male è il contrordine, la pienezza nella sovversione. È inoltre e infine il luogo dell'immortalità, mentre quaggiù gli uomini nascono e muoiono. Tutto avviene come se tale fosse la corrispondenza tra l'ordine sociale delle regole (il quale implica lavoro e scambio, sforzo ed obbligo) e l'ordine naturale della generazione (il quale implica nascita e morte) che basterebbe abolire quello per liberarsi di questo. Una religione, dunque, che distrugge lo stato di società: nelle tribù tupi-guaraní precolombiane, essa si generò sotto l'azione e attraverso il Verbo dei Profeti, che annunciavano la possibilità di raggiungere, al termine di esodi che furono ben reali, la Terra senza il Male, luogo d'abbondanza, anti-società, luogo dell'immortalità.

