Mimesis: Archeologia, arte e società
L'astrazione come condizione storica
Alessandro Ferraro
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 180
È possibile definire l’astrazione come condizione storica, ovvero come problema irrisolto della visualità contemporanea? Cosa comporta l’adozione di tale concetto nella narrazione dell’astrazione? Cosa implica tale questione rispetto al canone storico-artistico e all’idea di tempo nella storia dell’arte contemporanea? Grazie a metodologie di ricerca eterogenee, questo volume risponde a questi interrogativi attraverso casi-studio specifici come la popolarizzazione dell’astrazione nella contemporaneità attraverso il cosiddetto Mondrian Brand, la riscoperta e l’inclusione di artiste e di minoranze all’interno dello sviluppo narrativo dell’arte astratta, il ritorno della pittura astratta alla fine degli anni Dieci del Duemila e le speculazioni di mercato attorno allo Zombie Formalism. L’obiettivo ultimo del presente saggio è duplice: da un lato, mettere in discussione l’idea di astrazione come semplice stile artistico in grado di esprimere la soggettività dell’artista; dall’altro, offrire al lettore uno strumento d’analisi in grado di problematizzare la pittura astratta contemporanea come emblematica manifestazione delle logiche culturali del sistema dell’arte contemporaneo.
La civiltà nuragica. Uno splendido isolamento
Silvio Campus
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 204
Quattromila anni fa nacque e si diffuse in Sardegna una civiltà caratterizzata da imponenti costruzioni megalitiche, i nuraghi, le cui vestigia contraddistinguono ancora oggi l’intero territorio sardo. La civiltà nuragica si trovò isolata per lungo tempo nel centro del Mediterraneo occidentale e questo le permise di prosperare indisturbata fino al termine del II millennio a.C., quando l’arrivo di nuove genti cambiò per sempre i caratteri di una cultura che era rimasta immutata per secoli. Ai nostri giorni si sono conservati migliaia di edifici troncoconici voltati a tholos e centinaia di sepolture megalitiche comunitarie, le tombe di giganti, che documentano l’importanza di un patrimonio sopravvissuto al trascorrere del tempo e si presentano ai visitatori come capolavori di un museo a cielo aperto unico al mondo. L’autore, oltre a descrivere la genesi, lo sviluppo e le peculiarità della più importante civiltà del Mediterraneo occidentale durante l’Età del Bronzo, vuole aprire un confronto sul significato di una cultura per molti versi ancora sconosciuta, partendo dall’esame delle architetture megalitiche, considerate come espressioni di un universo simbolico-religioso di eccezionale valore, per giungere all’analisi del particolare culto degli antenati, associato al mitologema dell’esistenza atemporale. Questo libro desidera contribuire allo sviluppo di una discussione scientifica rivolta sia al mondo accademico sia ai cultori degli studi sul mondo antico e sulla preistoria mediterranea.
Parole, voci, corpi tra arte concettuale e performance. Conferenze, discussioni, lezioni come pratiche artistiche in Italia
Francesca Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 230
All'incrocio tra attitudini concettuali e spinta performativa, negli anni Settanta si delineano pratiche artistiche discorsive le cui derivazioni arrivano fino alle performative lecture odierne. Il volume propone un inedito sguardo d'insieme su conferenze, discussioni, conversazioni, presentazioni e lezioni come forma d'arte. Rispetto al corpo assoluto e regressivo della più nota ed eclatante body art, queste ultime mettono al centro un soggetto parlante e dialogico, entrando in rapporto di risonanza con gli interessi diffusi verso il linguaggio verbale, inteso come fucina dell'autoconsapevolezza individuale e modello delle relazioni sociali. Dalle figure storiche, seguendo continuità e variazioni attorno alla performatività intrinseca del parlare e alle plurime valenze politiche della presa di parola in pubblico, si arriva alle proposte recenti, per le quali l'oralità è strumento di critica al capitalismo cognitivo e agli assetti culturali dominanti, così come spazio per l'emersione di soggettività minoritarie.
L'arte romana oltre l'autore. Originalità, imitazione e riproduzione
Mariateresa Curcio
Libro: Libro rilegato
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 206
L'individuazione di un soggetto come autore appare da sempre una caratteristica fondamentale della produzione visuale, attore trainante delle umane esigenze espressive. L'autorialità e tutte le derivazioni semantiche a essa riferite come la dicotomia originale/falso sono accezioni moderne. Il concetto di autorialità è legato innanzi tutto alla pratica del "riconoscimento": il riconoscimento dell'intenzionalità individuale, il riconoscimento pubblico dell'autore da parte dei fruitori e soprattutto degli studiosi, il cui unico scopo sembra spesso essere la scoperta della personalità e della biografia dell'artista. Prendendo in esame una serie di opere scultoree in nudità, il presente volume cerca invece di dimostrare come questo sforzo tutto intellettuale e ingannevole non tenga conto delle prerogative specifiche della cultura artistica della Roma antica, che hanno poco a che vedere con il sistema autore-artista-originale su cui si struttura la concezione contemporanea di "Arte". La produzione artistica romana è quindi definita da caratteristiche diverse come l'imitazione, la riproducibilità, la serialità e la traduzione culturale di linguaggi artistici precedenti.
Alle origini di una nuova era. Primordialismo e arte astratta in Italia negli anni Trenta
Elena Di Raddo
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 238
È possibile definire il primordialismo come un movimento d'avanguardia trasversale alle correnti artistiche degli anni Trenta? E qual è stato il ruolo della ricerca astratta italiana in tale movimento? A queste domande prova a dare risposta il presente volume, che ripercorre i passi mossi dal filosofo Franco Ciliberti come teorizzatore del primordialismo e fondatore di una rivista (1938) e di un gruppo (1941) che riuniva quelle figure di intellettuali, artisti, architetti e letterati a suo parere riconducibili a una comune idealità primordiale. Le iniziative di Ciliberti si intersecano con la storia, la politica e l'estetica e si offrono quale occasione per riflettere sulla possibilità di individuare, nel panorama artistico italiano e internazionale, una linea dell'arte che unisca filosofia, creatività e progettazione. L'autrice mette in evidenza aspetti e rapporti tra le opere artistiche e le teorie estetiche, configurando il primordialismo come una lettura alternativa dell'arte degli anni Trenta rispetto al realismo magico, all'astrazione e al futurismo, con i quali si confronta, ma dai quali allo stesso tempo si distingue.
All'alba dell'arte digitale. Il Festival arte elettronica di Camerino
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 178
Il Festival arte elettronica di Camerino (1983-1990) ha svolto una funzione fondamentale nel rapporto fra arti visive e nuove tecnologie. Polo di attrazione internazionale, ha rappresentato per molti artisti italiani la possibilità di fare conoscere le proprie ricerche attraverso rassegne di computer art, videoarte e cinema, mostre e seminari, concerti, convegni e tavole rotonde destinate ai nuovi dispositivi tecnologici e al dibattito sull’impatto delle tecnologie di sintesi riguardo a creatività e riflessione critica. Questo volume è un contributo storico-critico dedicato a una manifestazione che non è mai stata oggetto di indagine, e offre, con una serie di saggi firmati da autorevoli specialisti, una panoramica di riflessioni sull’esperienza e sul dibattito relativi al rapporto fra arti visive e strumenti digitali nel contesto culturale degli anni Ottanta e sulla sfaccettata eredità nel campo dell’immagine digitale odierna nella scena artistica italiana. Ai saggi, per lo più basati su ricerche d’archivio, fanno seguito le testimonianze dei protagonisti e una selezione di documenti.
Scultura e memoria. Leoncillo, i caduti e i sopravvissuti
Luca Bochicchio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 190
Esempio emblematico della complessità di un’opera unica nel suo genere, il Monumento ai Caduti di tutte le guerre di Albissola Marina, realizzato da Leoncillo Leonardi (1915-1968) tra il 1956 e il 1957, non offre semplicemente spunti di riflessione sulla genesi di un lavoro che ha segnato, per il suo autore, il definitivo passaggio dal neo-cubismo espressionista all’informale materico, bensì permette di affrontare istanze più generali, quali il problema della rappresentazione della memoria collettiva nell’Italia degli anni Cinquanta, dove l’impegno morale e politico di artisti e intellettuali oscilla tra il rinnovamento dell’arte urbana e il conservatorismo di larghe fasce dell’opinione pubblica e dell’establishment. Attraverso una narrazione dettagliata e coinvolgente, l’autore illustra la travagliata gestazione che ha portato all’esecuzione del Monumento ai Caduti di Albissola, corredando la ricostruzione storiografica di immagini e documenti in gran parte inediti. La fenomenologia di questa innovativa scultura pubblica, antiretorica e antimonumentale, viene traslata su un piano di stringente attualità: il ciclo di morte e rinascita ingenerato dalle guerre passate e presenti, la memoria privata e collettiva, i problemi di conservazione delle opere d’arte all’aperto.