Mimesis: DCP/IUAV
Pensiero in immagine. Forme, metodi, oggetti teorici per un italian visual thought
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 352
Nel corso dell’ultimo decennio, con l’affermazione internazionale dell’Italian Theory o Italian Thought, si è riflettuto sui tratti costitutivi di una “via italiana” del pensiero che non trova il suo fondamento nel legame con un’identità nazionale, bensì nel nucleo che il suo situarsi storico-politico instabile consente di mettere a fuoco, ovvero la possibilità di esplorare, in modo originale e sperimentale, i nessi tra storia, vita e politica. Se, in questa prospettiva, il pensiero è immanente alle forme di vita e dell’esperienza estetica, appare allora cruciale riconoscere il ruolo della dimensione visuale e i modi in cui le arti, il cinema, il design, il paesaggio abbiano incarnato e pensato le forme dell’esperienza storica attraverso le logiche del sensibile che sono loro proprie. I saggi di questo volume propongono una riflessione intorno all’idea di Italian Visual Thought: non solo un’indagine sui modi in cui le forme artistiche e del progetto “pensano” alcuni tratti caratterizzanti la storia e la cultura italiana; ma anche l’ipotesi che proprio questo pensiero immanente alle forme sensibili costituisca il contributo originale di una via italiana alla cultura visuale.
Non è Venezia. Invenzioni fuori dal mondo
Gundula Rakowitz, Stefano Tomassini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 380
L’esigenza della quale questo nuovo quaderno intende farsi carico è una caratterizzazione atemporale e simultaneamente temporale dell’idea di scena: essa è riguardata sub specie di un “altrove” spazio-temporale, di un sistema di luoghi simultaneamente presenti e assenti, luoghi di memoria e luoghi di progettazione, di immaginazione produttiva. In questo quaderno le scritture sono pensate e volute plurali: la ricerca di cui si fa esercizio qui non ha insegne. È condotta a larghe maglie, come reti che vogliono pescare grosso. Così come per noi è stato necessario testimoniare, e celebrare in questa pubblicazione, anche, e soprattutto, la complessa identità di Iuav, le sue mille anime, la sua nuova ricchezza. Per questo nell’indice non ci sono capitoli, divisioni, confini: non abbiamo voluto mettere limiti. Né alzare muri, tranne quelli utili a organizzare e poi aprire lo spazio dell’incontro e del confronto. Come i bordi scivolosi di questa città. E nebulosi, spesso: il senso e la perdita del luogo. Si è trattato di un progetto comune. Inoltre, molte ricognizioni sono inedite, spesso commissionate direttamente ai colleghi, che hanno perfettamente coniugato questa richiesta di ripensare Venezia come spazio scenico di pensieri e di invenzioni. Con una forte incidenza dell’altrove: Non è Venezia è infatti la scena/concetto in cui la città è stata deterritorializzata, per poter essere osservata, ripensata, reimmaginata e riprogettata.
Ingegneria italiana del Novecento. Scuole e protagonisti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 332
A partire dall’Ottocento l’ingegneria civile, sospinta dall’impetuoso sviluppo industriale, ha compiuto progressi strabilianti nelle tecniche costruttive, nei grandi edifici pubblici e nelle infrastrutture. Sospinte dai rispettivi sistemi industriali, l’Inghilterra e poi la Francia, gli Stati Uniti e la Germania si sono affermate pionieristicamente nel campo della ricerca strutturale, realizzando opere eccezionali per dimensione e innovazione tecnologica e spaziale. Il contributo italiano all’ingegneria, invece, si colloca nelle sue forme più mature solo nella seconda metà del Novecento, quando l’Italia da un’economia prevalentemente agricola si trasforma in uno dei maggiori paesi industriali a livello globale. La costruzione di un moderno apparato industriale, di grandi infrastrutture, come le autostrade e la ferrovia, le dighe, i grandi edifici dedicati al commercio, allo sport e in genere all’intrattenimento sono i temi più indagati dagli studi. Le ricerche hanno evidenziato l’eccezionale talento dell’ingegneria italiana nel coniugare l’espressione architettonica con l’esattezza del dimensionamento e l’audacia della costruzione. L’Italia vanta fin dall’Ottocento scuole di ingegneria di alto livello e personalità di rango internazionale nel campo della ricerca strutturale. Il volume dà conto delle tante sfaccettature che hanno caratterizzato la ricerca italiana, privilegiando una lettura condotta attraverso il filtro delle principali scuole di ingegneria (Torino, Milano, Roma, Padova, Bologna), istituzioni animate dal talento di Maestri capaci di unire approfondimento teorico e sapienza tecnica e costruttiva. Gli ingegneri italiani emergono come geniali sperimentatori, riconosciuti fautori di originali soluzioni teoriche e costruttive. In ogni scuola si avviano studi su diversi materiali e settori di specializzazione, caratteri distintivi che ancora oggi distinguono i più prestigiosi atenei italiani. Questa raccolta intende offrire una prima ipotesi per un’articolata storia dell’ingegneria italiana attraverso lo studio della sperimentazione tecnica condotta nelle scuole di ingegneria della penisola.