Mondadori: Strade blu. Non Fiction
Baciami senza rete. Buone ragioni per sottrarsi alla seduzione digitale
Paolo Crepet
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 172
«Questo libro nasce da una scritta vista su un muro di Roma: "Spegnete Facebook e baciatevi". Fantastica sintesi di un pensiero non conformista, un'idea appesa come una cornice in mezzo al fumo degli scappamenti, una finestra abusiva, una sfida all'arrancare quotidiano di milioni di formiche, tra casa e ufficio, tra palestra e centri commerciali, obbligate a connettersi e a essere connesse senza requie, senza pensiero, senza dubbio. Una protesta probabilmente vana, sommersa dalla forzata consapevolezza di poter comunicare solo attraverso la lettura di uno schermo o lo scorrere di parole scarne o di immagini che uno strumento tecnologico può e deve trasmettere senza soluzione di continuità». È con queste parole che Paolo Crepet introduce la sua analisi appassionata e libera da pregiudizi della condizione dell'individuo e dei rapporti interpersonali nel mondo digitale e interconnesso in cui oggi tutti viviamo, ma dal quale le giovani generazioni sembrano letteralmente rapite. Ma come sarà, da adulto, un bambino che ha comunicato sempre e soltanto attraverso un device? Che ne sarà della sua abilità nell'utilizzare e sviluppare il proprio apparato sensoriale? Quali cambiamenti interverranno nel suo modo di vivere i sentimenti e le relazioni sociali? Rispondendo a questi interrogativi, Crepet evita i toni apocalittici e la fin troppo facile demonizzazione del lato oscuro presente in ogni forma di progresso.
Il più grande. Storia della mia vita
Muhammad Ali, Richard Durham
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 597
Muhammad Ali: il pugile dalle esaltanti vittorie mondiali cominciate quando aveva solo diciott'anni e si chiamava Cassius Clay, il campione invincibile e inafferrabile "che vola come una farfalla e punge come un'ape", il divo clamorosamente alla ribalta per gesta e spacconate, ma anche il campione convertito all'Islam consapevole che questo avrebbe potuto costargli carriera o guadagni, la "macchina da pugni" che rinuncia al titolo mondiale dei massimi pur di non indossare la divisa e servire l'esercito in guerra contro il Vietnam. In questa autobiografia, uscita per la prima volta nel 1975, Muhammad Ali, all'apice della sua carriera, racconta di sé con orgoglio e sfacciata schiettezza: "Io sono il più grande" è il suo motto. Ma è un grande che parla a cuore aperto e che non esita ad ammettere: "Ogni volta che metto piede sul ring, lo stomaco mi si chiude dalla strizza", e svela cosa prova quando il pugno dell'avversario giunge a segno, scaraventandolo "nella stanza del dormiveglia". È il lato privato dell'uomo pubblico che questo straordinario memoir ci restituisce: il ragazzo nero che si è aperto faticosamente una strada in una città del Sud ostile e razzista; i suoi anni sul ring, con i suoi incubi, le sue tragedie, e qualche prospettiva di agiatezza per chi accetta di conformarsi alle sue durissime leggi; le dolorose immagini delle vittime, di quelli che non sono mai arrivati al vertice e trascinano la loro esistenza tra gli scampoli di un passato favoloso.
Tutti i numeri del calcio. Perché tutto quello che sapevi sul calcio è sbagliato
Chris Anderson, David Sally
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 357
I numeri, anche nel calcio, sono molto importanti: addetti ai lavori e tifosi si applicano da sempre ad analizzare con passione i vantaggi e gli svantaggi del 4-4-2 rispetto al 4-3-3, conteggiano i gol fatti e i gol subiti, ma anche i tiri (in porta e non), i falli, i calci d'angolo e i tempi del possesso palla, certi di trarne indicazioni indispensabili per stabilire quale sia la squadra o il giocatore migliore. Ma siamo davvero sicuri che l'esito finale di una gara o di un torneo dipenda da quei numeri che finora abbiamo considerato decisivi? Il calcio è uno sport conservatore, ricco di dogmi e di frasi fatte, e geloso delle proprie credenze, tramandate da generazioni e ormai consolidatesi nel tempo. Ebbene, violare questo castello e scuoterne le fondamenta è l'arduo e coraggioso compito che si sono dati Chris Anderson, esperto di statistica, e David Sally, economista comportamentale, i quali nel presentare il risultato del loro lavoro mostrano di essere pienamente consapevoli della sua portata rivoluzionaria: "Nel calcio sta per scoppiare un temporale che laverà via le vecchie certezze e cambierà il gioco che conosciamo e amiamo". E il bello è che il libro mantiene la promessa. Grazie a un approccio rigorosamente statistico, basato sull'analisi minuziosa di migliaia e migliaia di partite dei principali campionati europei degli ultimi decenni, Anderson e Sally dimostrano "scientificamente" alcune verità sorprendenti e spiazzanti.
Solo la luna ci ha visti passare. Il mio viaggio a 14 anni dalla Siria alla libertà
Maxima, Francesca Ghirardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 137
Sigillata al buio dentro il cassone di un camion ha attraversato Ungheria, Austria e Germania prima di raggiungere la sua destinazione, l'Olanda. Ma per arrivare alla tappa finale ha dovuto affrontare il mar Egeo a bordo di un gommone carico di uomini, donne e bambini, i corpi letteralmente ammassati gli uni sugli altri, senza quasi la possibilità di respirare. Ha percorso a piedi chilometri di asfalto fino a vedere il sangue macchiarle le calze, ha marciato sotto un temporale, si è nascosta e ha cercato rifugio nei boschi di Macedonia e Serbia. Dalla Siria all'Olanda, questo è il viaggio di Maxima, siriana curda di 14 anni, che fra luglio e agosto 2015 ha percorso la "rotta balcanica", determinata a iniziare una nuova vita in Europa. Cresciuta ad Aleppo, Maxima ha abbandonato la città nel momento in cui gli echi della guerra civile scoppiata nel 2011 si sono fatti troppo vicini, quando il conflitto è arrivato nel suo quartiere e dalla finestra della sua camera ha visto sollevarsi nubi spesse di cenere e il pulviscolo dei palazzi sbriciolati dai bombardamenti. Nel suo intenso racconto affidato a Francesca Ghirardelli, che l'ha incontrata prima nel parco di Belgrado poi in Olanda, nella casa dove ora vive, Maxima ripercorre i ricordi più intimi della vita quotidiana in Siria e descrive le tappe del viaggio che ha accomunato il suo destino a quello di centinaia di migliaia di migranti e rifugiati, siriani come lei, ma anche afghani, iracheni, eritrei e di altre parti del pianeta.
L'ultima occasione. Alla ricerca di specie animali in via d'estinzione
Douglas Adams, Mark Carwardine
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 226
L'estinzione di piante e animali ha seguito il suo corso per milioni di anni, al ritmo di una specie ogni secolo. La maggior parte, però, si è estinta negli ultimi cinquant'anni, e l'accelerazione è terrificante: ogni anno oltre un migliaio di specie diverse scompare. Per tutti noi presto potrebbe essere l'"ultima occasione" non solo per scongiurare la scomparsa di piante e animali sempre più rari, ma anche, semplicemente, per poterli osservare in tutta la loro struggente o maestosa bellezza. E "L'ultima occasione", appunto, è il libro che Douglas Adams, autore della Guida galattica per gli autostoppisti, e Mark Carwardine, zoologo, hanno dedicato agli animali in via d'estinzione: dal terribile varano di Komodo in Indonesia all'indifeso kakapo della Nuova Zelanda, dagli imponenti rinoceronti africani ai delfini baiji del Fiume Azzurro. Un diario di viaggio intorno al mondo alla ricerca di creature esotiche minacciate da un imminente pericolo; un libro divertente nel tratteggiare personaggi, circostanze e incontri paradossali e assurdi, e al tempo stesso venato di una pacata tristezza per la superficialità, la stupidità e la cupidigia con cui gli uomini guardano al regno animale e, più in generale, alla natura. Nato come serie radiofonica per la BBC, "L'ultima occasione" ci restituisce uno sguardo appassionato sulla bellezza e la fragilità del mondo naturale. Introduzione di Richard Dawkins.
Meno dodici. Perdere la memoria e riconquistarla: la mia lotta per ricostruire gli anni e la vita che ho dimenticato
Pierangelo Sapegno, Pierdante Piccioni
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 350
L'ultimo giorno di maggio del 2013, Pierdante Piccioni, primario all'ospedale di Lodi, finisce fuori strada con la macchina sulla tangenziale di Pavia. Lo ricoverano in coma, ma quando si risveglia, poche ore dopo, il suo ultimo ricordo è il momento in cui sta uscendo dalla scuola dove ha appena accompagnato il figlio Tommaso, nel giorno dell'ottavo compleanno. Precisamente il 25 ottobre 2001, dodici anni prima della realtà che sta vivendo. A causa di una lesione alla corteccia cerebrale, dodici anni della sua vita sono stati inghiottiti in un buco nero, riportandolo indietro nel tempo, quando in Italia c'era la lira e la crisi economica pareva lontana, persino impensabile, mentre la rivoluzione digitale che sta cambiando il mondo era appena agli albori e nessuno parlava di post su Facebook o video su YouTube. All'improvviso Pierdante Piccioni è diventato un alieno, incapace di riconoscere le sue cose, le sue abitudini, addirittura se stesso in quel volto invecchiato che gli restituisce lo specchio e in cui a stento ritrova la propria immagine. Attorno a lui tutto è cambiato: i figli non sono più due bambini di otto e undici anni, ma due maschi adulti, con la barba e gli esami all'università, mentre la moglie sembra un'altra donna, con le rughe e i capelli corti che hanno cambiato colore. Come potrà riprendersi la propria vita?
I mille morti di Palermo. Uomini, denaro e vittime nella guerra di mafia che ha cambiato l'Italia
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 256
Palermo come Beirut. Bombe, mitra, pistole, un arsenale da guerra per lo scontro tra clan mafiosi che insanguina la città dal 1979 al 1986, con un bilancio terribile: mille morti, 500 vittime per strada, altre 500 rapite e scomparse, lupara bianca. Una "mattanza", mentre il resto d'Italia vive l'allegra frenesia degli anni Ottanta. La "Milano da bere". E la Palermo per morire. L'escalation comincia il 23 aprile 1981, quando viene ucciso Stefano Bontade, "il falce", potente boss di Cosa Nostra. È un omicidio dirompente, che semina il panico nelle file delle più antiche famiglie mafiose, ribaltando gerarchie, alleanze, legami d'affari. Centinaia di altri morti seguiranno. Quasi tutti per mano dei corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano e dei loro alleati, i Greco, i Brusca, i Marchese: i boss in ascesa, che tramano, tradiscono, ingannano, uccidono per dominare il campo degli interessi: droga, appalti pubblici, armi, soldi. Tanti soldi. Non è solo una guerra interna alla mafia. Nel mirino dei killer, anche uomini con la schiena dritta al servizio delle istituzioni, come Piersanti Mattarella e Pio La Torre (alfieri del "buon governo" e di una politica efficace e pulita, contrapposta alle collusioni di Vito Ciancimino e alle ambiguità di Salvo Lima), Boris Giuliano, Cesare Terranova, Gaetano Costa, Carlo Alberto dalla Chiesa, Rocco Chinnici, Ninni Cassarà, e altri poliziotti e carabinieri, magistrati, giornalisti, medici, imprenditori che non si sono piegati alle intimidazioni.
Mio padre era fascista
Pierluigi Battista
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 161
"Quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel segreto per tutta la vita, mi è parso di avere una percezione più chiara del tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a Coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco più, dalla parte dei 'ragazzi di Salò'. Ho capito che cosa abbia rappresentato per lui il dolore di essere stato internato in quel campo per i vinti della Rsi vicino alla 'gabbia del gorilla' in cui era rinchiuso Ezra Pound. Ho capito quanto abbia sanguinato il suo cuore di sconfitto, di 'esule in Patria' nell'Italia in cui era un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civiltà delle buone maniere, ma covando il sentimento di un'apocalisse interiore da cui non si sarebbe mai affrancato. Ho capito quanto sia stata aspra e dolorosa la mia rottura con lui e quanto mi pesi, ancora oggi, il fardello di una riconciliazione mancata. Allora ho pensato che fosse giunto il momento di raccontare, con i miei occhi e il mio modo di sentire le cose della vita, chi fosse mio padre fascista e cosa pensasse nell'Italia che non credeva più nei miti in cui lui era cresciuto. Che rapporto ricco e difficile avesse instaurato con i suoi figli. Che cosa abbia significato per me essere figlio di un fascista, e vergognarsi di avere provato vergogna per i padri che abbiamo tradito andandocene da un'altra parte, e che invece hanno vissuto con dignità, coraggio e coerenza la loro solitudine."
Al Paradiso è meglio credere
Giacomo Poretti
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 106
Anno 2053. Vittima di un incidente stradale dalla dinamica quantomeno grottesca, Antonio Martignoni si ritrova in Paradiso dove, accudito da una bellissima signora in blu ed esaminato da un burocrate celeste con le sembianze di Jean-Paul Sartre, inizia a poco a poco a familiarizzare con la sua nuova ed eterna condizione. Finché la Direzione decide di affidargli un "compito importante": raccontare per iscritto, in un file Word, la storia della propria vita, che diventerà uno dei "messaggi nella bottiglia" lanciati dal Cielo agli uomini rimasti sulla Terra. Grazie al fortunoso ritrovamento del file, sepolto in un vecchio computer, apprendiamo che Martignoni, all'età di 36 anni, pensava di farla finita. In preda alla disperazione, aveva intrapreso la sua ultima escursione nelle montagne tanto amate, quando un altro tragico e provvidenziale incidente gli apre una breccia verso il futuro, nella quale si lancia d'istinto: travolto dal desiderio di "spiare Dio da vicino", decide di trascorrere la seconda parte della sua vita come finto prete. Prima parroco di una sparuta comunità di montanari devoti e turisti ai piedi del Monte Rosa, poi pastore di 3500 anime in una Milano sospesa, surreale, angosciata per la misteriosa sparizione dei propri cittadini più anziani, "don" Antonio vive la sua missione tormentato dal senso di colpa, ma anche animato dalla ferma volontà di non tradire il suo fiducioso e inconsapevole gregge...
La legge del contario. Stare bene con se stessi senza preoccuparsi della felicità
Oliver Burkeman
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 208
La nostra cultura è ossessionata dalla ricerca della felicità, per raggiungere la quale basterebbe, secondo la maggior parte dei manuali di self-help, pensare positivo, allontanando dalla mente gli spettri della tristezza e dell'insuccesso. Tuttavia, ben pochi dei numerosi vantaggi della vita sembrano in grado di migliorare il nostro umore: la ricchezza, per chi ce l'ha, non è necessariamente sinonimo di felicità; amore, famiglia e lavoro sono spesso fonte di gioia ma anche di una notevole quantità di stress. Siamo dunque condannati a una ricerca infruttuosa? E se fosse il nostro sforzo costante di essere felici a renderci così frustrati? Secondo Oliver Burkeman, giornalista inglese, sono proprio i nostri continui tentativi di eliminare tutto quanto è negativo, l'incertezza, il fallimento, la malinconia, a farci sentire così insicuri, ansiosi, infelici. Al contrario, accettare l'insuccesso e aprire il nostro orizzonte all'idea della morte può aiutarci a stare bene e, soprattutto, a capire cosa intendiamo per felicità. In queste pagine, Burkeman ci presenta un insolito gruppo di persone, psicologi sperimentali e buddisti, esperti di terrorismo, maestri spirituali, consulenti aziendali, filosofi, che condividono un'unica e sorprendente prospettiva sulla vita: il "pensiero positivo" e l'ottimismo incrollabile non sono la soluzione, ma una parte del problema, ed esiste una "via negativa" alla felicità e al successo.
Quando sarai grande. La mia vita raccontata ad Andrea Schiavon
Valentina Diouf, Andrea Schiavon
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 152
Quando entra in una stanza, tutti guardano Vale, perché è impossibile non notarla. Ma cosa vedono quelli che osservano Valentina Diouf? Cosa sanno della sua storia? I capelli crespi e la pelle ambrata parlano di radici africane, mentre la sua voce e le sue movenze sono quelle di una ragazza milanese. È alta 2,02 ma la sua crescita non si misura in centimetri. Dentro quei vestiti che sfuggono e le scarpe che diventano sempre più introvabili, c'è una bambina che ogni 19 marzo torna da scuola con la frustrazione per un papà che è altrove. C'è una ragazza che, a 15 anni, deve abbracciare la mamma e andare a vivere da sola a Roma, per diventare una campionessa di pallavolo. E c'è una giovane donna che insegue i suoi sogni passando da un aeroporto all'altro, cercando di non allontanarsi mai dalle persone che ama davvero. Dal confronto con le proprie origini senegalesi alla maglia azzurra, il cammino di Valentina Diouf l'ha portata a essere una delle più forti pallavoliste al mondo ma, a poco più di 20 anni, deve ancora scrivere il proprio futuro. "Quando sei bambino hai un solo desiderio: diventare grande. Il problema è che non ti viene rilasciata una patente. Non c'è un diploma che ti abilita all'età adulta. Non c'è nessuno che ti sa dire esattamente quand'è che sei davvero grande. Puoi solo andare per tentativi." Considerata il volto simbolo di una nuova generazione di italiani, Valentina si racconta e le sue parole sono un percorso di consapevolezza attraverso un corpo che cambia...
La barca dei folli. Viaggio nei vicoli bui della mia mente
Stefano Dionisi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 130
"Noi eravamo lì per un miracolo, per un'assoluzione laica per le nostre follie e i nostri amori... Noi eravamo lì per non dover più piangere per i nostri cari, per non suicidarci, per riprendere a mangiare..." A scrivere è Stefano Dionisi, che una notte in Estremadura, dove sta girando un film, perde la drammatica battaglia con i fantasmi che da tempo lo cingono d'assedio. L'inevitabile ricovero coatto in una struttura psichiatrica diventa così la prima stazione di un tormentato viaggio nella malattia mentale, sia dentro di sé sia dentro le cliniche pubbliche e private, dove ogni giornata è identica alla precedente, scandita dalle visite del Prof e dei suoi assistenti Tacchi a Spillo e Sbrano, dal cigolio delle ruote del carrello con i pasti sottovuoto e di quello con la "terapia", dai fugaci incontri con i familiari e con gli altri pazienti, e da ore e ore passate sdraiati sul letto o in piedi davanti a una finestra ermeticamente chiusa, nell'ansiosa attesa di "un treno che è sempre in ritardo". Nelle stanze, nei saloni e nei corridoi illuminati giorno e notte dalla fredda luce dei neon si muovono Ciuf Ciuf, il Conte, il Pilota, il Toscano e molti altri uomini e donne fragili, bisognosi, ciascuno con la propria angoscia, ma tutti disperatamente aggrappati a ciò che resta della loro identità e a ogni minimo spazio di libertà. Per continuare a nutrire e a manifestare, in condizioni estreme e contro il regolamento, sentimenti di amicizia, affetto, tenerezza e un insopprimibile desiderio di amore...