Montag: Le Fenici

Loro, sono i protagonisti di storie ordinarie nelle quali il caso e la follia si intersecano in modo indissolubile. Da un lato il caso è il motore che muove le esistenze, dall'altro la follia è il meccanismo grazie al quale i protagonisti reagiranno a tali eventi. In ogni racconto c'è un comune denominatore: la doppia trazione delle circostanze fortuite, alla quale spesso i protagonisti tenderanno ad abbandonarsi, per poi trovare la forza di contrastare, superare e accettare i cambiamenti. Il pronome loro non è altro che una distorsione miope del noi" e ci consente di identificarci, lasciando uno spiraglio di salvezza e di distanza, perché dire noi è una presa di coscienza che spesso non siamo disposti ad accettare.

Può un viaggio a tappe raccogliere pezzi di vita e trasformarli in un progetto letterario? Lei, la protagonista, vuole scoprirlo, e seguendo la linea tracciata dalle esperienze che la memoria le consegna, decide di partire verso e con sé stessa, perché si sente pronta per il "Viaggio" che l'aspetta. La vita diventa lo spunto per creare un percorso piacevole da ripercorrere e quando arriva il momento di tornare a casa non lo sente come una fine, ma come un nuovo inizio. Quando l'intenzione di dare una buona svolta alla giornata diventa il modo di darsi il buongiorno, può succedere che a cambiare rotta sia anche la vita e che il profumo che sentiamo sia proprio il nostro.

Greta, fragile e sensibile, si innamora di Edoardo e la relazione fra loro sembra rendere perfetta la sua vita. Intorno a Greta si snodano storie parallele: quella di Carlotta, l'amica del cuore, dedita al volontariato, e quella dei suoi genitori, uniti in un matrimonio stanco nel quale la madre nasconde un tragico segreto. Ma dopo alcuni mesi, Greta si scontrerà con una realtà ben diversa che si ripercuoterà sulla sua vita, travolta da verità inimmaginabili. Delusa e sconcertata, Greta smarrirà la gioia di vivere e si preparerà ad affrontare l'ultima, drammatica decisione. Ma la sua amica Carlotta saprà indicarle una nuova strada.

Un'antologia intima, improntata a un difficile e doloroso "viaggio dentro sé", tra immancabili rimorsi e rimpianti, dentro i propri disagi. Dodici storie che raccontano la scoperta e la rivelazione, la consapevolezza degli errori commessi, l'impossibilità di comunicare col mondo circostante e rendersi credibili... Ma anche il riscatto sociale, come dono della vita, in un passato che è filo conduttore con le sue memorie, quel passato che ci ha formati ed è parte di noi e dal quale non ci si può mai distaccare. Alcuni tra i protagonisti ne accettano e assecondano il ritorno e ci si confrontano, anche quando fa male, in cerca di aiuto e perfino di conforto e incoraggiamento, forse di risposte, forse di perdono, magari anche di rinascita.

Rommell e Steve, due storie che si intrecceranno in modo impensato, due destini che diventeranno uno solo. Rommell troverà in un circo itinerante una famiglia disposta ad accoglierlo, composta da nani, trapezisti e mangiafuoco. Nucleo famigliare insolito ma che lo aiuterà e proteggerà dal suo passato quando lo stesso tornerà a fare capolino fra i tendoni del circo. Ma quando il mondo del circo incontrerà quello delle auto, Steve riuscirà a superare la perdita del padre con grandi difficoltà. Storie di due ragazzi e del loro viaggio per diventare uomini tra insuccessi e delusioni.

Emma e il marito Sergio vivono in una villa affacciata sull'Adriatico, tra ipocrisie coniugali e insoddisfazioni reciproche. La loro unione sopravvive a una convivenza difficile, soprattutto per Emma, che tra avventure occasionali e nuovi amori imprevisti, cerca di costruirsi una nuova vita sentimentale ma senza rinunciare agli agi materiali che il marito le garantisce. Attraverso vari cambi di scenari e relazioni, Emma torna all'esistenza di sempre, fino all'ultima, amara sorpresa che sarà proprio Sergio a "regalarle". Due persone le rimarranno vicine: Lara, un'ex compagna del liceo ora giornalista e Dima, un uomo d'affari di origini russe dalla fama equivoca. Ma il destino ha in serbo per lei altre scelte non facili, che cambieranno il rapporto di Emma con sé stessa e con il mondo.

1795, Lodi. Giordano e la cugina Valeria soccorrono un forestiero ferito nel corso di un agguato in mezzo alla campagna. L'uomo racconta di arrivare da Milano per affari, ma il suo vero obiettivo è creare un gruppo di persone che si oppongano al governo austriaco. In uno scenario di occupazione austriaca e insospettabili spie, Giordano e Valeria verranno travolti da eventi che faranno la storia, ma anche da situazioni sentimentali personali che ne muteranno il destino. Fino al maggio del 1796, quando Lodi verrà invasa dall'esercito di Bonaparte che ingaggerà battaglia contro gli Austriaci sopra il ponte che attraversa il fiume Adda. E la vita dei protagonisti non sarà più la stessa.

È meglio aumentare la fertilità maschile per ottenere una gravidanza, decide Betta, piuttosto che farsi imbottire di ormoni. E l'alimentazione con cibi ricchi di antiossidanti è fra i consigli di un lungo elenco. Anche gli asparagi ne sono ricchissimi ed è aprile, mese in cui se ne trovano tanti e a chilometro zero, ma a chi chiedere come cucinarli se non a zia Wanda? Nonostante abbia ottant'anni, zia Wanda è sempre bene informata. È un buon motivo per andare a raccoglierli e Betta ci si reca insieme a Stefano, Carla ed Enrico. Così facendo, tra un'uscita e l'altra, piatti a base di asparagi e le immancabili telefonate di zia Wanda, si ritroveranno coinvolti nelle ricerche del dottor Carulli, l'ex medico di famiglia di zia Wanda, misteriosamente scomparso dal paese.

Nella città di Asheville, un vile assassino vorrebbe far passare la morte di un giovane come la conseguenza di un evento accidentale. Al "Winding Creek Stables", un rinomato maneggio, viene assassinato Gabriel, il figlio del giudice Maxwell Patterson che lavora alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti. Visto il nome altisonante della vittima, l'indagine viene affidata al detective Molina, l'unico in grado, passo dopo passo, di ricomporre tutti i tasselli del mosaico fino a risalire, non senza colpi di scena, al nome e al volto all'esecrabile omicida.

Sara, accoccolata sul divano, guarda sua madre dormire. Un rumore la distrae dai pensieri. Non ne indovina la provenienza, ma gettando lo sguardo oltre la finestra vede cadere una foglia. Paradigma di sua madre, un tempo verde e coriacea, oggi fragile e leggera, che con sempre maggiore frequenza e una certa monotonia le ripropone storie ed eventi del passato. Il leggero dormiveglia a cui si abbandona viene improvvisamente abitato da un susseguirsi di ricordi e voci narranti che, come davanti a un immaginario pubblico, silenziosamente si intersecano con i suoi pensieri, riproponendo momenti di una storia che le appartiene.

Nel Regno delle Due Sicilie, l'amore fra Cecilia e Aldo, marchese di Sant'Agata, dovrà difendersi dalle insidie passionali di Mazzarella, donna bella e sensuale quanto immorale, e dalle minacce vendicative di D'Irtois, disonesto e violento funzionario di polizia. Aldo e Cecilia dovranno lottare in una società preda degli sconvolgimenti sociopolitici del periodo rivoluzionario che va dal 1848 al 1860. In un contesto popolano che muta violentemente, la storia è una vera e propria immersione negli usi e tradizioni, sapori e odori dell'epoca. Alla fine toccherà alla protagonista Cecilia cercare di far sopravvivere nella nuova realtà, determinata dai tragici cambiamenti avvenuti, la propria identità, le proprie idee, i propri valori.

Può un'aspirazione profonda verso il bene, essere considerata il desiderio di alterare la realtà perché si ricomponga dai pezzi in cui è stata frantumata? Amare il lieto fine è poco realistico? Moon, un magnifico gatto soriano, sarà il cicerone geniale e intrigante che ci condurrà attraverso piacevoli bozzetti di vita tratteggiati con delicatezza e sensibilità. Una "scrittura al femminile" che non è un "genere" ma un "profumo particolare" che si può respirare tra le righe. E lo sguardo di Moon, preciso e mai banale, mostrerà gli angoli più intimi delle anime in gioco, in modo assolutamente partecipato e denso di immensa umanità. E se a risolvere il mistero delle storie che si intrecciano sotto i tetti, tra i fili di lana, internet e le trappole delle emozioni fosse proprio Moon, il gatto stregato dalla luna?