Montecovello: Alba d'autore

Edo Melzi, grazie a un personalissimo modo di raccontare vita e personaggi, attraverso un periodare semplice, asciutto, riesce ad andare oltre il plot, rendendoci consapevoli di quanto tutti siamo costretti dentro ruoli definiti e inamovibili, spesso ciechi rispetto al fluire delle cose "altre". L'allontanamento dal consorzio civile, da parte di tanta umanità costretta a rifugiarsi negli interstizi del sociale, non è materia di semplice trattazione. Melzi lo fa con un testo snello e senza fronzoli, convogliando idealmente la spinta di tutti gli animi nobili, "risvegliati", nel sogno che Barack Obama fece in piena campagna presidenziale.

Estate 1977, Angela Miras osserva con orrore il corpo quasi putrefatto dell'uomo che fino a qualche giorno prima scherzava e rideva con lei. L'uomo che popolava i suoi sogni romantici. E qualcosa, come quando si crea una falla in una diga, comincia a rompersi. Assieme al commissario di polizia Giorgio Pagani, entreranno in un vortice di omertà e sangue e si ritroveranno a combattere una guerra senza fine. I due protagonisti, legati da un filo d'amore combatteranno fino all'ultima pagina in onore della giustizia che da troppo tempo manca. Ne usciranno tutti e due illesi o sarà un'altra sconfitta per il giovane commissario?

Nathan Willoughby, padre e marito felice, parte per il Brasile con il suo amico Greg, all'avventurosa scoperta delle tribù indigene dell'Amazzonia. Nathan è sempre rimasto affascinato dalla natura selvaggia di certi luoghi, che riesce a visitare ogni qualvolta può allontanarsi dal tran tran quotidiano, fatto di vita matrimoniale, impegni genitoriali e lavoro. In Greg sembra aver trovato il partner giusto per questi viaggi, che alla fine si trasformano sempre in interessanti confronti con popoli diversi, in una commistione di avventura e scambio culturale dal sapore antico. Con questo spirito Nathan parte per il Brasile, sapendo di andare incontro a un'esperienza più estrema del solito, ma con il cuore gonfio di tutta l'eccitazione e l'aspettativa positiva di sempre. Niente di quanto sopra andrà in porto.

Eli ha una voglia matta di sentire il vento tra i capelli, di assaporare il sole sulla pelle, di inebriarsi della luce del mattino, consapevole che il mondo è anche casa sua, sapendo che c'è qualcuno pronto ad amarla profondamente, al di là di tutto. Eli vuole sentirsi giusta e al posto giusto, parte attiva dell'universo, Eli ha voglia, semplicemente, di vivere, come tutte le adolescenti, come ogni piccola ragazza che si scoprirà presto adulta. Ma quante difficoltà può nascondere questa età? Quanti muri da scalare o abbattere? È proprio in questo momento così delicato che Elisabetta Saviantoni crea un varco temporale attraverso il mezzo più potente che possiede: la sua penna. E si trova di fronte alla se stessa di un tempo, pronta ad esserne la guida, per condurla nel percorso più arduo: quello della crescita, della conoscenza personale e del rapporto col mondo "fuori". I ricordi sono un'arma affilata, amica, e nel buio di mille dubbi, problemi grandi e piccoli, sofferenze e incomprensioni, la ragazzina tutta angoli di vetro pronti a scheggiarsi, diventerà finalmente consapevole, finalmente forte, finalmente donna e finalmente Eli.

Un viaggio nell'ignoto, sospeso tra Inferno e Paradiso a rincorrere la speranza di essere veramente un angelo custode. Thomas all'improvviso diventa protagonista e vittima di questa storia; stroncato da un infarto a seguito di una grossa vincita, si ritrova a fare un corso per diventare angelo. Acquisiti i meriti, si arma di ali e aureola per diventare il custode di una bambina. In realtà è solo il primo demone di questa storia che dovrà affrontare. Una storia fatta di demoni e di santi, di anime e di spiriti, di inganni e trappole dove l'unica cosa certa è l'inevitabile continua lotta tra il Bene e il Male.