Morellini: VanderWomen
Il mito Pretty woman. Come la lobby dell'industria del sesso ci spaccia la prostituzione
Julie Bindel
Libro: Copertina morbida
editore: Morellini
anno edizione: 2019
pagine: 307
Un'indagine sulla prostituzione che sfata il falso mito del sex work. Perché la prostituzione non è un lavoro, ma un abuso a pagamento. Il commercio internazionale del sesso è al centro di uno dei dibattiti più accesi a livello mondiale, e non solo fra le femministe e gli attivisti per i diritti umani. Per decenni la sinistra liberale ha oscillato fra il pro-sex work e l'abolizionismo. Ma oggi le donne che hanno vissuto la violenza della prostituzione hanno preso la parola contro la favola di Pretty Woman, la "puttana felice", dando vita a un movimento globale che sta portando avanti una battaglia a favore del Modello nordico, l'unico modello legislativo che protegge i diritti umani delle persone prostituite. Allo stesso tempo una potente e ben finanziata lobby pro-prostituzione che comprende proprietari di bordello, agenzie di escort e compratori di sesso - impone la sua narrazione, che occulta la violenza subita dalle donne e riduce la prostituzione a un "lavoro come un altro" allo scopo di decriminalizzare l'industria del sesso, trasformando gli sfruttatori in imprenditori e proteggendo il "diritto" dei compratori ad abusare dei corpi delle donne. Nel corso di due anni Julie Bindel ha raccolto 250 interviste viaggiando instancabilmente fra Europa, Asia, Nord America, Australia, Nuova Zelanda, Africa. Ha visitato bordelli legali, conosciuto papponi, pornografi, sopravvissute alla prostituzione. Ha incontrato femministe abolizioniste, attivisti pro-sex work, poliziotti, uomini di governo, uomini che "vanno a puttane". Un'indagine approfondita, appassionata e sofferta che rivela le bugie di una mitologia tesa a truccare gli sporchi interessi di un'attività criminale fra le più redditizie a livello globale.
Dalla parte della natura. L'ecologia spiegata agli esseri umani
Daniela Danna
Libro: Copertina morbida
editore: Morellini
anno edizione: 2018
pagine: 176
In un dialogo "a tu per tu" con l'umanità, la Natura, in una sorta di personalizzazione letteraria, "ci parla", affrontando tematiche nevralgiche della nostra odierna civiltà: equilibrio ambientale, disuguaglianza sociale, predominio delle multinazionali, visione libera della sessualità. Con un approccio ecofemminista, questo breve ma fulminante pamphlet attacca il sistema capitalista e patriarcale caratterizzato dalla supremazia maschile, dove donne, animali e ambiente appartengono a categorie analoghe, considerate come proprietà e beni da dominare e sfruttare. E anche se noi esseri umani siamo parte della Natura, questo mondo ha tracciato un solco così profondo tra noi e lei, da renderla non solo estranea, ma addirittura ostile nemica. Queste semplici pagine sono un invito a conoscerla meglio, allo scopo di rispettarla. E in questo processo, cambiare noi, smettendo di modificare lei.
Manifesti femministi. Il femminismo radicale attraverso i suoi scritti programmatici (1964-1977)
Libro: Copertina morbida
editore: Morellini
anno edizione: 2018
pagine: 299
"Radicale", a partire dal '68 e fino alla fine degli anni Settanta, fu soprattutto il "soggetto imprevisto" del femminismo. Con la sua peculiare combinazione di rabbia e proiezione utopica, il manifesto politico è il genere che meglio si presta a restituire la complessità di quella straordinaria stagione che segnò la presa di coscienza delle donne, attraverso un drastico ripensamento delle relazioni tra loro e della forza che da questo deriva. Riletto attraverso i suoi manifesti, il femminismo radicale sconvolge la banalizzazione corrente di ciò che è stato per riconsegnarci la testimonianza della sua verità e un'immagine in movimento di ciò che potrebbe essere.
Nonostante il velo. Donne dell'Arabia Saudita
Michela Fontana
Libro: Copertina morbida
editore: Morellini
anno edizione: 2018
pagine: 415
In Arabia Saudita, il Paese più opaco del mondo arabo, le donne sono confinate nel ruolo disegnato dalla Sharia, dipendono a vita da un guardiano e sono segregate nel mondo femminile. Ma dietro questa cortina di ferro sono proprio le donne a esprimere le più forti istanze di rinnovamento e, dopo anni di battaglie, hanno infine ottenuto il diritto di guidare l'automobile. È quanto Michela Fontana ha scoperto vivendo e lavorando due anni e mezzo a Riad, durante i quali ha esplorato dall'interno la società saudita, incontrando attiviste, donne d'affari, studentesse, giovani professioniste, islamiste radicali, scrittrici, semplici mogli e madri. "Nonostante il velo" è una polifonia di voci. Attraverso lo sguardo delle donne racconta i paradossi e le ambiguità del Paese che ha ispirato alcuni dei più pericolosi movimenti fondamentalisti, fornendo una chiave di lettura per interpretare un mondo islamico che fatichiamo a comprendere, semplicemente perché non lo conosciamo.