Moretti & Vitali: Andar per storie
Bandiere bucate. Viaggio dentro una rivoluzione
Dieter Schlesak
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1997
pagine: 188
I rintocchi della luna: divagazioni sul mito di Peter Pan
Cristiana Torri Vitali
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1994
pagine: 147
La mela d'oro. Mito e destino
Susanna Mati
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
pagine: 165
Sono pochi i libri che, come ha detto Kafka, "mordono e pungono". La mela d'oro è un libro di questo tipo, inquieto e inquietante, che interroga con implacabile lucidità le tracce del destino, interrogando le parole con cui esso si è declinato nell'Occidente, nella terra estrema, che è, fin dall'inizio, sempre, sull'orlo del tramonto. Susanna Mati intesse così una storia, che la coinvolge e che ci coinvolge, che chiama a un viaggio che ci porta dal giardino delle Esperidi fino alla "regione piatta", la nostra, del nichilismo, guidati in questo viaggio dall'inesausto riflesso della mela d'oro, che ci segue e ci guida fin nelle caligini di una bassura inerte e apparentemente senza memoria. Infatti, anche quando si è tentati di cedere alla depressione nichilista, "come se fossimo accaduti senza nostra responsabilità", c'è qualcosa che spinge ad andare avanti. A narrare ancora se stessi, "riuscendo così a convincersi della giustezza della propria trama, riconoscendo e assolvendo il proprio fato". Paradossalmente è proprio decidendo e assolvendo il proprio fato nella narrazione, nella fabula, che si è portati oltre il destino stesso. Si è portati a riconoscere che la propria ricerca è dentro "l'inesausta ricerca-ricreazione da parte dell'intera cultura occidentale dell'hypermoron, di quell'impossibile che va al di là del destino".
Se la storia ha un senso
Remo Bodei
Libro: Libro rilegato
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2008
pagine: 125
"È possibile intendere il senso della storia in cui siamo inseriti, ma che ci sovrasta? È certo indispensabile averne qualche idea, per orientarci e agire con maggiore consapevolezza. Eppure, anche a volerci limitare al segmento più corto di questa storia, come pretendere di ripercorrere l'intreccio delle miriadi di vite individuali o l'innumerevole varietà delle imprese, dei miti, dei sentimenti, dei valori e dei concetti elaborati dall'umanità nel suo cammino? E come presumere di farlo se i nostri criteri di giudizio vacillano, erosi dal moderno "nichilismo" che li svaluta e li mima nella loro assolutezza? Le pagine di questo libro hanno lo scopo di farci riflettere sulla mobile realtà in cui siamo immersi e sugli atteggiamenti che assumiamo nei suoi confronti. Un'opera non vana, questa, se si ragiona per assurdo e si cerca di immaginare quale sarebbe la nostra attuale capacità di collocarci nel mondo se tale lavoro di scavo nella storia non fosse stato eseguito. Ma anche un'opera utile, spero, per disincagliarci e prendere le distanze dai pregiudizi e dalle banalità che circondano spesso i discorsi sulla storia, sulla "fine della storia" o sulla "perdita del senso storico". (Dalla prefazione dell'autore)
Ninfa in labirinto. Epifanie di una divinità in fuga
Susanna Mati
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2006
pagine: 145
La ninfa. Il suo carattere inafferrabile emerge in questo libro da un excursus in cui si susseguono momenti filosofici e luoghi poetici. La sua figura misteriosa e appariscente si specchia nell'andamento narrativo del testo. Invasiva e maniacale, attratta verso il basso, mobiissima e incatturabile, di questa piccola semi-divinità è forse possibile reperire una 'filosofia' grazie ai concetti platonici di vita e movimento, attribuiti all'anima mundi. Attraversando la distesa delle sue successive incarnazioni femminili (Kore, Clizia, Arianna...), inevitabilmente si leverà una voce lirica - cantata da Porfirio, Nietzsche, Warburg, Montale... - che condurrà alfine a scorgere la drammatica reciprocità tra Ninfa e Labirinto: tra solitudine dell'anima e luogo del transito e della perdita. Da sempre incline alla discesa cosmica, questa creatura attraversa oggi un'indubitabile decadenza materiale; ma, quale emblema della Ninfa demonica, riesce ancora a costituirsi come un'inudibile, immanente musica delle sfere: il canto e il moto stesso del mondo.
Il racconto ulteriore. Ovvero, il gesto narrativo del filosofo
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2006
pagine: 136
Cosa accade quando i filosofi tornano a narrare? Senza allontanarsi dal loro cammino di conoscenza, alcuni pensatori si affidano in queste pagine al gesto narrativo. Il loro intento è di accostarsi con sempre maggiore approssimazione all'essenza delle cose. Alcune questioni che rivestono un rilievo decisivo nel pensiero contemporaneo lasciano la rassicurante forma saggistica e si aprono alle mobili strutture del racconto, all'emozione di una storia. Dodici autori si affidano alla narrazione per dare vita a un racconto ulteriore, che promette un senso più lontano di ciò che è rivelato, antecedente all'intelligibilità. Un elemento è comune a tutte le narrazioni che questo libro consegna al lettore: al linguaggio che designa, si oppone il linguaggio apofantico che non crea ma disvela, in un lasciar apparire senza presupporre una volontà causale. Queste storie vogliono far pensare a un fuoco fra le erbe di un campo. E in realtà ogni pagina possiede questo lontano lampeggiare. L'occhio ne subisce la forza. Ma è un fuoco che non sta lì per svuotare lo spazio periferico, bensì per dargli movimento ed equilibrio. Aprendoci alla possibilità di aggiungere finalmente una frase inedita al nostro discorso ripetitivo sul mondo.