Mursia: Argani
Squallore. Un libro per spiriti audaci
Pierangelo Dacrema
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2024
pagine: 128
Pandemie e altre poesie civili
Giuseppe Langella
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 94
“Sfocia ogni crisi in una pandemia: questa è la legge del mondo globale, il tempo del realismo terminale. Una Spoon River dell’anima mundi è questa di Giuseppe Langella, un nocciolo del mondo che, respirando, trapana il pianeta per intero. Naturalmente qui, il funambolico quanto consapevole autore, transita per le riserve della storia letteraria, ma con piede leggero, quasi come se non vi attingesse. Così la traccia dantesca fa solo capolino e l’appalesarsi del percorso narrativo sarebbe ariostesco alla Fenoglio, se non si conclamasse anche un cenno del gusto popolare della ballata medievale, ad avvertita portata di mano. Langella, di formazione milanese, sciacqua i panni nel melting pot della penisola attuale e il frammento inglese o comunque sempre d’oltralpe, si mescola con il termine colto, senza temere il referto giornalistico. Allora, la lettura di questo tutt’uno di pagine in corsa, ci affastella fuori dal confezionamento abitudinario, nel sapore dei giorni di spaccatura irreversibile del linguaggio, che ci è dato consumare, in questa liberazione dal cementificio del tardo Novecento, oggi totalmente fuori tempo”. Guido Oldani
L'occhio di vetro. Racconti del Realismo terminale
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2020
pagine: 154
A due anni di distanza da "Luci di posizione. Poesie per il nuovo millennio", antologia del Realismo terminale a cura di Giuseppe Langella (Mursia, Milano 2017), questa nuova silloge per la prima volta allarga lo sguardo a quei narratori contemporanei (otto, attivi in diverse realtà geografiche del nostro Paese e due di essi di origine e lingua madre straniere) che hanno inteso condividere le ragioni culturali, morali e stilistiche del movimento, così come esso si è delineato attraverso un lungo percorso di teorizzazione e riflessione: il saggio introduttivo ricostruisce la storia del movimento a partire dalle prime intuizioni presenti nell'opera e nell'apostolato intellettuale di Guido Oldani, fino al saggio "Il Realismo terminale" del 2010 e al "Manifesto breve" del 2014, per proseguire con le numerose iniziative editoriali e pubbliche di questi ultimi anni. Vengono poi messi in evidenza i principali problemi della tarda modernità: il trionfo della civiltà delle macchine, l'alienazione dell'uomo, l'accatastamento dei popoli, il passaggio dalla società dei consumi a quella dello scarto, l'inselvatichimento delle città, l'incapacità di comprensione storica dei fatti, la distopia, la crisi del principio di realtà, e così via.
Le voci dei bambini. Poesie 2007-2017
Margherita Rimi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2019
pagine: 72
“Dicono che esiste un Dio dei bambini Sono sicura che esiste. Il Dio dei bambini che non cancella le loro parole che non dice che sono bugie. Giovanni Pascoli ci aveva abituati all’idea, non senza ragione, che dentro di noi si accampi un fanciullino, una specie di Pinocchio che, al passare degli anni, resta immodificato mentre a noialtri accade quello che sappiamo. Un dialogante, ingenuo e semplice, che ci riconduce a una piccolissima età dell’oro, con cui inconsapevolmente ci confrontiamo di continuo. Bene, il fanciullino in questione è evaso, è riuscito a sfilarsi dalla gabbia connettivale del nostro corpo e chi s’è visto s’è visto. A mano a mano però che le genti si accatastano fra di loro fin quasi alla totalità degli esistenti, la stessa cosa capita ai bimbi, come un mazzo di carte da gioco che si compenetrano fra di loro. Sorgono così una miriade di neofanciullini che praticano un linguaggio dolente e confuso ma anche creativo e luminoso. Diventano cantori ognuno del proprio calvario personale. Nasce un sommesso teatro dell’anima; anime coatte e violate ma pur sempre anime, cioè fautrici di un parlare novellante, cupo e stridente, dolcissimo e fatato. Il male e il bene si mischiano come due acque con diversa pulizia. La fogna torna a separarsi dalla fonte, gomito a gomito. Margherita Rimi, che riesce a fare in modo che questo linguaggio non vada dissipato, lo adatta e lo fa germogliare in un infantile e adulto quanto potente canzoniere, effetto collaterale umanissimo della presente catasta umana”. (Guido Oldani)
Il fuoco e il nero
Jidi Majia
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2019
pagine: 80
“È tempo questo in cui i cinque continenti sono diventati uno, così come si avvia analogamente a succedere per i pianeti del sistema solare e i popoli si mescolano fra di loro come i grani di riso di un’unica porzione. Qui, se la natura si guarda a uno specchio, scopre di avere l’aspetto di un mutevole manufatto. Nel citato accatastamento, ogni chicco di riso, se è in grado di conservare la propria identità, può partecipare alla costruzione di un unicum armonico e respirante in un nuovo tempo. È questo che viene alla mente, mentre ci si accinge a licenziare i versi di Jidi Majia, autorevole poeta della terra di Li Po, in lingua italiana, sul suolo di Dante. Le culture d’Oriente e Occidente sono come un tappeto in cui il lato sul quale compare il disegno e quello dove fervono i nodi si possono fra di loro scambiare le parti, producendo un’opera complessiva, che è la somma delle due superfici citate. Questo mi viene da proporre, osservando la mondialità con occhio «realistico terminale». Il contributo significativo dell’opera di Jidi Majia, nondimeno, è dato anche dal fatto che i suoi testi danno voce alla propria cultura antica e regionale dei Nuousu, che egli fa rilucere nel panorama della nazione più popolosa del mondo. Questa traduzione è un passo storico che la Collana Argani sta compiendo, consapevoli che le strade esistono solamente se hanno un proprio inizio. E tale è esattamente l’intendimento che vogliamo adesso realizzare qui”. (Guido Oldani)
Il Monviso e il suo rovescio
Beppe Mariano
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2019
pagine: 86
“Beppe Mariano è arrivato al pieno della sua maturità. Il suo centro gravitazionale è dato dal Monviso, triangolo isoscele perfetto, dal cui costato prende le mosse il nostrano placido Don: è il Po, che nutrendosi dei suoi affluenti di destra e di sinistra, ricorda la geografia che abbiamo imparato sui banchi di scuola. Mariano però, non è solo il custode dei rubinetti di questa sovranità fluviale, ma delle pendici di questa strana piramide che, nel treno delle Alpi, ha a che fare con l’ex fratello siamese, il Cervino. Con i suoi versi, il poeta cuce la nostra lingua al tessuto occitano. Le greggi sono lì per dimostrare antiche memorie e stupore per il presente. La lingua poetica di questa raccolta passa dall’agile disponibilità di un ricco dizionario proprio, allo spedito corpo a corpo semplificato della storia odierna che incalza. Si sente ancora l’eco dei passi degli elefanti di Annibale, braccata però dal diluvio universale dei popoli che ad accatastarsi, dalle metropoli, giungono fin lì. La magia del paesaggio, allora, si embrica con l’instabilità del presente e l’incertezza del divenire. L’autore, che non trascura qualche rapida incursione nell’ironia, non rinuncia a nulla né della storia né del leggendario. Certo, le sardine hanno scalato la montagna ma il Monviso, per il quale Mariano ha scritto le poesie più belle dedicategli nel nostro tempo, annota tutto sui versanti che diventano delicate tavole della narrazione di un nostro discreto quanto singolarissimo nord”. Guido Oldani
La guancia sull'asfalto
Guido Oldani
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 100
“E dorme con la guancia sull’asfalto, lungo quanto una scopa col cappello, a una spanna gli passano le ruote dei camion che lo sfiorano di lato”. “Attendevamo da tempo che il fondatore del Realismo Terminale desse un saggio compiuto della sua produzione più recente, a dieci anni dal Cielo di lardo; ed eccoci serviti, con questo lauto dono di novanta poesie, tante quanti i numeri della tombola. Suggestione per suggestione, a scorrere i titoli, spavaldamente icastici nella loro asciutta referenzialità, viene subito da pensare alla smorfia, dove sono racchiusi e spiegati tutti i casi della vita. E questo è, in fondo, il libro di Oldani: un variopinto caravanserraglio di oggetti e di persone shakerati nell’immensa betoniera del terzo millennio. Facendo leva sul portentoso congegno della similitudine rovesciata, sua geniale invenzione, riscrive a briglie sciolte la realtà e l’immaginario, fino a darci, con sorprendente facilità, una nuova enciclopedia del mondo. Non aggiunge parole al vocabolario, ma «amplifica la dimensione del linguaggio, provocandogli una precisa mutazione espressiva». Peraltro, a tanto egli giunge senza ricorrere agli effetti speciali cui si affidano parecchi suoi colleghi, convinti che non si possa scrivere vera poesia senza fare gli oscuri o i preziosi: colpisce, al contrario, nei testi di Oldani, la relativa semplicità dei mezzi impiegati, che ricalcano, a volte, moduli e ritmi fin quasi popolareschi. Oldani invera il monito secondo cui bisogna farsi piccoli per essere grandi in un altrove. Ma dietro il fanciullino esuberante, che sa godere, per istinto, di ogni minima cosa, si nasconde l’uomo che ha conosciuto le crudeltà del mondo, anche se prova ad ammorbidirle a colpi d’ironia: ciò che il titolo della raccolta esprime così bene, nella sua forma ossimorica.” Giuseppe Langella.
Q. e l'allodola
Vincenzo Mascolo
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 80
"Vi è in questi versi un’allusione acuta a una delle due salite, a scelta, della 'Divina Commedia'. Qui, l’autore traversa una foresta oscura o un limbo, che sono costituiti dalle congetture della metrica, delle strofe, dell’avvalersi di terzine e nominando persino i versi alessandrini. Lo scorrimento del percorso avanza lucidissimo, invocando anche la sapienza prossima alle intelligenze di Wittgenstein. Dietro ogni tornante dell’avanzamento, pur impreziosito dalla quota e dalla levità dell’ossigeno, compare implacabilmente lo stesso paesaggio. La totalità delle sperimentazioni è lì presente e non sembra muovere passi avanti. Ecco perché la bile pare essere l’unica possibilità del poeta, uno sgradevole quanto generoso filo verdastro, che non consente, se non per isolati respiri, l’uscita dal labirinto. Mascolo, che sa della stagnazione tremenda della poesia italiana, e forse occidentale, attuale, non a caso si aggrappa ai corrimano dei giovani compositori musicali, per ossigenarsi di più. Sembra incredibile, ma è chiarissimo, che persino Queneau, maestro e giocoliere degli stili, diventi per Vincenzo Mascolo un Virgilio asciutto di risorse, come il deserto lo è dell’acqua. Sono questi i versi della consapevolezza di un tempo poeticamente frenato, che intorno al freno cerca l’unica apertura verso una letteraria possibilità. Ecco l’omega. L’amor che move il sole e l’altre stelle è la siderale e terragna allodola canterina dell’infanzia, ma il suo eventuale canto è più quello elegante delle sirene che non l’altro, coatto, del millennio terzo, nostra meraviglia." (Guido Oldani)
Luci di posizione. Poesie per il nuovo millennio
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2017
pagine: 80
“Antologia del Realismo terminale a cura di Giuseppe Langella Oggigiorno è stipato il mar mediterraneo come una bagnarola col bucato, salato, che a guardarlo mette sete. intorno è totalmente di cemento con i corpi infilati in tutti i buchi, lumache senza guscio e con lo sfratto che a vicenda sorbiscono le urine con le cannucce della cocacola se no, l’arsura è causa delle guerre tra i popoli cui strangola la gola.” (Guido Oldani)
Five moments for J. C.-Cinque momenti per J. C.
Ugo Mursia
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 40
Ugo Mursia, editore e traduttore, amava due cose: i libri e il mare. La terza, Joseph Conrad, era la sintesi delle sue passioni. Cinque momenti per J.C. è allo stesso tempo un omaggio poetico allo scrittore anglo-polacco e una magistrale sintesi delle sue principali opere riassunte mirabilmente in brevi e potenti versi. Pubblicato negli anni Sessanta in sole cinquanta copie destinate agli amici, questo piccolo e prezioso volume viene riproposto al pubblico nel centenario della nascita di Mursia.
Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia
Daniela Marcheschi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 304
Chi sono i poeti più significativi del nostro tempo? Travolti dall'iperproduzione amplificata dai nuovi media, disorientati dalla latitanza dei critici, spesso i lettori di poesia si muovono confusi tra le pagine, privati di solidi strumenti di analisi e valutazione. Questo volume, firmato da Daniela Marcheschi, uno dei critici oggi più autorevoli, propone l'opera di 21 poeti italiani, giudicati variamente rappresentativi e validi da molteplici angolazioni; di ciascuno fornisce un profilo bio-bibliografico e critico fondamentale per comprenderne genesi ed evoluzione dell'opera artistica. Il risultato è un'antologia in prima persona che, non solo, riapre il dibattito sulla poesia italiana di oggi su basi critiche rinnovate, ma fornisce al lettore le linee-guida per comprendere caratteristiche e peculiarità del "movimento" poetico italiano. Un'opera che parla al pubblico, ai poeti e al mondo della critica.
Spigoli del sonno
Tiziano Rossi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 126
"Il lavoro del poeta Tiziano Rossi sembra emblematico ad esprimere, nella piena maturità dell'autore, il passaggio di scenario nella nostra generale frattura in corso. I continenti, calamitati ineludibilmente dai prodotti dominanti nelle metropoli, non eliminano i canoni ma ne creano, nei casi migliori come qui, degli ulteriori. Questi brevissimi racconti, al limite tra poesia e prosa, quasi definitiva, sono qui ospitati nella collana Argani, per la qualità dell'esito ma anche per essere l'estremo raggiunto, da un' evoluzione di storia poetica, senza discontinuità di stile o discrepanza nella scelta del materiale ispirativo. Così, il connettivo estetico e antropologico del cambio di millennio viene affrontato con garbo e destrezza, dilatandolo e visualizzando verticalità semicelate, ironiche ma anche agghiaccianti; decifratorie in controluce di un preludio, non solo poetico narrativo, che è anche quasi una conclusività."