Musicaos Editore: Poesia
Mutomutas
Oronzo Liuzzi
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2020
pagine: 106
Sono versi, quelli di Oronzo Liuzzi, dal forte impatto emotivo, che plasmano la varietà di forme di vita e di schemi delle relazioni tra gli uomini non solo dell'ultimo periodo della storia dell'umanità. Oronzo Liuzzi attraversa i momenti tossici delle durezze, sofferenze, tensioni e delle crudeltà che affliggono il destino dell'uomo. Come sostiene l'autore “ogni giorno sopportiamo inutili spettacoli. Sedotti dal mercato incontrollabile e selvaggio, l'ipocrisia, la falsità e l'ingiustizia dominano e predominano la nostra epoca. Molti esseri umani periscono l'esplosione, ma la principale vittima è l'umanità. Il dialogo può far cambiare il modo di vivere dell'uomo su questa terra, la vita chiede giustizia.” La speranza di cambiare radicalmente il nostro ritmo di vita, diventa soprattutto un esercizio di autogestione terapeutica e di responsabilità individuale, per una continua conquista solitaria dell'essere. Dalle buie profondità dell'oceano Oronzo Liuzzi nuota per risalire verso la luce.
La gravità terrestre
Elio Tavilla
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2020
pagine: 92
Sono versi, quelli di questa nuova raccolta di Elio Tavilla, in cui sembra cadere la soluzione di continuità tra mondo naturale e mondo dell’uomo, nel combaciare di due universi che trova compimento nel componimento, “La gravità terrestre”, che dà il titolo alla raccolta. Leggiamo, in un incrociarsi di riverberi, segnali, tra passato e presente, il trascorrere del tempo nelle stagioni dell’uomo, dall’infanzia alla maturità. Il racconto di un mondo “vegetale”, appartato, che è un ritorno al passato, dall’immediato Dopoguerra al proliferare delle fabbriche, con la trasformazione del paesaggio dovuta all’industrializzazione. Un mondo visto da parte di un’“avanguardia grigia che preme alla battaglia / come grigie sono le perentorie zone / metropolitane”, dove è costante il desiderio di recuperare un contatto umano, “la voce cristallina dei parenti stretti ti dirà / che sei esistito una volta sola e quella / neppure la più importante”.
La lunga partenza
Antonio Palumbo
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2020
pagine: 96
C’è in queste pagine incandescenti un corpo ferito che «si ritira dal mondo», si stacca in un a parte dalla folla e come l’animale in punto di morte cerca il buco in cui «passare». Il corpo sanguina e mostra le piaghe, ma se ne sta in scena senza cadere mai nell’osceno. Nell’epoca della pornografia il poeta evita la trasparenza. C’è un corpo che si scorpora, allontanandosi dal «coro senza core» e finendo murato nei labirinti di una feroce solitudine. Nello svincolo di un’interminabile partenza/assenza, temprandosi nell’isolamento di un palcoscenico privato, dove si perde sangue come sopra un «tagliere», l’Io non rinuncia all’ipotesi di un Tu, pressante, a volte presente, spesso l’Assente con cui dialogare, in cui trovare un senso alla natura del tempo. Il corpo «inerme» senza il coro, in un aldiquà di muri e varchi impossibili, nei vortici di un moto in cerca di spiragli, in un corpo a corpo con le parole, in tentativi di volo, in un velo di echi palesi o nella trama, da Dante a Hölderlin, da Montale a Celan, da Caproni a Nick Cave e altri ancora. Ed eccoci, nonostante le fughe, nelle spirali del tempo che è partenza perenne e ininterrotto, implacabile addio.
Pane, lavoro e sangue
Elio Coriano
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2020
pagine: 112
"Pane lavoro e sangue" nasce nel 2018, su iniziativa del Club per l’Unesco di Galatina (Le), che chiede a Elio Coriano di ricordare, coi suoi versi, “I Caduti del Cristo Risorto”, del 19 aprile 1903. Il Club per l’Unesco di Galatina, in collaborazione con il Comune di Galatina intese celebrare, nel 2018, la memoria di quei giovani galatinesi che in quella data vennero uccisi, vittime della miseria e dello sfruttamento, contribuendo con il loro sacrificio al risveglio della coscienza civile nel Salento che portò alla pronuncia di uno dei Primi Contratti di Lavoro tra Contadini e Agrari. Nel 2018 venne presentato, per la prima volta il recital poetico musicale “Galatina 1903, Pane lavoro e Sangue”, scritto da Elio Coriano. Questo volume raccoglie i testi poetici nati da questa esperienza, con due interventi critici scritti per l’occasione da Mauro Marino (Fondo Verri / Spagine) e dallo scrittore Giuseppe Cristaldi.
Primo fuoco
Eleonora Nitti Capone
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
pagine: 92
“Primo fuoco” è l’esordio poetico di Eleonora Nitti Capone. Nei versi dell’autrice c’è l’intenzione di ricucire un sentiero interrotto, mettendo in contatto due dimensioni, in una sfida mediata dall’accettazione da parte dell’uomo di mettersi al margine rispetto all’animale. Si descrive una mutazione storica nei rapporti tra uomo e natura, Madre nutrice abbandonata e vilipesa. Esiste un elemento titanico, un riferimento alla grandezza del divino, alla sua presenza nella natura. Ciò che avviene è una fusione del corpo e dello spirito con il corpo e con lo spirito della natura, in cui l’io poetante è immerso. Il congiungimento con la natura va al passo con il disgiungimento dalla famiglia umana, dall’esistenza vissuta come aggressione sistematica. “Primo fuoco” colpisce per la coerenza e la misura, per un linguaggio che interroga, evocando luoghi senza la necessità di un tempo definito, con influenze classiche e confrontandosi con le tematiche attuali del rapporto tra poeta, ambiente, ecosistema. “Primo fuoco”, lascia il lettore in uno stadio simile alla sensazione che si prova nei paraggi della verità, capace anche solo per un attimo di mutare la nostra percezione della realtà.
All'alba in punto
Anastasia Arnesano
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
pagine: 96
Delicata, a tratti timida, profonda e coraggiosa. È ‘All’alba in punto’, raccolta di esordio della giovane autrice salentina Anastasia Arnesano. “Questa raccolta, scritta in nove anni, dal 2010 a oggi, umilmente ispirata all’elegante introspezione petrarchesca, al suo incontro con il pensiero agostiniano e con Seneca nella celebre lettera ‘L’ascesa al Monte Ventoso’, si propone come travaglio spirituale della notte, itinerario che ha come meta l’inizio di un nuovo giorno”. Un percorso interiore, un viaggio nel proprio sé, alla scoperta dei punti di forza che cela lo spirito, delle sue debolezze, dell’approfondimento lirico dell’io e dell’importanza rivestita da ogni momento dell’esistenza. “Ho iniziato a scrivere per rabbia, come forma di protesta, di dissenso nei confronti di tutto ciò che è poco umano. Ho iniziato a scrivere per dare voce alla mia voce interiore… Scrivo per amore di me stessa, della donna che sono e che diventerò, per amore della vita, unico vero bene… Ti aspetto. All’alba in punto. Ti aspetto alla tua alba. Ti aspetto nel preciso istante in cui vorrai condividere con me gioie e paure, stanchezza e infermità, per cadere, soffrire e poi rinascere insieme.”
Figura
Paolo Fichera
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
Il poeta Paolo Fichera torna in libreria con una nuova raccolta. A sei anni da “Bosco” (Anterem Edizioni 2013) esce “Figura”, il quinto libro dell’autore (vincitore del Premio “Lorenzo Montano” nel 2012) i cui versi a oggi sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo, arabo, serbo-croato, albanese. “Figura”, scritto tra il 2011 e il 2019, è la costruzione in versi di una cattedrale. Il libro, strutturato su più livelli formali, si muove in un’unica tessitura, in cui la conoscenza avanza nel telaio tendendo il filo, retrocede a fissare l’intreccio e riavanza a tessere la trama. Più che un libro di poesia, “Figura” è una mappa, un codice, un bosco. Ogni lettore potrà adagiarsi in una delle 25 sezioni in cui è suddiviso il libro, essendo la raccolta leggibile sia nella sua totalità, sia nelle sue singole parti. Al di là di ogni descrizione, “Figura” è un gesto d’amore verso la vita e la conoscenza, intese come sequenze interconnesse di un’unica perpetua iniziazione. Per questo il libro, fissato su carta, non può avere una fine, almeno nel percorso umano.
Le poesie raccolte
Andrea Giuliani
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
pagine: 148
Questa non è una raccolta di poesie. Sono poesie raccolte. Raccolte per strada, nei vicoli, sul bancone di un bar, in una corsia d’ospedale, in riva al mare, sulla terra rossa, tra i rami degli ulivi, nei piccoli borghi del sud, dentro casa. Ovunque esse si manifestino. È la poesia che ti viene a cercare e ti chiede di essere scritta. Il poeta è soltanto il mezzo attraverso il quale la poesia, insita in ogni elemento attorno a noi, si rivela. È la bellezza che diventa parola, è il dolore che da sentimento astratto diventa un tratto di penna angosciato e ricalcato con rabbia. Il potere delle parole è qualcosa di incommensurabile e può essere assai pericoloso. La parola può ribaltare situazioni irrecuperabili, può travisare la realtà, può comandare popoli. Non sottovalutate le parole. Non sottovalutate la poesia. Attraverso la scrittura l’unico obiettivo che mi pongo, che definirei più una speranza, è quello di trasformare uno sfogo in qualcosa di positivo. Cercare di suscitare nel lettore un’emozione pura, magari labile e sfuggente, ma in grado di lasciare un eterno bel ricordo.
La manutenzione della solitudine
Giuseppe Semeraro
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
Versi che ritornano come un mantra, si fanno preghiera, rabbioso monito, denuncia. Versi da maneggiare con cura, custodire, donare, come si fa con le cose rare, fragili e indistruttibili. Una sinfonia di parole che sonda l’esistenza, dalla levità di un battito d’ali di farfalla alla concretezza di un indirizzo in tasca di uno straniero senza nome né vita. Parole che assumono un peso specifico, un equilibrio stabile eppur mutevole come le stagioni, l’animo umano e le suggestioni che affiorano ad ogni lettura. Nella società dell’iperconnessione, della comunicazione coatta, fare manutenzione della solitudine è un atto di coraggio, un imperativo etico. E con il mare in faccia, la solitudine si fa esperienza, vuoto fertile, aprendo le porte al peso vero delle cose. Giuseppe Semeraro restituisce l’essenziale, incrocia parti profonde ed inesplorate del lettore costringendole a venire fuori, gli dà forma, le nutre. Tre preziose frecce al suo arco: l’arte dell’introspezione, l’abilità di ascoltare i mondi del dentro e del fuori e il dono del concreto. La solitudine incontra l’umanità, la moltitudine, ritorna al mondo bagnandosi della sua bellezza, incontra altri occhi e trabocca d’infinito.
Il porno sepolto
Emiliano Michelini
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
“Il porno sepolto” è un poema in ottave di endecasillabi in rima nel quale si racconta l’educazione sentimentale e sessuale di un giovane nato negli anni settanta e vissuto nella provincia romagnola, a Cattolica. Ai bordi dei campetti da calcio, nei giardini pubblici, nelle fumetterie, il giovane fa la conoscenza del porno, su giornaletti e vhs, insieme alla conoscenza della poesia. Entrambe le cose segneranno la vita del giovane. Il consumo pornografico nell’epoca pre-internet, quello delle edicole e dei chioschi, quasi sempre in clandestinità, si intreccia con la conoscenza, senza soluzione di continuità, dei brani letterari di Manzoni, Verga, e degli altri classici della letteratura appresi sui banchi del liceo.
Moifà di Terravecchia
Mario Matera Frassese
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
pagine: 76
“Il moifà è un canto che affonda le sue radici lontano nel tempo come espressione coreutica spontanea che oscilla tra il sacro e il profano. Una voce introduce e il coro commenta. Con questo ‘relitto culturale’, secondo la definizione di De Martino, si rinnova il rito antico del passaggio delle mandrie nel fuoco per allontanare le malattie e invocare la benedizione degli dei. Si ricreava in tal modo l’armonia cosmica entro la quale l’uomo trovava una sua dimensione fisica e spirituale.” (Mario Matera Frassese). “Dalle poesie emerge una figura femminile, mascherata anch'essa, quasi riemersa da un passato fatto di reminiscenze delle Antiche Madri sannite ondeggianti tra il mito e una realtà disegnata dal tempo. E anche quest’immagine, se si segue la cronologia delle poesie, sembra pian piano ‘storicizzarsi’, incarnare delle caratteristiche più terrene, e così giungere ad un presente nel quale la figura femminile non è più tratteggiata, anche se in punta di penna, ma si avverte presente, quasi a dare stabilità a quel lavoro di archeologia dei sentimenti”. (Dalla presentazione di Franca Di Conza)
Quannu te cunta ‘u core
Ada Garofalo
Libro: Libro in brossura
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2018
pagine: 146
La poesia di Ada Garofalo dipinge con il dialetto salentino ciò che accade nel mondo, in una trasposizione fedele dei paesaggi e dei luoghi del ricordo. La realtà che l’autrice racconta è tangibile, e racchiude un invito a riconoscersi per fare ritorno a sé. Il dettato del cuore, che erompe senza avviso, non può esprimersi senza che prima non si sia creato, in noi, il silenzio. È il silenzio di una notte scura, rischiarato dalla luce della luna, capace di descrivere il momento in cui le forze sembrano mancare, svanito il desiderio stesso di raccontare; un viaggio, quello del lettore, che al suo termine lo ritroverà mutato, faccia a faccia con la propria anima, “cu’ l’anima/ ca chiama,/ ca sta tantu vicina/ e me parìa luntana” (E me parìa luntana). Il punto di partenza e quello di arrivo coincidono, per chi avrà la consapevolezza che tutto è vita, il principio e la fine, lo spazio e il tempo, i ricordi, la tenebra del buio e la luce fioca, gli affetti più cari e i legami che si frantumano. L’autrice ci avrà dimostrato che il silenzio, anche quello più sottile e prezioso, non merita di essere scalfito, a meno che le parole non provengano dall'intimità del proprio cuore.

