Nerosubianco: Le bandiere
Tentati di morire... e di vivere: moderni barbari, esteti armati, indomabili, fratelli separati, camaleonti. Journée d'étude franco-italienne autour de Maurizio Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2019
pagine: 128
«Ho sempre cercato, nella misura del possibile, di offrire un quadro più vasto di quello dello specifico autore o dello specifico tema. Naturalmente c'è un rischio di dispersione. Non sono sicuro di essere riuscito sempre a evitarlo. Ma, come dice uno dei miei editori e amici francesi, io sono un passionné des chemins de traverse, ossia di tutti i viottoli, tutti i sentieri, di tutte le venuzze che si aprono sul percorso maggiore, sul letto maggiore di un fiume.» (dall’intervento di Maurizio Serra)
L'idea che uccide. I romanzieri dell'anarchia tra fascino e sgomento
Antonio Di Grado
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2018
pagine: 108
Lo spettro dell’anarchia turba, tra Otto e Novecento, il borghese europeo e tanto più gli scrittori, indecisi tra fascinazione e avversione. L’idea che uccide esplora, lungo una rete di percorsi intrecciati, una varietà di trame e personaggi romanzeschi nei quali riversarono la loro ambivalente curiosità per il mondo anarchico scrittori come De Roberto e Oriani, Valera e De Amicis, Cena e Bacchelli, Turgenev e Dostoevskij, Zola e Bourget, Tolstoj e Léon Bloy, Conrad e Orwell, Pea e Vittorini, assieme a numerosi altri (di cui alcuni poco noti come Leda Rafanelli, o ignoti come Antonio Agresti), fino a Savinio e Sciascia, a Gianna Manzini e a Maurizio Maggiani. Emerge dalle loro pagine una ricca galleria di figure e situazioni, dalle quali ogni scrittore – anche quando appare intimorito – è segretamente stregato, affascinato dal miraggio di un paradiso in terra o di una catastrofe giustiziera, di un evangelo laico o di una praticabile utopia.
Da Trotula a Vesalio. Itinerari della medicina in Italia
Willy Burguet
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2018
pagine: 168
“La medicina non sarà nata in Italia ma ha percorso tappe decisive del suo sviluppo in Occidente proprio nel Bel Paese, dall’anno mille al rinascimento quanto meno. Il volume di Willy Burguet, francofono poliglotta e amico tenace, prova a ricordarne alcune in seno a una brevità nutrita di divulgazione ma anche di avvertita passione per la cultura italiana tutta: l’opera di Trotula di Ruggiero, la prima ginecologa della storia della medicina, dottoressa della Scuola medica di Salerno; il funzionamento dell’ospedale quattrocentesco della Scala, a Siena; il manuale contro la peste del maestro fiorentino Buonagrazia; l’invenzione veneziana del lazzaretto e della quarantena; la vita straordinaria, a Padova e alla corte di Carlo Quinto, del primo anatomista moderno, Andrea Vesalio. Di più. Il libro tenta di cogliere finanche il significativo ruolo sociale delle confraternite di Firenze e delle scuole di Venezia, soprattutto quello della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia e della Scuola Grande di San Marco. Sono, tutte queste, tappe di un particolare itinerario italiano, di un viaggio nel passato della Penisola compiuto da un umanista che è anche un medico dei nostri giorni; un medico che non esita a mettersi in gioco - linguisticamente e culturalmente - per comunicare qualcosa di più di un pur serio interesse, basato su una documentazione accumulata in tanti anni di onesti studi. Perché si tratta di invitare chi si interessa di medicina e d’Italia a un tuffo nel cuore della storia di una disciplina e di un paese, spesso disastrato dal punto di vista sanitario ma orgoglioso di aver dato un forte impulso a quell'Occidente che in un modo o nell'altro si prende cura degli altri e non li rinnega e annega per vili questioni di razze, di numeri, di lingue.” (Luciano Curreri)
La scrittura che pensa. Saggismo, letteratura, vita
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2016
pagine: 152
"Al saggio capita di dover indossare il volto libero della verità sulle innumerevoli maschere dell'invenzione" (dalle pagine introduttive di Gabriele Fichera). La scrittura che pensa: saggismo, letteratura, vita è un libro che nasce grazie all'Università di Liège e mette in scena questa inquieta eventualità, questa generosa, rischiosa potenzialità. Undici critici si mettono sulle tracce di undici diversi autori di scrittura saggistica e inverano l'esperienza di equilibristi imperfetti sul filo teso fra vita e letteratura, storia e pensiero, e lungo quasi un secolo, dal 1929 al 2015. Emilio Lussu, Alberto Savinio, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Satta, Natalia Ginzburg, Franco Fortini, Cesare Cases, Leonardo Sciascia, Angelo Maria Ripellino, Luigi Baldacci, Emanuele Trevi sono seguiti da un gruppo di lettori che ha provato davvero a far squadra, in uno spirito di condivisione e di mutuo sostegno: Cadoni, Curreri, Dalmas, de Leva, Di Gesù, Fichera, Jossa, Mura, Onofri, Tanda, Traina.
Percorsi dell'immaginazione e della conoscenza nelle Operette morali di Giacomo Leopardi
Andrea Cannas, Giovanni Vito Distefano
Libro: Copertina morbida
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2016
pagine: 92
Il libro propone la mappa dei rapporti che (quasi) spontaneamente si sono prodotti fra le operette dalle quali ciascun capitolo prende spunto. Rispetto alla complessiva unità dell'opera, ad esempio, Il Dialogo della Natura e di un'Anima "chiama" quello di Federico Ruysch e delle sue mummie, in quanto rispettivamente immaginari prequel e sequel della favola ironica dell'esistenza umana. Tra il tempo di ciò che non è ancora, come l'Anima, e quello di ciò che è già stato, come i Morti, ha luogo la lunga teoria di degenerazioni e di sofferenze saggiata dai protagonisti de La scommessa di Prometeo. Una storia immensa, ma al contempo tale da non costituire niente più che «un neo, un bruscolo» nella prospettiva metafisica del Cantico del Gallo Silvestre e del Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco. Il percorso attraversa le Operette morali approfondendo i modi, le costanti, le svolte di una filosofia fattasi, in primo luogo, parola demistificante. Esso esamina le forme più caratteristiche per il complesso della raccolta, quelle del dialogo satirico e del conte philosophique, ma soprattutto evidenzia i punti di emergenza di una parola tendente al canto e alla poesia...
«Il ricordo pietoso dei vinti»: impegno e realismo in I fatti di Casignana. Un’approssimazione a Mario La Cava
Alex Bardascino
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2016
pagine: 140
Mario La Cava (Bovalino 1908-1988) è una delle personalità del panorama letterario italiano su cui la critica si è soffermata meno e non sempre con la dovuta attenzione. Autore di un fortunato libro di Caratteri e di altri lavori editi tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Ottanta, lo scrittore calabrese pubblica nel 1974, per i tipi di Einaudi, un romanzo che per stile e contenuti si discosta notevolmente dalla sua poetica: si tratta di I fatti di Casignana, «la storia esemplare di una rivolta contadina nella Calabria degli anni Venti». In totale antitesi persino rispetto alle tendenze letterarie del suo tempo, La Cava sceglie la strada del romanzo storico per narrare l’episodio della strage di Casignana del settembre 1922 e dimostrare le responsabilità dello Stato nell'ascesa fascista. Ma si tratta veramente di una scelta anacronistica? Dal carteggio con Leonardo Sciascia, dai tanti indizi disseminati nel romanzo e dalle interviste emergono volontà chiare e precise: contribuire alla rinascita del romanzo civile, riportare a galla il passato con l’aiuto dei documenti storici, dare voce al popolo, vero protagonista della vicenda.
Per un racconto dello scacco. Simenon e Sciascia venticinque anni dopo-Pour un récit de l'échec. Simenon et Sciascia vingt-cinq ans après
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2015
pagine: 88
Venticinque anni fa, nel 1989, a distanza di due mesi l'uno dall'altro (4 settembre e 20 novembre), scomparivano Georges Simenon (Liège, 1903) e Leonardo Sciascia (Racalmuto, 1921). Apparentemente, niente sembra unire i due uomini, né i due scrittori, entrambi autori di racconti polizieschi...
Le alpi marittime nella letteratura dell'Ottocento e del Novecento. Da Ugo Foscolo a Melania Mazzucco
Paolo Matteucci
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2014
pagine: 128
I saggi raccolti in questo volume delineano undici possibili percorsi di lettura di altrettante opere letterarie di Ugo Foscolo, Elisée Reclus, Martin Conway, Conrad Kain, Amy Oakley, Lalla Romano, Pier Paolo Pasolini, Nanni Balestrini, Jean-Marie Gustave Le Clézio, François Maspero e Melania Mazzucco. Nel prendere in considerazione una costellazione di testi provenienti da ambiti linguistici, geografici, culturali e storici profondamente diversi tra loro, queste pagine intendono offrire al lettore una serie di punti di partenza per interrogare la fitta rete di relazioni che collega letteratura e territorio, a cominciare dalla regione transfrontaliera che si estende su entrambi i versanti dello spartiacque principale del settore meridionale delle Alpi occidentali, intorno e oltre il tratto compreso tra il Col di Tenda e il Colle della Maddalena.
Studi in onore di Giuseppe Papponetti
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2013
pagine: 256
Questo volume nasce in seno a una "fedeltà alle amicizie" che non è venuta meno negli ultimi, difficili anni di vita dell'amico Giuseppe "Pino" Papponetti (1945-2012). La chiara intenzione di ricordarlo si sposa alla tradizione degli "studi in onore", facendosi atto vitale e concreto, in ogni intervento, con grande libertà. Motore primo dell'iniziativa è Nerosubianco, che ha già saputo accogliere un paio di significative cure di Papponetti in altra collana: Ignazio Silone, Ai piedi di un mandorlo (2009) e Gabriele d'Annunzio, "L'Abruzzo sono io" (2012). L'Université de Liège ha fatto il resto, creando più volte, in Belgio, occasioni di incontro con Pino e altri amici e colleghi. Interventi di: Marco Buonocore, Milva Maria Cappellini, Carlo Carena, Raffaella Castagnola, Lisa Ciccone, Luciano Curreri, Pierpaolo Fornaro, Mariarosa Giacon, Pietro Gibellini, Attilio Mazza, Giuseppe Traina, Antonio Zollino.
Mascolinità all'italiana. Cinema, teatro e letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2013
pagine: 204
Gli articoli che compongono questo volume sono, per la maggior parte, frutto di presentazioni proposte al convegno annuale della Northeast Modern Language Association, nell'ambito di tre sessioni organizzate dal curatore del libro. I molti contributi di studiosi americani ed italiani hanno evidenziato che la mascolinità italiana è stata e continua ad essere uno dei modelli più usati in campo letterario, filmico e teatrale. Questa immagine della mascolinità italiana, e il mito su di essa creato, sono una naturale conseguenza del patriarcato che continua ancora ad esistere in gran parte dell'Italia alle soglie del XXI secolo. Il presente studio ha lo scopo di analizzare alcuni dei numerosi esempi di mascolinità italiana, fra letteratura, cinema e teatro; esempi che hanno utilizzato (e ricreato) il substrato culturale e sociale nel quale si è sviluppato il mito del maschio italiano.
Antichità/Unità. Storia, cultura e cinema in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2013
pagine: 136
L'idea è questa: recuperare, in modo più o meno brillante e originale, quanto del dato antico partecipi alla nostra Unità, al processo che la sancisce storicamente e culturalmente, anche in prospettiva, ovvero con uno sguardo ai nostri giorni. Si passa dal Canto degli italiani e dai classici come enciclopedia culturale dell'Italia a un antico racconto per pensare le italiane, dalle novelle di Pirandello a d'Annunzio e a Svevo, dal cinema al graphic essay. Quasi sempre Antichità e Unità sembrano accompagnarsi e sposarsi, nel bene e nel male, con divorzi, tradizioni la cui presa dobbiamo spezzare come una catena, fra poetiche dell'italianità e frammentazioni del mito risorgimentale. Interventi di: Maurizio Bettini, Licia Ferro, Bart Van den Bossche, Giuseppe Papponetti, Mara Santi, Fulvio Orsitto, Luciano Curreri e Giuseppe Palumbo (e con lettere/letture/recensioni di Anna Dolfi, Riccardo Donati, Vittorio Frigerio).
La leggerezza. Modes d'emplois
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2012
pagine: 124
Parlare di leggerezza non è facile, e ricercarla e usarla è difficile. Quali sono i modes d'emploi della leggerezza? Quali sono le "istruzioni per l'uso" che potremmo seguire per imparare a frequentarla, a viverla, come facciamo col nostro corpo, con la nostra testa, con i nostri salti, voli, sogni, desideri, pensieri? Saggi e saggisti, poeti e poesie, artisti e immagini, semiotici alle prese con gli angeli in fotografia, studiosi di cinema impegnati col comico negli anni del regime e filosofi che affrontano la 'pesantezza' della metafisica, prosatori della brevità e critici-scrittori di lumi antichi e moderni, tutti ci danno, a loro modo, dei modes d'emploi, che producono spesso delle forme della leggerezza a contrasto, levitas versus gravitas.