Perrone: SagUni
Laboratorio di scrittura. Manualetto ed eserciziario per corsi universitari
Maria Panetta
Libro
editore: Perrone
anno edizione: 2011
pagine: 320
Il volume è stato pensato per fornire un supporto ai Laboratori di scrittura organizzati dalle università, sia per le matricole, sia per gli studenti della triennale. Si rivolge, però, anche agli allievi dell'ultimo anno delle superiori e agli studenti stranieri di livello C1-C2. La Prima parte propone degli esercizi che mirano a colmare alcune lacune riguardanti gli aspetti formali della scrittura (ortografia, morfologia, sintassi, lessico, punteggiatura); un capitoletto è dedicato anche alla correzione delle bozze. La Seconda parte tratta, invece, di una scelta di tipologie testuali utili agli studenti per affrontare l'Esame di Stato o per il loro curriculum universitario (parafrasi, riassunto, analisi testuale, articolo di giornale, recensione, saggio breve, tema,tesina, tesi di laurea etc.). L'impostazione del Manualetto è di tipo pratico e ambisce a far riconciliare i discenti con vocabolari e grammatiche: nei box dedicati ai docenti si suggeriscono delle strategie che si sono rivelate efficaci nei corsi tenuti dall'autrice alla "Sapienza", e vengono segnalati gli errori più frequenti riscontrabili nella maggioranza degli studenti di oggi. Presentando, nell'Appendice finale, le soluzioni agli esercizi più complessi, il Manualetto può essere utilmente adoperato anche da autodidatti che ambiscano a migliorare la loro padronanza dell'italiano scritto.
L'uomo nella radio
Fabrizio Denunzio
Libro
editore: Perrone
anno edizione: 2012
pagine: 120
Tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 del '900, Walter Benjamin collabora intensamente con la radio di Francoforte e con quella di Berlino. Sullo sfondo di un'interpretazione "narrativa" del Libro III de Il capitale di Marx, mettendo a frutto la lezione del Brecht "radiofonico", il filosofo tedesco scrive testi, conduce preogrammi di "genere", progetta e abbozza una teoria della radio. Mai come in questa circostanza Benjamin si confronta con il mondo del lavoro, in particolare, con quello degli apparati produttivi della comunicazione. Ne viene fuori una vera e propria prassi trasformativa del medium realizzata a partire non tanto da ideali esigenze artistiche, quanto dalla necessità materiale di "catturare" l'attenzione dell'ascoltatore. Il risultato è una completa riformulazione della natura del testo e del rapporto con il suo destinatario. Dall'amicizia con Ernst Schoen ai dissidi con gli esponenti della Scuola di Francoforte, il libro di Fabrizio Denunzio ricostruisce uno dei momenti più significativi - e forse proprio per questo sempre ignorato - della produzione di Benjamin per farlo "militare" tra le fila di una teoria politica della comunicazione.