Polillo: Obladì obladà

Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps viene incaricato di recarsi a Crythin Gifford, sperduto villaggio circondato da paludi, per presenziare ai funerali di un'anziana cliente e occuparsi della gestione dell'eredità. La vecchia signora Drablow viveva da reclusa a Eel Marsh House, una dimora lugubre e isolata raggiungibile solo in determinate ore della giornata quando la marea si ritira lasciando libera dalle acque l'unica via d'accesso. Per il giovane Kipps, in procinto di sposarsi, è l'occasione di dimostrare finalmente le sue capacità. È la prima volta che il titolare dello studio gli affida un compito di una certa responsabilità.

Metti una sera a cena in un ristorante londinese. Nel tavolo accanto, una ragazza riconosce in un estraneo l'unica persona al mondo destinata a lei. E viceversa. Passano una sola notte insieme, magica, fatta di sintonie e intimità profonde. Poi non si rivedono più, divisi dalla vita e dall'oceano, ma anche dalle paure e dalle ferite che entrambi si portano dietro. Quel breve interludio diventa leggenda, il sogno di come potrebbe essere e forse non sarà mai. Sette anni dopo, certa di averlo perso per sempre, lei sposa un altro, un bravo ragazzo con la testa sulle spalle. Ma ecco che il caso irrompe di nuovo nel modo più bizzarro. Le toccherà decidere: l'uomo del destino o il compagno "adeguato" che ha sposato? E chi è il vero grande amore della sua vita?

Un momento di follia. Una notte di pioggia. La rabbia per aver perso l'opportunità più importante della sua carriera. È quanto basta per trasformare un giovane e spregiudicato avvocato in un omicida. In un accesso di rabbia, Frank Benedict lancia intenzionalmente la sua macchina contro un'altra vettura e fugge nella notte, lasciandosi dietro due corpi straziati. Una delle vittime muore sul colpo; l'altra, l'agente federale Charlie Calloway, risvegliandosi in ospedale, scopre di aver perso nell'incidente il marito e il figlio che portava in grembo. Da quel momento in poi ha un unico scopo: scoprire chi ha distrutto la sua vita e la sua famiglia.

In una base militare di massima sicurezza del Colorado, otto programmatori sono impegnati in un War Game, ovvero nella simulazione di un attacco nucleare agli Stati Uniti per sperimentare virtuali quanto sofisticati sistemi difensivi. Ciascuno di loro è chiuso con un computer in una stanza impenetrabile dall'esterno. Ma non è per nulla virtuale il cacciavite che, durante lo svolgimento del gioco, viene conficcato nella schiena di Terry Guzman, una degli otto. Appare subito evidente che il colpevole va ricercato fra i suoi colleghi: nessun altro poteva avere l'opportunità e ognuno di loro aveva un movente plausibile per ucciderla. Ciò che è incomprensibile è il modo in cui l'assassino è riuscito a penetrare nella stanza della vittima...

Esiste un uomo che può ingannare chiunque, anzitutto se stesso; che non conosce la sconfitta né il rimorso; che non confonde la legge con la giustizia. Quest'uomo è un avvocato e il suo nome è Joseph Antonelli. Dopotutto, non è forse il suo lavoro fornire al cliente la migliore difesa possibile, indipendentemente dal crimine e dalla colpa? Ed è così anche quando il giudice Leopold Rifkin gli affida l'incarico di difendere un pregiudicato accusato di aver violentato la figliastra di dodici anni. Far assolvere qualcuno che lui sa essere colpevole non è che semplice routine e infatti l'uomo, fra l'indignazione generale, viene rimesso in libertà. Ma, qualche tempo dopo, un cadavere viene rinvenuto nel più impensabile dei luoghi...