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Quodlibet: Discipline filosofiche

Discipline filosofiche. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Discipline filosofiche. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 320

20,00

Discipline filosofiche. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1

Discipline filosofiche. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 256

20,00

Discipline filosofiche. Volume Vol. 2

Discipline filosofiche. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 310

Rivista fondata da Enzo Melandri. Periodico semestrale.
20,00

Discipline filosofiche. Volume Vol. 1

Discipline filosofiche. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 256

Quantomai presente nella cultura europea dei primi decenni del Novecento, il biologo «teoretico» Jakob von Uexküll rappresenta un caso emblematico di studioso a lungo eclissato e improvvisamente riemerso nella recente storia del pensiero, fregiato del titolo di «precursore» dell’ecologismo contemporaneo e della ricerca zoosemiotica, nonché di «inventore» del moderno concetto di «ambiente». Se, come è facile immaginare, si tratta talora di frettolose attribuzioni, sollecitate dalla semplice ricerca di prodromi e suggestioni, non si deve trascurare il reale impatto che alcune sue intuizioni seppero avere sulla cultura filosofica e scientifica del tempo. Il nuovo numero di Discipline filosofiche ripercorre il pensiero di questo grande studioso, ne traccia l’eredità a partire da quanto oggi maggiormente desta l’interesse degli studiosi, vale a dire la dimensione relazionale del soggetto animale e il valore semiotico delle percezioni.
20,00

Discipline filosofiche. Volume 2

Discipline filosofiche. Volume 2

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 400

Rivista fondata da Enzo Melandri. Periodico semestrale.
20,00

Discipline filosofiche. Ediz. italiana, tedesca, francese e inglese. Volume 1

Discipline filosofiche. Ediz. italiana, tedesca, francese e inglese. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 242

In questo numero: Michela Summa, Karl Mertens, Introduction. Exemplarity: A Pattern of Thought for Aesthetic Cognition; Eva Schürmann, Die Verwirklichung des Allgemeinen im Konkreten. Über Kunst als Exemplifikation; Annapaola Varaschin, La normatività esemplare nell'estetica di Kant; Serena Feloj, Ästhetische Exemplarität und die Normativität des Geschmacks bei Kant; David Espinet, Lernen von der Kunst. Exemplarische Autonomie und praktische Einbildungskraft bei Kant; Elena Tavani, Exemplarity and Time: In the Wake of a (Kantian) Rule-in-Becoming; Dario Cecchi, L'arte della politica come performativo esemplare. Rileggendo le lezioni di Arendt sul giudizio estetico; Nicolas de Warren, Philosophical Ornamentation. The Exemplification of Ernst Bloch's Spirit of Utopia in an Old Pitcher; Mirjam Schaub, Lucretia in the Writings of Augustine and Leibniz. A Complicated Philosophical Case Study that never Wished to Serve as an Example; Elisa Caldarola, Exemplification, Knowledge, and Education of the Emotions through Conceptual Art; Enza Maria Macaluso, La forma vivente come modello per l'esemplarità dell'immagine; Alfonso Di Prospero, Esperienza estetica, giustizia e inferenza induttiva.
20,00

Discipline filosofiche. Ediz. italiana, francese e inglese. Volume 2

Discipline filosofiche. Ediz. italiana, francese e inglese. Volume 2

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 288

In questo numero: Johann Michel, Carla Canullo, Avant-propos. Le renouvellement de l'herméneutique ou la continuation de la « voie longue »; Paul Ricoeur, Concetto e simbolo (a cura di Carla Canullo); Johann Michel, Qui interprète?; Vinicio Busacchi, La via dell'ermeneutica critica; Jean-François Houle, L'Innovation sémantique comme pré-interprétation ou la fonction herméneutique de l'imagination chez Paul Ricoeur; Annalisa Caputo, Il Nietzsche di Ricoeur e l'eredità ermeneutica del "sospetto"; Marco Casucci, Tra filosofia e non-filosofia: i "luoghi" del tragico nell'ermeneutica ricoeuriana; Sebastiano Galanti Grollo, Per un'ermeneutica dell'alterità: Ricoeur e la vulnerabilità dell'altro; Alessandro Colleoni, Droits de l'homme et expérience de la vulnérabilité : une «humanité» à soigner?; Renato Boccali, Essere-in-relazione. Ermeneutica dell'agire e poetica del voler vivere insieme in Paul Ricoeur; Luca Possati, The Rise of the Code and the Hermeneutics of Technology: A Ricoeurian Perspective on Software; Alberto Romele, Digital Hermeneutics as Hermeneutics of the Self; Chiara Pavan, Come ci raccontiamo oggi? Rappresentazione e vita nella nostra identità online; Francesca D'Alessandris, Progettare l'altrove. Considerazioni sul ruolo dell'ermeneutica per un'architettura utopica; Paolo Furia, Landscape as a Text: Ricoeur and the Human Geography; Maria Cristina Clorinda Vendra, Interpreting the Natural Environment. Paul Ricoeur's Directions for an Eco-Hermeneutic Phenomenology.
20,00

Forma categoriale e struttura del giudizio. Sull'incompiutezza sistematica del pensiero di Emil Lask

Forma categoriale e struttura del giudizio. Sull'incompiutezza sistematica del pensiero di Emil Lask

Stefano Besoli

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 194

L'opera di Lask (1875-1915) è irta di difficoltà e assai poco studiata, ma il fascino che essa esercita è ancora notevole. Sensibile alla filosofia dei valori neokantiana, di cui è stato uno degli ultimi eredi, Lask ha saputo cogliere il significato profondo dell'orizzonte dischiuso dal pensiero fenomenolo-gico, radicalizzando la "tesi copernicana" al fine di attuare una riscrittura della logica trascendentale di Kant, cui ha impresso una netta curvatura ontologica. Lask non ci ha lasciato un sistema, e non ce l'avrebbe lasciato nemmeno fosse sopravvissuto alla guerra, ma la trama della sua riflessione esibisce tratti speculativi vertiginosi, celebrati, tra gli altri, da Heidegger, Plessner, Lukàcs e Adorno. La grandezza e la profondità del suo pensiero è dimostrata anche dalla sua capacità di anticipare molte delle problematiche divenute centrali nel dibattito filosofico contemporaneo. Il punto di partenza delle sue due opere principali - 'Die Logik der Philosophie und die Kategorienlehre' (1911) e 'Die Lehre vom Urteil' (1912) - non è la logica come disciplina formale, bensì la logica della verità, com'era stata tematizzata da Kant nell'analitica trascendentale. La logica laskiana non si configura dunque come una comune filosofia della logica, ma assume il carattere metafilosofico di una logica della logica, intendendo con ciò una logica della conoscenza filosofica in grado di tracciare i contorni di un'ontologia di stampo categoriale, in cui l'oggettualità del teoretico rilancia il primato dell'essere sulle condizioni razionalistiche del puro conoscere. In questo quadro concettuale, in cui una nuova teoria dell'oggetto scandisce i rapporti tra neocriticismo, fenomenologia e pensiero antico, Lask sviluppa una dottrina del giudizio che - sfiorando gli abissi del misticismo - esibisce l'articolazione di una struttura logica artificiosa nella quale la verità è sottratta alla conoscenza.
20,00

Discipline filosofiche. Volume 1

Discipline filosofiche. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 301

«Come direbbe Quine (1986, p. 78), ci sono delle situazioni in cui è necessario «allentare la richiesta della definizione». È il caso della storia della fenomenologia nel continente nordamericano, rispetto alla quale sono possibili due atteggiamenti ermeneutici molto distanti tra loro. Posto infatti che non è per nulla facile stabilire che cosa propriamente significhi la parola "fenomenologia" negli Stati Uniti del Novecento (d'altronde il dibattito era aperto anche in Europa tra i suoi fondatori), si è stati spesso tentati di stringere la morsa della definizione, restringendo lo spettro semantico delle sue accezioni alla sola storia della ricezione e interpretazione della fenomenologia husserliana, e questo certamente con valide motivazioni. Infatti, c'è stato un tempo in cui "fenomenologia" negli Stati Uniti e in Canada significava per lo più soltanto "filosofia husserliana". Si è pensato allora d'identificare un canone e di poterne in qualche modo seguire le traiettorie, al netto delle numerose deviazioni interpretative. L'identificazione di un canone produce infatti il vantaggio di poter indirettamente classificare anche le deviazioni, nella misura in cui queste divergono rispetto a un asse storico principale i cui confini siano stati appunto ben definiti. Questo tipo di approccio "intensionale" alla definizione (per continuare a parafrasare Quine) soffre tuttavia di alcune limitazioni. È certamente lecito, oltre che corretto storiograficamente, interpretare la prima diffusione delle idee fenomenologiche nell'America del Nord come una storia di "ricezione", ma già molto presto questo tipo di dinamica interpretativa si è trovata costretta a fare i conti col tema dell'" assimilazione". Negli Stati Uniti di inizio Novecento idee e correnti filosofiche sono in movimento, tanto da far prendere piede l'idea che esista una filosofia genuinamente "americana", non definibile per saturazione d'influssi europei (Schneider 1963, pp. 516-517; Sellars 1969, p. 5). Questa dimensione autoctona del pensiero americano ha fatto sì che le idee allogene finissero spesso col venire assimilate aí grandi temi discussi dai movimenti che occupavano il centro della scena filosofica. Il pragmatismo, la grande stagione dei realismi e, dopo ancora, gli articolati dibattiti intorno al naturalismo filosofico segnavano, per così dire, il perimetro del territorio: tutto ciò che entrava nell'arena dei dibattiti locali veniva parametrato secondo criteri interni di definizione...» (Dall'Introduzione)
20,00

Discipline filosofiche. Volume 2

Discipline filosofiche. Volume 2

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 256

Enrica Lisciani-Petrini, Massimo Adinolfi, Introduction Roberto Esposito, Per un pensiero istituente Marco Pavanini, L'istituzione come proprio dell'umano. Un approccio antropo-tecno- logico Enrico Redaelli, L'istituzione come espressione e sistema differenziale: Marcel Mauss da Durkheim a Lévi-Strauss Enrica Lisciani-Petrini, Merleau-Ponty: potenza dell'istituzione Mattia Di Pierro, Il concetto di istituzione in Claude Lefort Alfredo Ferrarin, La prassi, l'istituzione, l'immaginario in Castoriadis Massimo Adinolfi, Performatività, contesto, istituzione in Jacques Derrida Giacomo Pezzano, Una specie sovraumana. Istituzioni e natura umana secondo Deleuze Paolo Napoli, Une institution administrative. Le feedback à 360 degrés Frédéric Worms, Les institutions vitales, de la violation à la démocratie
20,00

Discipline filosofiche. Volume Vol. 1

Discipline filosofiche. Volume Vol. 1

Libro: Libro di altro formato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 256

Nel volume: Luigi Azzariti-Fumaroli, Lidia Gasperoni, Presentazione; Paul Franks, From Quine to Hegel: Naturalism, Anti-Realism and Maimon’s Question Quid Facti; Christoph Asmuth, Salomon Maimon und die Transzendentalphilosophie ganz grundsätzlich; Gideon Freudenthal, Overturning the Narrative: Maimon vs. Kant; Luigi Azzariti-Fumaroli, Uno schlemiel trascendentale. Salomon Maimon fra momenti di vita e movimenti di pensiero; Daniel Elon, Skepsis und System. Salomon Maimons Versuch über die Transzendental-philosophie und Gottlob E. Schulzes Aenesidemus in chiastischer Gegen-überstellung; Meir Buzaglo, Salomon Maimon and the Regular Decahedron; Gualtiero Lorini, Verità, linguaggio e coscienza in Salomon Maimon; Luca Guidetti, Kant e Maimon: prolegomeni a una topologia del tempo; Gaetano Rametta, Filosofia trascendentale e ontologia della differenza in Salomon Maimon; Lidia Gasperoni, Immaginare approssimando. L’(im)possibilità di un’estetica nella filosofia di Salomon Maimon; Maria Caterina Marinelli, Maimon’s Implicit Influence in the Eigne Meditationen über Elementar-Philosophie of Fichte; David Hereza Modrego, Die Transformation der Frage “quid juris?” bei Kant zu Maimons “Satz der Bestimmbarkeit”.
20,00

Il senso della realtà. L'orizzonte della fenomenologia nello studio del mondo sociale

Il senso della realtà. L'orizzonte della fenomenologia nello studio del mondo sociale

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: XXXV-255

I saggi riuniti in questo volume riflettono sul solco che il pensiero fenomenologico ha tracciato sui saperi del Novecento: dall'umanesimo prometeico che procede dal riconoscimento della responsabilità epistemica del soggetto e dalle sue possibili derive, alla fiducia in un mondo che c'interpella e s'impone quale entità già strutturata, di cui non è possibile disporre a piacimento. Dopo aver dismesso ogni forma di naturalismo ingenuo e aver tratto consapevolezza delle secche del relativismo storicista, come lasciare emergere le configurazioni di significato che il mondo nutre già al suo interno? E soprattutto, come dire le cose stesse? Al di là di ogni facile postulato, fin dove si può pensare, cogliere ed esercitare l'indipendenza della mente dal vincolo degli orizzonti di senso che convenzionalmente chiamiamo cultura? A partire dal canone fenomenologico e da diverse prospettive disciplinari, gli autori riflettono su alcune delle questioni al centro non solo dei nostri modi quotidiani di essere al mondo con gli altri, ma anche delle pratiche attraverso cui diamo forma alle istituzioni, costruiamo realtà sociali e produciamo quel genere di sapere che configura una conoscenza scientifica del mondo sociale.
22,00

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