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Quodlibet: Quodlibet studio. Corpi

Immaginari incarnati. Appropriazioni culturali, cinema, arti dal vivo

Marco Bertozzi, Daniela Sacco

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 200

Teatro, performance, cinema sperimentale e documentario sono contesti artistici in cui conflitti culturali e rivendicazioni identitarie trovano piena espressione. Questioni complesse, intorno alle quali si definiscono campi di battaglia e schieramenti ideologici che richiedono una comprensione sfumata delle dinamiche in gioco. Un esempio significativo è quel laboratorio di interculturalità che è il Québec canadese, dove, negli ultimi anni, sono emerse istanze fondamentali, con le quali entrare in dialogo per affrontare, attraverso i linguaggi artistici, urgenti questioni civili. Ascoltare ciò che sta montando in altre aree del mondo significa provare a uscire dal nostro comfort-continent, problematizzando concetti come wokismo o cancel culture, al fine di superare la semplificazione in atto nella cultura italiana, che vede in questi fenomeni soltanto casi di militantismo di bassa lega, isterie identitarie, oscurantismo censorio e autocensorio. Un superamento che è possibile uscendo dall’idea di appropriazione culturale, vista solo come “retorica nordamericana”, colpevole di infettare le radici stesse del pensiero europeo.
22,00

Per crescita di buio. Estetica e poetica di Giuseppe Penone

Per crescita di buio. Estetica e poetica di Giuseppe Penone

Alice Iacobone

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 160

Tra i più importanti protagonisti del movimento novecentesco dell'Arte Povera, Giuseppe Penone è oggi artista di fama mondiale. Le sue opere scultoree, spesso realizzate con procedimenti legati al calco e all'impronta, sollecitano un profondo ripensamento della scultura stessa e delle sue condizioni di possibilità. Questo libro è un'introduzione alla poetica di Penone e all'estetica che si configura a partire dal suo pluridecennale lavoro. I dati della storia dell'arte vengono analizzati e scompaginati per tracciare un percorso non lineare all'interno della produzione del maestro piemontese, individuando complicità inattese tra le diverse opere e relazioni feconde con la tradizione filosofica. In un momento storico in cui la scultura sembra suscitare meno attenzione rispetto ad altri generi artistici, come l'installazione o la performance, questo volume torna ad affrontare teoreticamente il dominio dello scultoreo, mostrandone la rilevanza per il presente.
20,00

Rovine con vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari

Rovine con vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari

Giuliana Bruno

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 416

Una grande città, Napoli – con le sue strade, le sue vedute, il suo universo iconografico, la sua vocazione filmica – guardata a distanza di anni attraverso gli occhi di due donne. Elvira Coda Notari (1875-1946), la prima e più prolifica cineasta italiana, tra il 1906 e il 1930 realizza più di sessanta lungometraggi, un centinaio di corti di «attualità» e numerosi brevi documentari commissionati da emigrati napoletani trasferiti in America, finché la censura fascista e la transizione al sonoro costringono la sua casa di produzione, la Dora Film, a cessare le attività. Giuliana Bruno, napoletana, si trasferisce a New York negli anni Ottanta e lì inizia a ricostruire un momento particolare della storia della sua città di origine; quello in cui, insieme al cinema, nasceva la modernità, con i suoi innovativi linguaggi di movimento, i nuovi mezzi di trasporto, le gallerie o passages e le altre trasformazioni tecnologiche e urbanistiche che rivoluzionarono le modalità della percezione tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento.
25,00

Anime primitive. Figure di celluloide, di peluche e di carta

Anime primitive. Figure di celluloide, di peluche e di carta

Alain-Philippe Michaud

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 264

Quindi è un libro di cinema? Non esattamente, o meglio, non soltanto, anche se tratta di immagini animate o di animazione. Parla piuttosto di disegno e di giochi, di trance, di sogno, di spettri, di unione e disgiunzione dell'anima e del corpo... Un libro di storia dell'arte, di antropologia, di filosofia? Non direi, anche se prendo a prestito concetti di queste discipline per raccontare una storia che in fondo è la storia di tutte le storie: quella della trasformazione del corpo in figura e della sua comparsa nella rappresentazione. Cerco le tracce di questo fenomeno nelle forme più disparate, dall'universo di Krazy Kat o di Little Nemo, al cinema burlesco o scientifico, dal tarantismo del Sud d'Italia alle mitologie indoamericane... E perché il titolo Anime primitive? Le anime primitive sono le anime separate, come lo sono le figure. Perché una figura appaia bisogna che un corpo scompaia: la figurabilità non è altro che il racconto di una separazione. È per questo che la questione della rappresentazione è così connessa al lutto e a sua volta il lutto ci rimanda sempre all'enigma della rappresentazione. «In L'anima primitiva, Lucien Lévy-Bruhl descrive i morti, o meglio i fantasmi, come degli esseri che somigliano ai vivi ma sono "incompleti e decaduti": al momento delle loro apparizioni hanno piuttosto l'aria di fantasmi o di ombre, anziché di esseri reali. Hanno un corpo simile al nostro, ma senza consistenza o spessore. Alla logica dell'essere si sostituisce quindi una logica dell'apparire: i ghosts sono figure persistenti che si caricano di un effetto di ritardo o di sospensione».
24,00

Selenographica. L'immagine e il disegno della luna nascosta

Selenographica. L'immagine e il disegno della luna nascosta

Emanuele Garbin

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 396

Selenografia è quella scienza grafica che si occupa della descrizione e rappresentazione della superficie lunare, e la Mappa Selenographica è la grande carta della Luna che i protagonisti delle due avventure astronautiche di Jules Verne – De la Terre à la Lune e Autour de la Lune – portano con sé in quel viaggio fantastico che è ancora solo un viaggio nell’immagine della Luna. Nel corso degli ultimi due secoli quest’immagine è diventata tanto più grande, venendosi a comporre di numerosissime e diversissime carte, di migliaia e migliaia di foto e di pagine di rapporti di missione, e di altrettanti modelli materiali e immateriali: un mondo che non si direbbe reale eppure a suo modo lo è, esplorabile e praticabile a somiglianza di quello che rappresenta. L’ampia raccolta di immagini presentate in questo libro si apre con la mappa descritta da Verne, e si conclude con quelle recentissime prodotte a partire dai dati inviati dalle sonde tuttora in orbita attorno alla Luna. Nell’esplorazione di questa seconda Luna ci si è trattenuti specialmente nelle zone liminari, sul bordo tra la faccia perennemente in vista e quella nascosta, o sul confine mobile che separa il giorno dalla profondissima notte lunare, sforzandosi di guardare da una parte e dall’altra, e quindi di rinnovare lo stupore per la ciclica apparizione e sparizione di un intero mondo. Al termine di questo viaggio particolare ci si accorge che un’immagine apparentemente consumata, come quella della Luna, ha molto da rivelare non solo a chi ne è ancora attratto, nonostante tutto, ma anche a chi si occupa del senso generalissimo di tutte le immagini, di quello che mostrano e ancor più di quello che nascondono.
28,00

Cellula. Anatomia dello spazio scenico-An anatomy of stage space

Cellula. Anatomia dello spazio scenico-An anatomy of stage space

Ermanna Montanari, Enrico Pitozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 253

"Cellula" è un modo inedito di praticare il discorso intorno al teatro. Un approccio che si focalizza sull'analisi dei processi di creazione, di cui le opere sono il risultato, attraverso l'intreccio della voce e del pensiero di un teorico del teatro, Enrico Pitozzi, e di un'artista, Ermanna Montanari. A partire dall'individuazione di alcuni aspetti centrali delle opere del Teatro delle Albe – di cui Montanari è cofondatrice –, gli immaginari dei due autori si incontrano senza limitare l'orizzonte di riflessione alla sola scena, ma aprendo a considerazioni di ordine filosofico e storico-artistico che nutrono la composizione teatrale. "Cellula" è un libro in cui le immagini fotografiche di un percorso ormai quarantennale dialogano tra loro e con le parole, aggregate attorno ad alcuni temi come il diafano, la tattilità, il colore, il vegetale e la geometria, che costituiscono le sezioni di cui si compone il volume. Aprono il libro, sotto forma di lettera indirizzata agli autori, le parole di Mariangela Gualtieri. La traduzione inglese è di Thomas Simpson.
25,00

Photopaysage. Il paesaggio inventato dalla fotografia

Photopaysage. Il paesaggio inventato dalla fotografia

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 312

La fotografia di paesaggio sta vivendo un momento di grande dinamismo, sia autoriale che istituzionale, tanto da essere diventata un essenziale strumento conoscitivo della pianificazione territoriale. Il seminario internazionale da cui nasce questo libro (PhotoPaysage. Ce que la photographie fait au paysage, Venezia, giugno 2016) si proponeva di studiare la genesi di alcuni paesaggi fotografati, italiani e francesi, e di analizzarne i processi materiali e fotografici di costruzione, indagando così un'area d'interesse liminare a molte discipline: filosofia e storia, fotografia, paesaggio, architettura e urbanistica. Quali sono le mutue interferenze tra controllo istituzionale e lavoro autoriale, e, più in generale, le conseguenze del diffondersi della modernità fotografica in un'area fortemente segnata dalla rappresentazione pittorica? La storia del paesaggio italiano differisce, come è noto, da quella del paesaggio francese, meno costruito e più naturale, ma non è sulla diversità che il presente studio si concentra, quanto piuttosto sullo sviluppo congiunto di una "filosofia materiale" del paesaggio che non può più ignorare le pratiche di rappresentazione sulle quali, pur tacitamente, riflette.
25,00

Materia corpo. Anatomie, sconfinamenti, visioni

Materia corpo. Anatomie, sconfinamenti, visioni

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 160

Lo statuto contemporaneo del corpo - rivisitato nelle sue possibili declinazioni sceniche, artistico-architettoniche ed etico-politiche - è la tematica che compone in una rete gli interventi qui ospitati. A partire dall'intersezione di differenti sguardi disciplinari, il volume è pensato come un prisma capace di accogliere, attorno a un nucleo concettuale, prospettive diverse e molteplici, disponendosi su due piani: da un lato, l'anatomia dei corpi, dunque l'indagine anatomica e la sua incidenza sui modelli architettonici e performativi; dall'altro, l'anatomia della figurazione dei corpi. Questo duplice approccio si dimostra in grado di portare in superficie le letture contemporanee della nozione di corpo, che emergono dal suo impiego in ambito architettonico, performativo, grafico e cinematografico, e consente di sottolineare efficacemente il suo determinante legame con lo statuto dell'immagine, sia visiva che sonora, e con lo spazio nelle sue plurali declinazioni.
22,00

Bathygraphica. Disegni e visioni degli abissi marini

Bathygraphica. Disegni e visioni degli abissi marini

Emanuele Garbin

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 362

Che ne è oggi dell'Abisso? Esiste ancora una profondità tale da meritare il nome, il timore e il rispetto che un tempo spettavano all'Abisso? La collezione di carte e di visioni messe assieme in questo libro è a suo modo un viaggio - quasi un voyage extraordinaire come quelli di Jules Verne - negli abissi a noi più prossimi, e cioè quelli del fondo dei mari più profondi. Questa storia parziale e arbitraria si apre con un'immagine terribile e sublime, la "batigrafia" descritta da Thomas Burnet in Telluris Theoria Sacra alla fine del diciassettesimo secolo, e cioè una visione apocalittica della terra prosciugata alla fine dei tempi. Da allora sono state disegnate molte carte degli abissi, anche diversissime tra loro, ma tutte accomunate dal bisogno di vedere un altro mondo, che in massima parte è - e sempre sarà - precluso alla vista dell'uomo, e accessibile solo sotto forma di disegno. La rassegna delle rappresentazioni e delle visioni delle profondità abissali è anche la storia di una espropriazione e di una continua dislocazione, tanto da far pensare che ben poco resti ormai, sotto il mare così come sulla terra, di quella oscurità e di quella dismisura che sono la sostanza stessa dell'Abisso. Ciò accade perché una certa disposizione del pensiero efficiente sposta sempre più in là il confine del noto a scapito del dominio dell'ignoto, e lo fa con una tale determinazione da non permettersi e non permetterci di pensare l'Abisso per quello che è, e nemmeno di intuire come quel confine non sia affatto netto, bensì confuso e ripiegato su sé stesso. Osservando le carte e leggendo le storie che hanno cercato di immaginare il fondo del mare ci si può rendere conto di come l'Abisso costantemente si ritragga, ma allo stesso tempo penetri il pensiero che intende spiegarlo e le immagini che cercano di mostrarlo.
26,00

Akousma. Figure and voice in the acoustic theatre of Ermanna Montanari

Akousma. Figure and voice in the acoustic theatre of Ermanna Montanari

Enrico Pitozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2018

pagine: 208

Di derivazione pitagorica, il termine Acusma designa un doppio orizzonte di senso; rinvia a un precetto che si «ascolta» e che ha valore di verità, non solo per la visione inedita del mondo che dischiude, ma anche per la forma in cui si esprime, traendo la sua efficacia dal suono e dall'immagine che la parola evoca. Accomunato alla formula magica, crea sgomento e meraviglia. Se questa è la declinazione precettistica del termine, l'altra rimanda invece al modo in cui il suono e la voce, nella cornice estetica del teatro contemporaneo, disegnano un ambiente in cui lo spettatore si trova immerso, senza che quest'ultimo possa dire con esattezza da quale punto dello spazio tali suoni provengono. Muovendo da questi principi, Enrico Pitozzi discute il ruolo del suono e della voce nel percorso artistico di Ermanna Montanari, attraverso le opere realizzate ìn collaborazione con il regista e drammaturgo Marco Martinelli (insieme al quale condivide la direzione artistica del Teatro delle Albe), con il compositore elettroacustico Luigi Ceccarelli e il poeta" Nevio Spadoni. L'analisi si sofferma in particolare sulle due performance-concerto, Ouverture Alcina (2009) e Lus (2015), di cui il libro contiene sia i testi che le coordinate per accedere all'ascolto integrale dei materiali. La nozione di «teatro del suono» emerge qui come acquisizione fondante delle ultime tendenze in ambito performativo, inquadrata nel recente dibattito intorno al ruolo della «figura» in scena. Il volume contiene, inoltre, una conversazione con Ermanna Montanari, Marco Martinelli e Luigi Ceccarelli, organizzata in forma di lexicon, utile a comprendere gli aspetti attorno ai quali si orienta il processo di creazione delle opere.
20,00

Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari

Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari

Enrico Pitozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 224

Di derivazione pitagorica, il termine Acusma designa un doppio orizzonte di senso; rinvia a un precetto che si «ascolta» e che ha valore di verità, non solo per la visione inedita del mondo che dischiude, ma anche per la forma in cui si esprime, traendo la sua efficacia dal suono e dall'immagine che la parola evoca. Accomunato alla formula magica, crea sgomento e meraviglia. Se questa è la declinazione precettistica del termine, l'altra rimanda invece al modo in cui il suono e la voce, nella cornice estetica del teatro contemporaneo, disegnano un ambiente in cui lo spettatore si trova immerso, senza che quest'ultimo possa dire con esattezza da quale punto dello spazio tali suoni provengono. Muovendo da questi principi, Enrico Pitozzi discute il ruolo del suono e della voce nel percorso artistico di Ermanna Montanari, attraverso le opere realizzate ìn collaborazione con il regista e drammaturgo Marco Martinelli (insieme al quale condivide la direzione artistica del Teatro delle Albe), con il compositore elettroacustico Luigi Ceccarelli e il poeta" Nevio Spadoni. L'analisi si sofferma in particolare sulle due performance-concerto, Ouverture Alcina (2009) e Lus (2015), di cui il libro contiene sia i testi che le coordinate per accedere all'ascolto integrale dei materiali. La nozione di «teatro del suono» emerge qui come acquisizione fondante delle ultime tendenze in ambito performativo, inquadrata nel recente dibattito intorno al ruolo della «figura» in scena. Il volume contiene, inoltre, una conversazione con Ermanna Montanari, Marco Martinelli e Luigi Ceccarelli, organizzata in forma di lexicon, utile a comprendere gli aspetti attorno ai quali si orienta il processo di creazione delle opere.
20,00

Palæontographica. Il disegno e l'immaginario della vita antica

Palæontographica. Il disegno e l'immaginario della vita antica

Emanuele Garbin

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

pagine: 384

Palæontographica - ovvero "il disegno della vita antica" - è il titolo dato ad un certo tipo di monografie scientifiche pubblicate a partire dalla metà del diciannovesimo secolo, in cui la materia fossile è descritta nella sua forma e consistenza concreta, e rappresentata con un ampio e accuratissimo apparato grafico. Nel corso di più di un secolo e mezzo, si è formato un repertorio sterminato fatto di migliaia e migliaia di immagini d'ossa, di gusci e di impronte fossili, una sorta di grande e sparso museo di carta a suo modo altrettanto impressionante delle collezioni originali. In questo libro l'autore ha messo assieme una raccolta esemplare fatta per lo più di disegni pubblicati nell'Ottocento e poi mai più ristampati, con l'intento di comprendere le ragioni del loro speciale potere di stupefazione e fascinazione, mantenuto e quasi accresciuto dopo avere ormai perduto il valore primario di documentazione scientifica. Trattenendosi nelle stanze di questa particolare galleria si è portati, un poco alla volta, a sospendere il giudizio strettamente scientifico, e quindi a scoprire una strana analogia tra quelle impronte fossili e i disegni che le riproducono, perché impronte e disegni sembrano fatti di una medesima materia oscura, di qualcosa di denso e indefinito che si mantiene in gran parte invisibile e incomprensibile.
26,00

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