Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Quodlibet: Quodlibet studio. Lettere

L'epos impossibile. Il mito di Enea nel Novecento

L'epos impossibile. Il mito di Enea nel Novecento

Laura Vallortigara

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 215

«Virgilio è, oggi, ancora abbastanza vivo per portare il peso del nostro destino?», si chiedeva Maurice Blanchot. Si potrebbe estendere l’interrogativo anche al suo personaggio più famoso: depositato nelle pieghe della memoria, collettiva e individuale, il mito di Enea ha occupato anche nel Novecento un posto di straordinario rilievo nell’immaginario dell’Occidente. Negli anni tormentati tra le due guerre molti intellettuali, tra cui Eliot, Curtius e Broch, individuarono in Virgilio una centralità e una solidità da contrapporre al dilagante caos che portò all’avvento dei fascismi. Dopo la guerra poeti come Giorgio Caproni e Giuseppe Ungaretti restituirono senso e significato alla tradizione classica e in particolare all’eredità virgiliana, deformata e strumentalizzata dalla retorica del regime. Questo studio si sofferma inoltre sulle narrazioni e le infinite metamorfosi del personaggio di Enea nella letteratura del Novecento: tra abbassamenti parodici e inversioni di segno, Carlo Emilio Gadda, Luigi Malerba, Giuliano Gramigna e Sebastiano Vassalli restituiscono voce a un personaggio che fa dell’empietà la sua cifra distintiva. E oggi? Svaniti i compagni, perduto il padre, nelle rielaborazioni contemporanee Enea non è più l’eroe dal destino luminoso, ma l’uomo in fuga dalle troppe guerre che affliggono il presente: lo sconfitto, l’esule che affronta con disperazione il mare, esposto a nuovi drammatici naufragi. L’eroe ha dunque ancora molto da dirci.
20,00

Nulla si sa, tutto si immagina. Il cinema di Federico Fellini e la letteratura

Nulla si sa, tutto si immagina. Il cinema di Federico Fellini e la letteratura

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 94

Fellini e la letteratura: un binomio che a prima vista potrebbe sembrare paradossale. Lo sviluppo del suo cinema, infatti, appare piuttosto contrassegnato da un progressivo distacco dalla parola, a beneficio di una “libertà dell’immagine” sempre più spericolata. Eppure, in questa crescente fiducia nella propria ispirazione fantastica, Fellini non ha fatto altro che rimanere fedele all’aspirazione più intima della letteratura, ovvero alla sua capacità di approssimarsi al mistero e all’essenza mercuriale dell’esistenza umana, ben riassunta in una frase – apocrifa eppur così vera – dell’amato Leopardi, citata anche ne La voce della luna: «Nulla si sa, tutto si immagina». I saggi presenti nel volume offriranno al lettore uno sguardo nuovo sulle suggestioni letterarie del cinema di Fellini, spaziando dal progetto del Viaggio di G. Mastorna alla Dolce vita, da Amarcord al Casanova, da E la nave va a La voce della luna, e concludendosi con un’intervista a Ermanno Cavazzoni, che di quest’ultimo film fu ispiratore e sceneggiatore.
14,00

L'onda trascorrente. I «Canti» di Leopardi in Saba, Montale, Sereni e Giudici

L'onda trascorrente. I «Canti» di Leopardi in Saba, Montale, Sereni e Giudici

Vincenzo Allegrini

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 224

L'allusione, la polemica, la parodia, le riprese metrico-sintattiche, le citazioni esplicite, nascoste o dissimulate sono le più prevedibili modalità di confronto con il grande poeta ottocentesco. A esse, però, s'affianca qui una costante attenzione al ricorrere di immagini care a Giacomo: le chiuse imposte del Sogno, la mano del finale di A Silvia, l'errar del tuono tra i crinali del Canto notturno, le rive scintillanti della Ginestra. D'altra parte, altrettanto di frequente ritornano – in forme sempre diverse – alcune tra le più celebri figure dei Canti, che siano umane (Silvia, Nerina, Aspasia), divine (le ninfe, le Erinni, Diana), animali (il passero, la greggia) o naturali (la luna, una nuvola che si dilegua e una foglia che cade). Ma nelle liriche dei quattro poeti l'influsso dei Canti non emerge solo in superficie. Il libro leopardiano agisce infatti nel profondo mediante un fitto, e a volte intricato, sostrato comune di topoi: la morte giovanile e innocente, il canto udito da lungi, lo stormire del vento, l'addio prematuro alla giovinezza, il ritorno al borgo natio, le favole antiche della Primavera, l'attesa vana del dì festivo, la fratellanza tra Amore e Morte e altro ancora. Accanto ai topoi, infine, vi sono i mitologemi. Su tutti, quello della fanciulla germoglio, la Silvia-Persefone: il vero fil rouge o, per riprendere una formula di Saba, il «filo d'oro» di queste pagine. È così che l'«onda trascorrente» dei Canti – stavolta l'immagine è sereniana – dà e trova nuova linfa nella poesia di quattro protagonisti assoluti del primo e secondo Novecento italiano.
20,00

Ulisse, o dell'amore. Lettura della poesia di Umberto Saba

Ulisse, o dell'amore. Lettura della poesia di Umberto Saba

Carlo Londero

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 124

"Ulisse" è una tra le poesie più note di Umberto Saba (1883-1957): pubblicata in conclusione a "Mediterranee" (Mondadori, 1946), nel 2021 compie 75 anni. Nei versi la critica intravede la consueta ripresa del modello omerico e dantesco di Odisseo che si riversa semplicemente sull'io lirico. Ma perché suggellare "Mediterranee" (un libro intriso d'eros) e "Il Canzoniere" (fino all'edizione 1958, il libro di una vita) con una poesia memoriale e avventurosa? Sotto la patina odisseica, lo studio scorge in "Ulisse" il piano metaforico della 'navigatio vitae', declinata 'sub specie Amoris'. Ecco che l'io lirico non riesce a raggiungere «il porto» (figura di sicurezza, compimento, anche di morte) perché, oggi come nella «giovanezza», Eros lo «sospinge ancora», lo conduce capricciosamente «al largo» senza che possa scorgere una meta. È l'incessante innamoramento, la presenza costante di Amore, della passione amorosa mai sopita o completamente appagata, a turbare la navigatio dell'io. Lo studio vuole scostare "Ulisse" dalle precedenti letture, sostenute da poche supposizioni contenutistiche affioranti sulla superficie di una costruzione poetica insondata nelle sue profondità. Per farlo, Londero si avvale degli strumenti prìncipi della critica – filologia, stilistica, metrica – restituendo a "Ulisse" il suo spessore testuale e al pubblico una lettura dei versi capace di rendere l'intreccio delle funzioni molteplici che la poesia manda a effetto.
18,00

Il marchio di Qajin. I «Dialoghi tra due bestie» nell'opera di Giacomo Leopardi

Il marchio di Qajin. I «Dialoghi tra due bestie» nell'opera di Giacomo Leopardi

Luca Maccioni

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 160

Con questo volume si presenta la prima monografia interamente dedicata ai due abbozzi incompiuti dei Dialoghi tra due bestie, pubblicati per la prima volta più di un secolo fa, negli Scritti vari inediti di Giacomo Leopardi dalle carte napoletane (Firenze 1906). Negli affascinanti squarci di dialogo riversati in queste "prosette", Giacomo mise in scena due coppie di interlocutori animali – prima un Cavallo e un Toro, poi un Cavallo e un Bue – impegnati a discorrere dell'uomo incivilito, il curioso animale che degenerò a tal punto da estinguersi, e venir quasi cancellato dalla memoria dei posteri. Con un approccio marcatamente multidisciplinare, il libro si misura con queste “prosette” leopardiane e con la tenace riflessione che Leopardi dedicò a tre pietre angolari del proprio sistema di pensiero: il fenomeno dell'antropogenesi, la nascita (e il destino) della civiltà, e lo sguardo dell'estraneo (l'animale, il selvaggio). Si confronta con esse da vicino, ma anche da lontano: scavando dentro i testi e ricostruendo pazientemente la vischiosa avventura intellettuale che alimentò il laboratorio dei Dialoghi. Il mito del Diluvio, la figura di Qajin fondatore del consorzio sociale, la secolare teoria della degenerazione delle generazioni, lo scandalo dell'estinzione del genere umano, e infine il ruolo della stazione eretta nel complesso della macchina antropogenica sono solo alcuni dei motivi messi a fuoco da Leopardi nei Dialoghi tra due bestie.
18,00

Una contesa che dura. Poeti italiani del Novecento e contemporanei

Una contesa che dura. Poeti italiani del Novecento e contemporanei

Fabio Moliterni

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 208

I saggi raccolti in questo volume delineano una mobile costellazione di poeti del Novecento e contemporanei, da Clemente Rebora a Girolamo Comi e Vittorio Bodini; Franco Fortini, Vittorio Sereni e Roberto Roversi; Ferruccio Benzoni, Cesare Viviani e Milo De Angelis; Enrico Testa e Andrea Inglese. Le loro opere vengono rilette ed esaminate a partire dal linguaggio e dallo stile, considerando nello stesso tempo le connessioni dinamiche che legano le forme letterarie alle vicende storiche e culturali, in un movimento pendolare tra commento e interpretazione, passato e presente, particolare e generale. La tensione e lo scacco delle nostre capacità comunicative, la «storia» e la «natura», l'io e il mondo, la memoria e il futuro, l'accensione utopica insieme alla dimessa percezione del quotidiano: sono questi alcuni fra gli aspetti più significativi che attraversano i testi poetici qui analizzati. Essi convivono tra di loro in una paradossale relazione di coappartenenza sulla quale insistevano i versi di Franco Fortini in Metrica e biografia: «una ho portata costante figura, / storia e natura, mia e non mia, che insiste // - derisa impresa, ironia che resiste, / e contesa che dura».
20,00

Tradurre l'errore. Laboratorio di pensiero critico e creativo

Tradurre l'errore. Laboratorio di pensiero critico e creativo

Franco Nasi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 144

"Digital Dishumanities o del dire distopico", titolo di uno dei capitoli del libro, può forse far sorridere chi ama le allitterazioni o chi ha qualche perplessità nei confronti degli algoritmi, ma potrebbe far spazientire un insegnante di inglese che segnerebbe subito Dishumanities come un errore o al più come un calco dall'italiano. Eppure la lingua, quando è viva, ama contravvenire alle regole o forzarle. E una lingua è viva se permette gli errori, le sfumature, la flessibilità, l'ambiguità, la connotazione, la sovrapposizione, il gioco, il capitombolo, la svolta improvvisa. È morta quando non si muove più, quando si ripete sempre prevedibilmente uguale a sé stessa, ligia alla regole e alle ricorrenze statistiche o, peggio ancora, quando costretta da imposizioni politiche e liberticide, come nel caso del Newspeak di 1984 di Orwell. La letteratura offre molti esempi di trasgressione vivificante: dalle complesse invenzioni di Joyce di Finnegans Wake a quelle più scanzonate dei Beatles di Yellow Submarine, o ai neologismi sorprendenti e alle deformazioni linguistiche dei giovani artisti dell'Atelier dell'Errore. Di questi e di altri testi irrequieti parla questo libro. Ma che cosa può fare un traduttore di fronte a un errore, intenzionale o non intenzionale, di un autore? Si nasconde? Nasconde l'errore? Rilancia? Il libro non tratta degli errori di traduzione, ma di esperienze di traduzione, individuali o collaborative, insolite, a loro modo estreme, che hanno sollecitato una riflessione sulla traduzione vista non come un'attività meccanica e asettica, ma come una pratica pedagogica straordinaria, capace di stimolare lo sviluppo di un pensiero critico, che richiede ad un tempo rigore e creatività, conoscenza dei vincoli dei testi e capacità di derogare consapevolmente alle norme, di tradurre, quando necessario, uscendo dagli schemi, di tradurre 'outside the box'.
16,00

L'engagement estatico. Su René Char

L'engagement estatico. Su René Char

Eric Marty

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 68

Tra i più grandi poeti del Novecento, René Char ha fatto parte per pochi anni del Surrealismo per poi intraprendere un percorso totalmente personale, anche se è stato in relazione intellettuale e di amicizia con grandi personaggi del Novecento francese e non solo, tra cui Camus, Bataille, Blanchot, Celan. Durante la Seconda guerra mondiale è stato coinvolto personalmente nella Resistenza combattendo con il mitico nome di Capitaine Alexandre. Attraverso una fine lettura poetica e filosofica della sua opera (in particolare i Fogli d'Ipnos), Éric Marty affronta la delicata questione dell'engagement del poeta negli anni bui dell'occupazione nazista, che si realizza con modalità ben diverse dall'impegno di stampo surrealista o sartriano. Ne emerge una posizione originalissima elaborata da Char in questo periodo di combattimento armato in cui sceglie di non pubblicare nulla anche se non smette di scrivere e di riflettere sulla poesia. Si tratta per lui di affrontare una situazione a tal punto determinata dalla brutalità che risulta «inconcepibile» e «innominabile»: il mondo è uscito dai binari ordinari della storia per cui non lo si può affrontare con i termini del discorso comune. Per gli stessi motivi i meccanismi noti di opposizione o contrasto si rivelano, in questo caso, del tutto inefficaci. L'unica possibilità è data da un «rovesciamento» della situazione operato grazie ad una poesia che articola i due movimenti di quello che Marty chiama engagement estatico: l'angoscia e l'estasi.
16,00

La conquista della scrittura. Letteratura e società nel Messico coloniale

La conquista della scrittura. Letteratura e società nel Messico coloniale

Margo Glantz

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 320

Questa raccolta di saggi si propone come una riflessione su quello che in spagnolo è chiamato il borrador, e che in italiano tradurremmo con bozza. Margo Glantz lo intende qui come il frutto di un lavoro di costruzione del testo dietro al cui significato letterale si cela evidentemente un senso più profondo. L'autrice infatti si interroga sul processo manuale della scrittura e sulle sue conseguenze, dove le omissioni, i tagli, le cancellature assumono un'importanza fondamentale, in quanto modificano il corpo da cui traggono origine. I testi di questa selezione nascono dalla continua riflessione dell'autrice sul periodo coloniale ispanoamericano e si configurano come una vera e propria introduzione alla letteratura coloniale, una cultura poco conosciuta in Italia ma che meriterebbe di essere riscoperta. Un gruppo di saggi è dedicato a Sor Juana Inés de la Cruz, la più grande voce poetica del barocco ispanoamericano: dalla sua storia emergono il processo di conquista del diritto alla scrittura e la personalità poliedrica di una delle più grandi voci femminili della letteratura messicana.
22,00

Figure dell'invenzione. Per una teoria della critica tematica in Francesco Orlando

Figure dell'invenzione. Per una teoria della critica tematica in Francesco Orlando

Valentina Sturli

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 209

Il saggio esplora la più innovativa e meno conosciuta parte della riflessione di Francesco Orlando (1934- 2010) - quella riguardante i meccanismi dell'invenzione e della creazione letteraria - in larga parte inedita. L'obiettivo è di riflettere criticamente sull'ultimo decennio di attività di uno dei più importanti teorici della letteratura del secondo Novecento, valutando le sue ipotesi di lavoro e prospettive di analisi relative a questioni cruciali di critica tematica. La proposta che Orlando ha delineato e che questo libro prova a sviluppare mira infatti a concepire una vera e propria retorica dell'invenzione, mostrando come ogni singolo testo letterario possa modellizzare e trasfigurare originalmente la realtà che rappresenta mediante configurazioni emotive e cognitive salienti.
20,00

Come frantumi di mondi. Teoria della prosa e logica delle emozioni in Gadda

Come frantumi di mondi. Teoria della prosa e logica delle emozioni in Gadda

Valentino Baldi

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 208

Carlo Emilio Gadda, uno dei più grandi narratori del Novecento, è ancora ai margini del canone scolastico per via della sua complessità: il lettore che si avvicini per la prima volta all'opera gaddiana rischia di essere scoraggiato dalla densa stratificazione di problemi linguistici, filologici e logici posti da una compagine testuale così intricata da poter apparire illeggibile. "Come frantumi di mondi" è un libro sulla costruzione narrativa di Gadda, che prova a trattare Gadda come una sineddoche per interrogarsi sulla dialettica fra logica del mondo e racconto letterario. Vi si affrontano questioni di teoria della letteratura e di logica dell'interiorità lungo due linee di indagine diverse: quella psicologico-psicoanalitica, condotta sulla scia di Freud e Matte Blanco; e quella filosofico-scientifica, esplorata nei suoi legami con il pensiero di Leibniz, Spinoza e Kant, ma anche di Einstein, Heisenberg e Pauli. L'impostazione teorica di Come frantumi di mondi rispecchia, così, la cultura gaddiana, articolandosi attorno a tre coppie antinomiche che ritornano in tutti i capitoli: matematica ed emozioni; logica e caos; convenzioni letterarie e vissuto.
20,00

Traiettorie. Studi sulla letteratura tradotta in Italia

Traiettorie. Studi sulla letteratura tradotta in Italia

Michele Sisto

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 320

E se la letteratura italiana includesse anche le traduzioni, il "Faust" accanto ai "Promessi sposi", "Così parlò Zarathustra" accanto a "Un uomo finito", l'"Opera da tre soldi" accanto a "Sei personaggi in cerca d'autore"? Attraverso la sociologia di Pierre Bourdieu si può leggere la storia letteraria nazionale in modo nuovo, considerando ogni traduzione come una presa di posizione nel campo di forze di chi fa la letteratura: scrittori, editori, traduttori, accademici e registi con le loro riviste, collane, cattedre e teatri. Le traiettorie italiane di Goethe, Büchner, Mann o Brecht dipendono, per tratti decisivi, da quelle di Giovita Scalvini, Giuseppe Antonio Borgese, Piero Gobetti, Paolo Grassi o Franco Fortini, ma anche di Le Monnier, Bompiani, Frassinelli o Einaudi. A partire dal caso della letteratura tedesca, sette studi affrontano altrettanti snodi della storia letteraria italiana, intrecciando ricostruzione storica e riflessione teorica: dalla diaspora europea dei romantici nel 1821 alla consacrazione del romanzo nel decennio delle traduzioni, fino ad arrivare al presente.
22,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.