Rizzoli: Saggi italiani
Il nemico dentro. Caso Paragon, spie e metodi da regime nell'Italia di Giorgia Meloni
Francesco Cancellato
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 240
31 gennaio 2025. Con un messaggio sul cellulare, Francesco Cancellato, direttore del giornale online Fanpage, viene informato che il suo telefono è stato violato da uno spyware. Scoprirà nei giorni seguenti che si tratta di Graphite, prodotto dall'azienda israeliana Paragon, che ne vende l'utilizzo esclusivamente a governi e servizi di intelligence. Inizia così questa storia, e non è ancora finita, mentre continua a imporre le stesse domande. È normale che in una democrazia siano spiati giornalisti e attivisti? È normale che il governo non sappia e non voglia dare alcuna risposta? È normale che armi di sorveglianza così potenti sfuggano al controllo della politica? È normale che per le vittime di spionaggio ci siano solo silenzi, omissioni e bugie? Cancellato ripercorre la vicenda che lo riguarda, quella del suo giornale, Fanpage, e delle inchieste scomode a cui ha dato vita negli ultimi anni, annodando i fili di una vicenda che ha contorni ancora sfumati, tra segreti di Stato che non lo erano, dichiarazioni infondate di ministri e politici di maggioranza, contraddizioni nelle relazioni di chi dovrebbe sorvegliare l'operato dei servizi segreti. E un esecutivo che tace sulle vere responsabilità in un episodio di spionaggio senza precedenti nel nostro Paese. Attraverso interviste e conversazioni con esperti e protagonisti di questa vicenda, da Franco Gabrielli a Nello Scavo, da Ciro Pellegrino a Matteo Renzi, Cancellato tratteggia il ritratto del «nemico dentro»: lo spyware nel nostro telefono, il nostro stesso disinteresse davanti a uno scandalo di queste proporzioni, ma soprattutto la ferita alla democrazia che rischia di infettare il nostro sistema di diritti.
Il prezzo della pace. Quando finisce una guerra
Paolo Mieli
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 304
«Si fa presto a dire pace. Quando finisce una guerra, restano irrisolti innumerevoli problemi generati di norma da dettagli trascurati per ragioni di necessità. Anche quando è ben chiaro il confine che divide i vincitori dagli sconfitti, a chi sarà assegnato l'alloro per aver combattuto dalla parte del bene e chi sarà invece dannato come un'incarnazione del male.» Niente di più attuale, verrebbe da dire. Ed è per questo che Paolo Mieli si impegna a tracciare in queste pagine un percorso che dalla storia antica alla più recente inquadra i meccanismi (spesso imperscrutabili, subdoli, addirittura violenti) della pacificazione post-conflitto. Nella convinzione, come scrive l'autore, che quando si tratta di «fare la pace» «un buon ripasso, ancorché per sua natura disomogeneo, può esserci più utile delle improvvisazioni. Delle pur auspicabili sospensioni dei combattimenti. Destinate a reggere per un tempo breve, e a covare nuovi conflitti». Così dalla Grecia antica al Medio Oriente, dall'Italia post-bellica all'Unione Sovietica, Mieli ci offre una panoramica avveduta e selezionata sui casi più emblematici di «paci che non lo erano», di conflitti mai sopiti, di rivisitazioni storiche (o di storture, a volte) delle figure dei vinti e dei vincitori. Sempre nel solco del magistero di Renzo De Felice, cui è dedicato il saggio conclusivo, che, scrive Mieli, «mi ha insegnato a diffidare delle "verità rivelate", a mettere in discussione la versione ufficiale degli accadimenti passati. Versione utile a far tornare i conti, a corroborare i giudizi sul presente».
Russia l'impero che non sa morire. Il passato di Mosca, il futuro di Kyiv
Anna Zafesova
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 208
«A guardarla da fuori sembra che la Russia sia cambiata troppo poco, ma i russi credono che sia cambiata eccessivamente, anche perché prima era rimasta immutata per decenni.» Con queste parole cominciava un libro di Anna Zafesova pubblicato esattamente vent'anni fa. Era un'altra fase storica, se è vero come è vero che gli ultimi decenni sono stati scenario di un'accelerazione del mutamento politico, sociale e tecnologico che ha coinvolto il mondo intero. È il future shock su cui questo libro si concentra: per capire «la testa» dei russi di oggi, per indagare le dinamiche di potere attive nel regime di Putin, per spiegare come l'aggressione all'Ucraina del 2022 ha reso ancora più evidente «la sete di passato di un Paese che non vede un futuro». Sulla linea di questa dicotomia Zafesova insiste, indicando nella biforcazione storica degli anni Novanta il momento "sliding doors": la narrazione putiniana, per certi versi rassicurante, della restaurazione della potenza sovietica (senza reali assunzioni di responsabilità rispetto a settant'anni di dittatura), opposta a quella ucraina, capace di dare le «colpe» al passato coloniale e cementare dal basso un'identità nazionale cresciuta nel tempo per contrasto a Mosca e per affinità al sogno europeo. «Nessuno possedeva il manualetto di istruzioni per la costruzione di una nazione post-sovietica» scrive Zafesova, eppure l'Ucraina è riuscita in questo processo ben prima dello scoppio della guerra. E ha già vinto una battaglia per la propria esistenza che quindi non si svolge solo sul campo, ma sul piano dell'autonarrazione, del rapporto con la verità, della reale possibilità di autodeterminazione dei due popoli.
Chiedimi chi erano i Beatles. I giovani, la politica, la storia
Pier Luigi Bersani
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Se c'è qualcosa che vi urta nel profondo, non state lì a pettinare le bambole. Non importa in quanti sarete, se in tanti o in pochi o da soli. Impegnatevi, e collegate l'impegno a un pensiero. Magari con l'aiuto di chi ha frequentato la politica per tutta una vita e dovrebbe dedicarsi a seminare e non a raccogliere.» È un invito, quello di Pier Luigi Bersani, che nasce da un viaggio lungo tutta l'Italia e dalle conversazioni avute, spesso davanti a una birra, con studenti, giovani militanti e attivisti. E in queste pagine l'ex segretario del Partito democratico, oggi semplice iscritto, si rende disponibile per «continuare quel dialogo mettendoci un po' di radici, un po' di memoria e qualche approssimativa rima storica che possa essere utile a dare maggior consapevolezza del presente». Partendo dalla Storia, infatti, Bersani racconta le scansioni e i momenti chiave della vicenda italiana ed europea, per capire quale è il senso (e il metodo) della buona politica, quale il peso del lavoro, inteso come soggetto, nell'evoluzione delle nostre democrazie; quale atteggiamento tenere verso il nuovo tecno-capitalismo e le derive della globalizzazione. Con uno sguardo attento, impreziosito da aneddoti e ricordi personali, proprio su quel «partito della nazione», il Pd, sulla sua fondazione, sulle prospettive, sulla sinistra «da non lasciare mai incustodita». Pagine «fuor di metafora» impegnate e generose («la generosità» dice Bersani «è la materia prima della politica»), ispirate a un principio cui l'autore non ha mai derogato, ancora più valido nel confronto con queste nuove destre: «Per reagire non servono parole alate o politiciste. Servono parole per l'uguaglianza e per la dignità e il valore di ogni diversità; parole che semplicemente si facciano capire e non appaiano straniere ai luoghi dove si svolge la vita comune della gente».
Craxi. L'ultimo vero politico. I racconti e le immagini
Aldo Cazzullo
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 280
«A un tratto, la ruota del destino diede un giro. La vicenda di Craxi entrò nella fase finale, quella della vita e della morte. In poche settimane la situazione sarebbe precipitata, in modo insieme epico e grottesco. Iniziava una tragedia. Che tanti in principio considerarono una farsa. Perché l’Italia è convinta di essere un Paese comico, al più melodrammatico. Invece la storia unitaria del nostro Paese è una storia tragica.» Aldo Cazzullo atterra a Tunisi a fine ottobre del 1999. In Italia è appena arrivata la notizia del ricovero di Bettino Craxi. Il leader socialista, dal 1994 ad Hammamet per sfuggire a Mani Pulite e all’arresto, sarebbe morto pochi mesi dopo. Parte dalla fine, da questi ricordi personali vissuti sul campo del giornalismo – la malattia di Craxi, il disperato intervento chirurgico, la morte, il funerale –, il racconto dell’uomo e del politico che più di ogni altro ha rappresentato la modernizzazione dell’Italia repubblicana e la caduta del sistema dei partiti. Un ritratto in chiaroscuro. Un profilo biografico impreziosito da aneddoti personali e da un apparato fotografico unico, che punta a ricostruire la storia del giovane militante, l’ascesa al potere del segretario socialista, i rapporti con i leader nazionali e internazionali del suo tempo, dando conto della dimensione umana e intima del politico che fu Craxi anche nei mesi concitati dell’epilogo della sua parabola, senza nascondere gli errori e le responsabilità. Fino a tracciare un’analisi della sua eredità, quel nodo mai sciolto della fine della Prima Repubblica che forse trova proprio in Bettino la sua plastica rappresentazione: uomo di potere osannato e odiato, capro espiatorio della stagione del malaffare, esiliato illustre per alcuni, latitante per altri (e per la giustizia italiana). L’ultimo vero politico, scrive Cazzullo a venticinque anni dalla scomparsa di Bettino Craxi, con una formula su cui non si riesce a porre un solo accento: è stato l’ultimo uomo di Stato italiano dotato di spessore e di visione; ma ha pagato un prezzo altissimo alla sua spregiudicatezza. Ingombrante financo sul piano fisico, è diventato il bersaglio grosso: da statista a «Cinghialone». Un simbolo della Prima Repubblica, che ha avuto – come ha riconosciuto il suo nemico della vita, Eugenio Scalfari – «la grandezza della fine».
Audacia, ribellione, velocità. Vite strabilianti dei futuristi italiani
Giordano Bruno Guerri
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 348
«Ogni avanguardia è tale quando, mentre uccide, prepara una nuova vita, demolendo insieme al passato il presente.» Vale per ogni avanguardia, e non può non valere più forte per l'avanguardia delle avanguardie. Fedele a questa definizione, Giordano Bruno Guerri ricostruisce l'esplosione e la dinamica di quel cataclisma totale - artistico, politico, di costume - che fu il futurismo, la più importante creazione culturale italiana dopo il Rinascimento. Lo fa partendo dal contesto, dall'Italia e dall'Europa di inizio Novecento, dal passato che i futuristi sentivano come gabbia e fardello, dal genio rivoluzionario del fondatore, Filippo Tommaso Marinetti, che raccolse attorno a sé e al suo Manifesto del 1909 le energie più vivaci dell'epoca, in Italia e nel mondo. Così, in una istantanea di gruppo degli uomini e delle donne (già, l'altra metà del futurismo) che lo seguirono, Guerri ripercorre la cangiante traiettoria umana e artistica di Boccioni, Prampolini, Balla, Depero, Benedetta Cappa Marinetti, Valentine de Saint-Point, solo per citarne alcuni, e ricostruisce il rapporto del movimento con la guerra e le donne, diverso in entrambi i casi da come comunemente si crede, l'innamoramento per la modernità, l'indole ribelle e guascona, l'adesione compatta al mito della velocità. E il legame con il fascismo, l'ambizione di rendere futurista la rivoluzione mussoliniana, ambizione destinata a fallire e a ipotecare il giudizio storico sull'avanguardia creata da Marinetti. Eppure, il futurismo riuscì a impedire che anche il regime si appiattisse nella condanna dell'arte moderna - "degenerata" - come accadde nella Germania di Hitler e nell'Unione Sovietica di Stalin. E oggi l'eredità del futurismo sopravvive nelle avanguardie, nelle invenzioni più contemporanee, da Internet all'Intelligenza Artificiale, nei costumi che i futuristi preconizzarono, nel modo di guardare, intendere, vivere e sopravvivere al progresso. Un libro di storia e di storie, in cui Guerri unisce la perizia del biografo e la brillantezza del narratore allo sguardo del commentatore attento, per stabilire - tra foto inedite dei protagonisti, manifesti, opere d'arte e idee di propaganda - cosa è stato il futurismo nelle vite dei suoi interpreti, e cosa c'è del futurismo nelle nostre (decisamente più noiose).
La scossa globale. L'effetto-Trump e l'età dell'incertezza
Maurizio Molinari
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 320
Il ritorno di Trump alla Casa Bianca genera una scossa globale che ha ripercussioni a pioggia sull'ordine internazionale e sulla vita di ognuno di noi. Cambiano gli equilibri fra grandi potenze, i legami fra alleati, le aree di conflitto, l'idea di leadership, le risorse più contese, le sfide economiche e anche il rapporto fra media e democrazia. Tutto ciò può portare nuovi rapporti di forza nelle sfere di influenza fra Washington, Mosca e Pechino, ma anche a un conflitto globale. È l'ordine internazionale sospeso il cuore di queste pagine, l'oggetto della riflessione di Maurizio Molinari, tra i più attenti e preparati osservatori del panorama geopolitico mondiale. Con l'accuratezza degli scenari descritti, impreziositi dall'uso delle mappe e dei grafici, Molinari ci permette di affacciarci sul precipizio dell'«età dell'incertezza» che caratterizza il nostro tempo, partendo dagli eventi cruciali degli ultimi anni - in primis i due conflitti caldi in Ucraina e in Medio Oriente - e focalizzandosi sul terremoto arrivato con la presidenza di Donald Trump. La sfida politico mi-litare, la competizione economica, la contesa per la supremazia tecnologica: tutte le dimensioni del confronto tra superpotenze globali e attori regionali sono segnate dal nuovo corso alla Casa Bianca, generando un panorama imprevedibile, incandescente, traumatico. È uno scenario che ci riguarda tutti, e che tutti dobbiamo aver presente per orientarci nel presente. Questo libro prova a raccontarci dove siamo, e dove rischiamo di trovarci nel prossimo futuro.
Quando il cervello si emoziona. Dall'infanzia alla vecchiaia, viaggio nelle età della nostra vita emotiva
Daniela Perani
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 288
Le emozioni permeano tutta la nostra vita. Ci guidano, ci ispirano, spesso ci tormentano, coinvolgono mente e corpo in un'intricata rete di percezioni che ci lega all'ambiente, agli altri e al nostro sé. Sono una forza silenziosa e invisibile, come il vento che scuote le cime degli alberi e può rendere instabili anche i fusti con le radici più salde. Daniela Perani, tra i neuroscienziati italiani più conosciuti a livello internazionale, ci conduce in un viaggio affascinante all'interno del cervello e all'origine delle emozioni, ne svela la complessità e, grazie alle più avanzate tecniche di neuro-immagine e a esperimenti sulla musica, il linguaggio, l'empatia e la teoria della mente, ne mostra il funzionamento - e il malfunzionamento - nelle diverse età della vita. Dalle emozioni innate della prima infanzia alla tempesta ad alta intensità dell'adolescenza, dalla maturità emotiva dell'età adulta alle sfide dell'invecchiamento, ogni stagione della vita ha il suo peculiare paesaggio emotivo, che questo libro ci insegna a esplorare con maggiore consapevolezza: solo conoscendo a fondo come funziona il nostro cervello emotivo possiamo comprendere meglio il nostro mondo interiore e imparare a regolarlo per costruire una vita emotiva più ricca ed equilibrata.
Maledetti tedeschi. Ritorno in un Paese diviso
Constanze Reuscher
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Sono arrivata a Roma il 14 agosto 1989, con la mia macchina, una valigia e due scatole di libri nel bagagliaio. All'epoca, il Muro di Berlino era ancora in piedi. Sono nata due mesi dopo la costruzione del Muro e non conoscevo un'altra realtà, un altro mondo, altri confini.» Le date, a volte, disegnano strane trame. È anche da questi «incastri» che prende spunto questo libro: Constanze Reuscher, tra le firme più prestigiose del giornalismo tedesco in Italia, si è trovata negli ultimi anni a osservare i mutamenti repentini e profondi nel suo Paese d'origine, le ferite sociali ed economiche, la crisi identitaria e politica che ha travolto i suoi connazionali. Una nuova divisione interna che ricorda, per intensità e tratti geografici, quella segnata dal Muro. Le pagine che seguono sono un diario di viaggio, la cronaca sentimentale del ritorno dell'autrice in una Germania così diversa e mutata. Tra incontri con vecchi e nuovi amici, interviste a colleghi e a personalità di rilievo della società civile, chiacchiere con gente comune, immigrati, lavoratori, Constanze Reuscher riesce a tracciare un ritratto emotivo di quei «maledetti tedeschi» che a volte lei stessa fatica a riconoscere; si mette in gioco in prima persona per rintracciare dove nascono, storicamente, le fratture sociali e psicologiche dei suoi concittadini; indaga la profonda differenza tra le grandi città finanziarie e le periferie industriali o agricole. Un libro caldo, profondamente ispirato, che mette a nudo le difficoltà di un popolo che sembra smarrito e privo di speranza, e illumina le problematiche che la Germania, un Paese centrale per la nostra Europa, si trova ad affrontare.
Invincibili. La mafia albanese da Roma alla conquista del mondo
Nello Trocchia
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 272
Tra gli albanesi che nei primi anni Novanta sbarcano in Italia con la nave Vlora ci sono i disperati ma c'è anche chi vuole imparare il mestiere dai migliori su piazza. È con un patto con i clan italiani che comincia la carriera criminale degli albanesi: prima scafisti e contrabbandieri, poi picchiatori e killer a libro paga della malavita organizzata, infine narcotrafficanti che oggi, potentissimi, controllano centri di smistamento e porti in tutto il mondo; ma anche trafficanti di esseri umani, che trasportano i migranti in Italia proprio mentre il governo italiano spende milioni per tenerli nei centri che ha fatto costruire nei luoghi della mala in Albania. Dopo i Casamonica, Nello Trocchia torna a raccontare in una grande inchiesta gli intrecci e la parabola di una mafia che da Roma è diventata una potenza economica e finanziaria a livello internazionale, e ne insegue i più feroci protagonisti in un'ascesa che sembra inarrestabile.
Il contastorie di Vigàta. Andrea Camilleri in parole e immagini
Gaetano Savatteri
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 256
Un volume ricco di fotografie e racconti inediti per celebrare il centenario della nascita di Andrea Camilleri. Un progetto nato in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri e scritto dalla penna formidabile dell’inventore del detective Saverio Lamanna della serie tv Màkari. "Io e Savatteri siamo della stessa provincia che ha avuto come capotribù Pirandello, verso il quale tutti abbiamo un debito tale che continuiamo a pagare senza riuscire mai a saldarlo." Comincia da un debito questo volume illustrato nato dalla grande amicizia fra i due scrittori e promosso dal Fondo Camilleri in occasione del centenario della nascita dell'autore di Montalbano. Un racconto in parole e immagini che affronta le origini a Porto Empedocle, le memorie del fascismo e l'avvicinamento al Pci, la partenza per Roma e i primi passi da regista, l'incontro con Elvira Sellerio e Leonardo Sciascia fino al grande successo di Montalbano.
Ed ecco, io vi manderò il diluvio. Come le alluvioni hanno plasmato l'umanità
Stefano Fenoglio
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 180
Non basterebbe lo spazio di questo risvolto per elencare le popolazioni antiche che, in termini diversi ma comparabili, condividono la tradizione del Grande Diluvio. Oltre alla tradizione biblica, ritroviamo racconti simili dalla Cina al Perù, dall'India alla Mesopotamia, dal Nord America al Mediterraneo. Ecco, si chiede Stefano Fenoglio, tra i più importanti esperti di ecosistemi fluviali in Italia, «com'è possibile che popoli tanto diversi e lontani tra loro abbiano sviluppato lo stesso racconto mitologico? O per meglio dire, cosa si nasconde realmente dietro al mito del Diluvio?». Parte da questa domanda un viaggio a ritroso nel tempo e tra le civiltà che hanno abitato il pianeta, per scovare, tra i racconti mitici e le leggende, la matrice naturale dell'«universalità del diluvio universale». In una indagine avvincente e informata, infarcita di aneddoti e abitata da una sana ironia, Fenoglio ci offre un'interpretazione convincente: «È più divertente ed emozionante cercare tra divinità irose, cataclismi di origine extraterrestre e civiltà perdute la risposta a questa questione piuttosto che vederla in tutta la sua ovvietà: l'uomo è una "specie fluviale"». Le alluvioni, quindi, sono un fattore esistenziale della nostra esperienza, da quando abbiamo smesso di essere nomadi cacciatori trasformandoci in agricoltori stanziali, bisognosi quindi di acqua, e di un fiume a portata di casa e campi. Una volta stabilito questo, però, non possiamo non chiedere all'esperto come comportarci di fronte alla furia delle acque, soprattutto oggi che i fenomeni atmosferici catastrofici un tempo eccezionali sono aumentati per frequenza e intensità. E qui Fenoglio, con la cura del grande divulgatore, ci porta un elenco di soluzioni possibili per far fronte alle calamità legate ai fiumi, per ridurne i danni materiali, per evitare che possano, come troppo spesso accade, mettere in ginocchio le nostre città e le nostre economie. Con un messaggio chiaro e di convinta speranza: si può fare, basta volerlo e agire subito. Insieme.

