Rosenberg & Sellier: Physis
Cristalli di storicità. Saggi in onore di Remo Bodei
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2019
pagine: 240
In questo libro, colleghi e amici di Remo Bodei ne ripercorrono l'opera filosofica restituendo un quadro articolato e affascinante che si presenta come una vera e propria introduzione al suo pensiero. Nei suoi numerosi libri, Remo Bodei non separa mai la dimensione storica dalla dimensione teoretica, e il suo pensiero si struttura in cristalli di storicità, ossia in "formazioni concettuali dovute al depositarsi e strutturarsi di eventi e idee nel tempo, che si modificano certo, ma secondo determinate modalità formali". Arricchisce il volume un'ampia e aggiornata bibliografia di Remo Bodei.
Filosofia della natura. Fisica e ontologia
Michael Esfeld
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2018
pagine: 160
La filosofia della natura è antica quanto la filosofia stessa ed è da sempre legata alla ricerca scientifica della natura: scienza e filosofia hanno d'altronde un obiettivo comune, comprendere la natura. Scopo di questo libro è fornire una panoramica della filosofia della natura contemporanea, partendo dalla filosofia naturale di Newton per poi considerare la teoria dei campi insieme alla fisica della relatività, per arrivare alla fisica quantistica. Prefazione di Mauro Dorato.
Vertigini della ragione. Schelling e Nietzsche
Emilio Carlo Corriero
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2018
pagine: 240
«Ciò che questo libro chiarisce, definitivamente a mio avviso, è che l'interpretazione di Nietzsche deve 'ritornare' a Schelling, e che Schelling rappresenta ancora l'arcano della filosofia della krisis, e cioè del pensiero che pretende di oltrepassare quel compimento della filosofia che l'idealismo classico voleva rappresentare.» (Massimo Cacciari)
Libertà e natura. Prospettive schellinghiane
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2018
pagine: 160
La natura della libertà è in fondo la libertà della natura stessa, ossia la sua insopprimibile soggettività. Attorno a questa inestricabile relazione, illuminata e indagata a fondo dalla filosofia di Schelling, alcuni fra i più autorevoli interpreti contemporanei s'interrogano sull'impossibile sistema del sapere a cui il filosofo tedesco lavorò per tutta la vita, individuando proprio nella libertà quel fondamento necessario eppure apparentemente inattuabile. Il risultato è un quadro composito e aggiornato degli esiti in ambito teoretico, etico ed estetico della filosofia di Schelling, che oggi vive una rinascita di livello internazionale.
La fisica di Aristotele
Wolfgang Wieland
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2018
pagine: 398
L'intento di questo libro non è l'interpretazione di un'opera di Aristotele, bensì dell'intera filosofia aristotelica centrata sulla Fisica, Si tratta di un intento originale e ardito, perché ribalta l'immagine tradizionale del filosofo antico, costruita sulla centralità della Metafisica. Ponendo al centro del pensiero di Aristotele la Fisica. Wieland non intende affatto, però, confrontare nel contenuto la concezione aristotelica della natura con le teorie della fisica moderna e contemporanea, poiché un abisso le divide. Egli intende piuttosto esaminare il metodo della ricerca fisica di Aristotele, e su questo piano la distanza tra l'antico e i moderni si riduce di molto.
Filosofie della natura dopo Schelling
Iain Hamilton Grant
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2017
pagine: 320
Ripercorrendo la filosofia della natura di Schelling, in un costante dialogo con le opere scientifiche del suo tempo, questo saggio non si limita a esporre le tesi originali della fisica speculativa del filosofo tedesco come un semplice episodio della storia del pensiero. Il programma filosofico intrapreso e sviluppato da Schelling è infatti presentato da Iain Hamilton Grant come un percorso tuttora praticabile, e anzi necessario come rimedio al rifiuto della metafisica all'atteggiamento "antifisico" che pervade buona parte della filosofia contemporanea.
Che fare, quando fare, se fare. Un'indagine sui processi reconditi dell'atto volontario
Germana Pareti, Antonio G. Zippo
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2016
pagine: 160
Ha ancora senso, oggi, il dibattito classico sul libero arbitrio, frutto più di preoccupazioni teologiche che non di dilemmi morali? Perché i filosofi, e sovente persino gli scienziati, considerano il cervello un rozzo substrato materiale, che senza l'apporto dell'homunculus non sembra rivestire alcun ruolo ai fini della scelta e della libera decisione? È ancora possibile sostenere la tesi della consapevolezza dell'agire volontario, se esistono prove di processi determinanti inconsci in aree corticali? "Coscienza" e "volontà" sono stati tra di loro inscindibili? Sono alcuni dei quesiti al centro di questo studio, che si propone di offrire un contributo al dibattito attuale su intenzioni, decisioni e azioni, facendo emergere il ruolo dei meccanismi corticali coinvolti nell'atto volontario e consapevole, con particolare riferimento ai risultati delle recenti ricerche neuroscientifiche, che hanno rivitalizzato la discussione sul tema avviata negli anni Ottanta dagli esperimenti pionieristici di Benjamin Libet.
Dire l'anima. Sulla natura della conoscenza
Massimo Donà
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2016
pagine: 128
Oggetto di queste pagine è l'anima, ossia la condizione di possibilità di ogni conoscenza; quella che i greci chiamavano psyché e che i moderni avrebbero concepito più specificamente come luogo della coscienza, per quanto già a Freud questa coscienza mostrasse di essere tutt'altro che padrona del proprio campo d'azione. Nel corrispondere al proposito di parlare dell'anima, e soprattutto di dirla iuxta propria principia, l'autore ripensa e ridetermina alla radice le grandi articolazioni che a questo oggetto d'indagine sarebbero state date in prima battuta da Aristotele e in seconda battuta da Kant. E conseguentemente rovescia il senso per lo più attribuito alla "domanda filosofica", mostrando come il thauma da cui viene alimentato l'anelito conoscitivo non sia provocato tanto dal molteplice e dalla sua esistenza, quanto dal suo immediato palesarsi quale espressione dell'intrascendibile distinguersi dell'indistinto, perché quello che l'anima incontra, ogni volta che le capita di aver a che fare con il mondo (ovvero, ogni volta che si sa come anima), è in verità sempre il medesimo.

