Rubbettino: Politica e storia
La democrazia liberale e i suoi critici
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 338
Il lemma democrazia liberale designa un idealtipo concettuale dietro il quale si ritrova la storia dell'incontro tra due principi a lungo reciprocamente ostili. Democrazia e liberalismo, infatti, giungono con fatica a un sodalizio che in Europa trova compimento nelle costituzioni del secondo dopoguerra. Questo libro rintraccia le diverse correnti politiche e culturali che, tra il XIX e il XX secolo, hanno osteggiato "dall'esterno" il compiersi di un modello fondato sull'incontro tra governo democratico ed economia di mercato. Fin dalla rivoluzione francese, critici della democrazia liberale sono stati i reazionari ma anche molti moderati, e poi conservatori, anarchici, socialisti. La caduta del muro di Berlino ha consacrato la democrazia liberale come modello universale. In realtà, nuovi nemici e preoccupanti debolezze mostrano, oggi più che mai, quanto tale modello sia fragile e instabile.
I confini della libertà. Realismo e idealismo nel pensiero politico americano
Giovanni Dessì
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 150
In alcuni momenti del pensiero politico americano il richiamo alla realtà, nelle sue diverse forme, ha costituito un confine per la realizzazione della libertà individuale. L'ipotesi di questo libro è che negli autori considerati l'attenzione ai condizionamenti dei fatti storici, economici, politici, non abbia rinviato solo alla conservazione del già accaduto, ma abbia da una parte circoscritto la libertà e dall'altra la abbia orientata fattivamente nella costruzione del futuro. Dalla ricostruzione di alcune posizioni intellettuali e politiche emerge la possibilità di un realismo non semplicisticamente conservatore: a partire da tale prospettiva vengono illustrate quelle che possono essere ritenute le caratteristiche di una posizione riformista e di un realismo democratico. Le articolazioni del rapporto tra realismo, istanze di libertà, di realizzazione individuale e costruzione dell'avvenire sono state analizzate in periodi e autori particolarmente significativi. Si è così delineato un percorso nell'esperienza politica e nella riflessione americana che va dalle origini e dai saggi de "Il Federalista" alle posizioni di Graham Sumner e del darwinisrno sociale, dal proagressismo e dalle istanze di riforma sociale e politica al realismo politico dei primi anni della Guerra fredda.
Constant e la forma di governo repubblicana (1794-1799)
Francesco Raschi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 218
Lo studio prende in esame le prime posizioni pubbliche e i primi scritti politici (1794-1799) di Benjamin Constant (Losanna 1767-Parigi 1830). In particolare si analizzano le primitive considerazioni di Constant, figura di primaria importanza nel panorama politico europeo del Diciannovesimo secolo, sulla Rivoluzione Francese e sul Terrore giacobino, su Termidoro e sul governo del Direttorio, sul colpo di Stato di Fruttidoro e su quello di Brumaio. Da un'attenta analisi dei testi emerge come la produzione constantiana di questo periodo sia caratterizzata da almeno due idee guida: la strenua difesa delle conquiste e dei princìpi rivoluzionari; e la battaglia a favore della République, della sua istituzionalizzazione e stabilizzazione, contro ogni tentativo di restaurazione monarchica. Il quadro che emerge dalle opere giovanili, quindi, non è del tutto coerente con la consolidata immagine che, correttamente, presenta Constant come uno dei più eloquenti sostenitori della dottrina politica liberale. L'autore mostra infatti la parziale discrasia tra il fervido repubblicanesimo delle prime opere e i princìpi liberali degli scritti successivi.
Efori. Antichi e moderni nei dibattiti sul potere di controllo
Saffo Testoni Binetti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 162
I pensatori politici moderni ricercano nel passato i fondamenti del buon governo per la progettazione di uno Stato forte, pacifico e duraturo, ma, mentre mostrano di trarre dalla tradizione modelli di riferimento, di fatto rivoluzionano la storiografia e, sul piano politico, deformando ideologicamente le testimonianze con disinvolta consapevolezza, ne ricavano effetti profondamente innovativi. In questo modo elaborano anche l'idea del controllo del potere, per la quale si ispirano ad un ricchissimo patrimonio storico, filosofico, giuridico, etico e religioso, e discutono il mito degli efori dell'antica Sparta in un dialogo extratemporale, in cui coinvolgono i filosofi dell'antichità e gli avversari politici coevi.
L'insulto del silenzio. Stato moderno come amministrazione
Ettore Rotelli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 284
I territori dell'Europa occidentale continentale più colpiti dalla crisi economica e sociale dell'ultimo lustro, soprattutto le penisole iberica e italiana, coincidono, forse non a caso, con quelli non rappresentati alla firma della pace di Westfalia la sera del 24 ottobre 1648 a Münster. Non come altri hanno percorso, infatti, la parabola dello Stato moderno o semplicemente Stato, fatto e fenomeno di amministrazione pubblica, organizzazione e attività, civile e militare, fiscale e giudiziaria, che nei secoli XVI-XVIII si è determinato sotto legittimazioni di lunga durata. I tratti essenziali della vicenda effettiva nelle aree decisive, inglese, francese, tedesca, risultano ormai recuperati anche in Italia nei primi anni Settanta, quando certa storiografia, non solo locale, ancora convinta di una propria competenza generalista, anziché affrontare il problema, sceglie di declassare lo Stato a concetto e dichiararne la morte presunta, prima di abbandonarsi all'insulto estremo del silenzio.
Stato militare dell'impero ottomano
Luigi F. Marsili
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 164
Libertà e autorità nelle democrazie contemporanee. Percorsi di ricerca
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 307
Autorità e potere. Il pensiero politico di Bertrand de Jouvenel
Francesco Raschi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 165
Raymond Aron considerava Bertrand de Jouvenel "uno dei due o tre più grandi pensatori della sua generazione". Nonostante tale lusinghiero giudizio, il pensiero di Jouvenel, soprattutto in Italia, non ha beneficiato di quella considerazione che avrebbe meritato. Nella prima parte dell'opera è stata ricostruita la genesi dell' interpretazione "pessimista" (Croce) della modernità politica propria di Jouvenel che vede nella "democrazia totalitaria" non una degenerazione del nobile ideale democratico, ma lo sbocco inevitabile dell'accrescimento del potere governativo che dura in Europa dal XVII secolo. Nella seconda parte, è stato preso in esame l'originale tentativo jouveneliano di elaborare una teoria descrittiva della politica a partire dalla relazione di potere "nucleare" ("istigazione-risposta"), cioè dal "muovere l'uomo da parte dell'uomo".
L'ombra della politica. Saggio sulla storia del pensiero antipolitico
Matteo Truffelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 124
L'antipolitica ha goduto negli ultimi anni di un'attenzione crescente, non solo da parte dei media e degli attori politici, che ne hanno enfatizzato l'importanza adottandone toni e linguaggio, ma anche da parte degli studiosi, che l'hanno fatta oggetto di specifiche analisi. Muovendo da una prospettiva storica, questo libro tenta di rileggere i caratteri di fondo dell'antipolitica, per cercarne le possibili radici nell'ambito del pensiero politico occidentale. Essa infatti non può essere spiegata semplicemente come una "variabile dipendente", causata dalle difficoltà attraversate dalle democrazie occidentali nei decenni più recenti, ma rappresenta, piuttosto, una vena profonda che percorre l'intero corso della politica europea successiva alla fase rivoluzionaria settecentesca. L'ipotesi che viene avanzata è perciò che l'antipolitica costituisca una componente intrinseca della politica moderna, un rovescio negativo di essa, profondamente connesso con i suoi caratteri di fondo.
La storia delle dottrine politiche e le riviste (1950-2008)
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 194
Questo volume contiene gli Atti del Convegno dedicato a "La storia delle dottrine politiche e le riviste (1950-2008)". Nell'ambito di un più generale discorso metodologico rilanciato di recente sulla Storia delle dottrine politiche come disciplina e sui metodi che la contraddistinguono, si è tentato un bilancio delle metodologie di indagine e degli ambiti di ricerca di riviste che in Italia rappresentano significativi punti di incontro fra studiosi della stessa materia e di materie affini, ma anche sull'analoga attività che viene svolta in altri Paesi europei. Il volume raccoglie inoltre documenti che hanno avuto un ruolo importante nella storia delle singole riviste: premesse metodologiche e dichiarazioni programmatiche con cui i periodici scientifici sono stati presentati al pubblico specializzato e al lettore colto a vario titolo interessato al loro settore culturale, importanti sintesi delle direttrici di metodo e di ricerca su cui le stesse riviste sono state progettate e fondate.
Libertà e democrazia nella storia del pensiero politico
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 382
Il volume raccoglie 43 saggi dedicati allo studio dei differenti modi con cui i concetti di libertà e democrazia sono stati declinati e posti in relazione tra loro nella storia del pensiero politico, dall'antichità all'epoca contemporanea. Oltre a rendere fruibili al lettore significative e spesso innovative acquisizioni storiografiche sul tema, la pubblicazione degli atti del Seminario di Parma, promosso in collaborazione dall'Università degli Studi di Parma e dall'Associazione Italiana degli Storici delle Dottrine Politiche, costituisce un'opportuna possibilità di mettere in luce la ricchezza e la vivacità della ricerca condotta dai giovani studiosi della materia.
La rivoluzione dell'Islam. Il cambiamento di regime in Iran tra democrazia e teocrazia
Emanuele Castelli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 176
La Rivoluzione iraniana del 1979 è stata una rivoluzione per molti aspetti "classica", ossia riconducibile al paradigma emerso con la Rivoluzione francese del 1789; per altri è stata una rivoluzione "anomala", perché guidata dal clero sciita e soprattutto perché non progressista. Una rivoluzione, quella che ha rovesciato il regime modernizzante dello Scià e posto gli ayatollah al governo; che per questi e altri motivi offre numerosi spunti di riflessione per lo studio dei cambiamenti di regime. Nel presente volume, gli eventi iraniani di fine anni Settanta vengono trattati alla luce di un nuovo modello interpretativo, che presta attenzione tanto agli elementi strutturali di lungo periodo (il collasso istituzionale dello Stato e le pressioni del Sistema internazionale) quanto a quelli ideologici e culturali (l'Islam sciita e la sua articolazione in ideologia rivoluzionaria), giungendo a sviluppare nuove ipotesi di lettura per l'analisi delle altre grandi rivoluzioni del Novecento.