Rusconi Libri: Grandi classici greci e latini
Eschilo. Tutte le tragedie
ESCHILO
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2007
pagine: 384
Drammaturgo e combattente nelle battaglie di Maratona, Salamina e Platea del V sec a.C., si ritiene sia stato l'artefice della forma della tragedia, che rimase sostanzialmente invariata nel suo modello tradizionale. Dall'utilizzo di scenografie, ai costumi, alla formulazione di un linguaggio ad hoc per la tragedia rappresentata, e probabilmente alle musiche, che purtroppo non sono arrivate fino a noi, Eschilo rappresenta il padre della drammaturgia classica. Delle sue oltre novanta opere, purtroppo ne rimangono intere solo sette, tra le quali però si ritrovano alcuni dei personaggi più suggestivi del mondo antico: da Clitemnestra, adultera e assassina, e infine lei stessa vittima; a Prometeo, il titano orgoglioso che sfida Zeus per amore.
La congiura di Catilina. Testo latino a fronte
Caio Crispo Sallustio
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 256
Epitafi al valore degli eroi. Testo greco a fronte
Demostene
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 224
L'epitafio funebre è uno specifico sottogenere del discorso oratorio che, nato per celebrare e commemorare i defunti, aveva assunto nell'universo della comunità ateniese una forte valenza politica ed educativa, funzionale a mantenere saldo, anno dopo anno, il legame tra i cittadini e la città. Agli oratori Demostene, Lisia e Iperide vengono attribuiti i discorsi funebri che la tradizione greca ci ha tramandato, e al filosofo Platone la messinscena parodica, il Menesseno, di questo particolare tipo di discorso celebrativo.
La Repubblica
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2008
pagine: 386
Tutte le tragedie di Euripide
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2007
pagine: 736
Terzo dei grandi tragici attici (dopo Eschilo e Sofocle), Euripide fu uomo dal carattere scontroso e amante della solitudine. Degli 88 drammi composti durante la sua carriera, ce ne sono arrivati completi solo 18, oltre a numerosi frammenti. Pur differenziandosi poco dai suoi due grandi predecessori, in quanto la tematica, così come la struttura e la drammaturgia erano ormai già codificati nelle forme dell'espressione poetica e teatrale, il teatro di Euripide fu un teatro "di rottura", con l'introduzione del prologo, con l'intervento del deus ex machina, e infine attraverso una modificazione del rapporto tradizionale attore-coro.