Scepsi & Mattana: Nicchie
La musica degli americani. Fili perduti di ragazzi tra le macerie
Stefania Porcu
Libro: Copertina rigida
editore: Scepsi & Mattana
anno edizione: 2014
pagine: 96
Quando meno te lo aspetti, la vecchia palazzina di Villanova dalle ripide scale diventa la macchina del tempo; e un normale dopopranzo lo scivolo per una vertiginosa discesa. "Ognuno ha tanta storia...". Per un po' si aprono le porte gelose dell'altrui durata, la dimensione profonda dove ognuno si sente un "io" unico e indistruttibile. Il vissuto risale, balena, tocca, si fissa. Voci, facce, sensazioni; tutto riprende a vivere con testarda densità. Racconti a bassa voce. L'uditrice-narratrice ascolta, raccoglie, cuce fili sparsi, già domani più fragili e pericolanti. Lo scopo è la continuità: conservare, difendere, custodire. Il passato ritorna: tra le macerie della guerra perduta e degli inganni svelati, Marco, quattordici anni, veneziano di famiglia sarda, parte alla ricerca di un padre legato al regime e creduto morto. Maria, cagliaritana, quindici anni, prima di sfollare in campagna, spalanca gli occhi sulla magica stranezza di quel gioco dei grandi che sfascia la città. Entrambi si troveranno di fronte loro, gli alieni; bombardatori e ballerini; spreconi, giocosi, sfrontati, contagiosamente superficiali, maledettamente vincitori.
Introduzione al mondo. Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità
Idolo Hoxhvogli
Libro
editore: Scepsi & Mattana
anno edizione: 2012
Avendo udito da certi scienziati che il mondo manca di profondità, venditori e fabbricanti di oggetti si proposero allora di ricoprirlo. Detto fatto, la superficie fu pavimentata, riempita di cose e disseminata di altoparlanti. "Città dell'allegria", venne chiamata. Liete del baccano, che impediva di sentire alcunché, masse ebeti di umani presero ad accalcarsi. Alcuni per comprare, altri per guardare, altri solo per applaudire. Il peggio venne quando, abbagliati da un sorriso di "bocca", i più scelsero come sindaco il padrone degli altoparlanti. Venuto da un oltremare antico, lo sguardo fisso, tutto questo vide, il "viaggiatore"; e volle informare il mondo che il dritto ha sempre il suo "rovescio"; e il mare, sempre un'altra "sponda". Una fenomenologia del presente e dei suoi impazzimenti osceni, una caustica esplorazione del pensiero "breve" e del "comunicare banale".