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Marina Apollonio. Beyond the circle

Marina Apollonio. Beyond the circle
Titolo Marina Apollonio. Beyond the circle
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Cataloghi
Editore Marsilio Arte
Formato
Formato Libro Libro: Libro rilegato
Lingua inglese
Pagine 184
Pubblicazione 10/2024
ISBN 9791254632345
 
40,00

 
0 copie in libreria
Ordinabile
Ricerca visiva, sperimentazione tecnica e di materiali sono i tratti distintivi della prolifica attività artistica di Marina Apollonio (Trieste, 1940), attualmente considerata un’esponente di prim’ordine dell’Arte Optical e Cinetica, la cui produzione è emblema della sua rigorosa e costante sperimentazione artistica, tra pittura, scultura e disegno; opere statiche, in movimento e ambientali; bianco e nero, ricerca cromatica. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte in occasione dell’omonima retrospettiva, la più ampia mai realizzata in ambito museale in Italia, “Marina Apollonio. Oltre il cerchio” (Peggy Guggenheim Collection, Venezia, 12 ottobre 2024 - 3 marzo 2025) è curato, come la mostra, dalla storica dell’arte Marianna Gelussi. Il volume raccoglie i saggi della curatrice, dello storico dell’arte Arnauld Pierre, del direttore del Metropolitan Museum of Art di New York Max Hollein, seguiti da un’intervista all’artista di Cecilia Alemani, curatrice e storica dell’arte. Il percorso espositivo ripercorre la produzione artistica di Apollonio dal 1963 ad oggi, attraverso un centinaio di opere provenienti da diverse istituzioni museali, nazionali ed internazionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il MART di Rovereto, la Neue Galerie di Graz, la Kunsthalle Recklinghausen e il Ritter Museum di Waldenbuch, in Germania, il Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e la Fondation Villa Datris de l’Isle-sur-la-Sorgue, in Francia. Il catalogo ripercorre la carriera dell’artista, evidenziando lo stretto legame della triestina con la Serenissima, a partire dagli esordi, compiuti proprio a Venezia, sino all’incontro del 1968 con Peggy Guggenheim alla Galleria Barozzi. In quell’occasione, la mecenate commissionò ad Apollonio Rilievo n. 505, tutt’oggi parte della collezione e testimonianza del grande interesse della Guggenheim nei confronti delle giovani avanguardie. Di fatti, la mostra si inserisce nella tradizione espositiva del museo che, oltre a promuovere esposizioni di stampo internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra promossi da Peggy Guggenheim, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Tancredi Parmeggiani, e ora, Marina Apollonio.
 
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