Marsilio Arte: Cataloghi
Giulia Cenci. The hollow men. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 96
Non voglio una concentrazione univoca, ma un’immersione totale, in cui si è quasi distratti dal tutto. Un’esperienza ampia, imperfetta, caotica, come è la realtà.
Yukinori Yanagi. Icarus. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 220
Yukinori Yanagi (Fukuoka, 1959; vive e lavora a Momoshima, Giappone) è uno dei più influenti artisti giapponesi contemporanei. È noto per l’esplorazione di temi complessi legati alla sovranità, alla globalizzazione e ai confini, che indaga attraverso installazioni site specific di grandi dimensioni. Il suo lavoro si addentra anche nella storia giapponese, in particolare del nazionalismo, evocando gli intricati sistemi di immagini simboliche che danno forma alla comprensione dello spazio e dell’identità. Ad accompagnare la mostra presso Pirelli HangarBicocca è una monografia che esplora le tematiche ricorrenti nel percorso di Yanagi, esaminando le influenze e gli sviluppi della sua pratica nel corso degli anni. Il volume include saggi di studiosi e critici internazionali, tra cui un testo di approfondimento della curatrice Mami Kataoka, che contestualizza l’opera di Yanagi nel panorama artistico globale, e un contributo della storica dell’arte Reiko Tomii incentrato sull’influenza della memoria storica contemporanea, in particolare del Giappone, nel lavoro dell’artista, oltre a una conversazione tra Yanagi e i curatori della mostra intorno al progetto espositivo. Insieme a un’ampia documentazione fotografica di tutte le opere installate in mostra, il volume raccoglie le schede dettagliate dedicate ai lavori esposti, redatte da studiosi e arricchite da una selezione di immagini storiche e d’archivio.
Tarek Atoui. Dialogos. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 100
Tarek Atoui (Beirut, Libano, 1980; vive e lavora a Parigi) è un artista e compositore elettroacustico che esplora il medium sonoro e il modo in cui esso dà forma alle percezioni, attraverso installazioni dinamiche, ambienti acustici sperimentali e performance collaborative. Atoui lavora con compositori e artigiani di diversi paesi all’invenzione di strumenti ibridi dalla forte impronta scultorea. Combinando una vasta gamma di materiali e competenze, l’artista esplora le proprietà acustiche e le specifiche modalità in cui elementi come il bronzo, l’acqua, il vetro e la pietra trasmettono e riflettono il suono. La mostra è la sua prima personale in Italia e unisce opere esistenti a nuove produzioni commissionate da Pirelli HangarBicocca in una composizione originale, concepita appositamente per il pubblico e lo spazio che la ospita. Gli ambiti visivi, tattili e acustici si congiungono in un percorso che incorpora molteplici dimensioni sonore, attivando sia le forme che il suono delle opere nell’ex-sito industriale di Pirelli HangarBicocca. La pubblicazione che esce per l’occasione, concepita dalla grafica lituana Goda Budvytyté, crea un filo conduttore tra le diverse mostre e l'opera in continua evoluzione di Atoui. Con una serie di immagini che si snodano come una narrazione visiva, ripercorre l’esposizione negli spazi di Pirelli HangarBicocca e le recenti personali di Atoui che hanno avuto luogo in istituzioni internazionali: Kunsthaus Bregenz (2024-2025), S.M.A.K Ghent (2024), Institute Institut d’art contemporain - Villeurbanne/Rhône-Alpes (2023). Il volume si apre con una prefazione di Nathalie Ergino, ex-direttrice dell’ Institut d’art contemporain Villeurbanne/Rhône-Alpes, Philippe Van Cauteren, direttore artistico di S.M.A.K. Municipal Museum of Contemporary Art di Ghent, Thomas D. Trummer, direttore del museo d’arte di Bregenz e Vicente Todolí, direttore artistico della Pirelli HangarBicocca di Milano ed è realizzato dalla collaborazione con tutte e quattro le istituzioni. Segue il contributo di Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli HangarBicocca, che dichiara l’importanza di questo volume nella sua capacità di presentare un’arte in grado di sfidare l’immaginazione e di aprire nuovi orizzonti di conoscenza, supportando la ricerca e la sperimentazione. Il catalogo comprende anche un saggio critico di Ute Meta Bauer, curatrice internazionale e direttrice del Center for Contemporary Art di Singapore, che analizza la pratica di Atoui e mette in luce il filo conduttore tra le opere presentate.
A matter of radiance
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 160
A Matter of Radiance è il catalogo ufficiale della partecipazione dell’Uzbekistan alla 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Curato dal collettivo GRACE, il volume approfondisce l’eredità architettonica e scientifica del Sun Heliocomplex di Parkent, un’imponente fornace solare costruita negli anni Ottanta in Uzbekistan e oggi simbolo della transizione verso un futuro energetico sostenibile. Il progetto si inserisce all’interno della piattaforma di ricerca Tashkent Modernism XX/XXI, promossa dalla Uzbekistan Art and Culture Development Foundation, e si propone come una riflessione interdisciplinare sui temi dell’energia, dell’eredità modernista e della sostenibilità. Il catalogo, ricco di immagini d’archivio e contributi multidisciplinari, alterna saggi critici, testimonianze orali e una sequenza fotografica realizzata da Armin Linke che esplora visivamente il complesso del Sun Institute. Il libro trasmette l’ambivalenza del sito – utopico e funzionale, monumentale e fragile – e ne indaga il potenziale in chiave contemporanea. Più che una semplice documentazione, l’opera si propone come strumento di rilettura del patrimonio recente, inteso non come oggetto statico da conservare, ma come infrastruttura viva capace di generare nuove visioni.
World Press Photo 2025
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 240
Il World Press Photo Award riconosce e celebra, da settant’anni esatti, le migliori immagini di fotogiornalismo dell’anno, selezionate da una giuria internazionale indipendente tra migliaia di candidature provenienti dai quattro angoli del globo. Le opere premiate, che offrono una varietà di prospettive da tutto il mondo, testimoniano gli eventi che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso e documentano i problemi che la nostra società affronta quotidianamente. Riconoscendo l’importanza del fotogiornalismo e della fotografia documentaria in un momento in cui la verità è contestata e spesso messa in discussione, le immagini premiate raccontano storie coraggiose e offrono preziosi spunti di riflessione: dalle zone di guerra alla lotta per i diritti civili, dall’emancipazione politica all’impatto visibile della crisi climatica. In questa pubblicazione toccante e talvolta sconvolgente, le immagini vincitrici mettono in luce il meglio del giornalismo visivo dell’ultimo anno. Suddivise in categorie tematiche, raccontano la profondità e la complessità del lavoro fotogiornalistico, mettendo il lettore a diretto contatto con fotografie sensazionali, a volte scioccanti, che raccontano il nostro mondo. Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario dalla fondazione del premio: in una sezione apposita se ne ricostruirà la storia e verranno ripubblicate alcune fotografie vincitrici delle passate edizioni, immagini che sono entrate nella storia.
Tatiana Trouvé. The strange life of things. Ediz. italiana, inglese e francese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 300
In occasione della grande mostra Tatiana Trouvé. The Strange Life of Things, allestita negli spazi di Palazzo Grassi a Venezia, dal 6 aprile 2025 al 4 gennaio 2026, Marsilio Arte pubblica l’omonimo catalogo, a cura di Caroline Bourgeois e James Lingwood. Installazioni site-specific, sculture, dipinti e disegni si susseguono lungo un percorso accuratamente ideato in stretta collaborazione con l’artista, italiana di nascita e attiva in Francia, in una commistione di creazioni inedite e lavori precedenti, i quali acquisiscono nell’unione una nuova dimensione temporale. Ispirata dal pensiero architettonico e urbanistico di Ugo La Pietra e dalla sua ricerca di ridefinire il rapporto tra l’opera e lo spettatore, Tatiana Trouvé, attraverso i suoi lavori e il loro essere rimessi in gioco nell’esposizione, invita i visitatori ad ampliare la loro coscienza fisica e mentale. Come afferma Bruno Racine, amministratore delegato della Pinault Collection, il visitatore si trova così a confrontarsi con «la strana vita delle cose», secondo il bel titolo che l’artista ha scelto come chiave di accesso al suo universo. Il volume, con l’incisivo progetto della graphic designer francese Anaïs Lancrenon – che ha selezionato materiali quali una carta nata dalle alghe che, proliferando in maniera abnorme, affliggevano il fragile ecosistema della Laguna di Venezia –, diviene parte integrante dell’esposizione, grazie al nutrito corpus di installation view che restituiscono al lettore l’esperienza di un’occasione unica. Accoglie in apertura un’introduzione di Emma Lavigne, che testimonia il profondo legame dell’artista con Venezia e la Pinault Collection. L’importanza della città lagunare, e il suo ruolo nella produzione e nell’allestimento delle opere presenti in mostra, è accuratamente sottolineata nel corso della conversazione tra l’artista e i due curatori: partendo dalla citazione di Astrida Neimanis sull’importanza vitale dell’acqua, tema cardine della mostra, Trouvé spiega come «Venezia è un corpo: è attraversata da arterie e canali. […] È un corpo, perché vive e vibra al ritmo dell’acqua, perché è abitata da organismi e da specie che dall’acqua sono collegati, perché è attraversata da desideri, storie, da una memoria dell’acqua. Venezia è una città dove le partenze e gli arrivi si confondono nelle acque». In chiusura i saggi di approfondimento di Bruno Racine (Tatiana Trouvé e Italo Calvino: l’inesauribile superficie delle cose), dello scrittore e curatore Neville Wakefield (Navigazione stimata) e della critica e curatrice Barbara Casavecchia (La maggioranza assente).
Time for women! Empowering visions in 20 years of the Max Mara Art Prize for women. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 176
Nato dalla collaborazione tra Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti, il Max Mara Art Prize for Women è un premio biennale indirizzato ad artiste che si identificano nel genere femminile, premiate con una residenza di sei mesi in Italia durante la quale dedicarsi alle ricerche per la produzione di un nuovo progetto che viene poi esposto presso la Whitechapel Gallery a Londra e la Collezione Maramotti a Reggio Emilia. Il catalogo accompagna la mostra del ventennale negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi, che rende omaggio a due decenni di innovazione artistica e creatività al femminile presentando, per la prima volta tutti insieme, i progetti che le nove artiste vincitrici hanno concepito in seguito alla lunga residenza in Italia, passaggio centrale del premio. Pittura, video, scultura, installazione si alternano in un percorso di riflessione su temi come l’identità, la memoria, il corpo, la società e la politica. Il volume che celebra questo anniversario, raccoglie le opere delle nove vincitrici del premio dal 2005 a oggi: Margaret Salmon (1958, Australia), Hannah Rickardsn(1978, Regno Unito), Andrea Büttner (1972, Germania), Laure Prouvost (1978, Francia), Corin Sworn (1971, Regno Unito), Emma Hart (1982, Regno Unito), Helen Cammock (1977, Regno Unito), Emma Talbot (1983, Regno Unito), Dominique White (1993, Regno Unito). Ognuna delle artiste contribuisce a questa occasione speciale attraverso una nuova produzione per il catalogo. Ai testi istituzionali di Giuseppe Morbidelli, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi e Arturo Galansino, Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi, seguono i testi di Mariuccia Casadio e Bina Von Stauffenberg. Quest’ultimo, nell’offrire una panoramica delle nove vincitrici e delle loro pratiche artistiche, conferma il Max Mara Art Prize for Women, come un modello di mecenatismo al femminile che, unendo le forze, si pone come un trampolino di lancio per le donne nel mondo dell’arte.
Maria Helena Vieira da Silva. Anatomia di uno spazio
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 176
"Nel tessere la mia tela di ragno […] seguo la vita. Tutto alla fine converge nei miei dipinti; eccone il riassunto: polvere, mosche, fiori, foglie secche; ogni tanto faccio l’inventario dei miei tesori, ma non ho talento per gli inventari, mi perdo, non li finisco, così ricomincio a tessere." (Maria Helena Vieira da Silva)
Maria Helena Vieira da Silva. Anatomy of space
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 176
"Nel tessere la mia tela di ragno […] seguo la vita. Tutto alla fine converge nei miei dipinti; eccone il riassunto: polvere, mosche, fiori, foglie secche; ogni tanto faccio l’inventario dei miei tesori, ma non ho talento per gli inventari, mi perdo, non li finisco, così ricomincio a tessere." (Maria Helena Vieira da Silva)
1932-1942. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 448
Nel 1932 la costruzione del padiglione Venezia dedicato alle arti decorative, nei Giardini della Biennale, rappresentò un momento di svolta per la storia del vetro di Murano che da questa data ebbe un proprio spazio espositivo all’interno della mostra internazionale d’arte. Le fornaci poterono avere così una vetrina privilegiata dove presentare periodicamente le loro creazioni più recenti o i modelli eseguiti per l’occasione. Il volume prende in esame le esposizioni che si susseguirono nel decennio 1932-42, dall’inaugurazione del padiglione Venezia fino alla XXIII Biennale, l’ultima prima della sua interruzione dovuta alla Seconda guerra mondiale. Dal suo inizio l’attività espositiva contribuì al rilancio di un settore come quello vetrario che aveva risentito pesantemente degli effetti della crisi economica internazionale e favorì il confronto tra le fornaci e tra queste e il mondo dell’arte. Furono anni di grande creatività e di sperimentazioni sulla materia e sui colori sia attraverso la rivisitazione di antiche tecniche, sia attraverso la messa a punto di nuove lavorazioni. Numerose furono le fornaci e le ditte che parteciparono in questi anni alla manifestazione veneziana, tra cui: AVEM, Barovier (poi Ferro Toso-Barovier e Barovier-Toso & C.), Barovier Seguso & Ferro (poi Seguso Vetri d’Arte), Cirillo Maschio, Moretti Ulderico & C., S.A.I.A.R. Ferro Toso & C., S.A.L.I.R., Salviati & C., Successori Andrea Rioda S.A., Aureliano Toso, Fratelli Toso, V.A.M.S.A., Venini S.A., Zecchin Martinuzzi. Tra i protagonisti attivi nelle varie fornaci di questa fertile stagione muranese vanno ricordati tra l’altro: Carlo Scarpa, Guido Bin (Mario De Luigi), Ercole Barovier, Flavio Poli, Dino Martens, Vittorio Zecchin, Franz Pelzel ecc. Frutto di un’approfondita ricerca bibliografica e documentaria nell’Archivio Storico della Biennale e in archivi pubblici e privati, il catalogo documenta con foto d’epoca, disegni e documenti, spesso inediti, quanto venne esposto nelle sei edizioni. Un’accurata selezione di 160 opere, illustrate da tavole fotografiche, testimonia la notevole qualità di questa straordinaria produzione.
1932-1942. Murano glass and the Venice Biennale
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 448
Nel 1932 la costruzione del padiglione Venezia dedicato alle arti decorative, nei Giardini della Biennale, rappresentò un momento di svolta per la storia del vetro di Murano che da questa data ebbe un proprio spazio espositivo all’interno della mostra internazionale d’arte. Le fornaci poterono avere così una vetrina privilegiata dove presentare periodicamente le loro creazioni più recenti o i modelli eseguiti per l’occasione. Il volume prende in esame le esposizioni che si susseguirono nel decennio 1932-42, dall’inaugurazione del padiglione Venezia fino alla XXIII Biennale, l’ultima prima della sua interruzione dovuta alla Seconda guerra mondiale. Dal suo inizio l’attività espositiva contribuì al rilancio di un settore come quello vetrario che aveva risentito pesantemente degli effetti della crisi economica internazionale e favorì il confronto tra le fornaci e tra queste e il mondo dell’arte. Furono anni di grande creatività e di sperimentazioni sulla materia e sui colori sia attraverso la rivisitazione di antiche tecniche, sia attraverso la messa a punto di nuove lavorazioni. Numerose furono le fornaci e le ditte che parteciparono in questi anni alla manifestazione veneziana, tra cui: AVEM, Barovier (poi Ferro Toso-Barovier e Barovier-Toso & C.), Barovier Seguso & Ferro (poi Seguso Vetri d’Arte), Cirillo Maschio, Moretti Ulderico & C., S.A.I.A.R. Ferro Toso & C., S.A.L.I.R., Salviati & C., Successori Andrea Rioda S.A., Aureliano Toso, Fratelli Toso, V.A.M.S.A., Venini S.A., Zecchin Martinuzzi. Tra i protagonisti attivi nelle varie fornaci di questa fertile stagione muranese vanno ricordati tra l’altro: Carlo Scarpa, Guido Bin (Mario De Luigi), Ercole Barovier, Flavio Poli, Dino Martens, Vittorio Zecchin, Franz Pelzel ecc. Frutto di un’approfondita ricerca bibliografica e documentaria nell’Archivio Storico della Biennale e in archivi pubblici e privati, il catalogo documenta con foto d’epoca, disegni e documenti, spesso inediti, quanto venne esposto nelle sei edizioni. Un’accurata selezione di 160 opere, illustrate da tavole fotografiche, testimonia la notevole qualità di questa straordinaria produzione.
Corpi moderni nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Dürer, Tiziano, Michelangelo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 288
"Corpi moderni" è un viaggio attorno al tema del corpo nella prima età moderna. Racconta del nostro corpo, di come lo conosciamo, lo proteggiamo e lo presentiamo per andare nel mondo partendo da un punto distante: il Rinascimento. Nel Cinquecento, per la prima volta, la concezione del corpo si avvicina alla nostra, diventa cioè moderna perché è insieme campo d’indagine, oggetto di desiderio, espressione di sé. Questo studio indaga quello che accade nel Rinascimento dentro e attorno al corpo, l’anatomia e le tecniche di costruzione di sé, avvicinando così la storia dell’arte alla storia della scienza e della cultura materiale. Grandi maestri come Leonardo, Giovanni Bellini, Albrecht Dürer, Giorgione, Tiziano, vengono messi a confronto andando oltre le forme e lo stile. Affiancando dipinti, sculture, miniature e disegni a libri, strumenti scientifici, abiti, oggetti d’uso e di cura del sé, Corpi moderni racconta il corpo attraverso le cose. Si parla del corpo nella vita, avvicinando i lettori a questioni che dominano le scienze, le arti e i miti di oggi come di allora: la natura e il futuro dell’umanità, la sessualità e la riproduzione, la bellezza e l’invecchiamento, i confini dell’umano, la rappresentazione e l’identità.