È tempo di bilanci dopo 15 anni di ricerche topografico-archeologiche in Magna Grecia tra il fiume che segnava in età antica il confine tra il Reggino e la Locride e l'area dove era sorta la 'prima Locri'. Il paesaggio insediativo tra Capo Bruzzano e Palizzi mutò tra l'età protostorica, ricca di piccoli abitati siculi in contatto forse già con il mondo miceneo, e l'età alto-arcaica (ed oltre), epoca quest'ultima in cui i Greci fondarono Rhegion e Lokroi Epizephyrioi e giunsero poco dopo a fissare come limite tra i loro territori l'odierna fiumara di Palizzi, 'fortificata' su entrambi i versanti dalle due litigiose comunità elleniche. Mentre la città-stato sullo Stretto, a differenza dei vicini Locresi, strutturò la propria 'chora' realizzandovi alcuni strategici abitati greci minori, le perioikides note a Strabone e ormai documentate archeologicamente fino al confine con la Locride, in epoca successiva l'arrivo dei Brettii, agli inizi dell'età ellenistica, portò in zona alla nascita, a danno dei Locresi, di un piccolo autonomo stato indipendente incentrato sull'oppidum di Serro Mandi sopra Spropoli, la cui fine ebbe luogo solo a seguito dell'imposizione del dominio romano in Aspromonte.
Tra Rhegion e Lokroi Epizephyrioi. Un quindicennio di ricerche topografico-archeologiche tra Palizza i Capo Bruzzano
Titolo | Tra Rhegion e Lokroi Epizephyrioi. Un quindicennio di ricerche topografico-archeologiche tra Palizza i Capo Bruzzano |
Curatore | G. Cordiano |
Collana | Agri e chorai tra Magna Grecia e Etruria, 7 |
Editore | Edizioni ETS |
Formato |
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Pagine | 184 |
Pubblicazione | 02/2014 |
ISBN | 9788846738837 |