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La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano

La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano
Titolo La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano
Autore
Argomento Biografie e storie vere Biografie generali
Collana Dietrofont, 3
Editore Edigrafema
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 208
Pubblicazione 02/2021
ISBN 9788898432370
 
13,00

 
0 copie in libreria
Nicola Panevino, magistrato, morì a 34 anni in una rappresaglia tedesca, nel marzo del 1945, poche settimane prima della Liberazione.Ricerche, scritti dal carcere, testimonianze dirette ne ricostruiscono la figura. Nato in Lucania, vissuto a Napoli, la sua professione lo portò a Savona, dov’era giudice istruttore del tribunale. All’indomani della caduta del fascismo e dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, con la nascita della RSI, aderì alla Resistenza. Non quella armata, sui monti, nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di supporto politico, pratico e logistico. Le radici cattoliche lo portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi al Partito d’Azione: divenne membro e in seguito capo del Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere, mentre era diventato padre da pochi mesi. Dalla sua cella, sospinto da una fede incrollabile che gli permise di sopportare ogni forma di tortura, Nicola Panevino scrisse lettere toccanti alla moglie e alla figlia. L’ultima è del 21 marzo del 1945, due giorni prima che fosse prelevato dal penitenziario per essere fucilato.
 
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