La centralità delle situazioni giuridiche a carattere non patrimoniale nell'attuale sistema ordinamentale rende la regolamentazione post mortem degli interessi esistenziali del de cuius un tema attuale e di rilevante interesse. Il lavoro si propone di individuare gli strumenti più idonei a realizzare un'adeguata sistemazione postuma di tali esigenze, tenuto conto della meritevolezza degli interessi perseguiti dal disponente. Particolare attenzione è dedicata, oltre alle potenzialità del testamento nella sua funzione regolativa degli interessi del de cuius, anche agli atti di ultima volontà diversi da esso e ai contratti post mortem. L'attuale capacità delle entità - materiali e immateriali - di rispondere a esigenze sia patrimoniali che non patrimoniali pone infatti l'esigenza di delineare i criteri in base ai quali distinguere gli atti mortis causa attributivi di beni da quelli di natura esistenziale, per poi definire la disciplina a questi ultimi applicabile. In questa logica, si esaminano alcune significative fattispecie dispositive - quali, ad esempio, la crioconservazione del cadavere, la destinazione postuma delle cellule riproduttive e le sorti dei dati digitali - al fine di valutare se possano considerarsi conformi ai valori identificativi del nostro sistema e alle rationes che giustificano i divieti e i precetti che governano il nostro sistema successorio.
La regolamentazione post mortem degli interessi non patrimoniali tra atto e contratto
Titolo | La regolamentazione post mortem degli interessi non patrimoniali tra atto e contratto |
Autore | Leonardo Dani |
Argomento | Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni |
Collana | Quaderni «Diritto delle successioni e della famiglia», 59 |
Editore | Edizioni Scientifiche Italiane |
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Pagine | 320 |
Pubblicazione | 10/2024 |
ISBN | 9788849556766 |