Edizioni Scientifiche Italiane: Quaderni «Diritto delle successioni e della famiglia»
Usufrutto uxorio e successione necessaria
Marta Cenini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2025
pagine: 136
Modernizzare il diritto delle successioni significa prendere consapevolezza del fatto che la successione mortis causa non è esclusivamente un fenomeno di successione nei rapporti giuridici patrimoniali. Il diritto ereditario, infatti, in una prospettiva funzionale, deve essere collocato all'interno dell'ordinamento costituzionale ed europeo e deve dialogare con le diverse discipline quali la proprietà, la famiglia, l'impresa, i diritti fondamentali della persona. Ciò significa in particolare evidenziare che il principio cardine in materia successoria è la libertà di testare (art. 2, cost.) e che la funzione sociale del diritto successorio (cfr. art. 42, commi 2 e 4, cost.) si declina in stretta correlazione con il principio di solidarietà. Quest'ultima, tuttavia, alla luce dei radicali mutamenti dei modelli familiari e della evoluzione dei rapporti sociali, deve essere anch'essa aggiornata e non può più essere declinata semplicemente come solidarietà all'interno del nucleo familiare ristretto. La successione del coniuge, in quanto legittimario, pone inoltre particolari interrogativi circa la tenuta di alcuni principi - a volte tramandati tralatiziamente - in materia successoria e circa la attualità di certe interpretazioni particolarmente protettive nei suoi confronti. D'altra parte, in ambito europeo si è affermato che le norme sulla successione necessaria non appartengono all'ordine pubblico internazionale e che altri diritti collegati alla persona sono irrinunciabili. La libertà testamentaria, dunque, sia in ambito nazionale che internazionale, riprende spazio e si può esplicare in una più articolata modulazione dei contenuti della scheda testamentaria, tra cui rientra anche la possibilità di costituire per testamento un usufrutto a favore del coniuge superstite; tale usufrutto, tuttavia, appare per certi versi diverso dall'ordinario usufrutto di cui agli artt. 978 ss. c.c. Valorizzando dunque i margini lasciati all'autonomia privata e rileggendo anche il principio del numero chiuso dei diritti reali in un'ottica costituzionale e europea, può dunque prendere forma un "nuovo" usufrutto uxorio maggiormente rispondente ai principi della materia e agli interessi sottesi alle fattispecie concrete.
La devoluzione dell'eredità
Roberto Calvo
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2025
pagine: 136
Il lavoro ha per oggetto lo studio della vocazione e delazione, inteste quali fattispecie costitutive del procedimento successorio che viene in essere con la morte del de cuius e, di massima, si chiude a séguito dell'attribuzione (testamentaria o intestata) del patrimonio ereditario. In quest'ordine d'idee l'Autore, manifestando sensibilità applicativa all'argomento sistematico-assiologico, estende la propria indagine alle vicende eliminative della vocazione. Roberto Calvo è professore ordinario di Diritto privato nell'Università della Valle d'Aosta. Tra le sue più recenti pubblicazioni si segnalano: Testamento e contratto (Edizioni Scientifiche Italiane 2024); La responsabilità civile. Princìpi ordinatori e regole applicative (Zanichelli 2024); L'ordinamento criminale della deportazione (Laterza 2023); Il negozio giuridico. Saggi (Cacucci 2022); Scienza e valori della legislazione civile. Diritti della persona, positivismo giuridico e antiebraismo (Edizioni Scientifiche Italiane 2021). Ha inoltre curato La ragione e il buon gusto sono passeggeri. Studi in onore di Ermanno Vitale (Edizioni Scientifiche Italiane 2024).
Filiazione e attribuzione della genitorialità. Una prospettiva europea
Giulia Binato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 568
Nella società europea contemporanea il diritto della filiazione è un ambito del diritto caratterizzato da una evoluzione saliente. In quanto storico appannaggio dell'espressione legislativa nazionale, esso conserva ancor oggi peculiarità legate alla cultura ed alla tradizione giuridica dei singoli diritti nazionali, ma subisce anche crescenti influenze da parte di regole e principi elaborati dagli ordinamenti sovranazionali, in particolare, dal diritto dell'Unione europea e dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. L'attribuzione dello stato di figlio può essere oggi l'esito di vicende fattuali e giuridiche complesse, che presentano elementi di transnazionalità e richiedono, in quanto tali, di considerare regole di diritti stranieri, nonché di operare valutazioni alla luce dei principi di diritto interno, ma anche del diritto internazionale. Alla luce di questa complessità, l'indagine comparatistica si dirige a valutare l'esito dei percorsi storico-giuridici che hanno caratterizzato le regole in materia di attribuzione della genitorialità in un totale di diciassette ordinamenti europei (Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Islanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Svezia). L'analisi evidenzia le policies alla base delle differenti regole nazionali di riferimento in materia, anche ai fini di valutare se ed eventualmente come esse rispondano o meno in modo effettivo alla tutela dei diritti del figlio, ed, in particolare, al c.d. best interest of the child. In questa complessa prospettiva, la ricerca prende in considerazione sia le regole sull'attribuzione della genitorialità e sullo status giuridico dei figli che sono tradizionalmente plasmate sul rapporto di discendenza genetica correlato alla procreazione in natura (c.d. procreazione naturale), sia quelle in materia di adozione dei minori. Essa dedica inoltre un'attenzione specifica alla materia della procreazione medicalmente assistita. Il tutto nell'ottica di evidenziare l'apporto dei diversi formanti - in particolare anche di quello giurisprudenziale - nella creazione delle regole giuridiche in questa materia.
La regolamentazione post mortem degli interessi non patrimoniali tra atto e contratto
Leonardo Dani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 320
La centralità delle situazioni giuridiche a carattere non patrimoniale nell'attuale sistema ordinamentale rende la regolamentazione post mortem degli interessi esistenziali del de cuius un tema attuale e di rilevante interesse. Il lavoro si propone di individuare gli strumenti più idonei a realizzare un'adeguata sistemazione postuma di tali esigenze, tenuto conto della meritevolezza degli interessi perseguiti dal disponente. Particolare attenzione è dedicata, oltre alle potenzialità del testamento nella sua funzione regolativa degli interessi del de cuius, anche agli atti di ultima volontà diversi da esso e ai contratti post mortem. L'attuale capacità delle entità - materiali e immateriali - di rispondere a esigenze sia patrimoniali che non patrimoniali pone infatti l'esigenza di delineare i criteri in base ai quali distinguere gli atti mortis causa attributivi di beni da quelli di natura esistenziale, per poi definire la disciplina a questi ultimi applicabile. In questa logica, si esaminano alcune significative fattispecie dispositive - quali, ad esempio, la crioconservazione del cadavere, la destinazione postuma delle cellule riproduttive e le sorti dei dati digitali - al fine di valutare se possano considerarsi conformi ai valori identificativi del nostro sistema e alle rationes che giustificano i divieti e i precetti che governano il nostro sistema successorio.
Testamento e vulnerabilità
Andrea Maria Garofalo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 968
Diversi fenomeni sociali - tra cui spicca l'invecchiamento della popolazione - rendono sempre più pressante il problema del "testatore vulnerabile". Le categorie tradizionali appaiono inadeguate nel darvi risposta e ancora meno calzante è l'applicazione che la giurisprudenza ne fa. L'opera, nelle sue quattro parti, mira a indagare nel complesso la reazione ordinamentale al problema richiamato. Nei primi capitoli vengono illustrati i principi del testamento e della volontà testamentaria, con particolare riferimento ai vizi del volere "classici" (errore, dolo che induce in errore e violenza). La seconda parte dell'opera traccia un affresco degli strumenti di tutela del testatore vulnerabile offerti dal sistema italiano, descrivendo lo stato dell'arte in dottrina e in giurisprudenza e comparando le soluzioni italiane con quelle di altri ordinamenti vicini (quello francese, quello tedesco e quello inglese). La terza, e centrale, parte dello studio è volta a rivisitare gli strumenti di tutela del testatore fragile, tra cui, oltre all'annullabilità per incapacità naturale e per captazione e suggestione, giocano un ruolo di un certo rilievo quattro forme di responsabilità (successoria, penale, risarcitoria e disciplinare). Quanto all'incapacità naturale e alla captazione-suggestione (riportata proprio all'incapacità naturale, quale sottofigura in essa ricompresa), l'attenzione viene rivolta tanto alle fattispecie sostanziali da cui tali patologie testamentarie derivano, quanto alla prova dell'invalidità e al funzionamento dell'annullabilità. Gli ultimi capitoli del volume sono dedicati a una serie di proposte di riassetto giurisprudenziale e di riforma legislativa, nonché all'analisi dei problemi, sempre inerenti all'esercizio della libertà testamentaria, connessi con l'impossibilità per un soggetto stabilmente incapace, o privato di testamenti factio attiva, di rimettere mano al suo testamento (o di redigere per la prima volta un testamento).
L'atto di destinazione testamentario
Angelo Spatuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 144
L'indagine sulle propaggini applicative dell'art. 2645-ter c.c. restituisce la consapevolezza di una sua spendibilità anche sul fronte testamentario. Si tratta di soluzione che intercetta la generosità funzionale del testamento, valorizzando al contempo le ampie potenzialità di una norma costretta sovente entro penalizzanti angustie ermeneutiche. Ma simile contesto propizia, più in generale, l'esigenza di letture organiche, capaci di dilatare la portata delle attuali fattispecie destinatorie, mettendole in dialogo con gli ulteriori strumenti in tal senso allestiti dal sistema. Ciò entro una prospettiva assiologica che coltivi il primato dei valori fondamentali dell'ordinamento e colga altresì il novum di figure feconde come l'affidamento fiduciario. Arrivando così a plasmarsi risposte meglio calibrate sulle articolate esigenze di una modernità che incalza ormai da tempo legislatori ed interpreti.
Il nuovo diritto penale dei minori e della famiglia
Alessandra Gatto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 234
Il volume analizza gran parte delle fattispecie penali relative ai delitti contro la famiglia e i minori, con diversi cenni agli istituti del diritto civile in materia. L'opera trae spunto dall'esperienza professionale dell'autrice che per diversi anni ha esercitato funzioni di giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, sia nel settore penale che in quello civile, svolgendo attualmente funzioni presso il Tribunale di Spoleto quale giudice del dibattimento monocratico e collegiale e occupandosi anche di reati in materia di fasce deboli. Con linguaggio prevalentemente rivolto a giudici, avvocati, assistenti sociali e psicologi operanti nel settore del diritto di famiglia e dei minori, si affrontano questioni attuali quali la surrogazione di maternità, l'unificazione dello stato di figlio e l'insorgenza dei rapporti di parentela, l'autodeterminazione del minore, la sussistenza dello stato di abbandono morale della madre, la problematica dell'automatismo tra condanna e decadenza dalla responsabilità genitoriale, legate alla configurabilità di taluni delitti. Si esamina l'importanza della responsabilità genitoriale e delle conseguenze di rilievo penale circa la sua inosservanza: al riguardo viene posto in luce che il minore è titolare del diritto ad essere amato, ascoltato, istruito, educato, assistito materialmente e assecondato nelle proprie capacità ed ispirazioni al fine di favorirne un sano sviluppo e di tutelarne la personalità. Viene analizzata la nuova fattispecie penale di inosservanza dell'obbligo di istruzione dei minori, che si affianca ai delitti di violazione degli obblighi di assistenza familiare di cui agli artt. 570 e 570 bis c.p. Nel testo si analizzano alcuni aspetti della recente Riforma attuata con L. 24 novembre 2023, n. 168, recante «Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica». Sono altresì trattati gli istituti del processo penale minorile, con riferimento alle novità introdotte dal decreto‐legge del 15 settembre 2023, n. 123 , coordinato con la legge di conversione 13 novembre 2023, n. 159 recante: «Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale» anche per quanto concerne le modifiche in materia di misure cautelari e l'introduzione del controllo parentale nei dispositivi di comunicazione elettronica e della verifica della maggiore età per l'accesso a siti pornografici».
Testamento e contratto
Roberto Calvo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 164
Il libro tratta delle disposizioni patrimoniali aventi efficacia dopo la morte del dichiarante, prive di funzione successoria (in quanto estranee alla partizione fra istituzione di erede e di legatario), preordinate a secondare il di lui proposito di proteggere gl'interessi di terzi per il tempo in cui avrà cessato di vivere (si pensi alla disciplina racchiusa negli artt. 1412 e 1920 c.c.), oppure di addossare agli eredi o legatari prescelti l'onere di stipulare post mortem contratti tipici o innominati. Le consequenziali interazioni logico-sistematiche fra secondo e quarto Libro del codice civile rivitalizzano il testamento e i poteri di autonomia negoziale dei privati, permettendo all'individuo compos sui di consegnare all'atto di ultima volontà le determinazioni che, distaccandosi dal progetto di riparto del quod superest, custodiscono il germoglio dei rapporti contrattuali destinati a sbocciare dopo la morte dell'ereditando (senza violare il divieto dei patti successori istitutivi). In quest'ordine d'idee il testamento diventa una sorta di tronco che permette al contratto di ramificare da esso. E quel processo di ramificazione comprova viepiù la ricchezza dei risultati applicativi fluenti dal dialogo fra istituti giuridici diversi ma non assiologicamente antinomici, che una tradizione retriva per lungo tempo ha cercato di separare tramite interpretazioni influenzate da una cultura di matrice formalista.
Il divorzio giusto
Francesca Dell'Anna Misurale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2023
pagine: 184
Fin dalla sua emanazione l'art. 5 l. div. è stato oggetto di interpretazioni giurisprudenziali contrastanti, che hanno evidenziato la difficoltà di rendere l'applicazione dei parametri dettati dalla norma operativamente appagante. La giurisprudenza che per cinquant'anni ha dato luogo ad un'opera di vera e propria riscrittura della disciplina dell'assegno di divorzio, rimodellandone natura, funzione, presupposti e modalità di accertamento, ha reputato di alzare le mani dinanzi all'apparato rimediale, invocando l'intervento del legislatore. Ne è seguito che la sostanza della tutela è cambiata restando imbrigliata nella sua immutata forma. Al contrario, anche la struttura rimediale deve adeguarsi all'interpretazione evolutiva che ha interessato la disciplina dei rapporti postconiugali in conseguenza del mutato costume sociale e del superamento dei tradizionali concetti di famiglia e matrimonio: oggi, tecniche e modalità di erogazione della tutela a favore del coniuge debole devono essere ricercate dal giudice, tenuto conto del caso concreto ed in tale contesto la loro individuazione diviene essenziale ai fini del giudizio sull'adeguatezza del rimedio. Nel primato della iurisdictio la dottrina non può limitarsi al controcanto. Lo sforzo dell'interprete deve essere di sollecitare de iure condendo, ma anche di ricercare e promuovere, de iure condito, nuove soluzioni interpretative capaci di offrire il giusto rimedio alla definizione dei rapporti postconiugali. Sullo sfondo la necessità rivedere il contenuto della solidarietà postconiugale, ritrovando nell'ottica del rispetto della dignità della persona, il valore dell'impegno matrimoniale che la corsa ad una malintesa tutela dei diritti individuali ha fatto smarrire. Soltanto in questa prospettiva può darsi un senso sistematicamente coerente al principio di autoresponsabilità, principio che impone la soggezione di entrambi i coniugi agli effetti giuridici delle scelte compiute.
Il problema del formalismo testamentario. Per una rivisitazione dell'olografo
Cristiano Cicero
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2023
pagine: 72
L'esigenza sottesa al formalismo testamentario non è irragionevole né infondata, essendo richiesta fondamentalmente per rendere certezza alla disposizione testamentaria, destinata all'efficacia post mortem del testatore. Tuttavia, la garanzia di certezza, e ancòra di definitività, di ponderatezza e di libertà della manifestazione della volontà testamentaria, nonché di autenticità dell'atto, non può essere eccessiva in guisa di renderla tanto gravosa fino ad impedirla. Il rispetto delle forme non può scadere nel vuoto formalismo, che non tenga conto dei mutamenti sociali, inerenti soprattutto alla funzione attuale del testamento, all'aumento della vita media dell'individuo, al miglioramento del grado di istruzione della popolazione, all'utilizzo di nuove tecnologie. Si impone, allora, un ripensamento sia soprattutto del concetto di testamento e del suo utilizzo, in rapporto all'atto contrattuale, sia della tassatività delle forme testamentarie, arrivando anche a contestare l'esigenza della necessaria redazione per iscritto perlomeno in senso tradizionale.
Imputazione ex se e autonomia privata
Maria Teresa Nurra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2023
pagine: 164
Il lavoro, in ciò delineando una diversa sistemazione della materia rispetto alle precedenti indagini (incentrate principalmente sul rapporto e sulle differenze tra l'imputazione ex se e la collazione), tratta l'istituto con particolare riguardo al potere di dispensa riservato al de cuius dall'art. 564, comma 2, del Codice civile. Dopo aver analizzato i caratteri generali dell'imputazione ex se e le sue peculiarità applicative nell'àmbito dei legati, sono approfonditi gli effetti della dispensa rispetto alla posizione del beneficiario e in relazione al de cuius, che, consapevolmente, sceglie di "autolimitare" il proprio potere dispositivo, privilegiando uno dei legittimarî. Della dispensa, inoltre, viene evidenziato il profilo strutturale che, anche in accordo con le opinioni più recenti, assume le caratteristiche di un negozio giuridico unilaterale, unipersonale e liberamente revocabile, riconoscendo in tal modo un appropriato rilievo all'autonomia negoziale dell'ereditando.
Dati personali, rapporti familiari e tecnologie digitali
Elisa De Belvis
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2022
pagine: 272
Il volume rappresenta gli esiti dell’approfondimento dello spazio di intersezione tra il diritto di famiglia e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Declinando questo tema con riferimento alla posizione del soggetto minore di età e seguendo la traccia segnata dai dati personali dello stesso, si è tentato di esaminare i diritti attribuiti al minore, sotto il duplice profilo del contenuto sostanziale, valutato in rapporto al contenuto e alle modalità di esercizio delle prerogative genitoriali, nonché della loro azionabilità, considerata in funzione dell’effettività della tutela spettante al minore in veste di utente della rete. In siffatto contesto, è stata oggetto di valutazione l’opportunità del ricorso a una interpretazione funzionale del criterio del miglior interesse del minore, in quanto parametro alla luce del quale misurare la legittimità degli atti di esercizio della responsabilità genitoriale. E si è confermata la centralità del metodo basato sulla ricerca del punto di equilibrio tra i singoli diritti che vengono in rilievo nel caso specifico e il complesso delle altre posizioni giuridiche soggettive che alla titolarità del minore medesimo appaiono riconducibili.