Comunemente si associa Leonardo da Vinci all’immagine del suo (presunto) autoritratto in età avanzata con lunghi capelli e barba bianca dallo sguardo austero e solenne. Pochi conoscono l’aspetto burlesco che Leonardo amava illustrare nelle sua facezie che lasciavano spazio ai doppi sensi e all’ironia: “Uno, vedendo una femmina parata a tener tavola in giostra, guardò il tavolaccio e gridò vedendo la sua lancia: «Oimè, questo è troppo picciol lavorante a sì gran bottega!». Un modo non dissimile da Petrolini quando porta in scena (la ricerca è di Marco Innocenti) la Gioconda che così si esprime attraverso la voce dell’attore: “ Il gran Leonardo, appena m'ebbe vista, mormorò: che bel pezzo di figliuola! E, detto fatto, da sublime artista, senza neppure dire una parola, mi mise in posizione e nel più bello m'offersi tutta quanta al suo pennello”. E’ un aspetto, quello della “filosofia della burla” che accomuna Leonardo, che la perseguiva per diletto, e Petrolini che ne ha fatto una rivoluzione nell’arte scenica.
Leonardo e Petrolini. Genialità a confronto nel segno della Gioconda. La Gioconda e il Futurismo
| Titolo | Leonardo e Petrolini. Genialità a confronto nel segno della Gioconda. La Gioconda e il Futurismo |
| Autori | Marco A. Innocenti, Oreste Ruggiero |
| Editore | ORAD |
| Formato |
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| Pagine | 95 |
| Pubblicazione | 10/2020 |
| ISBN | 9788897847250 |

