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Una vittoria mutilata? L'Italia e la Conferenza di Pace di Parigi

Una vittoria mutilata? L'Italia e la Conferenza di Pace di Parigi
Titolo Una vittoria mutilata? L'Italia e la Conferenza di Pace di Parigi
Autore
Collana Diritto
Editore Rubbettino
Formato
Formato Libro Libro: Copertina morbida
Pagine 158
Pubblicazione 06/2020
ISBN 9788849862171
 
14,00

 
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La Conferenza di Pace di Parigi del 1919 doveva culminare il ciclo storico italiano avviatosi con il Risorgimento. Nel disegno degli uomini che avevano condotto il Paese alla guerra, in base al Patto, di Londra il Regno d'Italia avrebbe dovuto ottenere lo status di Grande Potenza e rafforzarsi sul piano interno scongiurando ipotesi rivoluzionarie. Tuttavia, già dall'ottobre 1918 Gabriele D'Annunzio aveva iniziato a parlare di "vittoria mutilata" trovando crescente seguito nell'opinione pubblica sino all'impresa di Fiume. Se in guerra i rapporti con gli alleati erano stati ambigui, cessate le ostilità la dipendenza economica del Regno d'Italia dalle maggiori potenze risultò accentuata. Fra gli errori della delegazione guidata da Orlando e Sonnino, e l'ostilità degli altri vincitori, la "vittoria mutilata" distorse la percezione dei risultati di guerra, contribuì alla definitiva delegittimazione dell'élite liberale e alla debolezza generale della pace.
 
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