Sellerio Editore Palermo: Il contesto
La vostra presenza è un pericolo per le vostre vite. Voci da Gaza
Samar Yazbek
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 240
Nel corso del 2024, Samar Yazbek ha incontrato centinaia di sopravvissuti di Gaza ponendo una domanda singolare e toccante: «Cosa stavi facendo il 7 ottobre 2023?», interrogandoli su come la loro vita sia cambiata da quella data cruciale. Nei mesi successivi ha selezionato ventisette di questi racconti da condividere con il mondo. Raccontati in prima persona da chi ha offerto la sua testimonianza, i testi di Samar Yazbek catturano i resoconti crudi e agghiaccianti di civili comuni, dai tredici ai sessantacinque anni, che hanno assistito a quella che la storia potrebbe un giorno ricordare come una delle offensive militari più feroci dei nostri tempi. Ne emerge una distopia da incubo, in cui ogni sopravvissuto ha subito perdite inimmaginabili: case distrutte, persone care scomparse, arti dilaniati. Molti di loro sono stati curati in ospedali devastati dagli attacchi israeliani, assistendo in prima persona alla distruzione di queste strutture sanitarie essenziali. Yazbek sottolinea il ruolo crucia- le degli ospedali in questa guerra e illustra le drammatiche conseguenze della loro profanazione: privi di medicine, letti e risorse basilari, sono diventati simboli dell’inferno vissuto dalle vittime. Il titolo è tratto da uno dei volantini lanciati sui residenti di Gaza pochi minuti prima di un bombardamento: Gaza residents: your presence is a danger to your life. Questo messaggio trasmette un paradosso inquietante, il senso di un’esistenza negata, l’ordine impietoso di farsi da parte e abbandonare tutto, una condanna a morire il più rapidamente possibile. Eppure i sopravvissuti incontrati da Yazbek sono determinati ad andare avanti, a raccontare le proprie storie, aggrappandosi alla speranza che le loro voci possano avere un’eco e una risonanza.
Austral
Carlos Fonseca
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 240
Tre perdite, tre ricerche, una sola trama che unisce voci, lingue e memorie sul punto di svanire. In "Austral" Carlos Fonseca intreccia con maestria le storie di una scrittrice colpita dall'afasia, di un ultimo parlante indigeno in lotta contro l'estinzione della propria cultura e di un sopravvissuto al genocidio guatemalteco. Accanto a loro è la vicenda personale di Julio, professore di letteratura negli Stati Uniti, che vive lontano dal suo paese natale. L'arrivo di una lettera lo informa che la scrittrice, la sua amica Aliza Abravanel, ha chiesto come ultima volontà che sia lui a curare la pubblicazione del suo manoscritto finale. In esso, tra le altre cose, racconta il destino di un antropologo impegnato nella lotta contro la scomparsa delle culture indigene, studioso della colonia nazista Nueva Germania, fondata dalla sorella di Nietzsche nel cuore della giungla e frequentata anche dall'«angelo della morte» Josef Mengele. La progressiva immersione in questo testo condurrà Julio in una comunità di artisti in Argentina, in una città dimenticata del Guatemala, in Amazzonia e, naturalmente, a Nueva Germania. Costruito come un affascinante gioco di specchi o una caccia al tesoro, Austral è un romanzo che si interroga su ciò che di noi sopravvive nonostante gli sconvolgimenti della Storia, sulla necessità della memoria e della scrittura in un mondo che cambia in modi a volte sconcertanti, sulle tracce che resistono ai paesaggi del turismo contemporaneo senza cedere alla forza travolgente del mercato globale. Con questa opera polifonica Carlos Fonseca propone un lungo viaggio verso sud nel tentativo di scavare nelle origini della xenofobia, e conferma il suo posto tra gli scrittori di lingua spagnola più rilevanti della sua generazione.
In tempo reale
Tonio Schachinger
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 400
Sembra la cornice di una grande avventura: un prestigioso, tradizionale collegio, circondato da un parco con colline e campi sportivi. Nella scuola d'élite in cui è stato iscritto dalla madre si formano la classe dirigente austriaca e i potenti del futuro. Le regole sono dure, la gerarchia è repressiva. E Till, che a quell'ambiente è del tutto estraneo, appena torna a casa si chiude subito in camera senza salutare nessuno, accende il pc e trascorre ore e ore online: quello del videogioco è l'unico mondo in cui sembra potersi esprimere, l'unico luogo in cui si sente davvero libero di essere se stesso. Diventa difficile capire se la vita reale del collegio e dei genitori è davvero più reale dell'altra, digitale e apparentemente evanescente. Forse, in fondo, non è così importante. A dominare le sue giornate c'è un professore che potrebbe essere Lord Voldemort. Esige totale attenzione, letture impegnative, nessun errore o distrazione. Per questo docente rispettato, temuto e odiato, il presente e il mondo moderno sono solo una versione degradata del passato, e i giovani vanno corretti, limitati nelle loro azioni, controllati e puniti. Till non vuole mai mettersi in mostra, il suo spazio è nell'ombra, senza dare nell'occhio. E intanto, in un videogioco di strategia ambientato nel medioevo, Age of Empires 2, incontra gente da tutto il mondo. Al suo interno, senza che nessuno lo sappia, trova gratificazioni che non esistono altrove. Ma questa felicità è reale o illusoria? Tra il fascino dei videogiochi e l'incomprensione delle generazioni più anziane, l'esperienza enigmatica dell'adolescenza, la scoperta dell'amicizia e dell'amore, e l'affannoso inseguimento degli adulti, "In tempo reale" rappresenta un ponte tra i classici del Novecento e la letteratura del futuro. È un romanzo di formazione narrato con finezza stilistica e ricco di trovate brillanti; racconta in modo sfaccettato e ironico l'influenza delle strutture autoritarie e come sia possibile ingannarle, per stabilire le proprie regole e diventare finalmente grandi. Divertente, graffiante, sentimentale e coinvolgente, con un'ironia sottile e una maestria sorprendente, Tonio Schachinger ha scritto un potente romanzo sociale su un ragazzo e le sue illusioni, tra sogni e contraddizioni.
Melody
Martin Suter
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 316
In una villa sulle colline di Zurigo vive un «burattinaio». Peter Stotz ha 84 anni, una vita di potere e successo alle spalle, è stato consulente del governo svizzero, influente membro di partito, consigliere di amministrazione di numerose grandi aziende. Breve è il tempo che ha davanti a sé, lungo e denso il passato. Vuole mantenere il controllo fino all'ultimo, gestire quello che un giorno si dirà di lui, dare un ordine, il suo ordine, al racconto che la morte consegnerà al futuro. Per organizzare il suo archivio Stotz assume Tom Elmer, 34 anni, doppio master in giurisprudenza e urgente bisogno di trovare un lavoro. Tom si trasferisce nella villa, passa ore nell'archivio, cataloga, legge, conserva o distrugge carta dopo carta, documento dopo documento. La giornata è scandita da eccellente cibo italiano e da larghe bevute, tra vino, sherry e cognac delle migliori annate, e dagli inviti di Stotz a sedere davanti al camino ad ascoltare i suoi racconti che riguardano sempre e soltanto una donna. Nella casa si intravedono ovunque suoi ritratti, che rivelano una giovane di origini marocchine, attraente, enigmatica. Si chiama Melody - libraia, grande lettrice, artista di ricami astratti ed ermetici -, era la fidanzata di Stotz. Fino al giorno del matrimonio. Tom si immerge prima con circospezione, poi con passione, nella vita dell'altro. Gli affascinanti racconti dell'anziano non sempre trovano riscontro nelle carte, negli articoli di giornale, nelle corrispondenze private. Tom comincia a chiedersi se Stotz sia davvero chi dice di essere, mentre la presenza di Melody, continuamente evocata nelle parole, nelle immagini e negli oggetti che la riguardano, sembra prendere corpo. Il giovane ne è sempre più affascinato, probabilmente il suo vero compito non è mettere ordine nell'archivio di lui, ma ricreare e ritrovare lei. In una scrittura tesa e ironica, con dialoghi serrati, moltiplicando diversioni e dettagli enigmatici, intrecciando presente e passato, Martin Suter accumula lentamente la tensione, finché non appare l'altro lato del quadro: una dichiarazione d'amore all'arte dell'inganno che difficilmente potrebbe essere più lucida.
Il piano inclinato
Roberto Alajmo
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 256
Esistono davvero dei paesi dove si possa mangiare senza il pericolo d'essere mangiati? Questa domanda, posta ancora prima che il romanzo abbia inizio, viene da Pinocchio, e contiene un sentimento che attraversa l'intera esistenza del protagonista di questa avventura crudele. Ousma parte giovanissimo dal suo villaggio in Mali: come tanti anche lui, da solo, si mette alla ricerca di una vita migliore, o anche di una vita qualsiasi. Non è un pezzente, quando era bambino la famiglia era moderatamente agiata, poi con la morte del padre sono iniziate le sofferenze. C'entra la fame, certo, ma è la fame dello stomaco e insieme quella della speranza. Attraversa prima le insidie del deserto e poi quelle del mare, affronta la morte secca e la morte per acqua, con in mezzo l'orrore del carcere libico. Un naufragio lo spinge verso la sua nuova vita, in Sicilia, in Italia, nella vecchia Europa, che per lui rappresenta il Nuovo Mondo. Ousma non sa niente. Incontra uomini e donne, attraversa posti di polizia, uffici, ambulatori, osserva e ascolta tutto, sente il bisogno di guardare ma soprattutto di essere visto. In questa dimensione straniante ci sono facce amiche che lo aiutano, ma non mancano i volti ostili e nemmeno i sorrisi di chi ha fatto del proprio altruismo un mestiere. È il sistema dell'accoglienza, la sfida della mediazione, con le sue luci e le sue zone grigie. Il mondo del prima e il mondo del dopo si contraddicono a vicenda. Ousma continua a guardarsi attorno e non è in grado di decifrare i segnali che gli arrivano, commette molti errori e molte volte riesce a rimediare. Ma c'è un errore che forse risulterà irreversibile, anche se passa attraverso un abbraccio e una certa ragazza. In questo romanzo Roberto Alajmo conferma il suo talento nel trattare la tragedia come commedia e la commedia come tragedia. Il suo Ousma - come tutti noi - non è cattivo e non è buono, costretto com'è a destreggiarsi tra l'euforia dei sogni e lo sconforto della realtà. Un protagonista che si sottrae agli stereotipi opposti che riguardano i migranti, dipinti sempre come vittime o come delinquenti. C'è però una forza che spinge Ousma e quelli come lui sempre oltre, sul piano inclinato del caso e della fatalità.
Viva il lupo
Angelo Carotenuto
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 256
Un romanzo che racconta il presente nei desideri e nelle sconfitte, nella violenza della competizione e nella dolcezza dell'amicizia, capace di rappresentare lo smarrimento della vecchiaia che incombe, lo struggimento di un'adolescenza che pare non aver fine, il disagio di una società di adulti fragili, convinti che invece la fragilità sia dei giovani. Un mercoledì di fine luglio Gabriele Purotti si sveglia senza voce. Ha poco più di cinquant'anni ed è il leader dei Dorita, uno dei gruppi rock più in vista della scena indie italiana. Tutti lo conoscono come Puro, è diventato davvero famoso grazie alla televisione, ogni settimana gli passano davanti le giovani speranze della musica italiana e lui è il loro giudice, nel talent show musicale di maggior successo, «Viva il lupo». Adesso il suo futuro di cantante è a rischio, i medici non sanno darsi spiegazioni, lui sì. La voce si è spenta appena saputo della morte di Tete, una ragazzina sedicenne. È stata travolta da un treno mentre attraversava in monopattino un passaggio a livello, con le cuffie alle orecchie e la musica alta. Due giorni prima, alle audizioni del programma, aveva dimostrato un grande talento. Però era stata rifiutata con il voto decisivo del Puro. Forse - sospetta la Procura - potrebbe essere stato un gesto volontario. Gabriele sprofonda nell'abisso del rimorso e comincia una doppia ricerca, dentro e fuori di sé. Vuol sapere tutto di Tete, ricostruire i suoi sogni e quel mondo che sente d'aver spezzato. Poi ha l'urgenza di rintracciare le altre ragazze e i ragazzi da lui bocciati negli anni, di verificare se si è lasciato dietro una scia di dolore e disperazione. Mentre la gara televisiva prosegue inarrestabile senza di lui, macinando rivalità e rancori, vincitori e sconfitti, Puro riesce a entrare in contatto con la famiglia della ragazzina, scoprendo una nonna straordinaria e un fratello stralunato e geniale. Un doppio incontro che cambierà il senso della sua ricerca e il corso della vita di ognuno di loro.
Storia di mia vita
Janek Gorczyca
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 152
La storia Janek, un polacco che vive a Roma da più di trent'anni, senza casa, senza documenti o un posto fisso di lavoro. Un'opera scritta direttamente in italiano con una lingua che travolge, crudissima, unica. Tutto comincia nell'ottobre del 1998 e prosegue fino a oggi, in bilico tra vittorie e cadute, espedienti e fatica. Una vita sempre piena di speranza, di amicizia e d'amore, ma anche di violenza e oscurità. Janek è arrivato nel 1992, poteva andare in Finlandia ma ha scelto l'Italia e non è più ripartito. Non ha mai una casa fissa, dorme tra le strade di Roma ovunque sia possibile, edifici occupati, marciapiedi davanti ai negozi, cartoni stesi in terra sotto un balcone che ripara dalla pioggia. Si può definire Janek in molti modi, barbone, clochard, homeless, senza fissa dimora, vagabondo, ma è tutto e il contrario di tutto. Parla diverse lingue, è un ottimo fabbro e il lavoro non gli manca, ha una compagna, un cane, è giunto in Italia dopo essere stato in Afghanistan, aver vissuto la caduta dell'impero sovietico, le lotte per la nascita della nuova Polonia. Racconta ogni cosa, Janek, in una lingua non sua, nell'italiano appreso in strada e tra la gente, affinato nelle trattative quotidiane, nelle schermaglie con le forze dell'ordine, nelle discussioni con i medici degli ospedali, nelle notti passate tra amici e nemici di ogni provenienza, accanto a cittadini che lo aiutano con affetto oppure lo considerano una minaccia per il decoro delle loro esistenze. La sua è una scrittura dal ritmo unico, che quasi mai abbellisce o edulcora i fatti. Sta sempre incollata alla verità, persino quando, per il dolore o la vergogna, sarebbe meglio smettere di raccontare. Janek vive a Roma attraversandola di continuo, instancabilmente, per andare al lavoro, per assistere una persona malata, chiedere un documento in questura, risolvere una situazione inattesa. Non sempre riesce a mangiare, spesso beve, ed è quanto basta. In ogni momento può scaturire la paura del fallimento, di un vicolo cieco da cui non c'è ritorno. Quasi sempre uno scatto della volontà arriva in suo soccorso. Janek raramente ha un sentimento di delusione, di resa, di vittimismo. Lo spingono avanti la curiosità per il mondo, per gli altri esseri umani. A tratti la malinconia, l'inquietudine, sembra oscurare le sue giornate, ed emerge lo sgomento di scoprirsi capace di brutalità e di sopraffazione. «Qui lo dico chiaro, non sono un eroe, ma la vita per strada è piena di sorprese. Alla fine arriva il giorno del giudizio».
La foresta nascosta
Radhika Jha
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 336
Da quando ha scelto di lasciare il Giappone e di trasferirsi a New York, Kōsuke si sente un uomo fortunato e realizzato. Ha fondato uno studio di effetti speciali che lavora per Hollywood, ha una compagna che ama, non ha rimpianti. O almeno non ne ha mai avuti, fino a quando la notizia della morte improvvisa del padre non lo spinge a tornare a Tokyo. Qui Kōsuke si trova ad affrontare una situazione inaspettata. Il genitore, un sacerdote shintoista molto amato dalla comunità, gestiva un antico santuario circondato da una imponente foresta di alberi secolari in cui Kōsuke è cresciuto con la sorella Asako. Negli anni, però, la conduzione del tempio è divenuta sempre più complicata e per ripagare i debiti il padre ha dovuto accettare molti compromessi. In tutto il paese i templi shintoisti vanno gradualmente scomparendo, i sacerdoti si indebitano sempre di più con il governo, mentre organizzazioni criminali come la Yakuza cercano di comprare i terreni su cui si trovano per farne attrazioni turistiche. Kōsuke, di fronte a questo scenario inaspettato, mentre gli amici di famiglia gli chiedono di non abbandonare la tradizione e al tempo stesso di affrontare il futuro, è chiamato a una scelta. Potrebbe decidere di tornare subito negli Stati Uniti, dove si trovano il suo vero lavoro e la sua compagna, lasciando dietro di sé il santuario per venderlo a chi possiede i soldi necessari, che sia il mondo finanziario o il potere criminale. Oppure donare il tempio alla sorella, mantenendo il legame famigliare con quel luogo unico. Infine, potrebbe cercare e inventare un nuovo se stesso, immaginarsi in un ruolo inconsueto, e cambiare radicalmente la propria vita. Con "La foresta nascosta", la scrittrice indiana Radhika Jha accompagna il lettore in un Giappone inedito, in cui mutano abitudini e certezze, modi di esistere e di pensare, tradizioni e culture, dove una visione del mondo sta gradualmente scomparendo sotto i colpi della speculazione e del profitto. A sostenere un sentimento profondo e uno sguardo acuto vi sono la maestria nel descrivere la natura e le passioni, e soprattutto la storia toccante di un uomo combattuto, in continuo conflitto con il proprio passato e con la figura ingombrante del padre, fino a comprendere la sua parte nella lotta tra la stasi e il cambiamento.
Il pozzo delle bambole
Simona Baldelli
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2023
pagine: 420
Nina viene abbandonata in un orfanotrofio nell'immediato dopoguerra. Le suore fanno la cresta sul vitto e le elemosine, il confine fra disciplina e oppressione è molto sottile e le punizioni corporali e psicologiche sono parte integrante del sistema di educazione. Quando Nina compie sette anni, arriva Lucia, che ha la sua età e non possiede la scorza necessaria per salvarsi dall'insensata cattiveria delle monache. Nina si sente in dovere di difenderla. Insieme all'amicizia, scopre la differenza fra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, mentre cresce in lei il senso di esclusione. Oltre le mura dell'istituto c'è un mondo al quale loro non hanno accesso e dove accadono fatti clamorosi - la nascita della televisione, il discorso rivoluzionario di un reverendo nero, l'assassinio di J.F. Kennedy, dighe che straripano e trascinano a valle migliaia di corpi, la morte del Papa buono. Quando a diciott'anni Nina esce dall'orfanotrofio trova davanti a sé un continente inesplorato. La sua vita sembra iniziare da capo: incontra nuove amiche, con loro partecipa a manifestazioni e scioperi e alla storica occupazione del grande tabacchificio di Lanciano, nel maggio del 1968, durata per ben quaranta giorni. Le vicende private e sentimentali delle ragazze si mescolano a quelle pubbliche, tutto attorno l'Italia cambia, pare lasciarsi indietro l'oscurità del passato, scopre i consumi e le réclame, la moda e le prime utilitarie, mentre le radio a transistor raccontano una trasformazione dei costumi a tempo di canzoni. La colonna sonora di ciò che poteva essere e non è stato. Il pozzo delle bambole racchiude in sé molti romanzi: una storia di crescita e di formazione, sulla scoperta del mondo palmo a palmo; un'avventura di collegio, di istituto, di camerate e cucine, spazi in cui crescere e trasformarsi; un affresco storico sul dopoguerra che è anche racconto di fabbrica e lotte; e soprattutto un romanzo di donne che diventano consapevoli, commettono errori, avanzano e retrocedono in una lotta lunga e difficile che Simona Baldelli descrive con ritmo, verosimiglianza, attenzione e sensibilità.
Alfonsina e la strada
Simona Baldelli
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2021
pagine: 320
Nel 1924 il Giro d'Italia rischia va di non partire. Gli organizzatori non erano in grado di far fronte alle richieste economiche delle squadre e queste risposero con una diserzione in massa. Celebri campioni come Girardengo, Brunero, Bottecchia non avrebbero gareggiato; gli atleti dovevano iscriversi a titolo personale e la corsa rischiava di passare inosservata, con grave danno per gli sponsor. Occorreva qualcosa di eclatante, e si decise di accogliere la richiesta di una donna di trentatré anni che insisteva da tempo per partecipare. Si trattava di Alfonsina Strada, aveva già affrontato due Giri di Lombardia. Il tracciato della competizione attraversava la penisola per oltre 3.000 chilometri, gli iscritti furono 108, al via se ne presentarono novanta, e fra questi c'era Alfonsina. Solo in trenta completarono la gara. Il romanzo racconta la sua storia, dai tempi duri e affamati di Fossamarcia, nei pressi di Bologna dove nacque nel 1891, fino al 13 settembre del 1959, giorno della sua morte. In mezzo ci sono due guerre mondiali, la Marcia su Roma cui prese par te uno dei suoi fratelli, e poi D'Annunzio che le regalò una stella d'oro, Mussolini che volle darle un'onorificenza da lei mai ritirata, una medaglia che la zarina Alessandra le appuntò personalmente al petto. E gli anni passati a esibirsi nei circhi d'Europa e due matrimoni, il primo a 14 anni, l'unico modo per andar via di casa perché i genitori le volevano impedire di gareggiare. Il giovane marito era Luigi Strada, di professione meccanico, uomo dalla psicologia molto fragile. Le offrì un amore sincero, lei ne mantenne per sempre il cognome. Dalla povertà alla fama all'oblio, Alfonsina è stata una pioniera della parificazione tra sport maschile e femminile. Simona Baldelli ha trovato lo sguardo e la voce per trasformare la sua epopea in un romanzo attento alle verità della Storia e sensibile alle sfumature dei sentimenti, creativo nella struttura e libero di intrecciare i fatti concreti con l'invenzione necessaria al gesto letterario. Accade allora che nelle sue pagine Alfonsina prenda vita e ci mostri, nella scoperta di un'impresa faticosissima e anticipatrice, il ritratto di una donna che mai volle porsi dei limiti.
Una vita come tante
Hanya Yanagihara
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2016
pagine: 1094
In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all'inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, dall'animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell'arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell’amicizia.
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno
Ella Berthoud, Susan Elderkin
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2013
pagine: 637
Si può curare il cuore spezzato con Emily Brontë e il mal d'amore con Fenoglio, l'arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l'impotenza con "Il bell'Antonio" di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il "Marcovaldo" di Italo Calvino, o invece ci si può concedere un massaggio con Murakami e scoprire il romanzo perfetto per alleviare la solitudine o un forte tonico letterario per rinvigorire lo spirito. Questo suggeriscono le ricette di un libro di medicina molto speciale, un vero e proprio breviario di terapie romanzesche, antibiotici narrativi, medicamenti di carta e inchiostro, ideato e scritto da due argute e coltissime autrici inglesi e adattato per l'Italia da Fabio Stassi, autore de "L'ultimo ballo di Charlot". Se letto nel momento giusto un romanzo può davvero cambiarci la vita, e questo prontuario è una celebrazione del potere curativo della letteratura di ogni tempo e paese, dai classici ai contemporanei, dai romanzi famosissimi ai libri più rari e di culto, di ogni genere e ambizione. Queste ricette per l'anima e il corpo, scritte con passione propongono un libro e un autore a rimedio di ogni nostro malanno, che si tratti di raffreddore o influenza, di un dito del piede annerito da un calcio maldestro o di un severo caso di malinconia. Le prescrizioni raccontano le vicende e i personaggi di innumerevoli opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e misconosciuti in un invito ad amare la letteratura.

