SEM: SEM Classic
Con rabbia e con amore
Alberto Guidetti
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 208
Prendi la roba dal pallet. Metti la roba sugli scaffali. Controlla. Ricomincia. Andrea Costa ha ventiquattro anni e per vivere lavora in uno degli immensi magazzini di bricolage che si estendono lungo le periferie di Bologna: ogni giorno prende la roba e la mette sugli scaffali, così i clienti la troveranno ben disposta al loro arrivo. All’alba si sbatte in tangenziale per raggiungere un lavoro che detesta perché gli divora tempo ed energie, e soprattutto manda in frantumi i suoi sogni, tra cui quello di diventare uno scrittore. E quando non sgobba al magazzino, annega il livore nelle birre insieme a “Gallo”, fratello di strada e filosofo da bar capace di prendere la vita con maggiore levità. Oltre al lavoro, Andrea odia “quelli lì”, le persone che per rendita familiare possono permettersi di non faticare o faticare solo per hobby. Li incrocia le rare volte in cui si aggira per il centro, ormai diventato una vetrina per turisti e gente che può spendere parecchio. Così va il mondo, del resto. Finché, quasi fosse un copione stilato dal destino cinico e baro, Andrea non si innamora proprio di una di “quelli lì”, Claudia, ragazza ben più abbiente di lui. Per un po’ se la gode, e in fondo gli piace atteggiarsi a bohémien, sguazzare nella creativa noia altoborghese. Le affinità però cedono presto il posto alle divergenze, per riportarlo alla crudele realtà: che la scure delle disuguaglianze si abbatte pure sui sentimenti. Tra spleen decadente e cieco furore, Costa dovrà lottare per riaccendere una scintilla di speranza – e rivalsa – nella sua vita. Scortato dalla voce narrante di un protagonista sincero e infuocato, "Con rabbia e con amore" è un romanzo-manifesto di guerriglia esistenziale, un libretto rosso 2.0 da diffondere per ribadire forte e chiaro che no, non è invidia sociale: si chiama conflitto di classe.
Annus horribilis
Saverio Raimondo
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 144
Guerra, carestia, pestilenza e morte. Il tutto annaffiato da un tempestoso inverno lungo diciotto mesi a causa di un’apocalittica crisi climatica. Si riesce a immaginare di peggio? Difficile, se persino Dio è sotto shock per un così immondo scenario da record. Questo è il 536 d.C., non proprio un’annata “ideale”. La circostanza più tremenda, però, è che la vita va avanti. Continua a scorrere per Licia, annoiata nobildonna che, mentre vede la ricchezza svanire e la bellezza sfiorire, decide di dare un’immensa festa nella sua tenuta per lasciarsi ammirare ancora una volta. Continua a scorrere per Beozio, coltissimo precettore il cui eloquio non è bastato a riconquistare l’amata Giustina e, in preda al tormento amoroso, deve sorbirsi ciò che di filosofico e morale ha impartito all’allievo Giovanni. Continua a scorrere per Prisco, poeta che per celebrare le imprese dell’impero è stato spedito sul campo di battaglia, dove non saranno fiumi d’inchiostro ma di budella. Infine continua a scorrere per Macedonia, donna lussuriosa che, per saziare i suoi appetiti sessuali nella totale penuria di esseri viventi o in salute, si spingerà fin dentro le mura di un monastero. Armato di un umorismo che farebbe invidia alla soda caustica, Saverio Raimondo ci precipita nell’anno storicamente accreditato – studiare per credere – come il più orribile di sempre. E attraverso quattro personaggi dalle esilaranti parabole ci restituisce la profonda e tragicomica verità sul senso della vita: che non c’è. Non era tempo di commuoversi per un cuore spezzato, ora che i cuori venivano trapassati come carne allo spiedo. Non era tempo di preoccuparsi della felicità, ora che l’esistenza stessa era diventata un inferno. Eppure, purtroppo, la vita andava avanti.
L'ombra dentro
Elena Buccoliero
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 304
Una mattina di febbraio, il cadavere di Antonello Pennoncini viene ritrovato nel suo elegante studio legale insieme alle tracce di quello che ha tutta l’aria di essere stato un festino sopra le righe. Non ci sono elementi per determinare se si tratti di un incidente o di un omicidio, e l’evento sconvolge la quiete di Ferrara. Sul caso c’è Sebastiano Bellabarba, commissario di polizia, psicologo e chitarrista. Un uomo fuori misura, e non soltanto per l’altezza considerevole. Sarà che svolge lo stesso lavoro del padre, l’autoritario Bellabarba senior, ma si ostina a farlo a modo suo, perseguendo un ideale di giustizia diverso, basato sull’empatia e su uno spirito di osservazione scevro da pregiudizi. L’indagine porta a galla un’oscura rete che coinvolge un giro di giovani ragazzi, spesso troppo giovani, trascinati in serate di eccessi che avevano luogo nello studio legale. La scintillante patina dell’avvocato di successo inizia a incrinarsi, rivelando inquietanti retroscena nella carriera di Pennoncini, fondata su discutibili strategie difensive messe in atto nei casi di violenza su donne e bambini. Che ne è di una vittima quando si assolve il colpevole? E fino a che punto la giustizia riesce a essere tale quando il mito della famiglia si sgretola? L’indagine prenderà pieghe inaspettate, che si riallacciano a un caso di abusi ormai archiviato da anni e a un presunto suicidio avvenuto pochi giorni prima. Tutto sembra confermare quello che Sebastiano, nella vita privata oltre che nella sua professione, sta imparando a capire: le persone non possono mai essere comprese se non si provano a comprendere anche le loro ombre.
Miss Merkel e l'omicidio in alto mare
David Safier
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 304
Tutti aspirano ad andare in pensione, ma c’è anche il rischio che, una volta conquistata la tranquillità, uno non sappia più come movimentarsi le giornate. È proprio per evitare questo rischio che Angela Merkel, dopo una straordinaria carriera politica in cui ha giocato il ruolo di star internazionale, ha deciso di seguire la sua vena investigativa e di indagare a titolo personale nei casi di omicidio che avvengono nell’Uckermark, una zona rurale nell’Est della Germania in cui si è trasferita. Purtroppo è un periodo nero per lei perché, dopo due casi risolti, un nuovo vento di bontà ha preso a soffiare nel paese portando con sé una nefasta conseguenza: di omicidi neanche l’ombra. Non le resta che cambiare scenario. Decide quindi di prenotare una crociera sul Mar Baltico, che ha comunque una particolarità: i passeggeri sono tutti scrittori di gialli. Angela spera che, non potendosi misurare con delitti veri, possa almeno confrontarsi con quelli di fantasia. E invece ecco che, appena salpati, all’improvviso muore un famosissimo autore di thriller. Sembra un incidente, ma lo sarà davvero? L’istinto le dice di no, e tanto basta perché il suo talento investigativo si scateni in un’indagine che unisce alla suspense una formidabile ironia.
La regola del becchino
Oliver Pötzsch
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 432
Vienna, 1895: nella cripta sotto la cattedrale di Santo Stefano un gruppo di turisti trova un cadavere. È il corpo di un uomo, che giace tra gli scheletri con il volto contorto dal terrore. Incaricato di indagare su quello che ha tutte le apparenze di un delitto è, ancora una volta, Leopold von Herzfeldt, il quale scopre che la vittima era un famoso medico, il dottor Theodor Lichtenstein, noto per la sua avversione nei confronti dello spiritualismo che dilaga nella città. Sì, perché a Vienna in quegli anni erano in molti a credere nei fantasmi e nello spiritismo e altrettante le truffe esercitate nei confronti di chi peccava di eccessiva ingenuità. L’indagine conduce l’ispettore a frequentare i circoli spiritici, ma è una soffiata dell’amico Augustin Rothmayer, il becchino del cimitero centrale, a metterlo sulla strada giusta. Augustin ha scoperto che alcuni dei bambini ospitati nell’orfanotrofio della città stanno sparendo in circostanze misteriose. E uno di loro, prima di morire tra le sue braccia per maltrattamenti, gli parla di un uomo nero che attira i ragazzini fuori dalle mura dell’ospizio… Riportando sulla scena della Vienna imperiale il detective von Herzfeldt, antesignano dei moderni profiler, e il becchino Rothmayer, precursore di quelli che saranno i medici legali, Oliver Pötzsch tiene ben saldo il patto con i lettori in questo terzo romanzo della sua fortunata serie.
Wilde come se
Roberto Ippolito
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il giovane Charles Thomas Wooldridge realizza il sogno di entrare nei Blues, le guardie reali di Buckingham Palace e Windsor, e poi di sposarsi benché non autorizzato dai superiori. Intanto, con le sue commedie e il fascino personale, Oscar Wilde compie una cavalcata vincente nella scena culturale. Ma è un bersaglio dei conservatori e dei benpensanti nell’Inghilterra vittoriana di fine Ottocento. I due destini sono lontani. E lo saranno le loro tragedie. Charles è ossessionato dallo spettro della gelosia: uccide ferocemente la moglie ed è condannato a morte. Oscar è perseguitato da un marchese timoroso per l’avvio del figlio all’omosessualità. Processato, è accusato di immoralità addirittura per la condotta del suo personaggio di fantasia, Dorian Gray. Subisce due anni di devastanti lavori forzati per “grave indecenza”. Il potere schiaccia il poeta, in una storia in cui entrano anche George Bernard Shaw, William Butler Yeats, Arthur Conan Doyle, Émile Zola, André Gide e Henri de Toulouse-Lautrec. I due protagonisti finiscono a Reading Gaol, la prigione che porta alla pazzia per l’isolamento dei detenuti. Due uomini reietti, spinti fuori dal cuore del mondo, che si incrociano come due navi ormai spacciate mentre attraversano una tempesta: Oscar vede così sé stesso e il soldato in blu. Incamera il dolore dell’altro. Annientato dall’umiliazione pubblica, ha però la forza di comporre La ballata del carcere di Reading, versi struggenti e disperati sulla crudeltà della giustizia che uccide e sui soprusi fra le sbarre. Ogni parola del romanzo di Roberto Ippolito "Wilde come se" deriva dalla documentazione raccolta. Nessuna fantasia. Purtroppo.
Pixel
Alex Lauber
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 288
Alex ha quindici anni, vive a Bolzano con la madre e il suo mondo è contenuto in un computer. È l’estate del 2010 e non ha grandi programmi, se non passare ogni momento libero collegata a Pixel, la chat di gruppo creata su Skype insieme alla sua comitiva digitale: Florian, migliore amico fin dall’infanzia e unico a esserci anche nella vita “reale”; Gemma, la ragazza di Florian anche se non si sono mai visti; e infine LaBidella e Horselover, dei quali il gruppo ignora età e luogo da cui digitano sulla tastiera. Intanto però Alex deve fare i conti con problemi decisamente più materiali, come i debiti della madre. Ed è ancora su internet che cerca una risposta: si chiama StarCraft II, un videogame multiplayer di strategia che sta spopolando in rete. Dove ci sono gli sponsor, c’è denaro, e così Alex scopre il ranking a pagamento: giocando per altri, è possibile guadagnare soldi veri. Non sembra una cosa “legale”, ma nemmeno più pericolosa di scaricare una serie tv o il nuovo album di Avril Lavigne. La sfida ha inizio e Alex, durante interminabili sessioni notturne collegata con miriadi di utenti, conosce Alita, player con cui chatta e per cui comincia a provare dei sentimenti. Eppure Alita non è davvero chi dice di essere e l’attrazione si rovescerà presto in morboso controllo. Ci vorrà l’aiuto di tutti i suoi amici, online e offline, per salvare Alex dalla trappola in cui si è infilata. Mescolando la spensieratezza del romanzo di formazione a una sottile tensione da thriller psicologico, "Pixel" colma il vuoto di un racconto generazionale sull’alba dell’iper-connessione, quando da un angolo di provincia si cominciò a vivere il sogno di poter fare amicizia dall’altra parte del globo senza uscire dalle camerette, e quando digitando al buio di una stanza i confini tra reale e virtuale cominciarono ad affievolirsi.
Bellagio
Monica Savaresi
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 448
Tra le vie del piccolo borgo conosciuto come la “perla del Lario” si vocifera che Isabella Caprani, la sfuggente figlia “del Giovanni” divenuta una sceneggiatrice di successo, sia tornata per ristrutturare e vendere la casa del padre appena scomparso. Isa, che di quel posto conserva il ricordo di un’adolescenza soffocata dalla mentalità ristretta e il doloroso rapporto mai sanato con l’uomo schivo che l’ha cresciuta, vuole solo sbrigare la faccenda dell’eredità e rientrare in fretta a Roma. Ma Bellagio è un luogo in cui il passato si rifiuta di restare sepolto, un passato che lega a doppio filo Giovanni e il maestoso Grand Hotel Royal Britannia, simbolo del borgo e ora a rischio demolizione. Lì, all’hotel ribattezzato “Bella Italia” durante gli anni del fascismo, tra balli e ospiti internazionali, intrighi politici e tensioni belliche crescenti, riecheggia un’incredibile storia d’amore a cavallo della guerra: quella di Enrico Gandola e June Rivera. Lui provinciale e di umile famiglia, lei facoltosa americana, i due si innamorano, e la loro passione dovrà superare barriere sociali e distanze oceaniche, fino allo scoppio di un conflitto che travolgerà il mondo intero e minaccerà di separarli inesorabilmente. Mentre Isabella fronteggia i suoi fantasmi privati e le moderne ambizioni che mettono in pericolo l’esistenza del Royal Britannia, il nastro del tempo si riavvolge quasi fosse la bobina di un film d’epoca sul vissuto di Giovanni e lo struggente destino di Enrico e June. Riuscirà Isa a salvare l’hotel insieme alle memorie che il padre ha taciuto per anni, o sarà costretta ad arrendersi e lasciare che i ricordi si perdano sulla superficie del lago fino a svanire per sempre?
Linfa nera. La prima indagine di Lena Malinverni, botanica forense
Elisa Bertini
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 336
Quando la scena del crimine non parla e tutti gli indizi conducono a un vicolo cieco, arriva lei: arma segreta di una scienza pionieristica, indagatrice solitaria capace di svelare ciò che all’apparenza sembra invisibile. È la botanica forense Lena Malinverni, che esplora l’ambiente alla ricerca di tracce impercettibili restituite da radici, steli, pollini, frammenti vegetali. È Lena, donna razionale e metodica ma anche alle prese con attacchi d’ansia che può tenere a bada solo grazie ai farmaci. Instabile e ostinata come una pianta che cresce in un terreno avverso, ha imparato a leggere ogni minimo dettaglio della natura in grado di dischiudere verità celate. Succede con un caso che riemerge dal passato, il giorno in cui sull’Appennino romagnolo, nei pressi del paesino di Bloclei, viene ritrovato il cadavere di Eva De Luca. Scomparsa dopo essere stata sfigurata da uno stalker, la giovane Eva ha lasciato dietro di sé solo ombre. Massimo Severi, commissario dall’indole ruvida e istintiva, è a capo dell’indagine, e non sempre comprende i metodi di Lena, anche se la sua somiglianza con la vittima – i lunghi capelli rossi, la pelle diafana di una dea – lo seduce con la forza di un’oscura ossessione. Malinverni e Severi dovranno ripercorrere fianco a fianco la linfa nera che scorre sotto la facciata “innocente” del piccolo paese, su cui aleggia lo spettro di un serial killer. Fare luce sul misterioso omicidio è impresa tortuosa, ma Lena ha dalla sua una preziosa alleata, perché la natura non tradisce mai chi sa ascoltarla davvero. Nell’epoca in cui la scienza e la tecnologia paiono soppiantare ogni altro metodo investigativo, Elisa Bertini firma un thriller con una protagonista inedita venuta a ricomporre quella frattura con il cuore del pianeta che troppo a lungo abbiamo ignorato.
L'amorevole grado di separazione
Marco Bonini
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 240
Subito dopo la laurea, stanco di vivere a Roma, Baco è saltato su un aereo che lo ha portato a Londra, la città dei suoi sogni. Quella per il Regno Unito è la passione di una vita: Baco ama la musica che lì si sperimenta, i drammi di Shakespeare e persino quel senso di responsabilità che la religione anglicana impone. Ma ciò che amerà di più è Rebecca, tanto diversa da lui eppure così ammaliante, la sirena che lo incanta sin dal Capodanno del 1996, regalandogli anni di amore e passione travolgenti. Da allora, di anni ne sono passati venti, Baco insegna all’Università di Bristol, e quella storia che pensava destinata a durare per sempre è invece giunta al capolinea. È stato un idillio, poi la complicità si è trasformata in distanza, la dolcezza in rancore, l’amore in una prigione. È iniziata una lunga serie di tradimenti, poi di recriminazioni e accuse. La separazione sembra l’unica possibile via. E si consumerà, per ironia della sorte, proprio nell’anno di un’altra frattura storica e comunitaria: la Brexit. Ma è davvero così facile separare da noi chi per tanto tempo ne è stato parte, come un arto che venga reciso dal nostro corpo? È quasi tragicomico, pensa Baco, il dilemma sentimentale che ci fa fuggire da qualcuno e ce ne fa sentire la viscerale mancanza appena siamo lontani. Unire o dividere, restare o partire, essere famiglia o individuo… Marco Bonini racconta la storia di un legame inestinguibile, che ha bisogno di una separazione romantica a fare da preludio a un nuovo, singolare inizio. Dobbiamo reinventare il concetto di separazione come fosse un canto a due voci, un nuovo passo a due. Ecco, deve essere una separazione che parli di unione.
Anita
Laura Calosso
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 320
Giuseppe Garibaldi giunge a Laguna, in Brasile, nel luglio 1839, dopo un rovinoso naufragio. Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva ha solo diciotto anni, ma è già sposata da tre, quando una sera lo scorge arrivare, su una nave. È biondo, ha gli occhi azzurri, è un rivoluzionario e ha abbracciato la causa patriottica “degli straccioni” contro l’impero brasiliano. Non appena la vede, sa che la vuole. Per Anita è subito amore, folle, passionale, cieco, destinato a non estinguersi mai, capace di sopravvivere alla lontananza, ai tradimenti. Per lui abbandonerà la sua casa, la sua famiglia, vivrà nella miseria, tra il Brasile e l’Uruguay. Da lui avrà dei figli, che non esiterà a lasciare per seguirlo o raggiungerlo. Perché è lui la sua casa. Indomita, sfacciata, abile a cavalcare come un’amazzone ma incapace di leggere e scrivere, guerriera per amore: chi è stata veramente Anita Garibaldi? L’eroina a cavallo, come appare nel monumento equestre eretto in suo onore sul Gianicolo a Roma? O una ragazza ancora troppo giovane, temeraria ma priva di strumenti per sottrarsi alle traversie della Storia, i cui fili sono sempre stati tirati da altri? In questo romanzo, che scandaglia ogni sorta di documento su Anita trasformandolo in narrazione avventurosa, d’amore e di guerra, Laura Calosso racconta ombre e luci che hanno avvolto la vita di Ana Maria: dall’incontro fatale al peregrinare per il Sudamerica, fino all’arrivo a Nizza. Oscurato per troppo tempo, al lettore viene finalmente restituito il ritratto vibrante di una donna audace, di una madre coraggiosa, di un’amante gelosa e di un’indomita pasionaria. Sono naufraga in un amore rosso. Eroina al tempo degli eroi, poco più di un fantasma. Sono Anita. E sul patibolo che volevano costruirmi ora ci salgo per raccontare la mia vera storia.
Celebre
Maud Ventura
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 368
Cléo è cresciuta in una famiglia franco-americana, entrambi i genitori sono professori universitari un po’ annoiati dalla vita e parecchio scontati. Lei invece, da quando è bambina, coltiva un sogno: diventare una cantante famosa. Voce, carisma e capacità espressive non le mancano. In più, la doppia origine potrebbe aggiungere quel tocco di fascino internazionale. Il vero ingrediente, però, è un altro: l’ossessione di farcela a tutti i costi. Passano gli anni e Cléo supera ogni ostacolo che le si presenta davanti, accumulando ferite e fallimenti senza mai mollare. Finché, con grande sorpresa di molti tranne che sua, diventa una star mondiale. Ma la strada che ha percorso per raggiungere il successo è lastricata di risvolti oscuri. Le amicizie, gli amori, il sesso: in nessuna di queste sfere Cléo è riuscita a darsi all’altro in maniera autentica; tutto è sempre stato condizionato dall’unico e implacabile scopo di conquistare la celebrità. Mentre il pubblico ne adora la facciata di artista scintillante, il dietro le quinte della sua esistenza è un incubo privato e lavorativo in cui la vera Cléo risulta una persona arrogante e incapace di empatizzare, un’insopportabile vessatrice che pretende l’impossibile dai suoi collaboratori. Così, di pari passo al trionfo, cresce anche il suo ego smisurato, fino a perdere il controllo in una spirale perversa che le farà commettere azioni irreparabili. Con una scrittura tagliente e sincera, Maud Ventura si dimostra ancora una volta in grado di scavare a fondo nell’animo umano. "Celebre" è un affresco brillante sulla crudele ossessione contemporanea per il successo: un’ossessione da cui nessuno, in fondo, sembra essere immune.